(Rimini)  "Il settore della "distribuzione del gas" è disciplinato, in Italia, da leggi e normative molto specifiche e non aggirabili in alcun modo". Lo precisa il comune di Rimini intervenendo sul 'Bando Gara Servizio Gas Provincia di Rimini'. Questa mattina davanti palazzo Garampi si è svolta la manifestazione di protesta della Cgil. "Da parte del Comune di Rimini, come è stato ribadito in tre incontri con le organizzazioni sindacali, l'ultimo pochi giorni fa in Prefettura - dichiara l'assessore Gian Luca Brasini- c'è tutta la volontà di tutelare i lavoratori, attraverso la normativa vigente".

Sul tema in sé "ricordiamo che è la legge a imporre il bando europeo ed è la stessa legge, per la tutela degli interessi dei cittadini e della trasparenza, a volere la gara pubblica per un settore che è in ritardo di anni sul problema. C'è poi un chiaro indirizzo politico del Consiglio Comunale di Rimini volto a promuovere lo sblocco delle gare dei più importanti servizi pubblici, proprio nell'ottica di garantire trasparenza e competitività a vantaggio dei nostri cittadini. A tal proposito questo indirizzo ha consentito di aver portato a termine, primi in Italia, la gara dell'idrico per il bacino riminese. Nei prossimi giorni ci renderemo disponibili ad incontrare ancora una volta rappresentanze dei lavoratori cercando soluzioni che, però, questo deve essere chiaro, non potranno essere individuate fuori dal perimetro normativo che altrimenti renderebbe attaccabile il bando stesso con danno evidente per i cittadini e le comunità locali", conclude Brasini.

"Le diverse disposizioni di legge, emanate dal 2000 fino ad oggi, regolamentano dettagliatamente pressoché tutti i principali aspetti connessi alla gestione del servizio, imponendo che esso sia svolto non a livello comunale o provinciale, ma per 'ambiti territoriali minimi' (A.Te.M.). Nel caso specifico del bando di gara pubblicato in data 30 dicembre 2020, si tratta dell'A.Tem Rimini, costituito da ben 43 Comuni, appartenenti a tre diverse e tra loro contigue province (Rimini, Forlì-Cesena e Pesaro-Urbino) e a due regioni confinanti (Emilia-Romagna e Marche)", sottlinea la nota dell'amministrazione comunale. 

In materia di personale, "la normativa in questione (D.M.21.04.2011) prevede, all'articolo 2 ("Tutela dell'occupazione del personale") testualmente quanto segue: "1. Il personale addetto alla gestione degli impianti di distribuzione del gas naturale oggetto di gara e una quota parte del personale che svolge funzioni centrali di supporto all'attività di distribuzione e misura degli impianti stessi è soggetto, ferma restando la risoluzione del rapporto di lavoro e salvo espressa rinuncia degli interessati, al passaggio diretto ed immediato al gestore subentrante, con la salvaguardia delle condizioni economiche individuali in godimento". Pertanto la normativa "speciale" del settore del gas prevede già espressamente una specifica tutela dell'occupazione, sia pure a fronte di una espressa interruzione del precedente rapporto di lavoro (con i gestori uscenti) e l'instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro (con il nuovo gestore entrante)". 

Sarebbe "certamente illegittima", secondo la normativa nazionale vigente, "l'introduzione, nelle regole di gara, di clausole che imponessero la continuità del rapporto di lavoro ex art.2112 c.c. e/o l'obbligo, per il gestore entrante, di impiegare nel territorio dell'Atem Rimini (e non altrove) i lavoratori da esso assunti dai gestori uscenti di tale ambito. Non è un caso che - sulla base delle informazioni in possesso dell'amministrazione comunale - nessuno dei circa 15 bandi di gara per il servizio di distribuzione del gas finora pubblicati dalle varie stazioni appaltanti italiane abbia previsto tutele aggiuntive ulteriori rispetto a quelle stabilite dalle norme di legge appena indicate".

