22.07.2014 | Rimini | Commercio, sequestrati 5.800 articoli a Marina Centro
Rimini | Commercio, sequestrati 5.800 articoli a Marina Centro
Marina centro, sequestrati oltre 5.800 articoli non a norma, per il valore commerciale di 32mila euro tra bigiotteria e giocattoli rei di non riportare in lingua italiana le indicazioni relative alla ragione sociale, al marchio e alla sede legale del produttore e importatore. Ammonta a 14mila euro la sanzione comminata al gestore del negozio, un bengalese, a cui la municipale ha posto sotto sequestro, penale in questo caso, anche 593 accendini ritenuti pericolosi.
Abusivi. Prosegue anche il servizio a contrasto del commercio irregolare. Nell’ultima settimana sequestrati centinaia di borse, capi d'abbigliamento e occhiali con marchi contraffatti, oltre capi di abbigliamento venduti abusivamente.
giornalaio, 22 luglio 2014
Congiuntura economica, il saldo è negativo. Meteoterroristi, gli albergatori chiedono i danni (davvero). Provincia, Gnassi sarà il prossimo presidente
Economia, saranno presentati oggi in Camera di commercio i dati congiunturali della provincia: soffrono soprattutto edilizia e commercio, con 267 negozi scomparsi in un anno (ilCarlino).
In solitaria il trend trend positivo per alberghi e ristorazione, che fa registrare un aumento di imprese attive: da 4.784 a 4.802, più 18 (Corriere).
Intanto ieri il comune di Rimini si è portato avanti e ha diffuso i suoi numeri. "Dal 2011 al 2013, nel solo comune di Rimini, i negozi di alimentari e affini sono passati da 781 a 836. Sono cresciuti in città, seppur di poco, anche quelli non alimentari (da 2.511 a 2.544). Così come sono aumentate le strutture di vendita medio grandi: dalle 108 del 2012 sono arrivate a quota 117 l’anno scorso" (ilCarlino).
Gnassi vs Tosi, il copione si ripeterà anche a fine settembre quando i sindaci della provincia saranno chiamati a nominare il nuovo presidente dell'ente, che ormai così avrà ufficializzato il suo passaggio al 'secondo grado' (ilCarlino).
Meteo terrorismo, gli albergatori hanno assunto l'avvocato. Avanti con l'azione legale contro chi diffonde sui media info esagerate. Il legale si chiama Filippo Andreini. Si ipotizza un "illecito da parte dei siti specializzati per aver diffuso colpevomente comunicazioni errate sulle previsioni, con modalità ingannevoli che hanno procurato un danno patrimoniale risarcibile agli esercenti del settore turistico". Rinaldis di Aia parla di una somma che va dai 5 ai 10mila euro al giorno per albergatore. "Per il momento chiederemo un ‘tavolo di media conciliazione’, un arbitrato con un’autorità in materia. Non accettassero ci troveremo in aula", dice Andreini (ilCarlino).
Le agenzie non pagano. Dopo il caso dei turisti romani che hanno rischiato di rimanere senza tetto dopo essere arrivati a Rimini, gli albergatori confermano l'abitudine delle agenzie di non pagarli mai nei termini pattuti. "Il fatto che le agenzie di viaggio non versino nei tempi prestabiliti quanto pattuito con l'albergatore è purtroppo diventata una triste abitudine", conferma il presidente di Aia Rinaldis (NuovoQuotidiano).
Flotta di droni scova venditori abusivi. Non è vero, ma potrebbe essere questa la soluzione al commercio irregolare in spiaggia. Troppo tardi applicarla per questa estate ha spiegato l'assessore Sadegholvaad a bagnini e mosconi che l'hanno proposta (ilCarlino).
Sul cielo di Rimini volano circa 300 droni, per lo più a scopi commerciali, spiega Fabio De Matteis, dell'azienda produttrice (ilCarlino).
