20 07 2015 | Riccione | Sedicenne morto, Cocoricò parte civile contro pusher
Riccione | Sedicenne morto, Cocoricò parte civile contro pusher
Il Cocoricò si costituirà parte civile nel processo contro lo spacciatore che ha cedto l’ecstasy che ha ucciso sabato notte il sedicenne di Città di Castello. Lo rende noto l’avvocato del locale riccionese, Alessandro Catrani.
“Quale legale del gruppo Cocoricò di Riccione - scrive Catrani - desidero ringraziare l’Arma dei carabinieri per la rapidissima e brillante individuazione del presunto responsabile della cessione letale di stupefacente al giovane ragazzo ieri notte tragicamente deceduto al pronto soccorso di Riccione dopo una serata trascorsa nel locale che assisto”.
Catrani sottolinea che “il soggetto individuato dai Carabinieri non ha nessun tipo di collegamento con la discoteca Cocoricò, come viceversa talune tendenziose voci delle ultime ore vorrebbero insinuare: in tal senso la proprietà, mio tramite, diffida chiunque dal diffondere false notizie”.
Dagli ultimi aggiornamenti, “come ritenevamo è stato accertato che la droga non è stata ceduta/acquistata nel locale ma addirittura nella città d’origine della giovane vittima. Colgo l’occasione per riaffermare che non può dirsi certo colpa del locale quanto di tragico purtroppo accaduto; è di tutta evidenza, infatti, che ciò sarebbe potuto capitare in qualsiasi altro luogo pubblico o privato”.
Catrani, quindi, ribadisce “i grandi sforzi che da anni portiamo avanti in tema di prevenzione dei reati e dei fatti comunque cruenti. Continueremo a lottare contro la droga e questi “mercanti di morte” che attentano alle vite nella maniera più vile e deplorevole”.
Infine, “per quanto concerne l’odierno soggetto individuato, il presidente De Meis mi ha incaricato di costituirmi parte civile per conto del locale contro il pusher, non appena ci sarà l’opportunità processuale di farlo, in quanto il danno d’immagine è stato enorme ed occorre dare un segnale forte anche in tal senso. Il ricavato sarà devoluto alle associazioni che si dedicano alla lotta alla droga”.
20 07 2015 | Riccione | Il Comune molla Itinera
Riccione | Il Comune molla Itinera
La giunta comunale ha dato il via libera nei giorni scorsi alla dismissione della società partecipata Itinera srl della quale l’amministrazione comunale detiene una quota pari all’8,4% del patrimonio netto della società che sfiora ad oggi 52mila euro. Dopo Apea e Agenzia per l’Innovazione, si aggiunge la dismissione di Itinera Consortile srl che opera nel settore della formazione professionale e della consulenza.
Anche questa partecipata sarà portata ai voti in consiglio comunale. “Un percorso - afferma l’assessore Roberto Monaco - ormai tracciato dall’amministrazione comunale. La dismissione delle partecipazioni antieconomiche e prive di una chiara finalità pubblica, va nella direzione di mantenimento di quelle società di pubblica utilità che garantiscono il massimo risultato con il minimo sforzo economico, da qui l’impegno dell’amministrazione di perseguire una graduale dismissione delle partecipate in un’ottica di razionalizzazione e contenimento dei costi”.
20 07 2015 | Rimini | Sol et salus, sì alla riqualificazione in commisione
Rimini | Sol et salus, sì alla riqualificazione in commisione
Parere positivo questa mattina in terza commissione a Rimini per la variante all’atto di indirizzo per la riqualificazione di Sol et Salus a Torre Pedrera. L’intervento sarà propedeutico alla riqualificazione del lungomare. Ha votato sì la maggioranza, si è astenuta la minoranza, ha votato no Savio Galvani di Rifondazione. La variante dà la possibilità al sindaco di convocare la conferenza con il privato e valutare nel dettaglio l’operazione.
Il progetto non prevede aumento di cubature, ma l’arretramento rispetto alla strada, la riqualificazione delle strutture sanitarie (su terreni privati), la realizzazione da parte della proprietà di una rotatoria tra via Tolemaide e via San Salvador, di un parcheggio con un centinaio di posti auto a mare della ferrovia e il versamento del corrispettivo per la realizzazione di un altro parcheggio a monte più o meno della stassa ampiezza. L’obiettivo dei nuovi parcheggi sarà quello di togliere le auto dal lungomare per dare spazio alle previsioni del Masterplan.
