rossoRimini | Falso in bilancio, indagati 26 ex amministratori della Carim

 

La Guardia di Finanza di Rimini ha notificato oggi l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della Cassa di risparmio Di Rimini – Banca Carim a 26 persone ritenute responsabili a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata al falso in bilancio e altri reati societari per gli anni 2009 e 2010, su mandato del sotituto procuratore Luca Bertuzzi della Procura della Repubblica. Nei guai gli ex amministratori della Banca e, per il solo reato di indebita restituzione dei conferimenti, anche i due commissari straordinari di Bankitalia che hanno guidato l’istituto tra il 2010 e il 2012.
Gli accertamenti condotti dai militari del Nucleo di polizia tributaria di Rimini hanno consentito di far emergere che “vi era un sodalizio criminale composto dai vertici dell’istituto, in carica nel periodo dal 2009 fino al commissariamento disposto dalla Banca d’Italia nel 2010, che, a seguito di elargizione di mutui e di finanziamenti non assistiti da adeguate garanzie, ometteva dolosamente di evidenziare nei bilanci della Carim le perdite già maturate da tempo tramite stime e valutazioni palesemente non corrispondenti alla reale situazione del credito”.
Secondo le ipotesi degli inquirenti “gli indagati, membri pro tempore del CdA e del Collegio Sindacale hanno partecipato attivamente e sistematicamente al processo di concessione e/o revisione delle linee di credito concesse dalla Banca Carim Spa a favore di soggetti o gruppi societari da tempo insolventi”.
A causa poi della “crisi economica che ha investito il mercato mondiale generando un’ondata di fallimenti di imprese operanti nei settori più disparati” gli affidatari non hanno potuto “onorare i propri debiti”, situazione che “avrebbe invece correttamente richiesto una svalutazione dei crediti vantati dalla Banca Carim, seppur con diretti riflessi negativi sul risultato d’esercizio”.
Tracce di “valutazioni alterate, sproporzionate ed arbitrarie, appostate dagli organi dell’istituto di credito”, sono state individuate dagli inquirenti sia nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2009 che nella relazione semestrale al 30 giugno 2010. “La corretta redazione dei bilanci avrebbe infatti comportato una modifica del risultato di esercizio 2009, trasformando l’utile d’esercizio (indicato in 31.329.339 euro) in una perdita pari a 4.360.393 euro e un peggioramento della perdita indicata nella semestrale 2010 da 32.532.000 euro a 61.669.833 euro. Tali fatti hanno integrato il reato di false comunicazioni sociali per gli anni 2009 e 2010”.
Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del provvedimento di commissariamento emanato dalla Banca d’Italia, “alcuni azionisti, apprendendo della sottocapitalizzazione della Banca hanno venduto le azioni di Banca Carim di cui erano proprietari prevedendo una diminuzione del loro valore all’epoca fissato in 21 euro circa. Al fine di evitare che il prezzo delle azioni diminuisse eccessivamente, Carim ha proceduto all’acquisto di azioni proprie ad un prezzo maggiorato posto che l’offerta non incontrava più la domanda”.
E’ qui che gli inquirenti hanno “rilevato un utilizzo fraudolento del sistema di prenotazione per la cessione e l’assegnazione di azioni Banca Carim che, come da autorizzazione della Consob doveva fungere da mero punto di incontro tra la domanda e l’offerta del mercato azionario senza interferenza da parte dell’Istituto medesimo. L’acquisto, infatti, sarebbe stato possibile solo nelle forme previste dal Codice civile”.
E’ stato quindi illegittimo l’“acquisto da parte di Banca Carim di azioni proprie ad un prezzo sovradimensionato rispetto a quello che sarebbe stato determinato senza la falsa rappresentazione della situazione finanziaria e patrimoniale della banca in precedenza descritta, con una conseguente indebita restituzione di conferimenti nei confronti di alcuni soci (quelli che avevano venduto le proprie azione all’Istituto stesso) per un importo complessivo quantificato in circa 10.342.00,00 euro configurando così l’ipotesi di reato di indebita restituzione di conferimenti”.

