Rimini | Bancarotta, sequestri per 60 milioni
Obbligo di firma per una persona e sequestro di beni per 60milioni di euro nei confronti di 24, questi i provvedimenti eseguiti questa mattina dalle Fiamme gialle di Rimini su disposizione del tribunale locale. L’operazione ‘Rolling bricks’ è l’esito delle indagini per la dichiarazione di fallimento “di una società riminese, con sedi anche a Pesaro e Ravenna, operante su tutto il territorio nazionale, nota per aver realizzato alcune tra le più grandi opere nel riminese e nel pesarese (fra le tante si citano gli stabilimenti Berloni siti in Pesaro, la sede della BNL di Pesaro, il 105 Stadium, il Centro Commerciale Le Befane di Rimini, il complesso immobiliare Le Torri sito in Pesaro, il Palazzo di Giustizia di Pesaro)”, scrive in una nota la Guardia di finanza.
Prima della sentenza di fallimento, ricondano gli inquirenti, “la società aveva avuto accesso alla procedura del concordato preventivo, poi revocato per inadempimento degli obblighi contratti col Tribunale di Rimini”.
Le indagini hanno coinvolto “numerose società già fornitrici di beni e servizi della fallita e, per esse, i rispettivi legali rappresentanti che sono stati denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria per concorso in bancarotta fraudolenta di tipo preferenziale, quali destinatari di beni e disponibilità alienati dalla fallita in danno degli altri creditori”.
Rilevata, anche, “un’attività distrattiva che ha riguardato un albergo di Riccione avvenuta nei giorni immediatamente antecedenti alla data di presentazione della domanda di ammissione alla procedura concorsuale, nonché di liquidità dai conti correnti aziendali, attraverso finanziamenti infruttiferi concessi dalla fallita a società partecipate dalla stessa e riconducibili alla famiglia che ne deteneva le quote societarie”.