Del progetto fanno parte anche la riqualificazione dell’arenile davanti alla struttura con una passerella per disabili e il cambio di destinazione per l’edificio sull’arenile, da residenziale a bar-ristorante.
Nel prossimo consiglio comunale sarà discussa e votata la delibera che dà mandato al Sindaco per la convocazione della conferenza preliminare finalizzata alla definizione di un accordo di programma in variante urbanistica e territoriale.
“Questo accordo di programma - commenta il capogruppo di Ncd-FI Gennaro Mauro - può essere lo strumento idoneo per procedere alla tanta auspicata riqualificazione della frazione di Torre Pedrera e della zona nord di Rimini, e pertanto il centrodestra guarda con attenzione le proposte avanzate dall’amministrazione comunale. A differenza di altri ambiti della città, a Rimini Nord vengono messi in atto procedure di riqualificazione senza gravare sulle tasche degi operatori del comparto turistico, già dissanguati dall'alto prelievo di tributi locali e tasse, e dagli effetti della crisi economica”.
Da qui l’astensione della minoranza, “per trovare una soluzione condivisa”.
“Concordiamo con l’amministrazione comunale sulla necessità di definire un accordo con ”Sol et Salus” - continua Mauro - che punta alla sviluppo della struttura sanitaria per la disabilità per farla divenire uno dei punti di eccellenza regionale e nazionale, consentendo la costruzione della nuova residenza sanitaria assistita, dietro le strutture esistenti della casa di cure Sol et Salus”.
Tuttavia, ci sarebbero, per le minoranze, almento tre criticità da risolvere attraverso alcuni emendamenti. “Riteniamo che si debba rivedere il numero dei parcheggi pubblici previsti (ora 100 stalli) perché insufficienti a soddisfare alle esigenze delle strutture alberghiere della zona e dei numerosissimi cittadini che dall’entroterra riminese si dirigono sull’arenile di Torre Pedrera, un’incremento di almeno del 50% degli stalli potrebbe essere realizzato senza alcun impatto ambientale e a costi bassissimi per il soggetto attuatore. Bisogna prevedere la realizzazione di un sottopasso che dalla struttura possa raggiungere direttamente l’arenile, evitando l’attraversamento della trafficatissima via San Salvador in modo da far transitare in tutta sicurezza i disabili che si avvarranno della struttura balneare, che ricordiamo sarà adeguatamente ristrutturata per consentire una migliore accessibilità e fruibilità anche per pratiche sportive. Riteniamo infine che sia necessaria la riqualificazione del tratto stradale di via San Salvador, con nuovi arredi urbano e la realizzazione di un marciapiede per la sicurezza dei pedoni anche nel lato prospiciente la struttura sanitaria”, spiega Mauro.
Maggiori perplessità la minoranza invece nutre “per la parte di accordo di programma che investe la Villa Salus di Viserbella. La proprietà nel rispetto dei volumi esistenti, chiede la realizzazione interventi edilizi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di ristrutturazione edilizia, con possibilità di accorpamento degli edifici, e per poterlo fare chiede che la possibilità di utilizzare un ulteriore tratto di arenile. L’intervento edilizio comporterà quasi certamente la demolizione e la ricostruzione di un nuovo fabbricato sicuramente per riqualificare e implementare le prestazioni sanitarie e riabilitative. L’attuale collocazione della Villa Salus determina un brutto impatto sull’arenile di Viserbella, e scarsità di parcheggi. Riteniamo che l’amministrazione comunale si debba fare parte attiva nell’invitare la proprietà alla realizzazione di un manufatto meno impattante, fornendo agevolazioni anche di indici edificatori maggiori per il trasferimento di alcune funzioni sanitarie a monte della ferrovia, e quale migliore localizzazione se non nell’area individuata come polo del benessere FaiBene”.
20 07 2015 | Rimini | Fermo pesca, Poletti sblocca pagamenti 2014
Rimini | Fermo pesca, Poletti sblocca pagamenti 2014
Il ministro del lavoro Giuliano Poletti ha firmato il decreto per lo sblocco dei pagamenti della cassa integrazione in deroga per il settore della pesca per l'anno 2014. Lo riferisce il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti dopo un colloquio informale con il ministro. L'accordo era stato sottoscritto fra ministero e parti sociali a fine giugno, e si attendeva la firma del provvedimento.