 

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tortora-scuroRimini | Bilancio 2015, sociale: 1,3mnl in più rispetto allo scorso anno

 

Sociale, del bilancio in discussione questa sera in consiglio comunale a Rimini gli assessori Gian Luca Brasini e Gloria Lisi sottolineano un particolare. “Nonostante i tagli ai trasferimenti (oltre 23 milioni dal nostro insediamento), nonostante le incertezze con cui ogni anno ci troviamo a fare i conti durante la stesura del bilancio, nonostante la continua riduzione delle risorse statali a favore degli Enti Pubblici, anche quest’anno - dico in coro Brasini e Lisi - il Comune prova a rispondere ai crescenti bisogni dei cittadini. E mentre ci sono Amministrazioni, anche geograficamente non lontane, obbligate a tagliare anche sui servizi essenziali per le fasce deboli, come Comune di Rimini possiamo con orgoglio rivendicare che anche per il bilancio 2015 stasera al vaglio del Consiglio comunale, l’Amministrazione non arretri sul welfare, ma al contrario continui a investire, ribadendo coi fatti come rappresenti una priorità”.
Tutto ciò, “in parte per necessità, cioè per colmare il vuoto lasciato da mancate coperture di enti terzi, e in parte per una scelta precisa: perché siamo consapevoli che a fronte di un’esplosione di bisogni evidente agli occhi di tutti, il Comune rappresenta il primo e ormai unico punto di riferimento per i cittadini. Per questo motivo non ci tiriamo indietro, con oltre un milione e trecento mila euro in più di risorse rispetto al 2014 che intendiamo destinare al welfare e alla protezione sociale. Abbiamo ad esempio in programma di investire maggiormente su due capitoli particolari, quali il sostegno scolastico all’handicap (+220mila euro), il trasporto dei disabili (+140 mila euro), il sostegno scolastico a bambini e ragazzi svantaggiati".
Brasini ha già spiegato "come nel bilancio previsionale 2015 l’Amministrazione comunale dovrà farsi carico delle deleghe in capo all’Asl. In particolare le risorse saranno destinate a tre servizi fondamentali, come l’accompagnamento dei 53 minori stranieri da inserire in struttura (contro i 15 di cui il Comune si faceva carico l’anno passato); l’assistenza ai disabili, con l’assunzione di cinque assistenti sociali e di altre tre professionalità in arrivo dall’azienda sanitaria locale; infine per l’assistenza domiciliare che si traduce in 12.000 ore in più di assistenza agli anziani passando da una media annua di 73.000 a un risultato che per il 2015 si prevede pari a 85.000. Il segnale è palese: il Comune. I Comuni, resta il baluardo più solido in tempi come questi, facendo comunque i conti con riordini amministrativi che spesso sono una semplice ‘dismissione’ dello Stato rispetto a quelle che dovrebbero essere le sue competenze. Nel gioco dello scaricabarile, del ‘tocca a un altro’, Rimini sceglie prima di tutto il cittadino e i suoi bisogni. E’ un dovere, è un obbligo. Ma questo dovrebbe essere per tutti”.

neroRimini | A primavera bandi per il lungomare, ma l’area del porto resta da sdemanializzare

 

