1Rimini | Sociale e crowdfunding, oggi il primo clik per Eticredito.it

 

Un portale su cui presentare progetti e raccogliere fondi per realizzarli. Ovviamente aperto alle onlus di chiara fama e a proposte di evidente pubblica utilità. E' questo uno dei primi figli della fusione tra Eticredito e Carim. E muoverà i primi passi proprio oggi alle 17 con un workshop a palazzo Agolanti a Rimini dal titolo 'Il crowdfunding per il non profit: il modello Eticarim', con la partecipazione di Sido Bonfatti (presidente di Banca Carim), Valerio Melandri (direttore master in Fundraising e presidente Festival del Fundraising) in diretta streaming dalla Columbia University di New York, Gloria Lisi (vicesindaco di Rimini), Silvia Maraschio (vicepresidente Volontarimini), don Renzo Gradara (direttore Caritas Rimini).


"Oggi – commenta il presidente Bonfatti - compiamo un altro passo significativo nella direzione di caratterizzare il radicamento di Banca Carim sul territorio, anche per la vocazione ad essere riferimento e connessione fra clienti e mondo del non profit Eticarim.it non è uno strumento commerciale, non compete sul mercato dell’offerta dei servizi bancari, piuttosto aggiunge un’opportunità innovativa per il sostegno ai progetti di valenza sociale e con esso opera concretamente in loro aiuto. Il territorio esprime straordinarie esperienze che la Banca ha voluto assecondare ponendosi al loro servizio".


Non nasconde un pizzico di orgoglio Maurizio Focchi, presidente del Comitato Etico di Banca Carim. "Si realizza un sogno – dice – perché il portale Eticarim.it mette a disposizione del sistema del non profit uno strumento nuovo e in grado di stringere le maglie di una rete altrimenti difficile da rappresentare complessivamente. Il progetto Eticarim è anche l’approdo dell’intreccio di relazioni costruito in sei anni dall’esperienza di Banca Eticredito, inoltre trasmette alle realtà del Terzo Settore lo stimolo a produrre progetti ed a comunicarli al meglio per garantirne pieno successo".
Ma attenzione, sottolinea Focchi. "Perché il progetto funzioni non basterà solo pubblicarlo sul portale. Sarà necessario che ogni associazione ci metta del suo promuovendo la campagna di fundraising attraverso tutti i mezzi di comunicazione di cui dispone, a partire dai social".


Eticarim.it è il primo strumento di questa natura sul territorio romagnolo "ed entra nel mondo del crowdfunding per alimentare la consapevolezza che la responsabilità sociale deve impattare sempre più il bisogno del singolo, della comunità, del territorio, coinvolgendo i cittadini e responsabilizzando le Associazioni nella messa a punto di progetti articolati e stimolanti". Il crowdfunding (letteralmente ‘finanziamento dalla folla’) è un processo collaborativo che vede le persone protagoniste nell’utilizzo in comune del proprio denaro, allo scopo di sostenere progetti di persone e organizzazioni in cui crede.
Eticarim.it, ideato e realizzato da Banca Carim in collaborazione con partner del territorio, è appunto una piattaforma per la raccolta di donazioni online a favore di progetti di utilità sociale, ideati e gestiti da soggetti senza scopo di lucro, accuratamente selezionati e seguiti durante tutto il percorso dal comitato etico di Banca Carim.

tortora-scuroRimini | Aeroporto e mercato, Lombardi catechizza Pd e M5s

 

La chiusura dell’aeroporto e il trasferimento del mercato ambulante secondo il candidato al consiglio regionale per Forza Italia, Marco Lombardi, "sono due questioni di drammatica attualità, apparentemente distanti, ma emblematiche per capire il clima di questa città. Da un lato emerge l’evidente incapacità dell’ Amministrazione nel governare problematiche complesse e importanti per Rimini, dall’altro si rafforza l’atteggiamento strumentale e populista dei Grilli".