"Con la firma del ministro Poletti - commenta Arlotti - abbiamo compiuto un altro passo in avanti in favore dei dipendenti degli armatori coinvolti nel processo di fermo biologico del 2014 per la pesca produttiva. In occasione della conversione in legge del decreto sulle pensioni, approvato definitivamente al Senato nei giorni scorso, è stato inoltre accolto un ordine del giorno che impegna il Governo a rifinanziare la Cassa integrazione in deroga in relazione al fermo biologico per il settore ittico con 35 milioni di euro, cinque in più rispetto ai fondi previsti inizialmente. Auspichiamo ora che il ministero dell'Economia provveda in tempi strettissimi a validare l’iter burocratico, riuscendo a far arrivare i fondi a destinazione prim’ancora che in alcuni distretti e compartimenti cominci il fermo 2015”. Le istanze per il prossimo fermo 2015 dovranno essere presentate entro il 16 gennaio 2016.
20 07 2015 | Rimini | Teatro Galli, ecco come sarà il retro
Rimini | Teatro Galli, ecco come sarà il retro. Gnassi interviene sulla riqualificazione di piazza Malatesta
Diffuse oggi dal comune di Rimini alcune immagini su come si ipotizza sarà ricostruito il retro del teatro Galli, con l’apertura e il palco su piazza Malatesta. Per l’occasione, un nuovo intervento del sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
“E’ stato ampiamente argomentato sull’opportunità di riconsegnare ai riminesi una fruizione arricchita di quello spazio tra castello e teatro che deve tornare a vivere come uno dei più prestigiosi luoghi identitari della città, percorso complesso che passa attraverso la rottura di consuetudini e incrostazioni consolidate”, attacca il sindaco.
“Tra le altre cose - continua il sindaco - con la pedonalizzazione della piazza, l’eliminazione del parcheggio, l’inserimento di funzioni attrattive temporanee aperte al pubblico. In questo contesto, dotare un’area pregiata del centro storico di possibilità logistiche per realizzare eventi spettacolari di qualità per 12 mesi all’anno, come avviene in numerose città non solo italiane, è una scelta che offre un pregevole valore aggiunto alla riqualificazione di un luogo denso di stratificazioni storiche come piazza Malatesta”.
Il sindaco torna a sottolineare come “quello spazio che attraversa e ricongiunge secoli di tragedie e splendori, rappresenta uno scenario di rara potenza evocativa, i cui contorni sembrano usciti da una sceneggiatura di rimandi medioevali e ottocenteschi affidata alla matita di uno scenografo. Difficile rintracciare una scenografia naturale così suggestiva, dove un castello medievale e un teatro ottocentesco fanno da fondale a una platea di un incantevole teatro a cielo aperto. La prima motivazione di una piazza che si trasforma temporaneamente in un’arena di spettacolo sta dunque in quel binomio di incredibile fascino che restituiscono il teatro e il castello se messi a dialogare fra loro per finalità culturali, in uno sfondo unico e irripetibile”. Al proposito rimandiamo a un nostro ‘gioco estivo’.
“Oltre al fascino, quella porzione di piazza fra i due monumenti - sottolinea Gnassi - possiede una dimensione interessante per eventi di spettacolo, adatta ad ospitare un pubblico sufficientemente numeroso, attratto come è noto dalla qualità dell’evento e dalla magia dei luoghi delle rappresentazioni. Una capienza che può essere molto utile anche al sostegno economico dei progetti di spettacolo che si possono realizzare”.
Oltre alla magia del luogo, unita alle dimensioni della platea ospitante, un luogo temporaneamente adibito a spettacolo ha necessità di condizioni tecniche, logistiche e funzionali, ammette il sindaco, “che rendano possibile fare accadere ciò che sul palcoscenico viene rappresentato. Sul retro di un qualsiasi palcoscenico per rappresentazioni importanti all’aperto, deve essere allestita un’area che contiene in scala ridotta tutte le funzioni che all’interno di un teatro fanno funzionare il palcoscenico, dai camerini, ai quadri elettrici, agli spazi di deposito di scene o strumenti, fino alla funzionalità scenica del retropalco e di tutto ciò che deve accadere dietro le quinte. Quelle condizioni tecniche e funzionali, che in un altro luogo di spettacolo all’aperto andrebbero allestite di volta in volta, ci sono già a portata di mano nel teatro che fa da sfondo agli spettacoli nell’arena di piazza Malatesta”.