21.07.2014 | Santarcangelo | Teatro, il Festival campione d'incassi: +30%
Santarcangelo | Teatro, il Festival aumenta gli incassi. Per il futuro guarda alle "amministrazioni del territorio"
Con 8.667 biglietti emessi per un incasso totale di circa 42.700 euro ha chiuso i battenti ieri la 44esima edizione di Santarcangelo 14, festival internazionale del teatro in piazza. La cifra segna un aumento del 30 per cento rispetto all’incasso della precedente edizione.
"Una grande edizione del festival con spettacoli importanti - sottolinea Roberto Naccari, presidente di Santarcangelo dei teatri - gremita di pubblico e con una partecipazione di operatori italiani e stranieri straordinaria. È da questo risultato che partiremo per riflettere insieme alle Amministrazioni del territorio su come il Festival dovrà ridisegnare la propria strategia futura".
Al festival hanno partecipato 36 compagnie (24 italiane e 12 straniere) per un totale di circa 200 appuntamenti tra spettacoli di teatro e danza, performance, film, installazioni, mostre, di cui circa la metà ad ingresso libero. Tredici i progetti coprodotti o creati ad hoc per Santarcangelo 14.
21.07.2014 | Rimini | Economia, imprese cessate in calo. Ma il saldo resta negativo
Rimini | Economia, imprese cessate in calo. Ma il saldo resta negativo
Continua a calare il numero delle imprese cessate in provincia di Rimini. Secondo i dati relativi al secondo trimestre del 2014 di Infocamere Movimprese, si passa dalle 552 del secondo trimestre 2013 alle 441 del periodo gennaio/giugno 2014. Vale a dire 111 imprese cessate in meno. Il dato positivo, fanno notare dal Comune di Rimini, è affievolito dal contemporaneo calo delle nuove iscrizioni: dalle 763 del periodo gennaio/giugno del 2013 a 660 nello stesso periodo del 2014 (-103). Fortemente negativo resta il saldo complessivo, con 758 imprese in meno nel corso degli ultimi dodici mesi: se nel secondo semestre del 2013 erano 35.838 le imprese attive, a giugno 2014 il dato si è fermato a 35.080.
Ovviamente il settore maggiormente colpito resta quello dell'edilizia con 85 imprese cessate nel secondo semestre 2014, numero in calo rispetto alle 100 chiuse nello stesso periodo del 2013. Il dato finale parla di 192 imprese attive in meno (da 5.530 di gen/giu 2013 a 5.338 del 2014).
In sofferenza anche il settore della pesca e agricoltura, con 150 imprese in meno in dodici mesi (da 2.833 a 2.683). Evidente flessione per il commercio all’ingrosso e al dettaglio e per le riparazioni di autoveicoli e motocicli con 267 imprese in meno, ma che comunque mantiene la sua dinamicità (146 le nuove iscrizioni nel secondo semestre del 2014 a fronte di 125 cessazioni).
Calo contenuto sul fronte dell’industria con un saldo negativo di 57 imprese.
Cambiando segno, continua il trend positivo del settore alloggi e ristorazione, con 18 imprese attive in più (da 4.784 a 4.802).
Tra il 2011 e il 2013, fa comunque notare l'assessore allea attività economiche Jamil Sadegholvaad, si registrano segni del dinamismo riminese. Soprattutto sul fronte del commercio, che vede aumentare nel comune di Rimini "in termini assoluti sia gli esercizi di vicinato, ovvero gli esercizi commerciali fino a 250 mq, sia le medie e grandi strutture di vendita. I negozi di alimentari e affini sono passati dai 781 nel 2011 a 836 del 2013, così come sono cresciuti i non alimentari (da 2.511 a 2.544, +33). Le strutture di vendita medio grandi invece sono aumentate di 9 unità nell’ultimo anno (da 108 del 2012 a 117 del 2013). Numeri che non sono la risposta alla crisi, ma sono la testimonianza di un tessuto di piccoli imprenditori che non si arrendono alla fase congiunturale negativa e che hanno le capacità e gli strumenti per rimettersi in gioco".
