Rimini | Architettura e paesaggio, commissione comunale a rischio
“A rischio di blocco la gran parte dei progetti di valenza ambientale nel Comune di Rimini per mancato rinnovo dei componenti della Commissione Qualità architettonica e paesaggio”. A lanciare l’allarme è il consigliere comunale Eraldo Giudici, dopo il ricorso al Tribunale amministrativo da parte dell’Ordine degli architetti di Rimini a seguito della nomina dei membri dell’organo.
La ‘Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio’, di cui parla Giudici, come stabilito dal regolamento edilizio comunale, è un organo consultivo obbligatorio previsto dalla legislazione statale e regionale, ed è composta da 7 membri che hanno il compito di provvedere all’emanazione di pareri in materia di beni paesaggistici, di risanamento conservativo, restauro e abbattimento delle barriere architettoniche e per l’accertamento della compatibilità paesaggistica degli interventi eseguiti in assenza di atto autorizzatorio cioè abusi edilizi.
Secondo le regole i membri della Commissione dovrebbero essere in possesso di diploma universitario o di laurea, o di scuola media superiore, attinenti la pianificazione e la gestione del territorio e del paesaggio, la progettazione edilizia e urbanistica, la tutela dei beni architettonici e culturali, le scienze geologiche, naturali, geografiche, ambientali, agrarie e forestali con una qualificata esperienza nella libera professione o in qualità di pubblico dipendente.
Le candidature dovrebbero essere raccolte attraverso una procedura ad evidenza pubblica, o a seguito di richiesta di designazione di terne di candidati agli ordini e collegi professionali.
Così, segnala Giudici, “pare non sia stato tant’è che per l’ennesima volta interviene l’Ordine degli architetti che ora con propria istanza del 09/11/2015 agisce di nuovo presso il Tar contro il sindaco di Rimini per inottemperanza a precedente sentenza del Tar Emilia Romagna del 22/05/2013 n. 383”.
Gli architetti riminesi, inoltre, “giungono a chiedere la nomina di un commissario regionale ‘ad acta’ per sopperire le immotivate inadempienze del Comune di Rimini”.