open house centro 21 a riccione
Domenica a Riccione 'Open House Centro 21' (Casa di via Limentani n.15), un pomeriggio di musica, danza e divertimento offerto dall’Associazione Amici del Centro 21 in collaborazione con la NNC Non Chalance Dance Company. Aperitivo a cura dell’Associazione Cuochi Romagnoli Riccione. Ingresso libero. Informazioni: Associazione Amici del Centro 21 (cell. 389 2707022)
a tre anni dalla scomparsa di marco Simoncelli
A tre anni dalla scomparsa di Marco Simoncelli gli addetti del paddock lo hanno ricordato recandosi presso la curva 11 del Circuito di Sepang. Sul luogo della caduta che gli costò la vita era stata posta una targa, rovinata dal clima caldo-umido, tipico di questa regione. La targa è stata quindi sostituita. Invece la Dorna, organizzatore del mondiale, non ha ritenuto di inserire nel programma del GP della Malaysia un momento dedicato alla memoria di Simoncelli (Ansa)
giornalaio, 23 ottobre 2014
Maltempo, trombe marine e grandine. Spiagge all’asta, protesta in fiera. La Provincia dietro Air Riminum?
Spiagge all’asta. Contro le gare, previste dall’attuale governo già nel 2017, sono pronti alla mobilitazione i balneari di Confcommercio e di Oasi. “Abbiamo incontrato a Roma i rappresentanti del governo che ci hanno promesso di risolvere i nostri problemi, ma ora c’è un disegno di legge che cambia in negativo le regole delle concessioni”, spiega Cappelli di Confcommercio. Da oggi in fiera a Rimini parte il Sun, salone degli arredi da esterno. Qui le associazioni di categoria e gli operatori balneari s’incontreranno per definire la linea da tenere (ilCarlino).
Una mossa totalmente contromano rispetto alla linea seguita dagli esecutivi precedenti, fa notare Mauro Vanni, presidente della cooperativa Rimini sud, rispetto al disegno di legge che porta la firma del sottosegretario cesenate Sandro Gozi (Nuovo Quotidiano).
Dietro Air Riminum la Provincia. E’ questa l’ipotesi dei 5Stelle riminesi. E se ciò risultasse alla fine dimostrato significherebbe davvero che la vecchia gestione (fallimentare) starebbe tentando di rimettere le mani sull’aeroporto Fellini. La denuncia ieri da parte del consigliere comunale Luigi Camporesi. A dimostrare il legame sarebbe il fatto che l’ex dirigente della Provincia, e componente dell’ultimo cda di Aeradria, Riccardo Fabbri ha effettuato il sopralluogo a Miramare previsto dal bando Enac per la gestione. Sarebbe lo stesso Fabbri a confermare il sopralluogo.
Synergie. Il 6 ottobre la cordata dei misteri, Air Riminum, aggiudicataria del bando Enac per la gestione del Fellini, si è trasformata in società, versando 10mila euro di capitale sociale. Si chiama Synergie 4 Air Riminum. Ha sede a Roma e i soci sono quattro: Syncronie srl (10% Eurafrica e 90 Corbucci) con il 56,25 delle quote, Valerio Castellani con il 18,25, Roberto Nicoletti e Giorgio Paglioni con il 12,5 ciascuno (Corriere).
Maltempo. A Saludecio le raffiche di vento hanno raggiunto i 100 chilometri orari, grandine da Misano a Cattolica e risalendo lungo la valle del Conca, spettacolari trombe marine a largo di Rimini dove le temperature sono crollate di botto dai 22 gradi dei giorni scorsi ai 13 di ieri, posizionandosi in linea con le medie stagionali. Qualche danno tra rami rotti, un albero crollato a San Giovanni, un palo della Telecom che ha rischiato di venire giù in via Acquabona a Rimini, dove sono intervenuti i vigili del fuoco (ilCarlino).
La protesta degli ambulanti. Oggi alle 17,30 in piazza Cavour gli operatori del mercato di piazza Malatesta si faranno sentire nella poco distante sala del consiglio comunale di Rimini, dove approderà la variante per la riqualificazione di piazza Malatesta. La proposta del Comune prevede un’area dove troveranno posto solo 320 banchi contro gli attuali 430. Né palazzo Garampi percorrerà la strada precedentemente ipotizzata degli indennizzi, per chi volesse cambiare mestiere. Si parlerebbe di un milione di euro per il centinaio di licenze da rottamare (ilCarlino). Come è possibile procedere in consiglio comunale a queste condizioni? Si domanda Pierangelo Domeniconi di Anva.
