04 03 2015 | Rimini | Servizio idrico, Fare: Solo andare a bando non sarebbe un errore
Rimini | Servizio idrico, Fare: Solo andare a bando non sarebbe un errore
Servizio idrico integrato, secondo Fare per fermare il declino la scelta che più sposerebbe l’obiettivo di “garantire ai cittadini una distribuzione idrica di massima qualità e sicurezza, con tariffe quanto più basse possibili e senza aggravio per le casse comunali e, dunque, per le tasche dei contribuenti”, in procinto del rinnovo dell’affidamento del servizio “è la gara”. Le possibilità per l’affidamento del servizio il cui affidamento è scaduto nel 2012, sono tre: bando europeo, società in house, società mista. Nel frattempo c’è anche una quarta soluzione, quella applicata attualmente: continuare con la gestione di Hera.
“Prolungare il contratto di Hera spa (che attualmente gestisce in proroga, ndr) e proseguire il rapporto senza neppure rimettere in discussione le condizioni - sottolinea Mauro Gualtieri, referente Comitato “Cavour” della Provincia di Rimini - non avrebbe senso. E’ come evitare perfino di chiedere che il servizio migliori o le tariffe siano contenute”.
Gualtieri ricorda che “l’azionariato di maggioranza di Hera è composto da circa 200 Comuni, i quali controllano le scelta della società attraverso decisioni politiche, come del resto è facile evidenziare analizzando anche su internet i curricula degli consiglieri di amministrazione, che sono in gran parte di estrazione politica, avendo ricoperto ruoli e incarichi anche elettivi a livello comunale e provinciale. In tale sistema, è chiaro che l’interesse alla utile gestione del servizio per il vantaggio del cittadino si può porre in antagonismo con l’interesse al mantenimento di determinati equilibri politici e di potere. Tale secondo interesse non è compatibile con l’obiettivo”.
Rispetto alla possibilità di creare una nuova società in house, “di proprietà del o dei Comuni, e cedere alla mitologia del “bene pubblico gestito in pubblico” sarebbe un grave e insostenibile errore”, sostiene Gualtieri, magari commesso “in buona fede”, ma pur sempre un errore. “E questo ce lo insegna la storia. Non c’è dubbio che l’acqua sia un elemento prezioso, ma proprio per questo motivo è bene che la sua gestione non sia lasciata in mano alla politica, che notoriamente non è in grado per incapacità o disinteresse a gestire i beni preziosi”.
Un esempio è il fatto che in Italia, “la gestione del servizio idrico è nelle mani della politica e dell’amministrazione da decenni e nel nostro Paese ben il 39% dell’acqua che inizia il suo viaggio negli acquedotti viene disperso senza mai arrivare al rubinetto”. I motivi per Gualtieri “sono semplici da capire: chi gestisce non ha interesse (almeno non solo) all’acqua, ma a intrattenere una certa rete di rapporti e relazioni e consentire l’esistenza di un determinato numero di posti di lavoro, fini a se stessi e non anche al servizio da erogare. Le risorse umane non vengono quindi parametrate alle esigenze proprie del servizio, ma a questioni “sociali” ed in base all’appartenenza politica, posto che chi è stato assunto da un determinato schieramento politico ha interesse a sostenerlo e quindi a votarlo. Ce lo insegna la storia. E come fa la politica a permettersi di gestire l’acqua mantenendo le relazioni utili a fini elettorali e pagando le retribuzioni inutili? Tagliando gli investimenti e al contempo alzando il prezzo dell’acqua ed alzando le imposte comunali. Altro modo non esiste. Non a caso, negli ultimi dieci anni le tariffe dell’acqua in Italia sono aumentate del 79,5%. Facciamo notare che negli stessi anni i prezzi dei beni venduti non dal “pubblico” ma dal “privato” tanto cattivo, quello assetato di profitto, che affama i poveri eccetera, sono aumentati poco, anzi, per la precisione stanno calando. Se volete le tariffe basse, meglio i privati, quindi, che a differenza del pubblico ricercano l’efficienza e fanno calare i prezzi”.