Partiamo dall'attuale amministrazione riminese. "Finché si tratta di immaginare piste ciclabili, raggi verdi e rossi, panorami bucolici e feste da sballo, l’Amministrazione se la cava, quando deve affrontare questioni in cui occorre capacità di ascolto e di mediazione si blocca tutto", è il succo in sintesi.
"Sull’Aeroporto - spiega Lombardi - oltre alle colpe iniziali per aver mandato allo sbaraglio gli amministratori di Aeradria, è poi emersa una preoccupante assenza di autorevolezza nel dialogare con i soggetti istituzionali e privati coinvolti nella vicenda, assenza che il Prefetto ha provato sino all’ultimo a sopperire. Sul mercato ambulante, è stato veramente imbarazzante sentire dire in Consiglio Comunale dall’Assessore al commercio che si era dialogato con tutti i soggetti interessati in vari momenti di confronto perché la presenza non proprio amichevole di oltre duecento ambulanti di tutte le associazioni era lì a dimostrare il contrario". Non si capisce poi la fretta. "Nel merito poi una variante che risale alle previsioni datate del PRG non aveva alcuna necessità di essere discussa in fretta prima della assemblea pubblica degli ambulanti fissata per il i prossimi giorni, per cui l’impressione dei commercianti di una azione di forza del Sindaco era e resta fondata".


Di contro l'atteggiamento dei 5Stelle. "Sull’aeroporto - ritiene Lombardi - i mille sospetti e le continue minacce di denunce, non hanno certo aiutato a superare un clima già difficile. Poi non ha certo aiutato il comportamento dei pentastellati teso ad avversare la compagine che si è aggiudicata l’asta e che dovrebbe avere tra i protagonisti importanti imprenditori locali, per appoggiare la cordata Russa certamente importante ma meno legata al territorio e quindi in astratto con interessi meno centrati su Rimini".
Guardando allo spostamento del mercato ambulante, "l’accorato e condivisibile intervento della Franchini in Consiglio, stride un po’ con l’atteggiamento strumentale e cavilloso che l’ha portata a rimettere in discussione la concessione alla COCAP della gestione del mercato. L’Amministrazione riminese deve cominciare ad affrontare i problemi reali di questa città con più pragmatismo e capacità di dialogo; gli amici del Movimento Cinque Stelle devono iniziare a capire, e dove governano l’hanno già capito, che l’opposizione urlata e con le carte bollate, va bene fino a quando si deve sfruttare la rabbia e la frustrazione della gente, ma poi si scontra con la realtà quando bisogna passare a risolvere i problemi delle persone e delle aziende. Mi ha fatto piacere sentire che anche molti ambulanti presenti in consiglio comunale la pensavano esattamente come me".

2Rimini | Aeroporto, Petitti e Arlotti: Air Riminum verifichi sostenibilità del piano industriale

 

Velocizzare i tempi per l'affidamento definitivo e la sostenibilità del piano industriale presentato da Air Riminum, garantire le tutele necessarie ai dipendenti di Aeradria e un "sentito ringraziamento" al prefetto di Rimini. Questi i temi dell'intervento dei deputati Pd riminesi Tiziano Arlotti ed Emma Petitti alla notizia della chiusura dell'aeroporto di Rimini a partire dal 1 novembre
"Di fronte alla comunicazione del Cda di Enac riguardo all'impossibilità di una gestione provvisoria dell'aeroporto Fellini in attesa dell’immissione con decreto interministeriale del soggetto aggiudicatario del bando di gara, auspichiamo che, come annunciato, la stessa Enac si impegni ora ad accelerare l'iter per l’affidamento definitivo delle gestione totale ad Air Ariminum. Ferme restando tutte le verifiche relative alla fase di aggiudicazione provvisoria, è opportuno che Air Ariminum provveda al più presto a contattare i vettori affinché il piano industriale abbia una reale sostenibilità.
Occorre inoltre che tutti gli sforzi siano mirati a dare garanzie e tutele di ammortizzatori sociali ai lavoratori del Fellini nel tempo che trascorrerà fino all'aggiudicazione finale, quando la nuova società di gestione sarà chiamata a mantenere l'impegno, preso dalla stessa, di riassumere tutti i dipendenti.
Come parlamentari rivolgiamo ancora una volta il nostro più sentito ringraziamento al prefetto di Rimini Claudio Palomba, che tanto ha lavorato e si è impegnato a sostegno del presente e del futuro dell'aeroporto. Consapevoli della strategicità di questa infrastruttura per il nostro territorio e per il suo tessuto socioeconomico, come già ricordato nella nostra interrogazione, continueremo a prodigarci affinché tutto possa risolversi in tempi rapidissimi e il Fellini torni il prima possibile pienamente operativo".

