28 10 2014 | Rimini | Balneari, a Roma "confronto positivo" col Ministero
Rimini | Balneari, a Roma "confronto positivo" col Ministero
Gli operatori balneari si dichiarano soddisfatti dell'incontro di oggi a Roma con i sottosegretari Francesca Barracciu e Sandro Gozi."Valutiamo assolutamente positivo il confronto odierno – affermano in una nota condivisa SIB/Confcommercio, FIBA/Confesercenti, CNA/Balneatori, Assobalneari/Confindustria, OASI/Confartigianato e Federbalneari/Confimprese – in quanto da una parte abbiamo constatato la disponibilità e la determinazione del Governo a trovare una soluzione condivisa, e dall’altra le nostre proposte unitarie segnano un importante passo in avanti per semplificare il confronto con il Governo".
"Franchi e costruttivi" sono stati, inoltre, i sottosegretari affermando che "il Governo è intenzionato a portare avanti le ragioni generali del settore, di chi ci lavora e di chi ci ha lavorato, con soluzioni solide". Resta aperto il problema dei tempi, "emerso chiaramente" durante il dibattito. "Occorre arrivare quanto prima - spiegano i balneari - ad una soluzione definitiva del problema, tempi necessari ad elaborare una soluzione adeguata e soprattutto condivisa, che consenta al nostro Paese di conservare la tipicità del nostro sistema balneare, che con 30.000 imprese e 100.000 addetti diretti contribuisce a realizzare il 65% del prodotto turistico".
28 10 2014| Rimini| Fabbri(Commercio Due): Piazza Malatesta,un altro passo verso la distruzione del centro storico
Rimini | Fabbri (Commercio Due): Piazza Malatesta, un altro passo verso la distruzione del centro storico
Secondo il presidente della cooperativa Rimini Commercio Due, Alberto Fabbri, "tutte le azioni condotte in questi ultimi periodi stanno portando alla distruzione del centro storico di Rimini". L'associazione che riunisce i commercianti del centro lancia quindi un allarme. "Il centro senza servizi non può più reggere".
I problemi, infatti, spiega Fabbri, sono partiti da quando "si è iniziato con il portare fuori dal centro tutti i servizi, dall'Ufficio registri al Tribunale, dall'ufficio delle Entrate all'Esattoria fino agli uffici dell'Igiene, a cui è seguito lo spostamento di tutti i professionisti, che di conseguenza sono emigrati verso le zone periferiche per avere gli uffici a portata di mano". Un dislocamento di cui il perché "ancora non lo si è capito". E che in compenso ha portato in centro "è arrivata la piccola e grande criminalità. Basti pensare solo agli ultimi colpi messi a segno dai rapinatori nelle gioiellerie".
Nell'ambito dello smantellamento del centro storico s'inserisce la "chicca", ovvero la "decisione di spostare il mercato settimanale da piazza Malatesta. Nei progetti del Comune rientra parallelamente la pedonalizzazione del ponte di Tiberio, con la quale verrebbe a mancare una “porta” di collegamento tra il nord e il sud della città". Mosse che lasciano perplessi per questioni "legate anche alla sostenibilità del traffico, con le varianti che subirebbe. Si chiude il ponte di Tiberio - fa notare Fabbri - senza pensare a un'adeguata viabilità alternativa ed è nelle intenzioni dell'amministrazione di chiudere anche il parcheggio Tiberio a San Giuliano".