Gualtieri ricorda anche che “l’ipotesi delle società in house è comunque impercorribile perché costerebbe, secondo i dati forniti dal coordinatore provinciale di Atersir, Stefano Giannini, 113 milioni di euro, ovvero il costo degli investimenti effettuati da Hera spa e che dovrebbe essere liquidato in suo favore per riscattare le infrastrutture oggetto di concessione. A ciò si aggiungerebbero tutti i costi per la creazione dal nulla della nuova società, di fatto una municipalizzata, magari fornita di consulenti e consiglieri ben pagati e magari estratti tra gli amministratori o funzionari di partito”.
L’ipotesi del bando resiste all’analidi di Gualtieri. “Chi fosse interessato a partecipare saprebbe in anticipo quale sarebbe l’esborso da sostenere per liquidare le opere effettuate da Hera ed effettuerebbe le proprie scelte a proprio rischio (di impresa) in base a criteri di qualità, sicurezza e bassi costi. Il bando permetterebbe agli operatori più qualificati di competere, di preparare proposte competitive, di mettere sul tavolo gli investimenti necessari. Già mettere Hera di fronte alle richieste di un bando e alla pressione competizione, sarebbe un grosso passo avanti, rispetto al solito rinnovo passivo dei contratti”.
04 03 2015 | Rimini | Maltempo, preallame per mareggiate, allagamenti e frane dalle 18
Rimini | Maltempo, preallame per mareggiate, allagamenti e frane dalle 18
Scattarà dalle 18 di oggi il preallarme per mareggiate, criticità idraulica e idrogeologica anche per Rimini. Su tutto il territorio regionale rimane attivo lo stato di attenzione fino alle 13 di venerdì per vento, pioggia, temporali, stato del mare, neve, criticità idraulica ed idrogeologica. La decisione è stata assunta dall'Agenzia regionale di Protezione civile in accordo con Arpa, che manterranno aperti questa notte il centro operativo e funzionale. Il livello di guardia è alto soprattutto per i comuni già colpiti dal maltempo dei primi di febbraio, avvisano dall Regione.
“Sono possibili innalzamenti del livello dei fiumi con eventuale superamento della soglia 2, fenomeni di allagamento diffuso, movimenti franosi e, sulla costa, mareggiate, inondazioni del retrospiaggia, difficoltà per la navigazione”.
Sui rilievi “le precipitazioni nevose potranno raggiungere quota 500-600 metri, essere abbondanti (tra 20 e 40 centimetri nelle 24 ore) e a carattere di rovescio, per poi calare nella giornata di domani. Sempre per domani pomeriggio sono previste in calo anche le piogge, con fenomeni residui sulla Romagna, mentre per l’attenuazione dei venti e del moto ondoso occorrerà attendere venerdì”.
Possibili “mareggiate con fenomeni di erosione costiera e danni agli stabilimenti balneari. Possono essere localmente sommersi i moli e le dighe foranee e risultare difficoltose le attività che si svolgono in mare e il funzionamento delle infrastrutture portuali”.
Le raccomandazioni della Protezione civile sono quelle di “non sostare vicino ai ponti e agli argini sui fiumi nelle aree interessate dall'allerta e di non avvicinarsi ai moli e alle dighe foranee sui litorali, di mantenersi informati sull'evolversi della situazione e di prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità”.
Dall'Assemblea legislativa, il consigliere regionale del Pd Nadia Rossi rende noto che per il dissesto idrogeologico e l'erosione delle coste, in relazione ai danni causati dal maltempo dei primi di febbraio, la Regione ha reso disponibili per la provincia di Rimini risorse per oltre 900mila euro.
04 03 2015 | Rimini | Aste balneari, Baretta: Stiamo contrattando con l’Europa i tempi
Rimini | Aste balneari, Baretta: Stiamo contrattando con l’Europa i tempi
“Prendiamo atto, ascoltando anche il parere di autorevoli tecnici, che la posizione sempre espressa da Oasi Confartigianato sulla regolamentazione delle concessioni demaniali è quella più corretta e adeguata”. Lo ha detto il presidente di Oasi confartigianato, Giorgio Mussoni a margine del convegno che si è tenuto questa mattina a Roma, organizzato da Sib Confcommercio con a tema ‘La certezza dell'impresa per il sistema balneare italiano. Un prodotto tipico vincente, la tradizione che vuole rinnovarsi’. “Da sempre - continua Mussoni - diciamo che ogni ipotesi di ridisegno deve tenere pienamente conto del riconoscimento complessivo del valore dell’impresa balneare, sulla quale gli imprenditori e loro collaboratori hanno investito, e grazie alla quale hanno contribuito a costruire un modello turistico vincente. Questo punto fermo è patrimonio comune di tutte le associazioni coinvolte ed ascoltare l’avvallo sostanziale degli esperti chiamati in causa ci stimola a continuare tutti insieme su questa strada per proteggere il futuro delle imprese balneari”.