1Rimini | Aerporto, Bonfatti (Carim): Disposti a tutto, pur di salvare il Fellini

 

"Dal miracolo in giù siamo disposti a sostenere qualsiasi azione, a questo punto estrema, di salvataggio dell'aeroporto di Rimini". Lo dice il presidente di Banca Carim, tra i maggiori creditori della fallita Aeradria, ma esclusa dal comitato dei creditori accreditati dal curatore fallimentare.


La notizia diffusa ieri da Enac della chiusura dello scalo dal 1 novembre è "infausta", dice Bonfatti, perché il Fellini è un'infrastruttura "indispensabile a tutte le aziende del territorio".
Della caccia ai responsabili, aperta ieri da Enac che ha puntato il dito contro il Tribunale di Rimini reo di aver negato la proroga dell'esercizio provvisorio, dice: "Non è il modo più costruttivo per risolvere il problema. Ma aggiunge: "Il tribunale in questa storia è solo uno dei coprotagonisti, assieme a Enac, al curatore fallimentare, al comitato dei creditori. Comitato dei creditori che è stato invitato assieme al curatore fallimentare ad esprimersi rispetto all'eventualità della proroga".


E, in effetti, l'11 di ottobre il tribunale ha chiamato il curatore fallimentare e il comitato dei creditori per sentire cosa ne pensassero. Il curatore aveva da tempo spiegato le ragioni della suo no: non ci sono i soldi. Dei cinque creditori ammessi davanti al giudice Talia se ne sono presentati tre: due a favore della proroga e uno contrario. Qualche giorno dopo, il 15 ottobre, il tribunale ha reso nota la sua decisione: lo stop all'esercizio provvisorio che ha scatenato la maratona senza sosta del prefetto Claudio Palomba per scongiurare la chiusura dello scalo. Lavorio instancabile che sembrava aver sbrogliato la matassa. E invece no.


"Noi, esclusi ad arte dal comitato dei creditori, se ci fosse stato chiesto, avremmo senza dubbio risposto sì alla continuità aeroportuale", sottolinea Bonfatti. "Perché se anche vi fossero stati dei risultati negativi per uno o due mesi, la valutazione complessiva dell'esercizio sarebbe stata certamente positiva. Ed è per questo motivo che qualsiasi soluzione alternativa sarà valutata nelle prossime ore, Carim, nelle sue vesti di Banca del territorio, non si sottrarrà al proprio ruolo. A patto, però, che tutti gli altri attori coinvolti facciano altrettanto".


Secondo Bonfatti è reale il pericolo che una volta chiuso lo scalo e dirottati i voli su altri aeroporti, le compagnie aeree preferiranno non tornare a Rimini perché quello che è successo una volta potrebbe succedere ancora, e volare su lidi che garantiscono una più solida continuità aziendale.

Venerdì, 24 Ottobre 2014 10:31

giornalaio, 24 ottobre 2014

giornalaioAeroporto, fine dei voli. Mercato, piove sulla protesta. Fiera, Cagnoni vuole Macfrut

 

Aeroporto: fine dei voli. Il Fellini il 31 ottobre chiude i battenti e non li riaprirà fino a quando Enac e Air Riminum non avranno portato a termine l’iter dell’affidamento in gestione definitiva, che potrebbe durare dalle tre settimane ai due mesi, a un tempo indefinibile (ilCarlino, Corriere).


Ma non era tutto ‘fatto’? Nonostante gli annunci della scorsa settimana, quando tutto sembrava ok per il proseguimento dell’esercizio grazie a Enac che avrebbe nominato un commissario, ieri la notizia dello stop a causa della mancata proroga dell’esercizio provvisorio da parte del tribunale, punta il dito Enac (ilCarlino). Non è possibile per una società inattiva gestire un aeroporto (Corriere), la legge comunitaria non lo permette (Nuovo quotidiano), spiegano dalla Prefettura. Così come non permette una gestione diretta da parte di Enac, in quanto ente di controllo.


Ma non lo sapevano pure prima? La risposta è sì e no. E, infatti, sia prefetto sia Enac avevano prontamente scritto al palazzo di giustizia per chiedere di cambiare idea sull’esercizio provvisorio. La risposta, arrivata due giorni fa, è stata no (ilCarlino).


Il prefetto. Palomba sapeva quindi già da alcuni giorni che la situazione stava andando a rotoli. Le abbiamo tentate tutte, dice (ed è vero), ma non ce l’abbiamo fatta (ilCarlino). Convocata per oggi una nuova riunione per capire le possibilità di manovra (Corriere).