Altre questioni su cui riflettere, per Fabbri sono l'accesso smoderato di auto e furgoni nella ztl e l'assenza di grandi eventi in grado di portare flussi turistici in centro, come lo sono state le mostre di Goldin, per esempio.
giornalaio, 28 ottobre 2014
Aeroporto: si smonta tutto. Nuova questura, degrado e rabbia. Legambiente promuove Rimini
"L’aeroporto non riaprirà prima primavera" (anche se per ora il bollettino di Enac, diramato sabato, parla di un mese di stop, fino a novembre, LaVoce). A lanciare l’allarme, in un’intervista al Corriere, è Luca Toni della Uil. Troppi i passaggi necessari perché si possa concludere tutto in due mesi, spiega il dipendente di Aeradria. Spero di sbagliarmi, aggiunge. Gli asset: l’aeroporto non è una pizzeria, fa notare Toni. Se lo chiudi devi dismettere tutto e proteggere il perimetro. La questione dei beni, per cui non è chiara un’offerta di Air Riminum, pesa: Bisognerà ripartire da zero e comprare e assicurare l’intera attrezzatura (Corriere). Problematica sarà anche la fase delle certificazioni e riallacciare i contatti con i vigili del fuoco, polizia e personale torre di controllo.
L’ultimatum. C’è un tempo per smontare tutto. Lo ha deciso il curatore fallimentare Renato Santini. Entro sabato tutte le imprese che lavorano al Fellini dovranno aver traslocato. Tra esse anche la Air Coop, nata nel 1978, ha costruito la sua attività a servizio dello scalo di Miramare . Ad Aeradria Air Coop garantiva 800mila euro di affitto all’anno, adesso è creditrice di 350mila euro (LaVoce).
Le ultime indiscrezioni attorno all’assemblea di Air Riminum prevista per giovedì dicono di un aumento capitale che potrebbe salire a 3,5 milioni (il minimo previsto dal bando era sarebbe di 3,1), ma senza il supporto di soci riminesi. Non ci sarebbero, ad ora, infatti, concretizzazioni in Air Riminum dell’interesse già manifestato da Paolo Maggioli, Maurizio Focchi, Simone Badioli (del gruppo Aeffe) e Raffale Ciuffoli (Italcamel). Fino a quando non avrà luogo l’aumento di capitale, Enac non potrà procedere con l’affidamento in gestione definitiva (ilCarlino).
Il fantasma di Bologna. Due chiacchiere del Carlino con i tour operator che lavorano con i russi. Loro guardano non solo ad Ancona per proteggere i voli, ma anche a Verona e Bologna. Bologna che “farà di tutto per portare via i voli a Rimini”, sostiene Baldazzi dell’agenzia Welcome. Tranquilli, assicura Oxana Lyulintseva di Danko: i russi vogliono venire a Rimini e non sono interessati ad altre mete.
Pare la Concordia. E, invece, è la nuova questura. Reportage all’interno dell’edificio di via Bassi, mai utilizzato ma già sprofondato nel degrado. Finestre rotte e acqua alta e stagnante che lambisce gli ingressi e riempie i balconi aperti (LaVoce). Da casa dei poliziotti a ricovero per sbandati. Questo è diventata la nuova questura, in attesa che la questione arrivi a una svolta concreta. La denuncia è del sindacato Siap. Basta parole, ora si passi ai fatti, dicono i poliziotti (Corriere).
Piazza Malatesta, il fossato del castello, la piazza sull’invaso del ponte di Tiberio: sono sul mercato. Li ha messi il sindaco di Rimini ieri. Non sono in vendita i beni in sé, ovviamente, ma la possibilità di contribuire alla riqualificazione grazie alle detrazioni fiscali offerte dall’art bonus del decreto Cultura Turismo (legge 106 del 2014). Gnassi, precisa, non cerca grossi mecenati, quanto piuttosto tanti piccoli sostenitori, affiancando al concetto di art bonus anche una sorta di crowdfunding (ilCarlino). Intanto, il Comune ha assicurato i suoi gioielli artistici e architettonici per una cifra pari 500 mila euro per 5 anni. Il valore del patrimonio è stimato attorno ai 35milioni (Corriere).
Sindacati e industriali firmano l’appello per l’edilizia. Dallo stesso lato del tavolo Cgil, Cisl, Uil , Unindustria e Ance premono sulle amministrazioni perché scatti la fase della riqualificazione urbana. Si sblocchino gli strumenti urbanistici necessari, dicono, si facciano partire i progetti di masterplan e piano strategico, aggiungono (Corriere).