Gnassi pensando al futuro della piazza si rifà a esempi illustri. “Dunque una funzione orientata allo spettacolo, come contributo alla riqualificazione qualitativa dell’area, ricavata in una concentrazione di valori simbolici ed estetici di uno spazio nuovamente affascinante, in presenza di dimensioni e condizioni tecniche ottime, qualcosa che nell’insieme non sarebbe riproducibile in altri luoghi della città con lo stesso impatto e con la stessa funzionalità. Testimoni immobili e custodi premurosi di un fluire secolare, il castello medievale e il teatro ottocentesco tornano a custodire uno spazio che diventa un polmone di bellezza, fatto di suoni e silenzi, pieni e vuoti come solo una partitura musicale o un testo teatrale possono fare. Come avviene nella più nobile tradizione dei festival più prestigiosi, da Salisburgo a Spoleto al Maggio Fiorentino, squarci di città diventano quinte naturali per memorabili rappresentazioni spettacolari”.
In conclusione, il sindaco fa notare come “ragioni tecniche, legate all’inclinazione del palcoscenico del teatro Galli e alla sua visibilità dall’arena della piazza, consigliano di prolungare il palcoscenico all’esterno, con dimensioni adattabili a ogni genere di spettacolo, dall’opera, al teatro, al jazz, al pop, alla danza. In tutto questo il teatro Galli è parte integrante della scena, è in scena, così come lo è Castel Sismondo, l’uno e l’altro dandosi reciprocamente un nuovo senso, dopo tanti, troppi anni di attesa”.
Sul progetto interviene il capogruppo di Ncd-Fi Gennaro Mauro. “Gnassi - spiega - non prolunga il palcoscenico verso l'esterno, ma dovrà realizzare un manufatto esterno al sedime dell'edificio, non rimovibile e di brutto impatto deturpando il retro del teatro Galli. Sono convinto che difficilmente la sovrintendenza ai beni culturali darà il proprio assenso, e quindi è più verosimile l'ipotesi che per ogni evento manifestazione si renderà necessario montare un palco. Una soluzione di modesta entità, da poter realizzare in ogni ambito del centro storico e della Marina, che non riqualifica la piazza Malatesta ma la deturpa. È questa la formula per far dialogare il Galli con la Rocca, e trasformare la piazza Malatesta in un'arena da far invidia a quella di Verona? Gnassi stavolta esagera per davvero, non basta pubblicare dei rendering per suggestionare i riminesi”.
20 07 2015 | Rimini | Strade, incidenti ridotti del 30% in 14 anni
Rimini | Strade, incidenti ridotti del 30% in 14 anni
Scende dai 29 del 2000 ai 6 del 2014 il numero di decessi a causa di incidenti automobilistici sulle strade di Rimini. Il numero è quello del Bollettino pubblicato dall’Ufficio statistica del Comune. Calano anche la media degli incidenti giornalieri da 7,06 a 4,88, il numero dei feriti da 2.448 a 1.268 e quello degli incidenti da 2.585 a 1.784.
“E’ tra maggio e agosto - spiega l’assessore Jmil Sadegholvaad -il periodo dell’anno in cui si verifica la quasi metà degli incidenti annuali sulle strade della provincia e comunali. Un dato che strumenti come “Bollettino statistico degli incidenti stradali”, recentemente pubblicato dall’Ufficio statistica del Comune di Rimini, conferma registrando in questi soli quattro mesi, con 738 incidenti, oltre il 41% del totale annuo, che nel 2014 è stato di 1.738”.
A causare il calo dei numeri degli ultimi anni, spiega anche l’assessore, è stata “l’attività di controllo e di monitoraggio della rete stradale, insieme agli interventi strutturali sulla viabilità realizzati nell’ultimo decennio. Certo, anche uno solo di questi incidenti deve essere considerato inaccettabile perché continuiamo a leggere queste cifre in termini di vita e salute dei nostri cittadini. E’ per questo che accanto all’intensificazione dell’attività quotidiana da parte dei nostri agenti per il controllo delle norme del Codice della strada, da tempo come Amministrazione siamo impegnati in un’azione che, tra i propri obiettivi prioritari, ha quello di aumentare il tasso di sicurezza per i nostri cittadini anche attraverso interventi strutturali sulla rete urbana cittadina (rotatorie, ciclabili, percorsi protetti, fluidificazione degli assi viari principali). Una rete stradale significativa che su 650 chiometri di strade ne conta 328 chilometri di sole strade urbane”.