I 5Stelle annunciano un’iniziativa clamorosa e rigorosamente top secret (Nuovo Quotidiano).
Torna alla carica anche il v peep con l’assemblea, in programma oggi, dei 1.597 ricorrenti contro la delibera del Comune di Rimini sui valori per il riscatto delle abitazioni. In attesa del pronunciamento del consiglio di Stato, alle 18 nel teatro della Riconciliazione, i residenti incontreranno i legali per fare il punto della situazione e per pensare e nuove iniziative di sensibilizzazione (LaVoce).
Vietato aprire le finestre alla scuola media Fermi di Viserba. La decisione di tenere sigillati i vetri in sei classi da parte di Comune e dirigenza è arrivata quando una bidella si è ritrovata con un piede rotto dopo che la finestra le era caduta addosso. Il primo obiettivo era evitare che riaccadesse. Quindi finestre sigillate in attesa di sostituzione. Intanto, però, scatta la protesta. I ragazzini tornano a casa sudati e col malditesta dopo tante ore all’aria chiusa (Corriere). Non sufficienti risulterebbero, quindi, il sistema di condizionamento e le finestre del corridoio, che possono rimanere aperte.
Forfait Gaynor, parte la class action. Domani gli avvocati dello studio Zincani di Bologna incontreranno alle 13,30 all’hotel Polo di viale Vespucci chi intenderà procedere per ottenere il rimborso dei biglietti per il concerto del 16 agosto scorso. Si parla di circa 200 persone da tutta Italia e dall’estero: Svizzera, Francia e Belgio. La prima mossa sarà una lettera di diffida senza nessun onere per gli interessati (Corriere).
Furti a raffica a Rimini. Dopo le mazzate alla vetrina di una gioielleria di via IV novembre, la pistola in testa al titolare degli Spendibene sotto casa, il tentativo di rapina a un rappresentante di gioielli a Marina centro la scorsa settimana, nella notte tra venerdì e sabato anche il centro sportivo Garden è stato visitato dai ladri. L’escalation della criminalità si fa sentire anche a Torre Pedrera e Corpolò (Corriere).
I conti in tasca ai grillini. L’eurodeputato Marco Affronte ha diritto a uno stipendio di 6.200 euro netti al mese più oltre 21mila euro per contratti di collaborazione, quasi 4.300 euro per spese generali. Stipendio da 3.200 euro al mese per il deputato Giulia Sarti, con 8mila euro di spese rimborsate: 5mila per le collaborazioni, 1.400 per la casa, 1.500 per i trasporti (tra cui 700 euro per il noleggio di un’auto), 300 euro spesi in telefono, 120 solo per internet (Nuovo Quotidiano).
Preghiamo per i perseguitati dall’Isiss. Lo ha detto lunedì sera a Rimini padre Sony Behanan, sacerdote siro-caldeo originario di Mosul, che ha partecipato alla veglia promossa dal comitato Nazarat in piazza Cavour. Terzo appuntamento per ‘Appello all’umano’ con i vescovi Lambiasi e De Nicolò. Padre Sony ha raccontato della sua fuga precipitosa nella notte insieme ad altre migliaia di cristiani e musulmani che non vogliono sottomettersi all’Isiss. “C’è un progetto satanico di allontanare i cristiani dai territori dove ancora oggi parliamo la lingua di Gesù”, ha detto (LaVoce).
Asl Romagna, sarebbero tre gli indagati nell’ambito delle indagini della procura di Ravenna sui bilanci dell’ente (Corriere). Intanto da Rimini, il capogruppo di Ncd-FI Gennaro Mauro contesta il direttore Des Dorides, reo di non aver l’intenzione di condividere i criteri della riorganizzazione della sanità romagnola sui territori con gli enti locali (LaVoce).
Mario Pari bacchetta il sindaco Gnassi dalle pagine della voce. Largo ai giovani, dice, ma si presenti con un po’ più di modestia e inizi a stabilire un rapporto vero con i cittadini.
A Covignano i funerali in forma privata per Luigi Benzi, l’amico Titta di Federico Fellini. Parteciperà anche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi che si dice abbia già allertato la giunta affinché presto una strada o una piazza, probabilmente nell’area del Grand Hotel, possa essergli intitolata. Per lui, come per altri riminesi illustri recentemente scomparsi, Gerardo Dasi e Cesare Padovani, sarà necessario chiedere alla Prefettura una deroga affinché l’intitolazione possa avvenire prima di dieci anni dalla morte, come anche nel caso di don Oreste (ilCarlino).