V peep, la questione degli oneri di urbanizzazione non è risolta e il comitato annuncia una nuova stagione di sensibilizzazione a suon di passeggiate fino a piazza Cavour. Si parte da metà novembre. Spropositate, ribadiscono i cittadini, le cifre tra 3mila e 10mila euro reclamate dal comune (Nuovo Quotidiano).
A Riccione il Comune non segue le norme anticorruzione. A puntare il dito è il capogruppo dei 5Stelle Cicchetti che fa notare come il capo della polizia municipale, Graziella Cianini, sia anche dirigente alle attività economiche e Suap, cioè rilascia autorizzazioni su cui essa stessa è chiamata ad effettuare controlli (Corriere).
Rifiuti, Legambiente promuove Rimini. Il Sole 24 ore ha pubblicato la classifica Ecosistema urbano che vede la capitale della riviera al 36esimo posto. Il fatto che Rimini sia il maggiore produttore di rifiuti con 815 chili procapite (in crescita rispetto agli 808 dello scorso anno), rende il risultato della raccolta differenziata al 61,4 per cento (11esima posizione in classifica) particolarmente apprezzabile.
27 10 2014 | Rimini | Economia, Umpi sbarca nella Silicon Valley
Rimini | Economia, Umpi sbarca nella Silicon Valley
La società cattolichina Umpi sbarca nella Silicon Valley. La notizia è del Sole 24 ore. L'obiettivo sarebbe quello di sviluppare tecnologia innovativa al servizio delle smart cities. Allo scopo è stata costituita la start up italo-americana Smartwave. Il tutto per consentire all'impresa romagnola di diventare leader di settore in nord America nell'arco di cinque anni. Il progetto, spiega l'amministratore delegato Gianluca Moretti, è quello di creare una "rete intelligente imprenditoriale che ha il compito di promuovere il modello della smart city multiservizi che sfrutta le reti elettriche esistenti”.
Bella occasione per una piccola impresa con 50 dipendenti, un fatturato di 5 milioni di euro e un laboratorio, "accreditato anche al ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca", che destina il 31 per cento dei ricavi all'innovazione e alla attività R&S. Mette piede negli States con un 40 per cento di fatturato da domanda estera (Europa occidentale e Medio Oriente). Adesso vuole "esportare in America una realtà produttiva che basa la propria attività sullo sfruttamento degli impianti di pubblica illuminazione attraverso i sistemi di telegestione powerline".
27 10 2014 | Rimini | Beppe Costa premiato grazie ai parchi romagnoli
Rimini | Beppe Costa premiato grazie alle acquisizioni romagnole
Premiato grazie alla Romagna. E' successo a Giuseppe Costa, vice presidente esecutivo e amministratore del Gruppo Costa Parchi, il polo integrato creato dal gruppo Costa Edutainment, che unisce l'Acquario di Cattolica, Oltremare e Aquafan a Riccione e Italia in Miniatura a Rimini. Il 25 ottobre nella cornice del Parco Rainbow Magic Land di Valmontone (Roma), Costa ha ritirato il Parksmania Awards, gli 'Oscar' dei parchi di divertimento, 2014. "Costa Edutainment amplia la vocazione all'accoglienza e rafforza la sua presenza sul territorio romagnolo, attraverso una rinnovata sinergia di gruppo, con l'iniziativa Costa Parchi e l'acquisizione di Oltremare, Aquafan e Italia in Miniatura", ha motivato la giuria.
"Questo riconoscimento, che voglio condividere con tutto il personale dei parchi, unito ai risultati incoraggianti della prima stagione sotto la nostra gestione Costa Parchi, ci stimola maggiormente a perseguire nuovi obiettivi ed investimenti che permettano ancor più fortemente la nostra integrazione sul territorio", afferma un Giuseppe Costa decisamente soddisfatto. Il premio è "riconosciuto a livello internazionale come uno degli eventi più importanti del settore e vede ogni anno la partecipazione dei rappresentanti dei migliori parchi italiani ed europei e aziende leader di mercato operanti nel campo del divertimento", spiegano da Costa Parchi.
