(Rimini Elezioni 2016) Le liste civiche alternative alla sinistra alle prossime elezioni amministrative a Rimini designano ufficialmente l’ex grillino Luigi Camporesi a sfidare Andrea Gnassi, sindaco uscente ricandidato del Pd, allo scranno più alto di palazzo Garampi.
L’iniziativa raccogliele liste: ‘Insieme per Rimini’ di area popolare fondata da Pierluigi Pollini, dall’attuale consigliere comunale Eraldo Giudici e da Daniela Montagnoli, ‘Vincere per Rimini’ formata da membri di età media intorno ai 30 anni e guidata da Filippo Lisi e Filippo Zilli, ‘Obiettivo civico’ composta da ex componenti del Movimento 5 Stelle usciti per dissenso con la linea di Grillo e Casaleggio e guidati da Luigi Camporesi, ‘Noi per la Romagna’ di Aleardo Cingolani.
“Per la prima volta - spiegano gli esponenti delle liste - nella storia politica di Rimini si è formata proprio in queste ore l’unione di tutte le liste civiche che manifesta l'emersione di una diversa alternativa alla vecchia e alla nuova sinistra e che si basa sull'accordo e la forte opera di ricucitura tra la ‘buona politica’ e l’autentico civismo”.
Per Pollini, Zilli e Cingolani, “Camporesi è riuscito dove altri hanno fallito vale a dire mettere assieme passione politica, competenza amministrativa e impegno civico, e fare sintesi politica delle diverse sensibilità culturali e programmatiche presenti nel civismo e nella buona politica riminese”.
Il movimento delle civiche neonato si dice “aperto all’incontro con il “centrodestra che ragiona” e a farsi carico di mettere insieme in un grande dialogo aperto, persone, esperienze politiche, competenze, categorie sociali, esperti, idee e progetti per il cambiamento a Rimini”.
Sembrerebbe “finito del resto il tempo delle trattative estenuanti, delle posizioni cambiate 100 volte in pochi mesi che hanno creato confusione tra gli elettori “non conformisti”. E’ finito anche il tempo delle imposizioni autoreferenziali di candidati partitici, non condivisi, improbabili e improponibili che se non venissero ridiscussi (magari nel tavolo nazionale) farebbero la figura dei cavalier serventi pro Gnassi e 5stelle”.
A parte il fatto che “la città di Rimini è governata, praticamente senza interruzioni, da giunte della medesima area politica”, se “se si va a vedere poi che cosa ha davvero fatto il sindaco in quasi cinque anni a palazzo Garampi, si vedono tanti buchi neri, tante opere incompiute, tanti debiti per tutti, tanti aumenti tariffari, tante feste e poca sicurezza nei quartieri e nelle case, tanto caos nella viabilità e purtroppo, tante inchieste, tanti fallimenti e tanti indagati (i soliti noti)”.
I civici ritengono “che solo l’unità concreta e solidale tra civismo autentico e buona politica sia la premessa per contribuire alla nascita di un nuovo grande movimento popolare del centrodestra riminese che forse potrà regalare alla città un nuovo Rinascimento civile, culturale, sociale ed economico”.