Il curatore. Renato Santini: Il tribunale ha agito secondo la legge, inutile addossargli tutte le colpe. E parla di “inaccettabile scaricabarile da parte di Enac” (LaVoce). Ognuno ha i suoi compiti, Enac come il tribunale, è il commento del presidente del palazzo di giustizia Rossella Talia (LaVoce, Nuovo Quotidiano).


E Air Riminum? Dov’è? L’analisi del direttore Claudio Casali sul Nuovo Quotidiano. La risposta a partire da un fatto: Air Riminum non c’è. Il rappresentante della società, Corbucci, ieri non si è presentato al vertice romano, a seguito della convocazione di Enac, che ha deciso la fine del Fellini. Non sarebbe del tutto vero che Air Riminum non sia stata disponibile a finanziare la gestione commissariale per una questione normativa. Forse Air Riminum non ha finanziato perché i soldi non li ha. Perché, altrimenti, il mistero sugli imprenditori coinvolti? E perché la discesa in campo, poche settimane fa di Paolo Maggioli, probabilmente a caccia di imprenditori da coinvolgere nel progetto? Nel cucinare il ‘pasticcio’, Casali ipotizza, anche lo zampino di un ‘cuoco’ della riviera.


I dipendenti. Cassa integrazione per tutti, assicura Santini (ilCarlino). E lo choc di vedersi il mondo rivoltato come un calzino dalla mattina alla sera.


I voli: saranno dirottati perlopiù ad Ancona (ilCarlino), qualcuno a Bologna (Corriere). Il problema sono i russi che dovranno investire dei soldi per proteggere i voli puntando su Falconara. Pur di non arrivare a tanto, sembra che alcuni tour operator si fossero resi disponibili a coprire le spese di gestione dello scalo fino a Natale (ilCarlino). Si parla di circa 14 voli a settimana per un totale di circa 30mila turisti russi persi da qui a fine anno (Corriere).


Le reazioni. Indino (Confcommercio): Il delitto perfetto. Maggioli (Unindustria): Sarà difficile ripartire, qualunque sia il tempo dello stop. Rimini non sa tutelare i suoi interesse, dice Cesari (Gros), che aggiunge: Spero nel prefetto, l’unica persona che ha preso a cuore le sorti dell’economia riminese, a differenza di tutte le altre istituzioni, sottolinea (ilCarlino).


Piazza Malatesta. La manifestazione promessa, a causa della pioggia, non c’è stata (LaVoce), ma gli ambulanti del mercato settimanale che si sposterà a partire dal nuovo anno, hanno intasato il consiglio comunale e resa evidente la loro presenza, dall’appoggio all’intervento del consigliere 5Stelle Franchini ai mugugni di sottofondo quando ha parlato il sindaco (ilCarlino) e l’assessore Sadegholvaad che ha spiegato: La variante in votazione è del 1998 (Corriere). Per capire come si muoveranno gli ambulanti, in ogni caso, bisognerà attendere la loro assemblea del 31 ottobre (LaVoce).


Sull’altro fronte, intanto, si parla della scoperta di un’abitazione di età imperiale nell’area archeolgica sotto piazza Malatesta, che sarà aperta al pubblico sottoforma di percorso museale sotterraneo (LaVoce).


Auslona, l’indagine. In attesa degli avvisi di garanzia che a breve raggiungeranno i vertici sanitari (due o tre gli indagati), il direttore generale Des Dorides, fa in modo di recapitare, con tre passaggi (invio al presidente della conferenza territoriale che la inoltra al sindaco di Cesena, che la gira a tutti i suoi colleghi), una lettera dai toni rassicuranti ai sindaci romagnoli. Forniti alla procura tutti i materiali richiesti (bilanci, contratti e curriculum dal 2009 ad oggi), nessun motivo di allarme sui processi amministrativi che hanno portato alla realizzazione degli atti sequestrati, dice il direttore (Corriere).


Fiera. Cagnoni: Il gruppo chiuderà l’anno con un bilancio positivo, previsioni rispettate. Soddisfatto il presidente ai microfoni dei cronisti all’inaugurazione del Sun (ilCarlino). Per l’acquisizione di Macfrut da Cesena non è ancora detta l’ultima parola, dice anche Cagnoni (LaVoce).