Al convegno sono intervenuti anche Gianluca Gregori (pro-rettore dell'Università Politecnica delle Marche), Luca Anselmi (professore ordinario di Economia aziendale dell'Università di Pisa, già docente dell'Università Luiss di Roma), Roberto Caparvi (direttore sezione Economia e management dell'Università di Pisa, già direttore della Scuola Superiore S. Anna di Pisa), Saverio Sticchi Damiani (avvocato e professore ordinario di Diritto amministrativo, vicedirettore del dipartimento di Scienze economiche dell'Università del Salento), Felicio Angrisano (ammiraglio ispettore capo, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto), Pier Paolo Baretta (sottosegretario al Ministero dell’economia e delle finanze) e il parlamentare riminese Sergio Pizzolante.
“Noi riconosciamo il valore della norma - ha spiegato il presidente dell'associazione, Riccardo Borgo, riferendosi alle aste previste dalla direttiva europea Bolkestein - ma va calata con prudenza”. Il problema è simile a quello della liberalizzazione dei taxi, riporta l’agenzia LaPresse, ma in questo caso “è peggio, perché non c’è solo più concorrenza: se uno perde la spiaggia non ha più l’impresa”. Sib ha già avuto due incontri col Governo, da parte del quale “c'è sensibilità”, ha sottolineato Borgo. Concretamente, spiega LaPresse, i balneari chiedono un periodo transitorio di almeno trent'anni, solo al termine dei quali mandare a gara le spiagge, e comunque sempre per periodi altrettanto lunghi. E poi il riconoscimento del valore commerciale dell'azienda, con un rimborso da parte dello Stato a chi perdesse l'azienda. “Siamo convinti - dice Borgo - che il Governo vorrà e saprà difendere le 30mila imprese balneari italiane”.
Secondo il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, “serve semplificare e ridurre le regole altrimenti nel mercato non vince il più bravo ma il più furbo. I balneari chiedono certezza e stabilità. Il 4 marzo 1681 il re d'Inghilterra concesse una licenza territoriale a William Penn, e lui ci costruì lo Stato della Pennsylvania. Non sto chiedendo concessioni illimitate o suggerendo ai nostri associati di fondare Stati, ma di costruire qualcosa di positivo e lungimirante per il nostro Paese”.
Dal governo arriva una rassicurazione. “Noi stiamo contrattando con l'Europa - ha riferito Baretta - il massimo dei tempi possibili, compatibilmente cone le regole europee e la direttiva Bolkestein. L'Italia ha una condizione orografica particolare e ha il diritto di porre questo tema. Stiamo insistendo perché ci sia un riconoscimento della specificità italiana e sono in corso in questi giorni le trattative”.