“Entro la primavera saremo pronti con i bandi che metteranno a disposizione delle manifestazioni di interesse dei privati l’asta di lungomare da piazzale Fellini a Miramare”, mentre c’è ancora da lavorare, invece, per liberare il tratto tra Grand hotel e porto canale. Lo annuncia il sindaco di Rimini Andrea Gnassi raccontando di un suo incontro di ieri con alcuni balneari.
“Ieri - spiega il sindaco - ho incontrato alcuni imprenditori, gestori di stabilimenti balneari, che hanno presentato un grande progetto di accorpamento (quattro bagni e un’attività di pubblico esercizio) a Miramare. Ho trovato il progetto particolarmente interessante e in linea con l’idea nuova di città, aderendo alla logica di riqualificare la spiaggia, trasferendo il costruito fuori da essa”.
Secondo Gnassi, “è chiaro come questa, insieme ad altre analoghe iniziative imprenditoriali (che riguardano aree di spiaggia a Torre Pedrera, a Marina Centro, Viserba, Viserbella e altre), sia atto concreto di privati operatori, a dimostrazione di come, ormai, si sia del tutto consapevoli della necessità di innovare la parte più strategica della nostra offerta turistica”.
Da qui l’idea dei bandi, perché “è interesse pubblico sostenere e agevolare i progetti che vanno in questa direzione, perché si sposano con le intenzioni e i percorsi già in essere di riqualificazione e di rigenerazione dell’intero waterfront riminese”.
S tratterà, spiega il primo cittadino, di “strumenti flessibili e chiamati a dare spazio all’innovazione e alla creatività a partire rigorosamente dalla vocazione dei luoghi; dunque fuori dalla filosofia dei ‘project financing’ presentati qualche anno fa, respinta anche perché introduceva funzioni incoerenti con l’area turistica e il mare”.
Gnassi si dichiara “sicuro che i bandi, incardinati e ispirati al lavoro del Piano strategico e del Masterplan, rappresenteranno quella sfida al futuro e per il futuro della nostra città che metterà ala prova la classe politica e, soprattutto, quella imprenditoriale. Stiamo accelerando i tempi in questo senso, sono in avanzata fase le verifiche tecniche, l’impegno è quello di ‘fare bene e fare in fretta’”.
A limitare, però, la riqualificazione del lungomare c’è però il problema di alcune firme del governo mancanti affinché tutto il lungomare sia sdemanializzato, anche la il triangolo tra piazzale Fellini e piazzale Boscovich. Anche qui il sindaco è ottimista. “Per quanto riguarda l’altra area, quella del cosiddetto ‘triangolone’, ubicata indicativamente tra piazzale Fellini e piazzale Boscovich, decisivo è il decreto di sdemanializzazione, già alla firma del Ministero dei Trasporti, grazie al pressing e al lavoro sinergico fatto con l’Agenzia del Demanio e al suo direttore Roberto Reggi. Il percorso in accordo con l’Agenzia del Demanio garantisce la rapidità massima delle procedure affinché, d’intesa con il Comune, si possa procedere alla riqualificazione del ‘triangolone’. Sono e voglio essere fiducioso e, per dare ancora più sostanza all’ottimismo, continuerò nei prossimi giorni a ‘stimolare’ gli uffici ministeriali per la positiva e rapida soluzione dell’iter amministrativo”.

 

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2Rimini | Acqua pubblica, l’amministrazione: al consiglio l’ultima parola

 

L’amministrazione comunale di Rimini, a proposito dell’affidamento del servizio idrico integrato, interviene sull’atto approvato dal consiglio comunale ieri sera. “Un ordine del giorno - spiega la giunta - che mette un serio punto fermo alla discussione, impegnando il Comune di Rimini ad attivare un percorso partecipato per valutare le diverse ipotesi sul piatto in merito all’affidamento del servizio idrico, coerentemente con quanto stabilito dal referendum sull’acqua della primavera del 2011, che ha reintrodotto la possibilità di gestire l'acqua anche con soggetti di diritto pubblico. L’Amministrazione Comunale dunque si è presa l’impegno con i cittadini e in particolare con i soggetti che più da vicino hanno seguito il percorso referendario, di utilizzare le prossime settimane per analizzando con un approccio ‘scientifico’ le tre opzioni attualmente possibili, valutando quindi costi e benefici: l’affidamento tramite gara ad evidenza pubblica, l’affidamento in house o l’allineamento delle scadenze nella gestione del servizio delle tre province romagnole per poi ragionare su area vasta”.
In fatto di risorse idriche, la priorità per l’amministrazione negli ultimi anni è stata “il piano di risanamento fognario con la concretizzazione del Piano di salvaguardia della balneazione, dove il Comune ha voluto essere presente sia nella fase decisiva della progettazione, definendo priorità e interventi, sia nella fase di attuazione del piano e del suo finanziamento. Un progetto ambizioso e fondamentale per il futuro di Rimini su cui l’Amministrazione Comunale ha concentrato la sua attenzione e che ora è in piena fase realizzativa”.
Spiegano quindi dalla giunta che “così come è stato affrontato con rapidità e pragmatismo il Piano di salvaguardia della balneazione altrettanto si farà con le modalità di gestione del servizio. Il confronto si svolgerà in tempi stretti e sarà il consiglio comunale ancora una volta ad esprimersi e ad avere doverosamente l’ultima parola”.