Balneari agitati. Il presidente della Federazione annuncia pugno duro contro il disegno del governo, “inaccettabile”, di mettere le spiagge all’asta nel 2017. Previsto per sabato al Sun un primo momento di protesta. Lunedì appuntamento a Roma per l’incontro con tutte le federazioni e martedì appuntamento al ministero. Se sarà necessario i bagnini ricorreranno alla Corte costituzionale (Nuovo Quotidiano). Oggi alle 15 in sala Ravezzi si cercherà di fare chiarezza su Bolkestein e concessioni con l’aiuto dei legali Roberto Righi ed Ettore Nesi (LaVoce).


Tre milioni nella cartella di Equitalia. E’ quanto si è visto chiedere indietro un macellaio morcianese che ha fatto per anni da prestanome ai suoi datori di lavoro. Figura, infatti, come amministratore di una società che commerciava carni e che grazie ad alcune fatture false avrebbe evaso l’iva per milioni di euro. A processo, da nove anni con un nuovo rinvio a febbraio 2015, 23 imputati, tra cui il macellaio e la sua madre 75enne che faceva da segretaria per la società (ilCarlino).


Elezioni regionali, il Pd ha presentato ieri i suoi 4 candidati al consiglio regionale, Sonia Alvisi, Nadia Rossi, Giorgio Pruccoli e Christian D’Andrea. Il 28 ottobre, cena elettorale con il candidato presidente Stefano Bonaccini che, tra l’altro, ha promesso di togliere i giovedì senz’auto (Corriere). Dubbi del Carlino sul fatto che possa essere mantenuta la prima promessa, quella di un assessore riminese nella prossima giunta.


Cattolica, i gemellini restano affidati ai servizi sociali. I bimbi di tre anni di Ivana Intilla e del marito che l’ha uccisa con 40 coltellate, prima di suicidarsi, prima di andare a vivere con zii e nonni dovranno attendere che questi abbiano superato il lutto. Lo ha stabilito il tribunale dei minori di Bologna (ilCarlino).

Giovedì, 23 Ottobre 2014 18:50

Il 31 ottobre chiude l'aeroporto di Rimini

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Il 31 ottobre chiude l'aeroporto di Rimini

 

L'aeroporto di Rimini chiude il 31 ottobrem sarà quello l'ultimo giorno di operatività. Potrà poi riaprire verosimilmente dal 1 gennaio 2015 quando la società che si è aggiudicata la gestione, Air Riminum, potrà cominciare la propria attività. La parola definitiva l'ha detta il consiglio d'amministrazione dell'Enac riunito oggi a Roma.

 

"Il Consiglio di Amministrazione si rammarica che nonostante l’encomiabile impegno del Prefetto di Rimini, Claudio Palomba, e la piena collaborazione dell’ENAC la soluzione ipotizzata di una gestione provvisoria in attesa dell’immissione con decreto interministeriale del soggetto aggiudicatario del bando di gara, sia stata resa impossibile dalla mancata proroga, in qualunque forma, da parte del Tribunale fallimentare di Rimini dell’esercizio provvisorio della società Aeradria oltre il 31 ottobre 2014.
A partire dal 1° novembre prossimo, pertanto, risulta giuridicamente impossibile per l’ENAC e per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intervenire con forme di gestione diretta, ancorché straordinaria, dell’Aeroporto di Rimini, per continuare l’operatività dello scalo".

 

Nella giornata di ieri,come aveva riferito Inter-Vista, c'era stata un'ennesima riunione a Roma per verificare se l'ipotesi avanzata dal Prefetto Paolmba - la nomina di un commissario ad acta da parte di Enac, una economia di gestione - poteva essere praticabile. La risposta è stata negativa. Da quel che è trapelato ieri è che l'Enac non potrebbe nominare un commissario ad acta in assenza di un soggetto imprenditoriale che si faccia carica degli eventuali rischi economici. Air Riminum è arrivata prima nella gara svolta da Enac nma ancora non ha i titoli giuridici per entrare in aeroporto. Si tratta di capire cosa è successo, visto che il prefetto Palomba dopo la riunione fiume svoltasi nei giorni scorsi a Rimini aveva diramato un cpomunicato che dava per certa la prosecuzione dei voli su Rimini. 