27 10 2014 | Rimini | Piazza Malatesta, Gnassi: Qualcuno la vuole 'adottare'?
Rimini | Piazza Malatesta, Gnassi: Qualcuno la vuole 'adottare'?
Decreto Cultura Turismo, o meglio legge 106 del 2014. Questa mattina il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e l’assessore Massimo Pulini hanno istruito i dirigenti comunali ai Lavori pubblici e alla Cultura sulle novità introdotte, in particolare in fatto di art bonus, ovvero la disposizione, per favorire le erogazioni private a sostegno di interventi culturali, che inserisce la possibilità del credito d’imposta, vale a dire la defiscalizzazione fino al 65% del contributo. "L’incontro odierno - spiegano dal Comune - è servito a definire le linee guida di un percorso amministrativo che il Comune di Rimini è intenzionato a perseguire fino in fondo e sin da subito, anche in relazione al fatto che la legge 106 per ora prevede la copertura dell’Art Bonus sino al 31 dicembre 2015".
Secondo il sindaco e l'assessore, il bonus fiscale è "un modo intelligente per unire cultura, partecipazione e economia. Rimini ha intenzione di percorrere questa strada, così come stanno facendo altre realtà (esempio, Roma con la Domus Aurea), mettendo in fila una serie di prossimi interventi sui quali chiedere l’eventuale compartecipazione del privato. E non solo interventi strettamente legati a bene artistici".
In pratica, quindi, il sindaco punta sull'art bonus per "riqualificazioni e rigenerazioni urbane che, recuperando anche segni identitari, possano essere spunto e occasione di un rilancio in chiave turistica. La riqualificazione di piazza Malatesta e il ripristino del fossato intorno al castello, la piazza sull’acqua nell’invaso del Ponte di Tiberio, possono e dovranno essere ‘beni disponibili’ a un contributo del privato, così come formulato nella legge che istituisce l’Art Bonus. Lo scenario migliore sarebbe quello che non uno o due o cinque mecenati ma tanti riminesi, con una erogazione anche piccola, possano ‘adottare’ un monumento o un luogo. Faremo questo tipo di proposta, e di appello, alla città, nei prossimi mesi".
27 10 2014| Rimini| Crisi edilizia: 'padroni' e operai insieme per psc e rue
Rimini | Crisi edilizia: 'padroni' e operai insieme premono per psc e rue
A mali estremi estremi rimedi. "A fatti eccezionali bisogna provvedere con risposte eccezionali", spiega una nota firmata dai sindacati, da Unindustria e da Ance. "Questo incontro è un esempio pratico", aggiunge la nota. Ed effettivamente vedere gli operai protestare accanto ai padroni e non contro è un segno inequivocabile dei tempi che l'economia locale sta vivendo. Seduti attorno a un unico tavolo il segretario generale Cgil Graziano Urbinati e il segretario confederale Cgil Massimo Fusini, il segretario generale Cisl Massimo Fossati, il segretario generale Uil Francesco Lo Russo, il presidente di Unindustria Rimini Paolo Maggioli e il presidente di Ance Rimini Ulisse Pesaresi, hanno analizzato i numeri, neri, e hanno concordato una serie di azioni da chiedere alle amministrazioni per evitare l'implosione di un sistema.
Da giugno 2013 al giugno 2014 (dati Camera di commercio di Rimini) "nel nostro territorio - ricordano - le imprese attive in vari settori, dal commercio al manifatturiero, sono passate da 35.838 a 35.080 di (-758 imprese) di cui il saldo più negativo lo registrano il commercio e le costruzioni. Da gennaio a giugno le ore di cassa integrazione sono pari a 4,5 milioni (dati Centro studi Cgil). Da gennaio a oggi sono fallite 50 aziende".