22 10 2014| Rimini|Piazza Malatesta,sondaggio 5Stelle:il 57% degli intervistati dice no al trasloco del mercato
Rimini | Piazza Malatesta, sondaggio 5Stelle: il 57% degli intervistati dice no al trasloco del mercato
Il 57,3 per cento dei riminesi intervistati - 110 persone, soprattutto titolari di attività in centro storico (65), ma anche commessi (29) e passanti (16) - non vuole che il mercato settimanale di piazza Malatesta sia spostato. E' l'esito del sondaggio realizzato dagli attivisti del Movimento 5Stelle nei mesi di settembre e ottobre, da quando cioè si sono iniziate a diffondere le voci del trasferimento delle bancarelle per permettere i lavori di riqualificazione alla piazza tra Castel Sismondo e il teatro Galli. La percentuale di chi non è d'accordo con il trasferimento del mercato sale al 60 per cento isolando il campione ai soli titolari di attività.
La percentuale sale anche, e di tanto, se la domanda tocca il tema 'centro storico': è 'tra le mura' del salotto buono che il mercato deve rimanere? Secondo il 70,9 per cento degli intervistati sì (75,4 titolari, 72,4 commesse e 50 per cento passanti). Il 42,7 per cento del campione non è d'accordo con l'idea del 'mercato diffuso', mentre il 67,3 ritiene che il Comune non abbia fatto tutto il possibile per aiutare le attività del centro storico (72,3 titolari, 65,5 commessi, 50 per cento passanti).
Interrogati sui quali siano i maggiori problemi del centro storico, gli intervistati mettono al primo posto i parcheggi. Seguono sicurezza, viabilità degrado, affitti alti e scelte politiche.
Il senso del sondaggio, spiegano gli attivisti 5Stelle, è quello di ascoltare la voce dei cittadini coinvolti nelle decisioni dell'amministrazione. Non si può "decidere le proprie linee senza ascoltare le esigenze reali che si manifestano diversamente a seconda dei periodi e delle congiunture. Le necessità di Rimini non sono quelle di 50 anni fa e non saranno le stesse fra 50 anni. E' nostro desiderio crescere insieme alla nostra città e non estraniarci come tende a fare la politica con il luogo comune 'non si può ascoltare tutti'.
Al proposito, l'esempio del mercato "è ideale, perché molto controverso". Non si tratta qui di contestare una linea di fondo condivisa, spiegano i 5Stelle. "Noi certo vorremmo una città a misura d'uomo, con un centro senza traffico e possibilità di spostamento alternative rispetto all'automobile". E' il metodo che non va. "Per ottenere questo però non pensiamo si possa passare sopra tutti, come farebbe un caterpillar, cercando di trasformare voli pindarici in realtà perché lo slogan suona bene".
22 10 2014| Rimini | Piazza Malatesta, domani protesta degli ambulanti davanti al consiglio comunale
Rimini | Piazza Malatesta, domani protesta degli ambulanti davanti al consiglio comunale
Approda domani in consiglio comunale a Rimini la delibera della variante al prg per piazza Malatesta. L'atto, contestato dalle associazioni di categoria, prevede lo spostamento entro le prime settimane del 2015 di tutti i banchi del mercato settimanale per permettere i lavori di riqualificazione della piazza, che sarà dunque pedonalizzata e che quindi non ospiterà più, nelle intenzioni che la giunta vuole definitive domani, le bancarelle e i furgoncini. Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti hanno dato appuntamento ai loro associati alle 17,30 in piazza Cavour per protestare contro una decisione del Comune che arriva con una fretta eccessiva, per dire no al trasferimento del mercato di piazza Malatesta.
"Avevamo comunicato all'amministrazione che l'assemblea in cui ci saremmo confrontati con i nostri associati e in particolare con gli ambulanti del mercato settimanale sarebbe stata a fine mese. Qui avremmo definito la nostra posizione e la nostra eventuale controproposta. Noi non possiamo decidere per i nostri associati senza prima confrontarci con loro. L'altro ieri, invece, abbiamo preso atto che la deliberà andrà domani in consiglio, rendendo del tutto inutile ogni nostra ulteriore successiva riunione", spiega Nicola Angelini della Fiva.