Cagnoni per noblesse nasconde, Gnassi per farsi bello spiffera
Cagnoni per noblesse nasconde, Gnassi per farsi bello spiffera
Eravamo ancora a chiederci quale fosse la soluzione misteriosa e miracolosa che il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, avesse in mente per risolvere i problemi dell’indebitamento per il Palacongressi ed evitare così la privatizzazione, vista come una sorta di svendita di fine stagione. Eravamo ancora ad interrogarci, ed ecco che il sindaco Andrea Gnassi, di ritorno dalla via Emilia dopo aver reso visita al collega di Bologna, distribuisce urbi et orbi la sua razione quotidiana di dichiarazioni. E cosa dice? Dice che la Regione deve scucire qualche decina di milioni per ricapitalizzare le fiere di Bologna e di Rimini. Urca! Altrimenti? Altrimenti, dice il sindaco, dovremo per forza trovare questo benedetto partner privato. Gnassi ovviamente non dice che questa del denaro fresco proveniente dalla Regione sia la soluzione misteriosa ventilata e non rivelata da Cagnoni. Ma la sua dichiarazione pare proprio una “voce dal sen fuggita” con l’intento di farla fuggire. Il sindaco, che in precedenti uscite sulla Fiera ha usato i tradizionali argomenti di Cagnoni, è stato l’unico finora a mettere sul piatto della bilancia questo tema della ricapitalizzazione. Gli altri si sono sempre limitati a parlare di “alleanze” con Bologna. Cagnoni nella conferenza stampa di mercoledì scorso, en passant, ha voluto sottolineare che non è vero che tutti i soci pubblici sono per la privatizzazione. La Regione non si è mai espressa in tal senso.
Insomma, molti indizi suggeriscono che fra Cagnoni e Gnassi si ragioni in questo modo. Se così fosse, sul tappeto restano tante domande. Questa ricapitalizzazione della quota regionale sarebbe un modo per rendere più solidi i conti e quindi vendere meglio ad un partner privato o, come lasciano intendere le dichiarazioni di Gnassi, è invece un’alternativa alla privatizzazione che Cagnoni non vuole? Chi può oggi rispondere a questa richiesta di ricapitalizzazione? Non certo la giunta regionale attuale. Bisognerà quindi aspettare che ci siano le elezioni e ci sia un presidente con pieni poteri e che questo presidente sia d’accordo a scucire qualche decina di milioni. Mettiamo pure che lui personalmente sia disposto a tanta generosità, ma sono in linea con tale scelta le compatibilità di bilancio, il quadro finanziario e quello politico? Siamo certi che questi sono i tempi in cui la Regione, che dovrebbe fare leggi e regolamenti, debba trasformarsi in imprenditore? Ancora più radicalmente: che vantaggi può trarre Rimini da questa alleanza con Bologna, visto che la Fiera del capoluogo non ha debiti ma ha evidenti problemi di gestione?
La voce fuggita dal sen di Gnassi lascia aperte tutte queste domande. Un dubbio invece lo toglie definitivamente: la delibera approvata dalla Provincia e che presto arriverà anche in consiglio comunale è solo una formalità per ottenere tempo dalle banche. Ad una vera e seria privatizzazione nessuno ci pensa.
penguin cafe a verucchio
Al Verucchio Music Festival di Ludovico Einaudi domani è atteso Penguin Cafe, alle 21,30 nel sagrato della Chiesa collegiata. Il gruppo guidato da Arthur Jeffes prosegue, investigando su nuove aree musicali, il percorso aperto dal padre Simon con l’esperienza della Penguin Cafe Orchestra. E' attualmente in tour con i materiali del nuovo disco The Red Book, oltre ai brani dell’acclamato esordio A matter of life
giornalaio, 21 luglio 2014
Spiaggia sotto scorta. L'agenzia non paga, i turisti restano fuori. Dimezzati, quasi, gli arrivi dall'Europa occidentale
Volantinaggio contro gli abusivi. Se il Comune non ce la può fare, i residenti esasperati si devono muovere. La settimana scorsa l'assessore Sadegholvaad ha annunciato di non poter più procedere all'istallazione promessa dei pannelli con le segnalazioni sulle sanzioni da 200 euro per i clienti del commercio abusivo, che invade e colonizza da qualche anno le spiagge riminesi nel periodo giusto. Costano troppo, aveva detto l'assessore. Questa mattina la risposta dell'associazione Miramare da amare: il comitato ha fatto stampare 60mila volantini e i volontari li distribuiranno in spiaggia. (ilCarlino).