Ribadita la gravità della crisi nel riminese, "in un clima di dialogo e confronto e condivisione, sono stati individuati una serie di punti focali che presto saranno integrati con ulteriori temi, presentati prossimamente", spiegano. "Per rilanciare l'economia della provincia di Rimini è necessario ripartire dai pilastri che la sostengono: turismo e industria, con particolare attenzione a quella delle costruzioni. Occorre coniugare la spinta alla creazione di lavoro e la salvaguardia delle imprese, con idee concrete di sviluppo per il territorio. Idee che però devono trovare una reale applicabilità nell'immediato. La situazione drammatica, infatti, non permette più lunghe attese".
Turismo. Sindacati e imprenditori "sottolineano la necessità di investire nelle ristrutturazioni affinché l'industria dell'ospitalità e dell'accoglienza diventi nuovamente competitiva nel mercato globale. Il Distretto Turistico di Costa non deve essere solo un'affermazione, ma deve avere contenuti e applicazioni reali. I luoghi vissuti dai turisti vanno riorganizzati e rinnovati, dal centro storico al lungomare. Ma per rendere più operative le loro imprese, gli operatori del settore turistico devono essere messi in grado di farlo, ad esempio con incentivi pensati in quest'ottica".
Imprese. "E' necessario ricordare - aggiungono poi le parti - che l'economia di qualsiasi paese può ripartire solo se anche il settore dell'edilizia si muove. Dal 2013 al 2014 (Periodo di riferimento terzo trimestre aprile-giugno. Fonte Cassa Mutua Edile di Rimini) in provincia le aziende edili sono passate da 409 a 325 (- 20%), i lavoratori da 2.075 a 1.595 (- 23%) con un calo delle ore lavorate pari al 22%. Dati ancora più sconfortanti se si confrontano i numeri del 2014 e del 2008 con le aziende in calo del 47,58%, i lavoratori del -51,18% e le ore lavorate del 57,17%".
Cosa fare ora. "Tutti convinti che la 'fase 1', intesa come non consumo del territorio, sia stata percepita e condivisa. Ora ci si deve concentrare sulla 'fase 2': Riqualificazione e azione, con l'adozione degli strumenti di pianificazione urbanistica e loro rapida attuazione. Bisogna cantierizzare tutti i progetti possibili. Passare dalle idee ai fatti, trovando nell'ambito del Piano Strategico e del Master Plan i progetti realizzabili fin da subito".
Servono, dunque, "norme chiare e incentivi per potere ristrutturare partendo dalla rigenerazione urbana (ad es. miglioramenti per favorire il risparmio energetico, gli interventi indirizzati alla sicurezza, in particolare quella sismica, il riuso dei sottotetti, la divisione delle unità abitative del centro storico, i cambiamenti di destinazione d'uso. Bisogna fare in modo di superare il disagio abitativo, per esempio con interventi come l'housing sociale".
Appalti. "Richiediamo alle pubbliche amministrazioni l'adeguamento alla legge 106/2011 e al Protocollo d’intesa per gli appalti pubblici della provincia di Rimini 16/9/2013 . Il territorio è caratterizzato da piccole e medie imprese , gli appalti pubblici devono essere a portata delle nostre imprese dando la possibilità di fare lavorare le aziende locali, con affidamento di lavori tramite procedura negoziata per importi fino a un milione di euro. Un segnale importante anche dal punto di vista della trasparenza perché dando maggiori possibilità d'impiego alle nostre imprese che hanno un capitale reputazionale da spendere sul territorio, conquistato con anni di lavoro, si aumenta di conseguenza la capacità di contrastare eventuali infiltrazioni".