E’ indubbio, continua Sadegholvaad, “che dal 2000 il numero degli incidenti sulle strade comunali è diminuito del 30%, passando dai 2.585 ai 1.784 dello scorso anno; e se la media giornaliera degli incidenti si è abbassata da 7,06 a 4,88, lo si deve anche a questo, a un impegno costante e intenso di uomini e di risorse. Sono oltre due sinistri in meno al giorno, sono oltre tre feriti in meno al giorno (dai 6,68 del 2000 ai 3,47 del 2014): un ‘risparmio’ enorme, rimarchevole, in termini di dolore, drammi, preoccupazioni e anche costi sociali. Naturalmente proseguiremo nei controlli sulle strade di Rimini anche nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Credo che per Rimini e per ogni città d’Italia il lavoro e il compito non potranno dirsi finiti finché in queste statistiche non apparirà in ogni riga il numero 0”.
the kooks a verucchio
Mercoledì alle 21,30 sul sagrato della Collegiata di Verucchio si esibirà la band britannica The Kooks. Il quartetto calcherà la scena in occasione del terzo concerto della 31esima edizione del Verucchio music festival. La rassegna, per la direzione artistica di Ludovico Einaudi, è stata scelta dalla band tra le tre tappe esclusive per l’Italia. I Kooks presenteranno i brani tratti dal loro ultimo album Listen, “un disco - spiegano gli organizzatori - completamente diverso dagli altri, pieno di sperimentazioni e sonorità innovative. Al posto di Tony Hoffer, produttore degli album precedenti, c'è Fraser T Smith, artista hip hop, noto per aver collaborato con artisti come Adele, per il brano Set Fire to the Rain. Insomma, nuova vita per la band, nuove sonorità e soprattutto nuovi stimoli”
20 07 2015 | Riccione | Sedicenne morto per ecstasy al Cocoricò, identificato pusher
Riccione | Sedicenne morto per ecstasy al Cocoricò, identificato pusher
Identificato dai carabinieri il presunto pusher che ieri ha ceduto una pasticca di ecstasy a Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello (Perugia), morto dopo essersi sentito male mentre ballava al Cocoricò di Riccione. Decisiva per l'identificazione sarebbe stata la testimonianza degli amici che erano con lui.
Lamberto si è sentito male in pista al Cocoricò, intorno alle 4 della scorsa notte, sotto gli occhi dei due amici che subito l'hanno aiutato portandolo fuori dal locale, dove staziona sempre un'ambulanza del 118. Trasportato d'urgenza all'ospedale Ceccarini, è deceduto poco dopo. Pare avesse assunto 'mdma', ossia ecstasy.
Il ragazzo era in vacanza a Pinarella di Cervia (Ravenna) con altri due amici di 17 anni. Alloggiava con i genitori di uno dei due compagni in un appartamento per le ferie. Ieri sera i tre ragazzi hanno preso il treno per Riccione, per andare a ballare al Cocoricò.
Il magistrato di turno ha disposto l'autopsia. I genitori sono arrivati in nottata a Riccione da Città di Castello. Al momento le indagini dei carabinieri si concentrano per capire dove i minorenni abbiano comprato droga e se in discoteca erano state servite loro bevande alcoliche. Si sta già valutando l'ipotesi di sospensione dell'attività del locale, provvedimento che può essere richiesto al Questore o al Comune di Riccione.
I carabinieri al momento indagano per morte conseguente ad altro reato, ossia lo spaccio di droga.
Cocoricò: lottiamo contro droga. Il Cocoricò di Riccione e la sua 'piramide', uno dei locali più noti in Italia, è stato, nella sua lunga storia, frequentato anche da chi cercava lo 'sballo' come forma di trasgressione, ma da alcuni anni ha virato sul divertimento sano, come indica uno slogan davanti al locale e la collaborazione con le forze dell'ordine. Poco meno di un mese fa, il 26 giugno, la discoteca si era 'trasferita' a San Patrignano dove, per i 1.500 ragazzi della comunità, aveva organizzato una grande festa in occasione della giornata mondiale della lotta alla droga.