La legge non ammette ignoranza. "La legge non ammette ignoranza e i volantini serviranno per sensibilizzare la gente. Abbiamo già parlato con il Comune e abbiamo chiesto di cominciare ad applicare le sanzioni. Avvertire prima i turisti servirà a evitare che alla prima multa scoppi la bagarre come qualche anno fa", ha detto dice Mirco Muratori, presidente dell’associazione (ilCarlino).
Un'arma funziona. Sembra che il pattugliamento costante della battigia da parte di capitaneria e municipale stia tenendo lontani gli abusivi. Sabato mattina per tre ore la spiaggia tra il 100 e il 140 occupata da una ventina di divise è rimasta libera. Ma il commercio si è semplicemente spostato più a sud (Corriere).
Se l'agenzia non paga, l'hotel serra le porte. E' successo a una comitiva di 50 anziani di arrivare a Bellariva (Rimini) dopo ore di viaggio in pullman da Roma e di trovarsi di fronte l'albergatore di traverso: non potete entrare, gli ha detto, l'agenzia non ha pagato (ilCarlino).
I nonni non se ne sono andati via con la coda tra le gambe, anzi, hanno protestato tanto da richiamare l'attenzione dei carabinieri che alla fine hanno aiutato le parti a trovare un accordo: l'agenzia, di Cattolica, pagherà portando l'assegno direttamente in caserma a Miramare (ilCarlino).
Problemi di contratto. Non devono mai rimetterci i turisti, commenta Patrizia Rinaldis, presidente di Aia. Ma, bacchetta, gli albergatori non sono tutelati nei contratti con i tour operator: necessario rivedere il contratto nazionale (ilCarlino).
Buio pesto a lungomare. Ambientazione da horror per la capitale del turismo sull'adriatico. I lampioni del lungomare di Marebello sono fulminati e i turisti passeggiano a tentoni e, dicono, hanno anche un po' paura (ilCarlino).
Il Corriere torna sulla questione della Novarese. La scorsa settimana il Comune ha rivelato (dopo mesi di studi specialistici che avrebbero già accertato l'inadempienza di Coopsette) di aver messo la cosa in mano agli avvocati per verificare l'eventuale risarcimento. Ovviamente Coopsette ha risposto che si difenderà in tribunale rigettando le accuse.
Lo stop al polo benessere era venuto fuori già nel 2013 in seconda commissione, e adesso il presidente Carla Franchini punta il dito contro il Comune perché avrebbe perso tempo nel mettere mano alla situazione. Nessuna perdita di tempo, si difendono da palazzo Garampi, solo un lavoro di studio accurato e il massimo riserbo dal momento che tra le azioni legali ipotizzate c'era anche quella, poi scelta, di ricorrere all'arbitrato (Corriere).
Flussi turistici, LaVoce analizza il periodo che va dal 1987 e il 2003. Per scoprire che i turisti dall'Europa occidentale sono calati del 43 per cento. Si sono presi in esame gli arrivi nelle strutture ricettive e allo scalo di Miramare da tredici Paesi dell’Europa Occidentale (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Svezia, Svizzera). "Nel corso del periodo sopra richiamato si è registrata una perdita del 43% su scala provinciale (da 619.760 a 356.325) e dell’84% in aeroporto (da 143.812 a 23.326). Le flessioni più significative si sono verificate dalle aree della Gran Bretagna/Irlanda (-74%); Germania (- 48%); Paesi Scandinavi (-58%). L’unica nazione con segno positivo è rimasta la Svizzera con un modesto aumento del 7%".
giornalaio, 19 luglio 2014
Acquarena, tre offerte per i terreni della Fiera. Aeradria, una cordata non sarebbe affidabile. Novarese, Comune e Coopsette ai ferri corti
Acquarena, tre offerte sul tavolo di Cagnoni. Chiuso ieri a mezzogiorno il bando per la vendita dei terreni della fiera vecchia. Interessate Conad e Coop e un terzo soggetto misterioso (ilCarlino).