Giovedì, 19 Febbraio 2015 14:54

scogliere a san giuliano

E’ in fase d’ultimazione la posa dei massi per la realizzazione del braccio di scogliera che, innestandosi sulla diga della darsena di San Giuliano mare, completa l’intervento di miglioramento della navigazione delle imbarcazioni in entrata e uscita dal porto. L’intervento ha un costo poco superiore a un milione di euro, mentre furono circa 3 milioni e mezzo i costi di realizzazione del primo stralcio con cui fu realizzato il braccio di scogliera di 150 metri intestato sul molo di levante. La nuova scogliera realizzata ha anche la funzione di ridurre il pericolo d’insabbiamento dai materiali trasportati dalle piene del fiume Marecchia

 

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1Rimini | Acqua pubblica, la maggioranza approva l’odg ‘della pace’

 

Ieri sera il consiglio comunale di Rimini ha approvato l’ordine del giorno sull’affidamento del servizio idrico integrato presentato da Savio Galvani (Federazione della Sinistra) con 18 voti favorevoli, un astenuto e 10 contrari. Respinto l’odg di Fabio Pazzaglia (Fare Comune) con 22 voti contrari, un astenuto e 6 favorevoli. Respinti anche i sub emendamenti presentati dal Movimento 5Stelle.
L’emendamento presentato venerdì scorso da Galvani, dopo che la trattazione del tema in odg giovedì era stata rinviata, è la risposta della maggioranza comunale all’atto presentato da Pazzaglia e sottoscritto sia da altri gruppi dell’opposizione sia dallo stesso Galvani, in quanto a suo tempo promotore del referendum per l’acqua pubblica. Pazzaglia, in pratica chiedeva un risoluzione precisa dell’amministrazione nella direzione della ripubblicizzazione del servizio. L’affidamento ad Hera, che gestisce in proroga, è scaduto nel 2012 e a seguito dell’esito del referendum c’è la possibilità per le amministrazioni di riassumere in house il servizio. Ma il Pd riminese sembra avere altri progetti sulla questione, rimarcati anche dall’ex vicesindaco di Rimini Maurizio Melucci nel corso di una delle ultime direzioni provinciali del partito.
“In Romagna l'acqua é pubblica. Infatti la proprietà delle fonti (Diga Ridracoli, Pozzi Marecchia e Conca, potabilizzatore di Ravenna) e delle reti sono di proprietà della Società delle Fonti Romagna Acque”, ha scritto Melucci dopo aver partecipato alla direzione provinciale del Pd del 30 gennaio scorso. “Il referendum non prevedeva come unica forma di gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica ( e quindi tutti i servizi anche i trasporti o la raccolta rifiuti) quella pubblica ma da anche quella possibilità prima esclusa dalla legge. Pertanto nell'attuale nostra situazione non vedo dove stia il problema nel bandire una gara europea per la distribuzione dell'acqua nella provincia di Rimini”, ha poi aggiunto Melucci andado successivamente ad elencare tutte le problematiche legate alle società municipalizzate.
Le posizioni iniziamente opposte tra la sinistra (rappresentate in consiglio comunale da Galvani e in giunta da Sara Visintin) e il Pd si sono ricomposte nell’ordine del giorno presentato da Galvani venerdì e passato ieri sera a maggioranza. L’atto impegna il sindaco ad attivare un percorso partecipato per affrontare l’affidamento del servizio, a commissionare un’analisi dei costi pubblici per ognuna delle vie che sarà possibile perseguire (società pubblica, società mista, bando europeo), a sostenere in ambito Atersir la decisione che il consiglio comunale prenderà a seguito dell’esito tanto dell’analisi quanto del percorso partecipato. Bocciato l’emendamento 5Stelle che tentava di inserire dei termini temporali precisi per le richieste di Galvani.

