Rimini | La guerra dei tavolini, Callà (Fipe): Le regole vanno rispettate
“Se ne faccia una ragione il direttore di Cna. Non lo dice Indino, non lo dico io, non lo dice la Fipe o Confcommercio, ma lo dicono le risoluzioni del Ministero dello Sviluppo economico: gli artigiani, anche abbinando all’attività artigianale quella di commercio al dettaglio, non possono dotarsi delle attrezzature tradizionalmente utilizzate negli esercizi di somministrazione, ovvero tavoli e sedie”. Nel dibattito acceso la scorsa settimana tra Confcommercio e Cna attorno alla normativa comunale, entro il presidente della Fipe (la federazione dei pubblici esercizi), Gaetano Callà.
“Quindi - spiega meglio Calla - quando si vedono tavoli o sedie in attività quali gelaterie, pizzerie al taglio, piadinerie, etc, etc si sappia che quegli arredi sono abusivi e che si sta perpetrando una concorrenza sleale nei confronti dei pubblici esercizi. Si badi bene, non è un capriccio del legislatore o degli enti preposti a regolamentare o interpretare la materia, ma è una tutela dovuta nei confronti di chi svolge un’attività differente da quella artigianale o di commercio al dettaglio per tipologia di domanda soddisfatta, responsabilità in capo al titolare, professionalità richieste, tassazioni, costi di gestione, solo per citare alcuni aspetti”.
Il tema è diventato d’attualità a seguito di una riunione che si è svolta la scorsa settimana in Comune, nel corso della quale, “abbiamo avanzato - spiega Callà - alcune richieste che hanno trovato il favore dell’amministrazione comunale, tra queste l’esplicitazione in un passaggio del regolamento dell’impossibilità per le attività diverse dai pubblici esercizi di utilizzare tavoli e sedie”.
Insomma, “apprendiamo con soddisfazione che Cna Rimini si adoperi per far crescere l’offerta complessiva della città, ricordiamo però che esistono delle regole e che vanno rispettate, altrimenti non si fa altro che alimentare un circolo vizioso che avrà come unico effetto quello di depauperare la qualità dell’offerta turistica che la nostra città riesce a garantire”.