 

La chiusura, se tutto va bene, sarà limitata a soli due mesi. Ma certo il danno, anche di immagine, è enorme. Le compagnie che attualemnte fanno scalo a Rimini, vedi quelle che portano russe, doranno cercare un'alternativa per questi due mesi. E dopo che faranno?

 La speranza è che lo stop sia appunto limitato solo a due mesi. Da questo punto di vista l'Enac ieri ha cercato di spandere ottimismo.

"Il Consiglio di Amministrazione - si legge inoltre nel comunicato  -  ha ascoltato con attenzione la relazione presentata dal Direttore Generale Alessio Quaranta in merito alla situazione relativa all’Aeroporto di Rimini e ha espresso apprezzamento per la tempestività con cui la Direzione Centrale Sviluppo Economico e la Direzione Sviluppo Gestione Aeroporti hanno espletato le complesse procedure previste dal bando di gara, pervenendo, in tempi rapidi, all’aggiudicazione provvisoria alla società Air Riminum.
Il Consiglio garantisce che con altrettanta solerzia l’Ente porrà in essere tutte le azioni necessarie atte a velocizzare l'implementazione delle fasi procedurali previste nel bando di gara, nonché di tutta la normativa relativa al processo di certificazione in modo da procedere al più presto con l’affidamento definitivo delle gestione totale alla società Air Riminum, e alla piena operatività dello scalo, nell’interesse generale del settore e per evitare disagi ai cittadini e al territorio".

 

La decisione maturata a Roma farà discutere non poco. Il comunicato dell'Enac sembra addebitare ogni responsabilità al Tribunale di Rimini che non ha concesso una proroga all'esercizio della curatela fallimentare di Aeradria. Ma ci sono anche altri aspetti che nei prossimi giorni andranno esaminati. E' noto che in questi mesi i rapporti fra l'Enac e il curatore fallimentare non siano stati, per usare un eufemismo, idilliaci. Quanto hanno influito sull'evolversi delle cose? E colpisce anche il silenzio della politica di questi giorni: sono state fatte interrogazioni parlamentari sulle cordate in gara a bando ancora aperto e non si è avuta notizia di iniziative concrete a sostegno della prosecuzione dell'attività dell'aeroporto nei giorni e nelle ore in cui si prendevano gravi decisioni. A frittata ormai fatta, è intervenuta Giulia Sarti, del M5S, con una domanda però poco pertinente: "Come è possibile che il vincitore a punteggio pieno del bando Enac non avesse anche le garanzie necessarie per una gestione provvisoria?".

tortora-scuroRimini | Teatro Galli, in definizione il percorso museale sotto la platea

 

Il già programmato progetto di ‘area archeologica’, inserito negli interventi per la ricostruzione del teatro Galli, è stato ridefinito e ampliato, alla luce di significativi reperti emersi dalle indagini curate dall’impresa Akanthos di Cesena e che le Soprintendenze per i Beni Archeologici ed Architettonici hanno valutato di notevole interesse storico. Dalla campagna di scavi è emersa una stratificazione ricca ed esaustiva, che ripercorre le tappe che la città ha attraversato, dall’epoca romana in poi, tra cui i resti di un antico edificio di medio-tarda età imperiale, un vero e proprio "tesoro che per questo sarà restituito alla città, attraverso la creazione di un vero e proprio percorso museale sotto la platea", annunciano dal Comune di Rimini. Un'area a cui si potrà accedere in maniera indipendente rispetto al teatro.


La notizia arriva a poche ore dal consiglio comunale dedicato alla variante al prg per la riqualificazione di piazza Malatesta, che ha l'effetto collaterale di trasferire, non si sa di preciso dove e come, i 430 ambulanti del mercato settimanale.


"Il recupero e l’ampliamento dell’area archeologica del teatro Galli- commenta il sindaco Andrea Gnassi - diventerà il tassello di un puzzle unico di valorizzazione del centro storico in chiave storica, artistica, ambientale. Sta prendendo forma un progetto innovativo, tra restauri e riqualificazioni di piazze e vie, traguardato a proiettare Rimini in una dimensione nuova e ancora più attrattiva anche sul fronte turistico. Di questo progetto, cominciato con i lavori per il Teatro Galli, beneficeranno i residenti e le famiglie a cui sarà restituito un pezzo di città ora confuso nelle funzioni e insicuro nell’utilizzo, e gli ospiti, che in un quadrante di qualche centinaio di metri saranno immersi in un vero e proprio ‘viaggio nel tempo’, passando dalle vestigia della Rimini Romana alla Casa del Cinema dedicata a Federico Fellini, alle rappresentazioni verdiane del recuperato Teatro Galli all’agile maestosità di Castelsismondo. Un vorticoso itinerario ‘dal vero’ in 2000 anni di storia che per Rimini (i suoi cittadini, le sue imprese, le sue attività commerciali) sarà leva per una storia mai scritta, che non mancherà di garantire una nuova stagione di sviluppo e l’opportunità di lasciarsi alle spalle la crisi economica generale".