"Qualcuno, ieri, ha pensato bene di presentare un Ordine del Giorno all’acqua di rose che non impegnasse la Giunta praticamente a nulla di più del falso impegno che si era presa durante le amministrative. Noi abbiamo anche provato ad emendare ciò che è stato presentato chiedendo garanzie sui tempi e sugli attori dello studio di fattibilità il quale, per dirla tutta, doveva essere già nelle mani di chi ne ha fatto campagna elettorale 4 anni fa. La questione non è però chiusa qui. Se questa Amministrazione ci tiene a seguire i dettami di chi prospetta soluzioni chiavi in mano ai suoi maggiori impegni, noi abbiamo priorità diverse, una delle quali è di far sapere ai cittadini cosa viene fatto dei loro voti e della loro partecipazione democratica", commentano i consiglieri del gruppo 5Stelle.
“La sinistra - è il commento di Eraldo Giudici del gruppo misto - la si può ammirare per una cosa solo: la capacità disarmante di tramutare la lotta per la conservazione delle clientele elettorali, dei carrozzoni politici e dunque dello sperpero di denaro pubblico a danno della collettività, per una lotta per i diritti del cittadino. Da sempre la sinistra sfrutta i bisogni dei cittadini per garantirsi monopoli politici, culturali ed economici tramite l’utilizzo del denaro pubblico, e con il referendum sull’acqua le cose non sono andate diversamente”.
Secondo Gennaro Mauro, capogruppo di Ncd-FI, è “un doppio inganno quello di Gnassi e dell’assessore Visintin. Prima attori di una strategia comunicativa fuorviante e ingannevole con fasulle affermazioni e slogan ad effetto al solo scopo di far leva sul sentimento dei riminesi, e poi, per evidenti interessi di bottega, operare per ben quattro anni  affinché nulla cambi”.

Il problema, chiosa Pazzaglia, "non è solo economico ma anche politico. Occorre rompere il patto politico-economico che c'è a livello regionale tra Hera e il Pd. Il paradosso del consiglio di ieri è che i sindaci e i consiglieri Pd dovrebbero mettersi in trincea insieme a noi per spezzare questo patto. Naturalmente non lo faranno mai".

 

volantino  acqua pubblica

2Rimini | Solidarietà a Castel Sismondo con Risuona Rimini

 

Domenica dalle 16 alle 23 a Castel Sismondo di Rimini ritorna “Risuona Rimini#2. A Misura di stanza. Artisti Riminesi Indipendenti. Art. Music & Food al Castello”, l’evento organizzato dall’Associazione Risuona Rimini in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.
La proposta è quella di trascorrere una domenica di festa per giovani e famiglia all’insegna dell’arte riminese con micro spettacoli di musica, danza, teatro, oltre ad ammirare spazi dedicati a visual art, fotografia, video, body painting. E in più si potranno degustare i prodotti tipici del territorio. In campo ci sarano un centinaio di artisti del territorio e il tutto si svolgerà a fini benefici. L’ingresso alla manifestazione, infatti, è a offerta libera e il ricavato andrà a favore dell’Associazione Sicomoro di Verucchio, che opera nell’ambito dell’educazione e della formazione.
“Risuona Rimini – afferma il presidente dell’associazione Marcello Dolci – è nata per raggruppare tutti quegli artisti che in forme d’arte diverse esprimono la cultura riminese con proposte originali. Con questa associazione abbiamo dato continuità a una collaborazione tra musicisti iniziata in modo spontaneo partecipando a diverse iniziative di beneficenza a favore di situazioni di emergenza, come il terremoto dell’Emilia. Costituendo RisuonaRimini abbiamo unito il piacere di fare musica e valorizzare i talenti del panorama locale alla possibilità di dare una mano a chi ne ha bisogno. Organizziamo dunque eventi di beneficenza i cui proventi sono sempre destinati ad Associazioni riminesi. In questo caso l’iniziativa è a favore dell’Onlus Sicomoro che opera nel campo dell’educazione e della formazione dei giovani attraverso anche il teatro, la musica, l’arte”.
Nel corso della giornata sono previsti “Live Concert” che diffonderanno vari generali musicali dalla Country Music al Pop, con brani rigorosamente originali eseguiti da diversi musicisti e gruppi musicali: Luca Casali & the Roots Band, Miami & the Groovers, Nashville & Backbones, Riccardo Amadei, Sergio Casabianca, Giuseppe Novelli, Francesco Mussoni, Laura Benvenuti, iDirezione, Andrea Amati, Primalba, Alternoteca, Zona Mc, Gli Orsi, Serena Di Paola, Carlo & le Pulci.
 Gli spettacoli di danza saranno a cura invece dell’Arabesque Dance Center, mentre ad impreziosire le stanze del castello ci penseranno le mostre fotografiche e di pittura, con esempi di Arti visive e Street art.
Esporranno: Massimo Modula, Walter Angelici, Marco Puca, Sabina Trifilo, Giancarlo Lepore, Francesca Cesari, Angela Anzalone, Cinzia Domizi, Enrico Nanni, Alexa Invrea, Sara Finato e Davide Santoni, Francesca Cantoni, Mauro Benzi, Gabriele Grossi, Margherita Tebaldi, Keith Shorrocks, Fabrizio Pavolucci, Marianna Balducci, Burla, Tomoz.
 Verranno allestiti, poi, Laboratori artistici rivolti ai bambini a cura della Piccola Piazza D’Arti: qui i più piccoli potranno liberare la propria fantasia e mettersi in gioco, cimentandosi in danze popolari, percussioni, teatro, danza e movimento, animazione musicale.
A completare la proposta di intrattenimento all’insegna della creatività riminese non poteva mancare la cucina affinché i partecipanti a questa grande festa possano degustare i prodotti e i piatti dell’enogastronomia locale. Il Punto Food&Drink sarà curato da “Harissa” Locanda di San Savino.