Rewind. L’area da cedere è di 24.480 metri quadri totali, 14mila dei quali di superficie utile: fino a un massimo 5.000 metri quadri di commerciale, 8.500 metri quadri di residenziale, 2.500 di direzionale, la piscina da 25 metri a 10 corsie con centro acquatico multifunzioni (ilCarlino).
Soldi. Il costo previsto per la realizzazione del complesso è di 5milioni in parte a carico del comune, un milione a carico della fiera e 800mila euro di oneri di urbanizzazione. La fiera conta di incassare 14milioni dalla vendita dei terreni (ilCarlino).
Aeroporto, la gara perde una gamba. Solo tre delle quattro offerte arrivate a Enac sarebbero valide. Sembra, infatti, che una delle cordate in gara potrebbe essere presto esclusa. "Ci sono garanzie non firmate e altre cose che non tornano" (ilCarlino).
Ricapitolando: i pretendenti alla gestione del Fellini sono lo statunitense Robert Halcombe, il colosso russo Novaport, il Consorzio per lo sviluppo dell’aeroporto, formato da ABN a&b network e Air Riminum 2014 cordata che ha al suo interno una vecchia conoscenza: la Ambromobiliare (ilCarlino).
I tempi. Dopo ieri per l'apertura delle buste, la commissione si riunirà nuovamente il 28 luglio. Da Roma assicurano tempi rapidi, per evitare che l'aeroporto possa chiudere prima per mancanza di risorse. Qualche giorno fa il curatore fallimentare di Aeradria Renato Santini aveva infatti ipotizzato di dover chiudere i battenti un mese prima rispetto all'esercizio provvisorio, ovvero a fine settembre piuttosto che a fine ottobre, e aveva lamentato il fatto che a Miramare ancora non si sono viste, se non per la metà, le sponsorizzazioni promesse dal mondo dell'indotto (ilCarlino).
Polo benessere. Comune e Coopsette ai ferri corti. I lavori alla Colonia novarese sono bloccati, da tempo. Il Comune ha annunciato ieri di voler ricorrere all'arbitrato per verificare eventuali danni in capo alla società appaltatrice e chiedere i danni (Corriere).
Ci vediamo in tribunale è stata la risposta di Fabrizio Davoli, presidente di Coopsette, assicurando che "non mancherà di spendersi per vedere riconosciuta la correttezza del proprio operato e per ottenere ristoro degli ingentissimi danni economici che il Comune sta arrecando a Coopsette e RiminiTerme" (Corriere). Aggiunge anche Davoli: "I numeri sono in crescita, i risultati ottenuti e le concrete ricadute sul territorio ne costituiscono la migliore riprova".
L'accordo: "prevede il recupero della colonia (con tanto di hotel di lusso) e la realizzazione di un centro congressi da 5mila metri quadrati. Termine da rispettare: 31 dicembre 2012". In occasione di una commissione nel 2013 l’assessore ai lavori pubblici Roberto Biagini rese pubblico un parere legale: "Coopsette non ha rispettato i termini della convenzione. Davoli negò ogni colpa" (Corriere).
Gli investimenti. "Finora abbiamo investito qualcosa come 9 milioni, in sei anni la quota di mercato è stata raddoppiata, arrivando a ospitare 22mila clienti per un totale di 400mila prenotazioni" (Corriere).
Cesi, stop a tutte le attività. La decisione del liquidatore Antonio Gaiani non esclude quindi il cantiere del teatro Galli a Rimini, ma le sole situazioni di emergenza. "Giovedì, riferisce il commissario, è stata inviata la convocazione dell’incontro per l’esame congiunto della richiesta del ricorso alla cassa integrazione speciale per tutti gli attuali 403 dipendenti: l’appuntamento è per il 23 luglio al ministero" (LaVoce).