04 03 2015 | Rimini | L’Anello verde prende corpo con 1,6 milioni di investimenti
Rimini | L’Anello verde prende corpo con 1,6 milioni di investimenti
L’Anello verde del sindaco Gnassi potrebbe diventare realtà in tre anni. In questa direzione, almeno, va la decisione del Comune di Rimini di investire nel prossimo triennio circa 1,6 milioni su alcune “infrastrutture dedicate alla mobilità attiva”. La giunta comunale ha infatti approvato il progetto preliminare proprio per il completamento dell’Anello verde, “uno degli obiettivi principali inseriti nel Masterplan strategico”, spiegano da palazzo Garampi. “Si tratta di portare a termine la grande ‘circonvallazione verde’ – sottolinea l’assessore all’Ambiente Sara Visintin – che segua le linee naturali del territorio e in grado di ricomporre le fratture della città, connettendo il centro storico ai lungomari nord e sud, ai parchi e allargandosi fino alle zone cosiddette ‘periferiche’ di Rimini. Non è solo la realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili o la sistemazione di quelle già esistenti, ma è la messa in pratica in pratica un nuovo modello di pianificazione della mobilità sostenibile. Oltre al completamento dell’Anello verde infatti, procederemo infatti alla riqualificazione di quelli che vengono chiamati ‘assi di penetrazione della viabilità’, ovvero quei percorsi che s’irradiano nel tessuto urbano della città, collegando l’Anello verde alle piste ciclabili già esistenti. In questo modo creeremo una rete di piste ciclo-pedonali praticamente senza interruzioni, che collegherà l’intero territorio, senza più frazioni. E’ evidente che avere una rete ciclopedonale di questo tipo potrà essere uno stimolo fondamentale per abbandonare l’utilizzo delle automobili a favore della mobilità lenta, almeno per gli spostamenti di breve distanza: la bicicletta è sicuramente il mezzo più veloce per tragitti fino a 3 km anche rispetto al trasporto pubblico”.
L’intervento approvato dalla giunta, spiegano dal Comune, è suddiviso in tre stralci. Per il 2015 sono stati messi a bilancio 600mila euro per la rifunzionalizzazione della attuale pista ciclabile da piazzale Boscovich al faro e per la realizzazione di nuovi tratti di pista (dal faro a via Coletti e da via Coletti a via Matteotti). È prevista la messa in sicurezza di quattro intersezioni stradali con l’anello verde, progetto questo che rientra nel più complesso intervento di riqualificazione degli assi di penetrazione che sarà presentato nei prossimi giorni. Cinquecento mila euro sono invece stati messi a bilancio sia per il 2016 sia per il 2017, per la rifunzionalizzazione della zona a traffico limitato (ztl) nel tratto su via Marecchia, per la manutenzione dei tratti da via Tiberio a via Marecchiese e da via Marecchiese a via Acquario e per la realizzazione nuova pista ciclabile dal via Acquario a via Pomposa. Nel 2017 è prevista la rifunzionalizzazione di via Bastioni Settentrionali, la realizzazione di una nuova pista ciclabile dal via Pomposa a via Euterpe e la rifunzionalizzazione della pista ciclabile nei tratti all’interno dei parchi urbani nella zona sud del centro di Rimini.
Attraverso questi interventi, la ‘circonferenza’ dell’Anello verde passerà dagli attuali 7,6 chilometri a 10,7, mentre gli ‘assi di penetrazione’ passeranno da 2,3 a 7,8 chilometri.
04 03 2015 | Rimini | Gdf sequestra 14 chili di marijuana
Rimini | Gdf sequestra 14 chili di marijuana
Una pattuglia della Guardia di finanza di Rimini ha sequestrato a un 38enne albanese 14 chili di marijuana, incastrato anche dal forte odore di cannabis del suo bagagliaio. La targa dell’auto fermata era stata segnalata nell’ambito di indagini che le fiamme gialle stanno portando avanti.
Seguendo l’auto dello spacciatore nel corso di un ordinario servizio di controllo economico del territorio, nelle vicinanze di viale Pascoli a Rimini, i militari hanno individuato la targa segnalata e hanno seguito l’auto per poi fermarla.
L’iniziale nervosismo dell’albanese fermato ha confermato alle fiamme gialle la possibilità che fosse implicato nel traffico di stupefacenti. Da qui l’ispezione all’automobile che ha portato a scoprire cinque chili di marijuana in cinque buste di plastica dentro a un trolley nel bagagliaio.
L’albanese è stato arrestato immediatamente in flagranza di reato. Nel residence di via Serra dove dimorava la Gdf ha trovato altri nove chili di marijuana, con l’ausilio delle unità cinofile .
04 03 2015 | Rimini | Gaiofana: sparano pallini a bimbi scuola, quattro denunce
Rimini | Gaiofana: sparano pallini a bimbi scuola, quattro denunce
Sono stati denunciati i sette ragazzi (tre sono minorenni) che ieri pomeriggio hanno sparato pallini di plastica con le pistole da softair contro i bambini della scuola elementare della frazione Gaiofana a Rimini. Sono una quindicina i bimbi colpiti dai pallini, non hanno riportato ferite gravi. Le maestre, che sono state avvisate tempestivamente, hanno chiamato il 113. E’ stata sufficiente una breve perlustrazione agli agenti per trovare i quattro ragazzi che cercavano di nascondersi.
