Aeroporto di Rimini: si discute a Roma se resterà aperto
Ma dal 1 novembre si vola dall’aeroporto Fellini di Rimini? La domanda non è peregrina e, quel che purtroppo conta, non ha al momento una risposta. Nonostante la riunione dei giorni scorsi a Rimini e il comunicato finale pieno di ottimismo emanato dalla Prefettura, certezze non ci sono.
In queste ore è in corso a Roma l’ennesima riunione per vedere se è possibile trovare una via di uscita. L’Enac si era detta a Rimini disponibile a nominare un commissario ad acta per garantire l’apertura dell’aeroporto dopo la fine della gestione della curatela fallimentare di Aeradria, prevista per il 31 ottobre.
Tuttavia a corredo di questa disponibilità c’è bisogno di un soggetto imprenditoriale che si assuma la responsabilità del rischio economico. E Air Riminum, la società arrivata prima nel bandi dell’Enac, non ha ancora i titoli giuridici per poter intervenire.
C’è chi osserva che con un’oculata gestione per due mesi i conti potrebbero rimane sere in pari, ma se invece c’è uno sforamento chi se ne assume il costo?
Problema di difficile soluzione e ragione per cui, dopo il comunicato ottimista della Prefettura, di fatto no è ancora successo nulla.
Le compagnie che in questo momento volano su Rimini, come la russa Transeuro, stanno già guardando ad Ancona come possibile alternativa dal 1 novembre.
Domani, inoltre, deve riunirsi il consiglio d’amministrazione dell’Enac per prendere atto dell’esito della gara per la concessione dell’aeroporto di Rimini. Per il 30 ottobre è invece convocata l’assemblea di Air Riminum per deliberare l’aumento di capitale. Sarebbero previste due fasi. Un primo aumento fino a 3,1 milioni come previsto dalla normativa, in seguito un secondo corposo aumento fino a 10-12 milioni. Dopo questo atto sarà possibile conoscere i reali imprenditori – finora avvolti dal mistero, a parte indiscrezioni e smentite - che hanno deciso di investire sullo scalo di Rimini.
L’aggiudicazione definitiva di Enac dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre. L’aeroporto ha bisogno di restare aperto in questi due mesi per non perdere i contratti in essere. Vedremo a a Roma riusciranno a trovare la via di uscita.