2Rimini | Inceneritori, il Comune firma l'appello contro l'articolo 35 dello'sbloccaItalia'

 

“La proposta del governo di programmare flussi di rifiuti sovra-regionali appare improponibile, se non è limitata a situazioni di emergenza o a fasi transitorie che precedano la realizzazione di nuovi e innovativi sistemi di recupero e smaltimento”. E’ questo il passaggio centrale della richiesta sottoscritta venerdì scorso dal Comune di Rimini, assieme ai comuni di Forlì, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Cesena, Bologna, Coriano, Sasso Marconi, Misano, Castelfranco Emilia, Fidenza, Soliera e le tre provincie di Bologna, Rimini, Ravenna, ed inviata al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro all’ambiente Gian Luca Galletti.


Obiettivo è fermare quanto disposto dall’articolo 35 del decreto 'sblocca Italia' laddove promuove l'aumento della capacità degli impianti di incenerimento, in "contrasto con gli obiettivi ambientali, ma soprattutto con quelli economici. Impianti di incenerimento che sono sistemi rigidi che richiedono una portata fissa di rifiuti, caratteristiche in contraddizione con gli adempimenti delle direttive comunitari e delle norme nazionali in materia".


La lettera precisa che “in Emilia Romagna è in corso una radicale trasformazione dal modello dell'auto-sufficienza provinciale al modello regionale. Il modello dell'auto-sufficienza provinciale ha creato un’ampia dotazione impiantistica per lo smaltimento dei rifiuti, sia attraverso discariche che inceneritori, molti dei quali sono stati realizzati o aggiornati negli ultimi 8 anni, a causa dei vincoli provinciali, che hanno impedito di realizzare economie di scala e razionalizzazione degli impianti. Gli impianti sono stati programmati e realizzati dalle comunità locali, attraverso scelte di forte impatto sociale ed economico, poiché gli investimenti sono stati finanziati attraverso le tariffe e le società dei servizi, che sono in larga parte di proprietà degli enti, o con capitale a maggioranza pubblica”.


Si chiede anche alla Regione di "impugnare il testo approvato dal Governo nelle sedi opportune. I Comuni emilianoromagnoli firmatari auspicano che sia elaborata una legge per l'uso razionale delle risorse, che contenga un’analisi strategica di un sistema integrato di smaltimento rifiuti a scala europea; la pianificazione degli impianti di smaltimento italiani, prevedendo dismissioni e sostituzioni con impianti di recupero, sostenuti da incentivi diretti e indiretti; incentivi economici e fiscali per i territori con i migliori risultati in termini di riduzione frazione residua, e raccolta differenziata della frazione organica; nonché il riordino del sistema Conai".

tortora-scuroRimini | Jobs act in consiglio comunale

 

Jobs act, la Cgil di Rimini ha scritto alle amministrazioni locali per chiedere dei consigli comunali aperti, da convocare urgentemente, per "discutere degli effetti che avrà sul mercato del lavoro locale" il provvedimento del governo in fatto di lavoro. L'iniziativa raccoglie il consenso del consigliere comunale di Fare Comune, Fabio Pazzaglia, che in attesa di una convocazione, a Rimini questa sera in consiglio comunale (a tema la spinosa vicenda della riqualificazione di piazza Malatesta), ne approfitterà per interrogare il sindaco.


"Il disegno delega sul lavoro continua a raccogliere forti dissensi tra i lavoratori", spiega Pazzaglia. "Il Jobs act non risolve i problemi ma li acuisce: contratto a tutele crescenti per i neo assunti, modifica dell'articolo dello Statuto dei lavoratori, con possibilità di usare tecnologie per il controllo a distanza dei dipendenti. Modifica dell'articolo 13 su flessibilità delle mansioni, con possibilità (oggi non ammessa) di ridurre la retribuzione alla nuova mansione".