L'auditorium della comunità si era trasformato in una grande discoteca grazie ai dj del locale, incoronato dal mensile britannico 'DjMag' come la più importante discoteca italiana e la 16/a nel ranking mondiale. "Per anni - commenta ironicamente il disc jockey più 'storico' del Cocoricò, Claudio Coccoluto - siamo stati i maggiori fornitori di clienti a San Patrignano: c'è stato un momento in cui la trasgressione veniva comunicata come un super divertimento.'Lo sballo del sabato sera': già che lo chiami così, lo stai incoraggiando e legittimando. Non mi è stato mai bene questo atteggiamento, mi sono battuto per far capire che tutta la droga del mondo non vale un milligrammo di endorfina prodotta dal piacere di stare bene, ascoltare la musica".
Una linea di condotta confermata e sottolineata dal patron del locale, Fabrizio De Meis: "il divertimento sano e sicuro eleva il lavoro svolto in questi anni dal Cocoricò sia dal punto di vista artistico, sia della sicurezza e del contrasto dell' eccesso e dello sballo".
Codacons, servono più controlli. Se nel corso delle indagini emergerà che la droga che ha portato alla morte del sedicenne è stata assunta all'interno del locale, dovrà essere disposta la chiusura della discoteca Cocoricò di Riccione. Lo afferma il Codacons. "Discoteche e locali hanno il compito di vigilare su ciò che accade all'interno delle strutture, e di vietare l'ingresso e la vendita di droghe nelle aree di loro competenza - dice il presidente Carlo Rienzi - Se la morte del sedicenne è avvenuta a causa di ecstasy assunta all'interno della discoteca, ciò significa che i controlli da parte della struttura sono stati inidonei, e pertanto chiederemo la chiusura del Cocoricò". "Vogliamo conoscere - aggiunge l'associazione - anche quanti e quali controlli siano stati eseguiti dalle forze dell'ordine lungo le strade che portano alle più note discoteche di Rimini e Riccione, sul fronte della guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, e cosa sia stato fatto dalle autorità locali competenti contro la diffusione e la vendita di droghe sul territorio” (Ansa).
20 07 2015 | Rimini | Emergenza caldo, temperature toccheranno 40 gradi fino a mercoledì
Rimini | Emergenza caldo, temperature toccheranno 40 gradi fino a mercoledì
Afa, nuovo bollettino emanato dalla protezione civile regionale: l’ondat di calore delle ultime settimane non demorde, anzi. Fino a mercoledì resta alto lo stato di attenzione. Gli aggiornamenti meteo, infatti, confermano fino a mercoledì sera la presenza di una vasta area anticiclonica, centrata sul bacino del Mediterraneo, che favorirà il persistere di temperature massime attorno ai 37-39 gradi in pianura e nelle zone pedecollinari, che localmente potranno toccare anche i 40 gradi.
Sul settore costiero, specifica l’aggiornamento, la circolazione a regime di brezza tenderà a mantenere i valori di temperatura massima attorno ai 35-36 gradi. La presenza di un alto contenuto di umidità nei bassi strati determinerà condizioni diffuse di disagio moderato, localmente forte nei centri urbani. Le temperature elevate possono influire sulla condizione di salute delle persone più anziane e vulnerabili (per emergenze rivolgersi al numero 0541-707305 attivo dalle 9 alle 18,30 dal lunedì alla domenica).
20 07 2015 | Rimini | Famiglie indebitate dalla crisi, il convegno domani all’Sgr
Rimini | Famiglie indebitate dalla crisi, il convegno domani all’Sgr
Famiglie alle prese con la crisi. Se ne parla domani alle 9 al centro congressi Sgr nell’ambito del concegno “Il fenomeno del sovraindebitamento dei soggetti non fallibili e delle famiglie, e le modalità di composizione della crisi” promosso dall’Ordine e dalla Fondazione dottori commercialisti e degli esperti contabili di Rimini in collaborazione con Banca Carim.
“L’obiettivo - spiegano gli organizzatori - è mettere a confronto operatori economici e istituzionali, facendo emergere argomenti quali la crisi economica, l’usura, il disagio sociale, i piani di sostegno sociale ed economico predisposti da Istituzioni locali e banche, il ruolo del commercialista nella gestione economica, l’esperienza del Tribunale nella composizione della crisi”.