"Questa fretta da parte del Comune proprio non ce la spieghiamo - sottolinea Angelini - e ribadiamo l'insufficienza delle aree che il Comune intende destinarci per il futuro. Qui si tratta di spostare 430 attività, per un giro di circa mille lavoratori. Non è certo una scelta che può essere fatta in quattro e quattr'otto nel giro di tre o quattro mesi. C'è bisogno di un periodo maggiore di tempo per valitare al meglio tutte le variabili".
Aeroporto di Rimini: si discute a Roma se resterà aperto
Aeroporto di Rimini: si discute a Roma se resterà aperto
Ma dal 1 novembre si vola dall’aeroporto Fellini di Rimini? La domanda non è peregrina e, quel che purtroppo conta, non ha al momento una risposta. Nonostante la riunione dei giorni scorsi a Rimini e il comunicato finale pieno di ottimismo emanato dalla Prefettura, certezze non ci sono.
In queste ore è in corso a Roma l’ennesima riunione per vedere se è possibile trovare una via di uscita. L’Enac si era detta a Rimini disponibile a nominare un commissario ad acta per garantire l’apertura dell’aeroporto dopo la fine della gestione della curatela fallimentare di Aeradria, prevista per il 31 ottobre.
Tuttavia a corredo di questa disponibilità c’è bisogno di un soggetto imprenditoriale che si assuma la responsabilità del rischio economico. E Air Riminum, la società arrivata prima nel bandi dell’Enac, non ha ancora i titoli giuridici per poter intervenire.
C’è chi osserva che con un’oculata gestione per due mesi i conti potrebbero rimane sere in pari, ma se invece c’è uno sforamento chi se ne assume il costo?
Problema di difficile soluzione e ragione per cui, dopo il comunicato ottimista della Prefettura, di fatto no è ancora successo nulla.
Le compagnie che in questo momento volano su Rimini, come la russa Transeuro, stanno già guardando ad Ancona come possibile alternativa dal 1 novembre.
Domani, inoltre, deve riunirsi il consiglio d’amministrazione dell’Enac per prendere atto dell’esito della gara per la concessione dell’aeroporto di Rimini. Per il 30 ottobre è invece convocata l’assemblea di Air Riminum per deliberare l’aumento di capitale. Sarebbero previste due fasi. Un primo aumento fino a 3,1 milioni come previsto dalla normativa, in seguito un secondo corposo aumento fino a 10-12 milioni. Dopo questo atto sarà possibile conoscere i reali imprenditori – finora avvolti dal mistero, a parte indiscrezioni e smentite - che hanno deciso di investire sullo scalo di Rimini.
L’aggiudicazione definitiva di Enac dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre. L’aeroporto ha bisogno di restare aperto in questi due mesi per non perdere i contratti in essere. Vedremo a a Roma riusciranno a trovare la via di uscita.
22 10 2014| Rimini| Turismo,prezzi al rialzo per la riviera romagnola, ma non a Rimini
Rimini | Turismo, prezzi al rialzo per la riviera romagnola, ma non a Rimini
Il 2014 risulta un anno orientato, in linea generale, al rialzo delle tariffe (+4%) da parte delle strutture ricettive della riviera romagnola malgrado la congiuntura economica negativa, fa notare il sito Prontohotel.it.
Nel 2014, infatti, il dato medio dei prezzi fa emergere come città più cara tra le principali destinazioni della riviera romagnola Milano Marittima dove si segnalano tariffe intorno ai 162 euro in crescita del +6% secondo il PHPI (ProntoHotel Price Index, indice sui prezzi medi per camera doppia a notte) rispetto al 2013.
Un andamento, in crescita, che coinvolge anche la città di Riccione dove gli albergatori applicano tariffe medie sui 131 euro (+8%) seguita da Cesenatico dove emerge rispetto alle altre localita la crescita più alta in termini di prezzo (+12%), con una media annuale sui 120 euro.
Lievemente più basse le tariffe applicate a Cattolica e a Bellaria Igea Marina, con prezzi, rispettivamente intorno ai 108 euro (-3%) e 105 euro (-7%). Le strutture ricettive di Cervia registrano una media prezzi sui 104 euro mentre Rimini risulta la località con i prezzi più bassi rispetto alle altre destinazioni in riviera (95 euro).