Si dichiara preoccupata dall’episodio il vicesindaco con delega ai servizi educativi del Comune di Rimini, Gloria Lisi. “Pur se non si sono registrate conseguenze fisiche sui piccoli scolari, resta inalterata e pesantissima la gravità del gesto in sé, che denota una pericolosa sottovalutazione dei rischi da parte dei ragazzini armati di repliche di armi. Esiste infatti un sottile limite tra la bravata, la marachella, e l'infrazione non solo della legge, ma anche delle più elementari regole del buon senso e della convivenza civile. Questo limite, nel caso specifico, caso è stato purtroppo superato. È da sottolineare invece la pronta reazione delle docenti e del preside della scuola, che hanno immediatamente coinvolto la Polizia e affrontato nel migliore dei modi una situazione certamente inedita, potenzialmente molto pericolosa e comunque destabilizzante per bambini di quell’età. Non voglio replicare in questa sede gli abusati richiami all'emergenza educativa, resta il fatto però che emerge negli autori del fatto un limite culturale ed educativo che mi preoccupa (sia come genitore che come amministratore pubblico), ripeto, aldilà dell'esito avuto dalla vicenda”, commenta Lisi.
04 03 2015 | Riccione | Servizio idrico, domani consiglio comunale tematico
Riccione | Servizio idrico, domani consiglio comunale tematico
Acqua pubblica, a Riccione domani alle 19 si terrà un consiglio comunale monotematico con sul “Nuovo affidamento del servizio idrico integrato della provincia di Rimini” (il mandato ad Hera, che va avanti in proroga, è scaduto nel 2012). Oltre alla giunta e ai consiglieri comuali di Riccione saranno presenti il coordinatore provinciale Atersir Stefano Giannini e i rappresentanti del Comitato Acqua Bene Comune. Si potrà intervenire anche dal pubblico, prenotando il proprio intervento.
“E’ molto importante valutare tutte le opzioni possibili tenendo conto dei costi ma anche dei benefici per il territorio e per i cittadini a medio e lungo termine - afferma l’Assessore all’Ambiente Susanna Vicarelli - per questo motivo abbiamo chiesto ad Atersir uno studio di fattibilità per valutare le tre diverse modalità di affidamento. Invito i cittadini ad essere presenti a questo momento di dialogo e confronto con la città affinchè ogni decisione sia consapevole e trasparente”. Un appuntamento simile è previsto anche a Bellaria il 10 marzo, mentre a Rimini si è svolto qualche settimana fa.
giornalaio, 4 marzo 2015
Allarme schiuma per l’Ausa | Una funivia sopra il portocanale? | Crac Mulazzani, 200 appartamenti all'asta
Stop aeroporto. La Uil ieri è tornata pesantemente sul tema chiedendo pubblicamente le ragioni delle difficoltà nel passaggio di consegne tra Enac e Airiminum e puntando il dito anche sui parlamentari locali, rei di immobilismo in questa fase del ‘rilancio’ del Fellini. “Io ho fatto tre interrogazioni”, ha risposto la 5Stelle Giulia Sarti (e annunciando scottanti rivelazioni nel futuro), mentre il Pd Tiziano Arlotti si è attaccato al telefono e ha parlato con il presidente di Enac Vito Riggio. “Riggio, che era impegnato a Dubai, mi ha detto che in base alle sue verifiche non risultano particolari problemi di carattere amministrativo” (Corriere).
Enac sta studiando le documentazioni ricevute pochi giorni fa da Airiminum su security, handling e piano di emergenza, mentre i dipendenti di Airiminum lavorano a Miramare ospiti di Enac. Le difficoltà dipendono dal fatto che in aeroporto vigono regole internazionali che se non rispettate comportano guai giudiziari (Corriere).