 

risuona rimini 2015

tortora-scuroRimini | Scuola, iscrizioni: licei al 47%. Ma il latino non è di moda

 

Sono state 2.745 le domande di iscrizione alle 17 scuole superiori statali riminesi. Il termine era fissato al 15 febbraio. “I dati - annuncia il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Agostina Melucci - indicano per ora un calo dell’istruzione tecnica e professionale, tranne quella del percorso turistico e dell’indirizzo professionale enogastronomico. L’insieme dei licei (scientifico con opzione scienze applicate, artistico, classico, linguistico, scienze umane e scienze umane con opzione economico sociale) tiene bene: viene scelto da quasi 47% degli studenti. Il 33% degli studenti sceglie i tecnici; è in crescita il “Marco Polo” e il 20% l’istruzione professionale”.
Dai primi dati, ancora non definitivi, quindi “si conferma il trend degli ultimi anni nella crescita del linguistico e delle scienze umane; si registra invece una certa riduzione di attrattiva verso il percorso ordinario dello scientifico e una forte richiesta dello sportivo”.
A pesare nelle iscrizioni, spiega Melucci, anche il fatto che “la provincia di Rimini è denotata da un lieve calo demografico. Tenendo conto dell’ordinaria incompletezza delle iscrizioni entro i termini, si tratta di percentuali sovrapponibili a quella del calo delle iscrizioni. Significativo - conclude Melucci - è il pur lieve incremento relativo delle iscrizioni ai licei, dopo anni di investimento sul futuro delle famiglie sull’istruzione tecnica e professionale”.
Il latino non va di moda. “Registro, con rammarico da parte mia, la minor attenzione verso alcuni licei che nella loro offerta formativa offrono il latino, come i licei scientifici ordinari. Il latino, lingua in cui furono pensate e scritte per 1500 anni tutte le scienze d’Occidente costituisce la struttura profonda di ogni disciplina, la base essenziale del pensiero anche scientifico di domani”.

 

scuola iscrizioni

1Rimini | Aeffe, rinnovato il contratto integrativo per i dipendenti

 

Gruppo Alberta Ferretti, firmato ieri il rinnovo del contratto integrativo con i sindacati, congelato dal 2010 a casua della crisi di Aeffe. Grazie ai “nuovi investimenti effettuati”, spiega la Cgil, il gruppo è infatti riuscito a “rilanciare la realtà produttiva dove operano 540 lavoratori in larga maggioranza donne”. Da qui, “la ripresa del confronto per il ripristino della contrattazione aziendale”.
Spiega Maritria Coi della Filctem che “oltre ad individuare gli indicatori che determineranno il salario variabile, le parti hanno rivisitato le norme contrattuali riguardanti i diritti sindacali, in particolare, rendendo maggiormente fruibile l'istituto del part-time, che consentirà alle lavoratrici madri maggiormente in difficoltà, di conciliare il lavoro in azienda con il lavoro di cura familiare”.