L'ex sindaco Chicchi sul video di CL: un cristianesimo messo alla prova
L'ex sindaco Chicchi sul video di CL: un cristianesimo messo alla prova
“Non è facile per un non credente esprimersi sull’ispirazione religiosa e dottrinale di CL, mi pronuncio perciò su alcuni aspetti propriamente “laici” del movimento”. Giuseppe Chicchi, sindaco di Rimini negli anni Novanta, uomo della sinistra, ha accettato di guardare per Inter-Vista il video La strada bella, una presentazione di Comunione e Liberazione realizzata in occasione dei sessant’anni del Movimento.
“Il documentario “La strada bella” – afferma Chicchi - racconta bene le molte opere sociali che Comunione e Liberazione svolge nel mondo. Emerge l’idea della “universalità” del movimento, non solo in senso geografico. E’ una comunità che non si chiude dentro una sola cultura ma si muove dentro le culture come per mettere alla prova il cristianesimo e la sua attitudine a parlare a tutti. Non sapevo, ad esempio, che nel movimento ci fossero anche islamici. E’ una breccia molto interessante in quell’integrismo di cui CL viene spesso accusata”.
L’ex sindaco di Rimini si sofferma sulla dimensione sociale di Comunione e liberazione. “Nel tempo – spiega - ho imparato ad apprezzare le opere sociali di CL, quel senso pratico dell’agire nel mondo, del costruire opportunità, del produrre servizi di comunità. Mi pare anche che sia una delle tante possibili risposte alla crisi del welfare pubblico il cui “ombrello” di protezione sociale (prodotto dalle lotte per l’emancipazione del XX secolo) tende a restringersi sotto la pressione del capitalismo finanziario. Il guaio è che nella società contemporanea ciò accade proprio quando la domanda di welfare cresce per mille evidenti ragioni (invecchiamento della popolazione, immigrazione, povertà crescente, ecc.). Bene quindi lo sviluppo delle opere sociali, purché non si dimentichi la necessità imprescindibile di una quota di servizi universalistici che lo Stato deve rendere accessibili a tutti e che deve essere finanziata da una fiscalità molto progressiva. Se l’eguaglianza, almeno quella delle opportunità, è ancora un valore riconosciuto, essa dipende molto dalla combinazione fra welfare pubblico ed opere sociali che nascano dal basso”.
“C’è poi nel documentario – conclude Chicchi - un passaggio in cui Carron dice: riconosciamo i nostri errori per costruire una realtà più bella. Giusto, ma Carron mi pare generico, bisogna esplicitare di che errori si tratta perché solo così si costruiscono cose più belle. Dunque, di che errori si sta parlando? Quelli di certe amicizie politiche? Quelli di certe relazioni pericolose? Quelli di un antistatalismo di matrice ottocentesca? Forse in questo caso il movimento di CL ha bisogno non solo di domande ma anche di risposte”.
giornalaio, 27 ottobre 2014
Aeroporto, ultimi voli. Balneari oggi a Roma. Riccione, la tassa di soggiorno via dal 2016
Aeroporto, l’ultima fiammata. Mercoledì tre voli, due charter e uno di linea da Mosca. Giovedì un cargo di Air Algerie e poi stop (LaVoce).
Rientra l’allarme di Confcommercio su Air Riminum. Il dito puntato dal presidente Gianni Indino sulla misteriosa cordata che si è aggiudicata in via provvisoria la gestione dell’aeroporto Fellini si è abbassato dopo l’incontro di sabato mattina in Provincia con il prefetto Claudio Palomba. Per ora non gli è necessario sapere in prima persona chi siano gli investitori del Fellini. Gli è stato fatto capire che si tratta di realtà solide. E questo adesso gli basta (Corriere).
Concessioni balneari, oggi a Roma incontro tra gli operatori e il sottosegretario Francesca Barracciu. All’ordine del giorno le aste previste dal governo per il 2017. L’obiettivo dei balneari è innanzitutto posticiparle, poi portare la problematica all’attenzione dell’Europa, infine far valere le ragioni non solo di chi investirebbe, ma anche di chi ha già investito sul demanio. Le proposte dei bagnini vanno dalle concessioni trentennali al riconoscimento del valore di mercato dell’impresa balneare (Nuovo Quotidiano).