Concessioni balneari. La proroga al 2020, ha spiegato il presidente di Oasi Confartigianato Giorgio Mussoni, è stata chiesta dal governo precedente, ma l'Europa non ha mai dato una risposta formale, né positiva né negativa. La direttiva Bolkestein, se non accade nel frattempo qualcosa di nuovo, prevede che le concessioni siano messe all’asta in ambito internazionale allo scadere a fine 2015 (ilCarlino).
L’immobile è del concessionario. Il Corriere e LaVoce ricordano la sentenza del Tar della Toscana del 27 febbraio sui canoni pertinenziali. Il tribunale ha chiarito che «il diritto di superficie su un’area demaniale allo scopo di mantenere un locale in muratura, spetta al concessionario».
Centro storico, l’‘anello delle nuove piazze’ entra nella quarta fase: la giunta ha dato il via libera a lavori per 1,3 milioni (LaVoce, ilCarlino, Corriere). Si potrà intervenire su via Cavalieri, via Angherà, via XXII Giugno (dal costo di 466mila euro), via Quintino Sella, piazzetta Agabiti, piazzetta Teatini (500mila euro) e su corso d’Augusto, dal ponte di Tiberio a via Farini (334mila euro).
Funivia, ponte mobile, tunnel sottomarino o più semplicemente il potenziamento del traghetto che già c’è? Si sta nuovamente insinuando in consiglio comunale il tema del collegamento di San Giuliano a piazzale Boscovich. Ne ha parlato, en passant, la terza commissione che lunedì ha approvato il progetto della casa dei matrimoni (ilCarlino).
Allarme schiuma per l’Ausa. E’ il sapone dei piatti, spiega Arpa. Ieri nel primo pomeriggio in zona Ina casa passanti e residenti hanno notato il fenomeno insolito: tantissima schiuma scorreva nel fiume. Sono arrivate le spiegazioni: l’Arpa ha parlato di lavori alle fogne programmati da tempo. Oggi Hera dovrebbe fornire spiegazioni. La schiuma, hanno assicurato da Arpa, non è data da un inquinante industriale, ma dal sapone dei piatti (Corriere).
Asili, i nidi comunali Cerchio magico e Bruco verde resteranno in gestione diretta di Asp fino all’anno scolastico 2015-2016, ovvero allo scadere della convenzione, poi sarà il consiglio comunale a decidere (LaVoce).
Milleseicento riminesi, guidati dal vescovo Lambiasi, saranno sabato mattina in udienza dal papa a piazza San Pietro, in occasione del decennale della morte di don Luigi Giussani (ilCarlino).
Mercatone Uno, l’azienda in concordato ha incassato l’interesse di tre investitori. I termini per inoltrare le proposte scadevano il 28 febbraio (Corriere).
Inaugurato ieri il day hospital oncologico pediatrico dell’ospedale Infermi. E’ stato realizzato grazie ai 377mila euro lasciati all’Ausl da una famiglia riminese in ricordo di una familiare (Corriere, LaVoce).
Sono oltre 10mila i cordoni ombelicali conservati dalla banca sammarinese di Inscientiafides. Arrivano da tutta Italia ma soprattutto da Lombardia, Lazio e Veneto (ilCarlino).
Giro di vite per gli automobilisti indisciplinati. Dal Comune parte “l’attacco sistematico”. Il dirigente Mazzotti spiega la strategia: il territorio sarà diviso in quadranti per ottimizzare il lavoro. Gli automobilisti devono sapere che noi ci siamo, sottolinea Mazzotti (Corriere).
Riccione. Crac Mulazzani, 200 appartamenti all’asta. Nel paniere le villette a Colle dei pini e altri appartamenti tra Pesaro e Bagnacavallo. Fuori l’hotel Venezia di viale Gramsci (ilCarlino).
Gian Maria Emendatori ha rilevato l’ex ristorante di via Torino ‘Covo dei pirati’. Si chiamerà ‘Nona’ (LaVoce).
Bellaria. Chiusa la vecchia pescheria sul portocanale. Inaugurata a ridosso della seconda guerra mondiale, era da tempo inadeguata dal punto di vista funzionale e normativo. La metà circa dei pescherecci già utilizza il nuovo mercato ittico, i rimanenti venderanno sulle barche (ilCarlino).