Il convegno sarà aperto dai saluti di Giuseppa Strano prefetto di Rimini, Rossella Talia presidente Tribunale di Rimini, Bruno Piccioni presidente dell’Ordine commercialisti, Giovanna Ollà presidente Ordine avvocati Rimini. Tra i relatori Sido Bonfatti e Alberto Mocchi presidente e direttore generale Banca Carim, Daniela Bastianelli economista Crif (Centrale rischi di intermediazione finanziaria), Renzo Cipriani vice presidente associazione Famiglie insieme, Gloria Lisi vice sindaco di Rimini, Maurizio Focchi presidente comitato etico Banca Carim, Giuseppe Savioli presidente Fondazione dottori commercialisti ed esperti contabili di Rimini, Felice Ruscetta consigliere nazionale Ordine commercialisti, Vittorio Zanichelli presidente del Tribunale di Modena, Giampaolo Scardone vice direttore generale Banca Carim, Barbara Vacca giudice delegato Tribunale di Forlì, Alessandro Farolfi giudice delegato Tribunale di Ravenna.
“Le norme del decreto ministeriale 2002 del 2014 attuativo della L. 3/2012 (disposizioni in materia di usura e di estorsione nonché di composizione della crisi da sovra indebitamento) – spiega Bruno Piccioni, presidente dell’Ordine commercialisti di Rimini - assegnano un ruolo strategico ai commercialisti per assistere tutti coloro che non sono soggetti fallibili e che sono in una situazione di gravi difficoltà economiche con pericolo di essere soggetti ad usura. Con l’applicazione di questa normativa il debitore può ottenere che i creditori siano soddisfatti da quanto lui può realmente pagare. Al nostro Ordine professionale è data la possibilità di costituire gli Occ (Organismi di composizione della crisi) all’interno dei quali i colleghi, adeguatamente formati, possono assumere il ruolo di gestori della crisi da sovra indebitamento. È questa una importante opportunità sia professionale che sociale in quanto è un’attività a favore di quei cittadini che son la parte più debole della società. Quindi, un importante obiettivo per il nostro Ordine è costituire questo Occ e procedere alla sua iscrizione al Registro tenuto presso il Ministero della Giustizia. Tutto ciò ci ha spinto ad organizzare questo importante evento formativo su una materia (quella del sovra indebitamento) ancora non molto conosciuta. Naturalmente siamo onorati per le adesioni di intervento ricevute dalla autorità del territorio ed in particolare dal nuovo prefetto Giuseppa Strano che ha già dimostrato grande sensibilità verso gli Ordini professionali”.
Le nuove norme “sulla composizione delle crisi da sovraindebitamento – commenta Sido Bonfatti, presidente di Banca Carim – riguardano tutti i soggetti non fallibili: quindi le famiglie, i consumatori, le associazioni, i professionisti, i privati che hanno prestato garanzie alle banche, gli imprenditori agricoli, gli imprenditori commerciali di piccole dimensioni. Tutti soggetti che fino a ieri pagavano il “privilegio” di non potere essere dichiarati falliti al caro prezzo di non potere profittare delle varie procedure di “esdebitazione” da situazioni di sovraindebitamento, con un sistema che li condannava ad essere perseguitati dai creditori per l’eternità ed impediva loro di rifarsi una vita. Ora la possibilità di una “ripartenza” c’è. Purtroppo è affidata a norme complesse e la creazione della nuova figura dell’“Organismo di Composizione della Crisi” risponde proprio all’esigenza di offrire a soggetti economici di contenute dimensioni una collaborazione professionalmente adeguata a predisporre un “piano” di sistemazione della propria situazione di crisi, che faccia giustizia (anche con un “saldo e stralcio”) dei debiti del passato per consentire di ricostruirsi un futuro. Questo futuro può anche essere rappresentato (anzi, è auspicabile che lo sia il più spesso possibile) dall’avvio di una nuova attività economica, che faccia anche tesoro degli errori del passato: in questo, un ruolo fondamentale sarà giocato dalle banche, che sono chiamate a concedere una “seconda chance” a chi non ha avuto fortuna alla prima occasione, sgombre dai pregiudizi che sino a ieri hanno accompagnato la figura del fallito”.