C'è poi tutto il capitolo dell'articolo 18 laddove "il testo rimane vago ma l'introduzione del contratto a tutele crescenti per i neo assunti, con la mancata applicazione dell'articolo 18 per i primi tre anni, sta a significare che in caso di licenziamento illegittimo il lavoratore neo assunto avrà diritto solo ad un indennizzo. Il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti senza articolo 18 diventa di fatto un contratto a tempo determinato. Renzi vorrebbe estenderlo non solo ai primi tre anni ma all'intera vita lavorativa, con la definitiva scomparsa per tutte le nuove assunzioni".


Pazzaglia fornisce dati locali elaborati dalla Cgil. "A Rimini, secondo i dati del Centro per l'impiego sul primo semestre 2014, gli avviamenti sono stati 60 mila, 42 mila gli assunti, oltre il 66%, a tempo determinato. A Rimini sono stati erogati 20 mila voucher nel 2013 e circa 17 mila al settembre di quest'anno. L'estensione dei voucher a tutti i settori, in un mercato del lavoro locale che vede negli avviamenti al lavoro del primo semestre 2014 due terzi dei lavoratori con contratti a termine, produce ulteriore precarietà. I voucher sono una sorta di lavoro accessorio, non hanno copertura contributiva sull'infortunio o sulla malattia. Quindi a precarietà si aggiunge ulteriore precarietà. Il segretario della Cgil di Rimini, Graziano Urbinati, ha spiegato quali sarebbero le ricadute sul sistema riminese se il jobs act fosse già in vigore: “con l'eliminazione della cassa integrazione in deroga e di alcune causali della cassa integrazione straordinaria sul territorio di Rimini si ritroverebbero circa 4mila lavoratori senza sussidio. Così suddivisi: nel nostro territorio il dato reale della cassa integrazione in deroga (Cigd) sui 3 milioni di ore che equivale a 2.000 lavoratori mentre la cassa integrazione straordinaria (Cigs) sui 2,9 milioni di ore che equivale a piu' di 1.900 lavoratori a zero ore. Per un totale di 4 mila lavoratori senza piu' nessuna tutela economica. “Il Pd ha sposato la linea del centrodestra sulla riforma del lavoro", ha dichiarato l'esponente del Pd Stefano Fassina".

1Rimini | Concessioni balneari e Bolkestein, domani al Sun il punto con Donnedamare

 

Il settore è in subbuglio. La notizia che allo studio del governo ci sia un disegno di legge che prevede le concessioni balneari all'asta nel 2017 ha fatto urlare allo scandalo i balneari, che si sono dati appuntamento a sabato in fiera (dove oggi è partito Sun, il salone internazionale dell'arredo da esterno) per far sentire la loro voce.


Intanto, le 'Donnedamare, per l'impresa balneare' vogliono fare luce sul tema, che è spinoso e controverso, e hanno in programma per domani in Fiera (Sala Ravezzi, alle 15) una tavola rotonda con gli avvocati Roberto Righi e Ettore Nesi, esperti in fatto di Bolkestein e concessioni demaniali. Parteciperanno i balneari e il sindaco di Riccione Renata Tosi.


Tanti i punti da chiarire. A partire dal fatto che "la proroga delle concessioni demaniali marittime dal 2015 al 2020, decisa dal governo Monti, è stata messa in dubbio da un pronunciamento del Tar Lombardia, che rimette la questione in mano alla Corte di Giustizia Europea", spiega la 'donnadamare' Monica Fornari. "E anche se la pronuncia del Tar di Milano non annulla la proroga delle concessioni, rende ancora più preoccupante il problema, così come evidenziano gli avvocati Righi e Nesi in un loro saggio (http://www.donnedamare.it/riflessioni-sullapplicazione-della-direttiva-servizi-alle-concessioni-di-beni-demaniali-marittimi-con-finalita-turistico-ricreative/)".


La sentenza, spiega Nesi, rimette "alla Corte di Giustizia Ue la compatibilità con il diritto comunitario della proroga ex lege delle concessioni demaniali sino all'anno 2020. In tale contesto ove la Corte di Giustizia affermasse l'incompatibilità della ricordata proroga, la soluzione della questione dominicale, nei termini da noi proposti in questo saggio resterebbe l'unica ancora di salvezza dei concessionari demaniali, nei cui riguardi sembra profilarsi l'espropriazione senza indennizzo del compendio aziendale".