Rimini | Canoni pertinenziali congelati fino al settembre del 2016
Maxi canoni congelati sino al settembre del 2016 con gli emendamenti votati dalla Camera dei deputati alla Legge di stabilità. Interessati alcuni dei locali più celebri della movida romagnola, 25 lidi dalla Liguria, 8 dalla Toscana, 21 dal Lazio. In totale 206 impianti. Per la precisione gli emendamenti congelano i contenziosi amministrativi che riguardano il pagamento dei canoni demaniali marittimi, in parole povere l’affitto che i gestori di lidi e locali pagano allo Stato.
Il primo emendamento è quello proposto dai romagnoli Sergio Pizzolante (Ap) e Tiziano Arlotti (Pd)in salvaguardia di quanti, a seguito di un cambio di norme originato dalla finanziaria 2006, si son trovati a pagare, nel tempo, canoni demaniali molto maggiorati. «Da qualche migliaia di euro ora devono versare all’Erario settanta, ottanta, cento mila euro. In alcuni casi tra i più pesanti anche 150 mila euro» spiega Pizzolante a Corriere.it.
C’è un elenco di attività he potranno essere sanate (chi ha fatto ricorso entro il 15 novembre, così come segnalato in una relazione della Corte dei Conti). C’è però il rischio di un’eventuale, e probabile, insolvenza, che avrebbe come conseguena la decadenza della concessione. Da qui l’emendamento, che blocca tutto fino a settembre 2016, in attesa dell’entrata in vigore della nuova legge sul demanio che disciplinerà canoni, concessioni e affitto delle spiagge.
Dall’emendamento è esclusa Roma, o meglio il decimo municipio, quello di Ostia, promosso dal senatore del Pd Stefano Esposito. Il municipio è stato commissariato per infiltrazioni malavitose. Nonostante nella lista dei 206 lidi sanati non ne compaia nessuno di Ostia, dopo aver letto l’emendamento il senatore si è preoccupato che potesse rappresentare il grimaldello per una sanatoria tout court sull’arenile romano. “Abbiamo chiesto al governo di inserire nel testo dell’emendamento una norma specifica che escluda da questa sospensiva i concessionari balneari - spiega Esposito - che ricadono sul territorio di enti commissariati per mafia. In questo modo si escluderanno con chiarezza, nero su bianco, i balneari di Ostia dalla sospensiva e non verrà vanificato il lavoro lì svolto per ripristinare la legalità”.
Gli emendamenti non piaccio ai verdi. “La sospensione della revoca delle concessioni agli stabilimenti balneari morosi - critica Angelo Bonelli - è il solito e insopportabile attacco alla legalità. L’emendamento per le sanatorie delle spiagge è il sintomo di una forte allergia alle regole che sta proliferando in Parlamento e che mette in pericolo il diritto al mare che è un bene comune da tutelare”.