Tassa di soggiorno stop dal 2016 a Riccione. Forse. A rivelarlo il nuovo presidente dell’associazione albergatori della Perla, Rodolfo Albicocco, intervistato dal Nuovo Quotidiano. L’Aia nelle scorse settimane ha incontrato il sindaco Tosi che ha promesso una soluzione. Non per il prossimo anno perché i tempi sono stretti, ma piuttosto per quello successivo.
Pantani. Vallanzasca non vuol fare l’”infame”, quini il nome del camorrista che in carcere gli fece la soffiata sul fatto che il Pirata non avrebbe portato a termine il giro non lo ha mai fatto e non lo farà nemmeno ora. Ma la stavolta i carabinieri di Forlì sono arrivati in carcere a Milano con una lista di cinque nomi. E tra i nomi c’è anche quello tenuto segreto dall’ex capo della mala. Questo Vallanzasca si è sentito di dirlo (ilCarlino).
Ferito a una gamba nella notte di sabato. E’ successo a lungomare Tintori all’altezza del bagno 15 a un ragazzo palestinese (non in regola col permesso di soggiorno e con precedenti legati al mondo della tossicodipendenza). La chiamata in Questura è arrivata poco dopo la mezzanotte. Il ragazzo ha raccontato di essere stato avvicinato dall’auto da cui pensava gli chiedessero informazioni. Poi ha visto spuntare la canna della pistola e ha tentato la fuga. Due i proiettili esplosi, uno gli ha oltrepassato la gamba sinistra senza provocare fratture (ilCarlino).
Truffe. Non è ancora arrivato il risarcimento promesso dall’avvocato Lidia Gabellini al 22enne invalido a cui ha rubato 30mila euro. Alla somma la donna ha avuto accesso in quanto amministratore di sostegno del ragazzo, invalido al 100 per cento a causa di una caduta da un tetto. Per il fatto dal 23 gennaio la Gabellini è agli arresti. Aveva promesso di voler restituire la somma, ma ad oggi nulla (ilCarlino).
I funerali del terzo millennio. Addio foto ricordo, il santino si fa app per smartphone e tablet. L’idea è del programmatore Marco Dellachiesa, tra i 26 finalisti di ‘Nuove idee nuove imprese’, il concorso sostenuto dalla Fondazione Cassa di risparmio di Rimini, le Camere di commercio di Rimini e di San Marino, Fondazione di San Marino Cassa di risparmio, Unindustria, UniRimini, associazione nazionale industria sammarinese e università di San Marino (ilCarlino).
Calcio, poker d’assi per il Rimini a Padova (1-4 risultato finale), reti di Pera e Tedesco (LaVoce).
Aeroporto di Rimini, il prefetto rassicura: fra due mesi si riparte
Aeroporto di Rimini, il prefetto rassicura: fra due mesi si riparte
Contenere i danni, spandere a destra e a manca messaggi rassicuranti. È la linea scelta dai rappresentanti delle istituzioni – sindaco e prefetto – dopo la notizia choc della chiusura dell’aeroporto di Rimini il prossimo 31 ottobre.
Il prefetto Claudio Palomba elenca quelli che secondo lui dovrebbero essere punti fermi. Il 30 ottobre l’assemblea di Air Riminum deliberà l’aumento del capitale sociale a 3,1 milioni, così come prescritto dal bando Enac. Anzi, in quella sede verrà assunto l’impegno ad un ulteriore aumento significativo (il prefetto non lo ha specificato ma si parla fino a 10-12 milioni).
