Immagini perdute. La crocifissione dei Servi

Lunedì, 11 Giugno 2012

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Immagini perdute. La Crocifissione nella sala del capitolo dell’ex convento dei Servi (distrutto nel 1944)


«Nella Camera attigua alla Sagrestia che fu Capitolo dei Frati [Servi di Maria], si ammira un magnifico affresco, rappresentate un Crocefisso colla Vergine, S. Giovanni e la Maddalena in ginocchio. Due Angeli in aria raccolgono in coppe il prezioso Sangue. Sopra la Croce è un pellicano. La pittura è circoscritta da due pilastri con capitelli compositi: opera del secolo XV, ben conservata, e meritevole di molto riguardo. Ma quella Sala oggi è convertita in legnaia a servizio militare!» Questo scriveva Luigi Tonini nella sua “Guida del Forestiere nella Città di Rimini”, pubblicato nel 1864.


Il Tonini si prese a cuore la salvezza del dipinto e, mettendo in atto una procedura amministrativa, riuscì a permetterne la conservazione, quando l’ex Convento dei Padri Serviti divenne sede dell’Orfanotrofio femminile.
In tale situazione fu visto dal Soprintendente Onorario Alessandro Tosi nel 1925, che ne rilevò le misure: m. 3,50 di altezza, 1,80 di larghezza. La pittura era poi circoscritta ai lati da due colonne dipinte con capitelli compositi, che sostenevano la cornice, per un’altezza complessiva di m. 4,27.


Possiamo poi riprendere testualmente la descrizione del Soprintendente.
«Il quadro rappresenta Cristo in croce, figura di fattura squisita e di grande espressione. Ai piedi della croce sta la Vergine, vestita in abito di color rosso paonazzo, con sogolo bianco e un manto scuro sul capo che le scende sulle spalle. Tiene la mano sinistra al petto ed il braccio destro abbandonato lungo il corpo, con tutta la persona atteggiata a grande dolore.
Vicini alla Vergine, inginocchiato in atto di abbracciare il legno della croce, è figurata Maria Maddalena colla faccia lagrimosa e volta in alto a mirare Cristo morente. A sinistra, S. Giovanni in una veste dello stesso color rosso paonazzo, coi capelli riuniti in grosse e caratteristiche treccie ed un atteggiamento di vivo dolore. E’ una figura maestosa e piena di nobiltà.
Sopra queste figure si vedono due angeli; quello a destre ha una coppa in ciascuna mano, in cui raccoglie il sangue che cade dal braccio sinistro del Redentore. Anche queste due figure di angeli hanno ricche vesti dello steso colore rosso paonazzo e sono assai snelle e piene di vita.
In alto, sul legno dalla croce è figurato il Pellicano simbolo della Carità. Il fondo del quadro rappresenta un paesaggio montuoso ed il cielo è di color verde azzurro di bell’effetto.
Questo affresco è stato ritoccato in tempi posteriori: le stesse figure del quadro presentano marcate differenze. Perché mentre la figura di Cristo e della Madre hanno un carattere più primitivo e, se si vuole, alquanto duro, la figura invece di S. Giovanni e specialmente dei due angeli, pel panneggiamento delle vesti, pel loro atteggiamento vivo ed elegante, ricordano l’orto del Botticelli. E quando quest’affresco verrà ben ripulito ed accortamente ritoccato, srà uno dei migliori affreschi esistenti nella nostra Città.»


Il dipinto fu restaurato da Giovanni Nave, il valente restauratore che operò sugli affreschi di S. Agostino, nel 1925. Non molto si può aggiungere a proposito dell’iconografia del dipinto, non avendo più a disposizione l’immagine originale.
Risulta comunque evidente il richiamo al sangue del Redentore, sgorgato dal suo corpo come dal petto del pellicano, a redenzione e salvezza dell’umanità.


Nel 1944 caddero bombe che lesionarono le antiche absidi della chiesa dei Servi e distrussero sacrestia e parte dell’ex convento.
Difficile dire quanto e se sia rimasto qualcosa dell’ambiente ove si conservava la grande Crocifissione, oltre la parete tuttora visibile sul lato dell’antico chiostro.


P. G. Pasini, Guida breve per la chiesa dei Servi, IL PONTE, Rimini, 2010, p. 14.
A. Tosi, Questioni d’arte, sull’Ausa del 1925.
L. Tonini, Guida del forestiere nella città di Rimini, 1864, Ristampa anastatica, Luisè Editore, Rimini, 1993, p. 32.


Ultima modifica il Lunedì, 11 Giugno 2012 11:12