 

aeffe sede sangiovanni

Giovedì, 19 Febbraio 2015 11:39

compianto sul cristo di benedetto coda

2Rimini | Cultura, nuova acquisizione per la Fondazione Carim

 

Un’altra opera d’arte che la Fondazione Cassa di risparmio di Rimini restituisce ai riminesi, avendola acquisita. Si tratta del ’Compianto sul Cristo. Pietà con quattro dolenti’, datato tra 1513 e il 1514 e attribuito a Benedetto Coda, autore di origini venete che insieme al figlio Bartolomeo fondò nel Cinquecento la più importante bottega di arte sacra a Rimini.
L’acquisizione del ‘Compianto sul Cristo’, “avvenuta sul mercato internazionale, non è una scelta casuale”, spiegano dalla Fondazione, ma “corrisponde alla volontà di dare rilievo a quelle espressioni artistiche ed a quei talenti che nelle varie epoche hanno dato, e continuano a dare, lustro al territorio” contribuendo a creare il patrimonio di saperi alla base della comunità riminese.
Non a caso, la collezione d’arte della Fondazione annovera opere appartenenti a vari periodi storici, dalla Scuola riminese del Trecento ai giorni nostri, con autori che hanno segnato la storia dell’arte come Giuliano e Pietro da Rimini, Giovanni Baronzio, Marco Palmezzano, Guido Reni e Guido Cagnacci.
“Pur in un periodo in cui il nostro impegno prevalente è doverosamente rivolto alle strutture primarie della comunità locale (il bisogno sociale, l’assistenza, l’università, la giovane impresa) - afferma Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione – non possono essere dimenticate le finalità culturali sempre perseguite in quanto ritenute strumento essenziale di crescita civile della comunità riminese. Per questo, riportando a “casa” il bellissimo ‘Compianto sul Cristo’ di Benedetto Coda, artista di spicco della Rimini del Cinquecento, la Fondazione ha inteso soprattutto ricomporre un tassello di rilievo della nostra identità storica, religiosa e culturale. E proprio in omaggio a tale obiettivo, il dipinto, che in un primo momento sarà esposto al pubblico nel salone di Palazzo Buonadrata a partire da venerdì 27 febbraio, sarà poi consegnato al Museo della Città, così com’è stato per le altre opere antiche di proprietà della Fondazione, affinché sia sempre visibile ai cittadini e ai turisti, agli studiosi e agli appassionati”.
Il ‘Compianto’ “è indubbiamente una delle opere più intense e poetiche del maestro cinquecentesco, discepolo di Giovanni Bellini”, spiega Alessandro Giovanardi, studioso e collaboratore della Fondazione. “Per le sue assonanze con la Madonna del rosario del nostro Museo della Città, la tavola - aggiunge Giovanardi - deve essere stata realizzata proprio a Rimini tra il 1513 e il 1514. Il Compianto si inserisce narrativamente tra la deposizione dalla croce e il seppellimento vero e proprio del Salvatore. Come nella Pietà riminese di Bellini, le figure dei discepoli, in assenza della Madre, emergono da un fondo nero, un’atmosfera che rimanda all’oscurità della tomba e su cui Coda dispone le sue figure con tinte soffuse e partecipi, quasi che il colore si fondesse con le lacrime, invitando lo sguardo ad abbandonarsi alla commozione trasfigurata dalla bellezza”.
La tavola su fondo scuro ritrae la scena della deposizione del corpo di Cristo, circondato da quattro personaggi: Nicodemo, San Giovanni apostolo ed evangelista, Maria di Magdala, che ha con sé il vaso di unguento, Giuseppe di Arimatea. Assente la figura della Madonna.
L’opera sarà presentata al pubblico venerdì 27 febbraio, alle 17,30, in occasione della prima conferenza del nuovo ciclo ‘I Maestri e il Tempo’, promosso dalla Fondazione. La tavola, per i mesi di marzo e aprile, potrà essere ammirata dal pubblico nel Salone di Palazzo Buonadrata in Corso d’Augusto 62.  Successivamente sarà consegnata in deposito al Museo della Città di via Tonini.