Dopo il 5 novembre (in tempi rapidi) Enac provvederà all’aggiudicazione definitiva della concessione alla società Air Riminum risultata vincitrice. Dopo l’aggiudicazione, la stessa società sarà disponibile ad incontrare le categorie economiche del territorio ed i lavoratori dell’aeroporto per illustrare il proprio piano industriale. Palomba ha invitato a comprendere le ragioni del riserbo finora mantenuto da Air Riminum. Inoltre dopo l’aggiudicazione parte la procedura per tutte le certificazioni necessarie al rilascio della concessione definitiva da parte di Enac. Probabilmente prima di Natale tutto questo sarà fatto, Enac stesso ha interesse a concludere la pratica entro il 31 dicembre perché dopo quella data cambiano le regole e tutto si complicherebbe. Se non ci sono incidenti di percorso, con l’anno nuovo l’aeroporto di Rimini sarà di nuovo aperto ai voli. Palomba ha cercato anche di gettare acqua su possibili focolai di polemiche: tutti hanno fatto quanto potevano, la partita non l’ha giocata solo il prefetto, ma tutti i soggetti istituzionali del territorio.
Da parte sua il sindaco Andrea Gnassi ha aggiunto a questa ricostruzione solo ciò che aveva già comunicato ieri: i contatti con i tour operator che portano i russi in aeroporto per spiegare che si tratta di una chiusura assolutamente momentanea e che, se al momento ripiegano sul vicino scalo di Ancona, entro poche settimane potranno tornare direttamente a Rimini.
Al prefetto Palomba abbiamo chiesto cosa è cambiato dalla riunione tenuta la settimana scorsa a Rimini e conclusasi con il comunicato che rassicurava circa la prosecuzione dei voli. Il prefetto ha ricorda che nel comunicato stesso si parlava della necessità di approfondimenti tecnici giuridici. Questi approfondimenti hanno portato alla conclusione che senza la presenza di un soggetto imprenditoriale che si assume tutti i rischi (non solo quello economico) Enac non poteva nominare un commissario ad acta. L’Ente non assume più gestioni dirette e quelle in essere le sta dismettendo.
In aeroporto dopo il 31 ottobre non c’è soggetto imprenditoriale perché cessa l’esercizio provvisorio della curatela fallimentare di Aeradria ed il Tribunale di Rimini non ha concesso una ulteriore proroga. Chiediamo al sindaco e al prefetto di dire se secondo loro la curatela ha spinto o meno perché fosse accolta una proroga. Il sindaco reagisce infastidito dalla domanda e non risponde, il prefetto dopo la conferenza stampa spiega: “Già è stato un fatto importante avere l’esercizio provvisorio. Di fronte alla richiesta di proroga, il Tribunale ha ragionato come gli compete: visto che la gestione sarebbe stata in perdita, non sarebbero stati tutelati gli interessi dei creditori”. Ma non si poteva far valere un superiore interesse pubblico del territorio, con tutto l’indotto che ne deriva? “Il Tribunale ragiona da Tribunale”.
Nel percorso indicato dal prefetto c’è solo l’incognita dei possibili ricorsi al Tar dei concorrenti che hanno perso la gara, i quali potrebbero chiedere la sospensiva in attesa del giudizio di merito. “In questo caso – risponde il prefetto – il Tar può tener conto dei superiori interessi pubblici del territorio”.
Dopo la conferenza di oggi in Provincia, la Uil è uscita con una nota per dire che non è accordo sull’atteggiamento “ora dobbiamo essere tutti uniti, ora dobbiamo tenere il profilo basso, ora dobbiamo stare tutti zitti”.
“Non ci stiamo, noi in questi anni abbiamo sempre cercato di fare capire che le cose all'interno dell'aeroporto non andavano.
In tempi non sospetti la Uil aveva denunciato pubblicamente tutto ciòche non andava all'interno di Aeradria: le risorse gestite (in maniera allegra), le infrastrutture interne non rispondenti alle reali esigenze dell' aeroporto, amministratori e dirigenti non in grado di gestire l’organizzazione interna dell' aeroporto.
Ora tutti stanno scaricando le responsabilitàsu altri soggetti, la UIL ritiene che le responsabilitàvadano cercate nella classe politica del nostro territorio: la politica ha giàfatto troppi danni, è bene che faccia un passo indietro”.