Rimini | Piazza Malatesta, sondaggio 5Stelle: il 57% degli intervistati dice no al trasloco del mercato
Il 57,3 per cento dei riminesi intervistati - 110 persone, soprattutto titolari di attività in centro storico (65), ma anche commessi (29) e passanti (16) - non vuole che il mercato settimanale di piazza Malatesta sia spostato. E' l'esito del sondaggio realizzato dagli attivisti del Movimento 5Stelle nei mesi di settembre e ottobre, da quando cioè si sono iniziate a diffondere le voci del trasferimento delle bancarelle per permettere i lavori di riqualificazione alla piazza tra Castel Sismondo e il teatro Galli. La percentuale di chi non è d'accordo con il trasferimento del mercato sale al 60 per cento isolando il campione ai soli titolari di attività.
La percentuale sale anche, e di tanto, se la domanda tocca il tema 'centro storico': è 'tra le mura' del salotto buono che il mercato deve rimanere? Secondo il 70,9 per cento degli intervistati sì (75,4 titolari, 72,4 commesse e 50 per cento passanti). Il 42,7 per cento del campione non è d'accordo con l'idea del 'mercato diffuso', mentre il 67,3 ritiene che il Comune non abbia fatto tutto il possibile per aiutare le attività del centro storico (72,3 titolari, 65,5 commessi, 50 per cento passanti).
Interrogati sui quali siano i maggiori problemi del centro storico, gli intervistati mettono al primo posto i parcheggi. Seguono sicurezza, viabilità degrado, affitti alti e scelte politiche.
Il senso del sondaggio, spiegano gli attivisti 5Stelle, è quello di ascoltare la voce dei cittadini coinvolti nelle decisioni dell'amministrazione. Non si può "decidere le proprie linee senza ascoltare le esigenze reali che si manifestano diversamente a seconda dei periodi e delle congiunture. Le necessità di Rimini non sono quelle di 50 anni fa e non saranno le stesse fra 50 anni. E' nostro desiderio crescere insieme alla nostra città e non estraniarci come tende a fare la politica con il luogo comune 'non si può ascoltare tutti'.
Al proposito, l'esempio del mercato "è ideale, perché molto controverso". Non si tratta qui di contestare una linea di fondo condivisa, spiegano i 5Stelle. "Noi certo vorremmo una città a misura d'uomo, con un centro senza traffico e possibilità di spostamento alternative rispetto all'automobile". E' il metodo che non va. "Per ottenere questo però non pensiamo si possa passare sopra tutti, come farebbe un caterpillar, cercando di trasformare voli pindarici in realtà perché lo slogan suona bene".