Ambiente, il grattacielo inquina troppo. Lo ha detto l'assessore Visintin nel corso dell'approvazione del Piano d'azione per l'energia sostenibile. Novantanove metri e 27 piani serviti da un vecchia centrale a gasolio. "Riqualificare il grattacielo è una priorità: si tratta del luogo più insalubre del territorio per le emissioni di anidride carbonica, con i suoi quasi 200 appartamenti, un vero e proprio quartiere in verticale" (ilCarlino).
Delfinario, sorvegliato speciale. Dopo il rilascio della licenza e la riapertura, il delfinario di Rimini continua ad essere tenuto sott'occhio dagli uomini della forestale che nei giorni scorsi hanno ispezionato in borghese e senza mandato l'impianto, senza comunque trovare ostacoli da parte della gestione, e hanno sorvolato la vasca in elicottero per scattare delle foto spaventando, sembra, le otarie (LaVoce).
Consiglio comunale esagitato. Continua a far discutere la riduzione degli interventi da 5 a 3 minuti. Giovedì scorso si è però arrivati a rischiare la rissa tra l'ex leghista Marco Casadei e Bertino Astolfi, tenuti separati da Gioenzo Renzi e dagli agenti della municipale (ilCarlino). Sembra che la discussione sul regolamento a un certo punto sia scaduta in offese personali e a qualcuno, ha dichiarato, gli si "è chiusa la vena".
Lettera aperta del presidente della Confcommercio Gianni Indino ai commercianti di Riccione: Abbiate fiducia
Lettera aperta del presidente della Confcommercio Gianni Indino ai commercianti di Riccione: Abbiate fiducia
Cari Associati, cari commercianti,
le ultime settimane sono state caratterizzate da un confronto, talvolta anche aspro, tra il sottoscritto e l’Amministrazione comunale riccionese su un tema che per alcuni potrebbe apparire secondario o di contorno, ma che in realtà è centrale, non solo per le discoteche, ma per l’intero territorio: la questione dei PR.
Mi sono fatto carico di un’azione sindacale a difesa di imprese che si sono trovate da un giorno all’altro private d’imperio di un importantissimo strumento di promozione della loro attività, a stagione in corso, ad accordi presi, a investimenti già sostenuti.
Sono certo che ognuno di voi comprenda l’enorme difficoltà di un imprenditore che deve adeguare la propria impresa ad un cambiamento così repentino e radicale. Questa volta è toccato alle discoteche, ma chi dice che la stessa cosa non possa capitare in futuro ad altre imprese, ad altre categorie, ad altri lavoratori?
Capisco e condivido le vostre lamentale per gli assembramenti dei PR davanti alle vostre attività, per le loro scorrerie lungo Viale Dante e Viale Ceccarini, per il loro abbigliamento e il loro comportamento non adeguato ai luoghi che frequentano. I titolari dei locali da ballo, tuttavia, si sono presi l’impegno a migliorare ognuno di questi aspetti da subito e, allo stesso tempo, a trovare soluzioni di promozione alternative all’utilizzo dei PR per il prossimo futuro. Serve tempo, tempo che adesso non c’è, se non per alcune iniziative comunque molto importanti, che vanno nella direzione tracciata dall’Amministrazione. Alcune discoteche hanno già affittato dei negozi per svolgere l’attività di promozione, altre stanno prendendo accordi, altre ancora stanno perfezionando collaborazioni con attività commerciali già esistenti, interessate a promuovere i locali da ballo al proprio interno.