Barnabè (Carlino) sul video di CL: “Una sorpresa scoprire i ciellini missionari”
Barnabè (Carlino) sul video di CL: “Una sorpresa scoprire i ciellini missionari”
“Un video sorprendente. – osserva subito Carlo Andrea Barnabé, vice capo cronista del Carlino Rimini , testimone attento della realtà locale – Mi ha sorpreso scoprire questo aspetto internazionale di Comunione e Liberazione. Non sapevo che fosse una realtà così diffusa in tutto il mondo, in contesti sociali così diversi e in ambienti dove acuto è il bisogno umano. C’è una dimensione missionaria di CL che non conoscevo e che mi ha colpito”.
Barnabè ha accettato di guardare per Inter-Vista il video La strada bella, allegato al numero di ottobre di Tracce, la rivista di CL. Si tratta di un filmato lungo più di un’ora e realizzato in occasione dei primi sessant’anni di vita del movimento fondato da don Luigi Giussani nel 1954. Anche a Rimini in questi gironi i ciellini lo hanno diffuso in ogni angolo. Il video si sofferma molto sulla presenza del movimento a New York, in Brasile, in Africa, in Asia, secondo modalità originali, dettate dall’incontro del carisma di don Giussani con quelle realtà così diverse dalla nostra Italia.
“Penso – aggiunge Barnabè - che questa dimensione missionaria sia ignota ai più, non solo qui a Rimini ma in tutta Italia. In certi momenti avevo l’impressione di guardare un filmato della Papa Giovanni XXIII, tanto è radicata in me l’immagine che loro si occupino di certe cose e vivano nei luoghi più poveri del mondo. Vedo invece che anche in CL è forte questo impeto missionario”.
E’ sorprendente ciò che sottolinea Barnabè, soprattutto tenendo conto che da 35 anni a Rimini c’è un Meeting che, specialmente da tre lustri a questa parte, documenta esperienze e rapporti che i ciellini vivono nelle periferie del mondo. “Certamente – conviene Barnabè – però il Meeting ha questo tallone d’Achille che è la prevalenza nella comunicazione della presenza dei politici. Capisco che l’informazione è più sensibile ad enfatizzare gli aspetti politici, però a volte ho avuto l’impressione che sia stata una distorsione voluta per catturare l’attenzione dei media. E quindi anche con il Meeting non ci si accorge del grande ruolo che CL ha in questi paesi alle estremità del mondo”.
Barnabè è inoltre rimasto colpito dalle parole di don Juliàn Carròn che riconosce gli errori del movimento. “Questa non è un’ammissione nuova, era già stata compiuta sui giornali, però quest’uomo che riconosce che qualche volta i ciellini sono usciti dal seminato stride molto con l'atteggiamento di chi crede di stare sempre dalla parte del giusto, di essere custode unico di una verità superiore. È un atteggiamento che finisce per allontanare la gente. Questa percezione di CL come una setta chiusa, non aperta ad alcuna forma di dialogo, non è campata per aria, non mi pare sia stato fatto ancora molto per estirparla. Normalmente i ciellini che incontro tendono a non mettersi mai in discussione, a dire io sono dalla parte del giusto, sei tu che sbagli”.
Secondo Barnabè questo atteggiamento alimenta un pregiudizio nei confronti di CL che è molto più forte di quello provocato dalla villa di Formigoni in Sardegna. “Ciò che nuoce è questo apparire come una setta, non aperta al resto del mondo. Sia chiaro: c’è una diversità umana che il filmato documenta e che è evidente. Non tutti vivono con quella dedizione agli altri che il video ben illustra. Però questa positiva diversità a volte non emerge, ha la meglio il senso di chiusura. Quando ho deciso di iscrivere i miei figli alle scuole della Karis, ho visto la reazione di amici e colleghi: ma in quelle aule li indottrinano! Mi ero avvicinato a queste scuole con qualche scetticismo, ma devo dire che l’esperienza smentisce i pregiudizi: non solo non c’è alcun indottrinamento, anzi c’è molta libertà. Queste scuole sono frequentate anche da molti non ciellini e ognuno è libero di pensarla come vuole. Soprattutto in queste scuole vedo un’attenzione al singolo studente, al singolo ragazzo che cresce per diventare uomo, non rintracciabile da altre parti. Per cui spesso agli iper-critici di CL dico: non fermatevi ai vostri pregiudizi, provate a vedere cosa c’è dietro”.