San Marino. È stato trovato privo di vita e completamente nudo in un campo a Verucchio, il 54enne che si era allontanato da casa sabato mattina, senza fornire alcuna spiegazione alla moglie con la quale viveva al castello di Borgo Maggiore (Corriere).
03 03 2015 | Rimini | Asili, Lisi: Cerchio magico e Bruco verde a gestione diretta Asl fino al 2016
Rimini | Asili, Lisi: Cerchio magico e Bruco verde a gestione diretta Asl fino al 2016
Fino alla scadenza della convenzione tra Comune di Rimini e Asp Valloni la gestione dei due asili ‘Cerchio magico’ e ‘Bruco verde’ resterà nelle mani dell’Asp in forma diretta. Lo ha promesso il vicesindaco Gloria Lisi questa mattina ai genitori dei bimbi. Quello che accadrà successivamente, per l’anno scolastico 2016-2017, sarà il consiglio comunale a deciderlo.
“L'incontro con i genitori degli asili Cerchio magico e Bruco verde – spiega Gloria Lisi, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – è servito per fare chiarezza su alcuni punti che in passato sono stati oggetto di tensione. Abbiamo assicurato circa la continuità gestionale per il prossimo anno 2015 - 2016, dove resterà la medesima gestione diretta da parte dell'asp Valloni, rassicurando anche sulla logistica, il personale e il servizio mensa. Su quanto riguarda il futuro modello – prosegue la Lisi – ho voluto sottolineare un punto imprescindibile, ovvero che aldilà della forma gestionale individuata dal soggetto deputato, il consiglio comunale, l'unica cosa certa è che la titolarità degli asili rimarrà in capo al Comune di Rimini, che potrà in ogni momento intervenire per verificare il corretto rispetto degli standard di qualità, che rimarranno gli stessi richiesti per tutti gli asili pubblici”.
03 03 2015| Rimini| Aeroporto, Uil:Perché Enac non autorizza Airiminum?
Rimini | Aeroporto, Uil: Perché Enac non autorizza la società che ha vinto il bando?
“Metteremo in campo tutte le azioni possibili, faremo tutto ciò che è in nostro possesso per porre la parola fine a questa ennesima presa in giro”, la Uil di Rimini chiede chiarezza attorno agli ultimi ritardi nella riapertura dell’aeroporto di Rimini, tra certificazioni Enac ancora mancanti e i contratti con le compagnie aeree che Airiminum fa fatica a chiudere.
“Noi - spiegano il segretario provinciale del sindacato, Giuseppina Morolli, e il segretario Uiltrasporti Rimini, Saverio Messina - siamo indignati da quello che sta succedendo intorno alla questione aeroporto. Rimaniamo alquanto perplessi dall’assoluto silenzio e immobilismo di tutti. Nessuno è interessato al futuro di questa importante infrastruttura? A che serve avere la Fiera, due (anzi tre) Palacongressi, considerarsi la porta d'accesso dell’Adriatico e mettere in discussione l'esistenza dell’aeroporto? A che serve avere buttato 52 milioni di euro (all’incirca il buco prodotto da Aeradria, ndr), tasse di noi tutti cittadini? A cosa serve dire che vogliamo essere un territorio attraente, quando non siamo in grado nemmeno di agire ed intervenire per mettere la parola fine a questa ennesima bufala? Si cari cittadini quella dell’aeroporto è veramente una tragicomica”.
Secondo la Uil, “oggi occorre avere coraggio, occorre che qualcuno ci dica quello che sta succedendo: le istituzioni, il prefetto che tanto si è prodigato. Ora ci poniamo degli interrogativi che vogliamo esternare: perché l’Enac non autorizza la società che si è aggiudicata per trent'anni la gestione dell'aeroporto ad aprire, se aveva tutte le carte in regola per aver vinto la gara perché oggi sta succedendo tutto questo? I nostri parlamentari locali si sono addormentati? I nostri rappresentanti in Regione cosa stanno facendo? Le nostre categorie economiche come mai stanno in silenzio? Il presidente della Camera di commercio non ha nulla da dire? Mi dispiace la Uil non è più disponibile in questo territorio a stare in silenzio, occorre dare la sveglia a chi per troppo tempo in questo territorio è stato e continua ad essere silente”.