Sto vivendo insieme a tanti altri una forte preoccupazione e cioè che la cura diventi peggiore del male. Eliminare i PR dalle strade, a parte togliere il lavoro a decine e decine di giovani, vuol dire dare un duro colpo alle imprese del divertimento della Riviera; farlo a stagione iniziata con una crisi che non accenna ad allentare la sua morsa potrebbe trasformarlo in un colpo letale. E con le discoteche in ginocchio, come ben sapete, verrebbe depauperato l’intero territorio degli investimenti e dei posti di lavoro che garantiscono, dell’indotto che creano direttamente – penso ad esempio all’impiego di artigiani per i lavori di ammodernamento, per la manutenzione e per la riqualificazione della loro offerta – e indirettamente – alberghi, ristoranti, pub, negozi, tabaccherie, solo per citarne alcuni. Con le discoteche in difficoltà, il turismo giovanile andrebbe in difficoltà e non penso che Riccione, né la Riviera se lo possano permettere.
Datemi fiducia. Stiamo cercando con l’Amministrazione di trovare una soluzione e mi auguro di riuscirci già da giovedì prossimo quando incontrerò il Sindaco Tosi. Una soluzione che terrà conto delle esigenze di ognuno di voi, per noi condizione imprescindibile per questa partita, come per tutte le altre che stiamo giocando o che vogliamo giocare nel prossimo futuro: per ridare vivacità e decoro agli assi commerciali della città, per contrastare l’abusivismo - fatto di venditori rose, giocattoli, borse, ombrelli - sempre più presente e fastidioso, per la sicurezza delle vostre attività e per il contrasto dei furti, per agevolare fiscalmente chi fa impresa, per combattere la desertificazione commerciale.
Faremo tutto questo e molto di più per il bene dei nostri associati e delle imprese, ma ancor prima per il bene della città di Riccione.
18.07.2014 | Rimini | Renzi: Notte rosa, rossa o in bianco e pericolante?
Rimini | Renzi: Notte rosa, rossa o in bianco e pericolante?
Oggetto di un'interrogazione al sindaco di Rimini Andrea Gnassi da parte del consigliere di Fratelli d'Italia Gioenzo Renzi, l'iniziativa Notte Rossa-No panic hostel promossa anche sul sito ufficiale di informazione turistica della città di Rimini tra gli eventi della Notte Rosa 2014. Una manifestazione che si è svolta "in una ex pensione di Rivabella, "Villa Manzi", sita sulla spiaggia, in mezzo ad altri alberghi, in condizioni strutturali pericolanti e transennata per ragioni di sicurezza", ha spiegato Renzi in aula ieri sera.
Era tutto regolare? Si domanda il consigliere dai banchi dell'opposizione. E chi l'ha autorizzata quella manifestazione? "Nonostante il pericoloso e fatiscente stato dell’edificio, questo è stato il contenitore della cosiddetta Casa della cultura indipendente, da venerdì 4 luglio a domenica 6 luglio, con accesso gratuito, dalle 15 a tarda notte, di mostre, drink & food, live music, performance, a cura di Opificio Beccadelli e No panic Therapy", spiega il consigliere. "La Notte Rossa- No Panic Hostel - aggiunge Renzi - per tutta la notte di Sabato 4 luglio fino alle ore sei del mattino di domenica, a detta degli albergatori, ha visto musica sparata a tutto volume sulla spiaggia dell’ex pensione a pochi metri dalle camere degli alberghi vicini con la reazione rabbiosa dei turisti, costretti ad una intera notte in bianco".
Il sindaco che ha preso parte all'additata Notte rossa, in consiglio si è "si è dimostrato entusiasta delle “performance” della Notte Rossa ed ha anticipato che tutte le autorizzazioni sono state rilasciate, dalla idoneità dell’immobile alla somministrazione temporanea di bevande, che la musica non era a tutto volume ma “soffusa”, che ha presenziato accompagnato da un “leader” del rock italiano e che Villa Manzi continuerà ad essere il contenitore delle espressioni artistiche e creative", racconta Renzi.
"Pure le forze dell’ordine sono intervenute, ma queste chiamate dagli alberghi vicini, per calmare i turisti esasperati, dichiaravano di non potere “fare nulla” in quanto tutto ciò era stato regolarmente autorizzato con tanto di permessi".