Barnabè si è ritrovato con i figli che frequentano GS, il livello giovanile del movimento: “Non fa nessun problema, anzi sono contento. Anche se a volte mi sembra eccessivo che tutto si debba fare fra di loro: gli amici, le vacanze, le uscite. La realtà è fatta di molte altre cose. In questo caso la famiglia può avere un ruolo di equilibrio. L’importante è che loro siano contenti. Nel video ci sono due ragazzi australiani che con grande entusiasmo mettono insieme sole, surf e scuola di comunità. Questo è bello. Anche i miei figli quando vanno lavorare al Meeting ci vanno perché si divertono, non perché qualcuno glielo ordina. Si vede che sono entusiasti di partecipare a qualcosa di più grande di loro. Sono ammirato del rapporto che hanno con i preti che li seguono e mi dico “lo avessi avuto io ai miei tempi”. Sono questi aspetti che devono emergere di più. Vedo per esempio la fatica che rappresenta mettere in scena ogni anno il presepe vivente, eppure è fatto con tanta passione da gente che ci crede profondamente. È una realtà quella di CL che a volte non mi sembra adeguatamente comunicata”.
22 10 2014 | Rimini | Asl Romagna, in arrivo tagli per la sanità riminese
Rimini | Asl Romagna, i rischi per la sanità riminese
C'è stato un incontro, ieri in consiglio comunale a Rimini, promosso dagli enti locali del riminese in cui il direttore generale della Asl Romagna, Andrea Des Dorides ha riferito sul "nuovo modello della sanità romagnola" e di cui oggi da Ravenna (dalla stessa sede Asl che martedì si è vista piombare i carabinieri 'in casa' per portare via quattro faldoni di documenti relativi in particolare ai bilanci nell'ambito di un'inchiesta aperta dalla procura locale sulle assunzioni di 23 'direttori strategici', su un buco da 20 milioni e su spese legali per centinaia di migliaia di euro) non vogliono parlare.
Des Dorides ha presentato ieri agli amministratori locali un documento, richiesto alla Asl dalla Regione, attraverso cui si riprogetta su scala 'vasta' la sanità romagnola, un documento per cui il direttore ha chiarito ai consiglieri comunali di non doversi confrontare a livello locale, sembra, semmai solo a livello regionale.
"Ritengo incomprensibile il mancato coinvolgimento degli Enti Locali sulle decisioni che saranno adottate, ad oggi tenute nel più stretto riserbo, e che saranno calate sui cittadini solo all'indomani delle elezioni regionali di novembre", attacca il capogruppo dell'Ncd in consiglio comunale a Rimini, Gennaro Mauro. "Alla mia richiesta di un sereno confronto nella commissione consiliare di verifica e controllo sul "nuovo modello di sanità" che si ritiene di adottare nell'ambito della provincia di Rimini, il direttore generale si è elegantemente negato", aggiunge Mauro in qualità di vicepresidente della commissione citata.
I dubbi attorno alla proposta blindata, per cui è dato sapere agli amministratori locali quali siano gli obiettivi della nuova Asl unita, ma non attraverso quali mezzi si intenda perseguirli, sono diversi. A partire dagli ospedali a rischio nel riminese, tra cui quelli di Santarcangelo e Novafeltria. "Ho impressione - spiega Mauro - che il nuovo modello della sanità disegnato da Des Dorides non troverà facile accoglienza tra i cittadini riminesi e quindi è meglio far passare le elezioni senza contraccolpi per il centrosinistra romagnolo. È facile prevedere che le logiche che si intendono adottare vedranno un ridimensionamento della spesa, un taglio dei posti letto e una diversa funzione degli ospedali di Novafeltria, Santarcangelo e Cattolica.
Ai consiglieri è stato riferito che le esigenze dei tagli nascono, tra l'altro, dalla constatazione che l'85 per cento dei posti letto negli ospedali romagnoli è occupato da anziani ultrasettantacinquenni. Da qui l'esigenza di diversificare e specializzare l'offerta sanitaria potenziando residenze protette e centri per le cure primarie e, di conseguenza, tagliare tra gli ospedali tradizionali.
"Riteniamo dal centrodestra che sia prioritario definire con chiarezza le relazioni tra assistenza ospedaliera e l'assistenza territoriale, fatta di strutture di cure primarie, esistenti solo sulla carta a Rimini, di Case di cura, di ospedali di comunità", sottolinea in conclusione Mauro che precisa: "Non ci sfugge che per costruire una rete di assistenza sanitaria territoriale che non gravi sulle strutture ospedaliere che resteranno operative dopo la "cura" imposta dal direttore generale dell'Usl, devono essere garantiti immobili adeguati, attrezzature diagnostiche e naturalmente la disponibilità dei medici di famiglia, che ricordo non sono dipendenti dell'Usl e quindi autonomi nelle loro decisioni".