 

(Rimini) Si abbassa sempre di più l'età dei giovanissimi con problemi legati alla devianza, alle difficoltà relazionali, alla piccola delinquenza, all'emarginazione sociale, all'utilizzo di sostanze stupefacenti e a forme di disagio. Per questo il progetto di prevenzione delle dipendenze WeFree #distantimavicini, promosso da San Patrignano e realizzato per il terzo anno consecutivo anche grazie al sostegno della Fondazione Oliver Twist, propone in questa edizione anche nuove attività laboratoriali dedicate in maniera specifica agli studenti che frequentano le scuole medie. Il progetto, rimodulato in modalità a distanza a causa della pandemia, arriverà a toccare in questa seconda metà dell'anno scolastico oltre 3300 studenti in 19 città di 10 regioni in tutta Italia, proponendo complessivamente 15 incontri online, 5 appuntamenti con il documentario #chiaroscuro e 5 nuovi laboratori #Raccontami e "La Torta di Fede". In questi ultimi, in particolare, gli studenti delle scuole medie vengono accompagnati nella conoscenza di sé e nell'individuazione dei valori importanti della vita attraverso l'ascolto delle testimonianze di ragazzi della Comunità di San Patrignano e attività interattive che aiutano a riflettere sulle scelte e confrontarsi con i coetanei e gli insegnanti.

"La pandemia rischia di amplificare i temi del disagio – spiegano Patrizia Russi e Silvia Mengoli, responsabili del progetto WeFree di San Patrignano -, intaccando la crescita degli adolescenti che si trovano a fronteggiare nuove dinamiche di relazione e nuovi malesseri. In questo periodo così complicato per tutti, diventa ancora più urgente sostenere i più giovani, mettendo in campo tutti gli strumenti e le soluzioni che possano offrire loro occasioni di comunicazione e condivisione con i coetanei, soprattutto all'interno dell'ambiente scolastico. Il passaggio dalle medie alla scuola superiore è un momento molto particolare nella vita dei ragazzi, una fase molto delicata che richiede attenzione e impegno collettivo da parte della comunità educante per accompagnare i giovani alla scoperta di se stessi e della relazione con l'altro".

Il progetto di prevenzione Wefree nel corso dell'anno scolastico 2020-21 ha potuto mettere in campo le attività a distanza progettate durante il lockdown, per continuare ad essere presenti nelle scuole di tutta Italia, a sostegno delle nuove generazioni e per continuare a contrastare le dipendenze e gli stili di vita a rischio. Lo scorso anno grazie al sostegno di Fondazione Oliver Twist, che da oltre 15 anni si occupa di problemi legati al disagio giovanile, sono stati raggiunti quasi 6500 studenti (3.000 presenti al WeFree Days on line) delle scuole secondarie di primo e secondo grado su territorio il nazionale, contribuendo al numero totale di oltre 26mila giovani incontrati dal progetto.

Mercoledì, 05 Maggio 2021 13:50

5 maggio

A San Marino si ballerà | Covid e liste d’attesa | C’è Gloria per i civici

(Rimini) Si è tenuto questo pomeriggio un incontro tra il Segretario di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino, Federico Pedini Amati, e il presidente del SILB-Fipe della Regione Emilia Romagna, Gianni Indino sul tema del futuro dell’intrattenimento e del turismo giovanile su questi territori.

“Invitato dal Segretario di Stato Pedini Amati, ho avuto il piacere di salire a San Marino e di confrontarmi con il rappresentante del governo per il Turismo – spiega il presidente del SILB dell’Emilia Romagna, Gianni Indino - che ha confermato come in Repubblica si voglia sempre più valorizzare il turismo giovanile e l’intrattenimento notturno. È stato un incontro cordiale, improntato alla collaborazione reciproca tra San Marino e l’area della Romagna, territorio che si è sempre rivolto ai giovani, anche in chiave turistica, attraverso un’importante offerta di intrattenimento e divertimento. Abbiamo dunque verificato esserci notevoli convergenze in merito ad iniziative che possano vedere entrambi coinvolti. A cominciare dalla proposta di organizzare a San Marino un test sugli eventi, affiancandoci a quelli che proponiamo a Milano e Gallipoli, che avverrà sulla scia di quelli che sono già stati attuati in importanti città d’Europa per verificare se sia possibile fare ripartire il settore allentando le misure restrittive che bloccano locali da ballo e spettacoli da oltre un anno”. 

“Confermo la massima collaborazione della Repubblica di San Marino con il presidente regionale del SILB, Gianni Indino sul settore dell’intrattenimento – dice il Segretario di Stato al Turismo, Federico Pedini Amati -. In questo primo incontro abbiamo ragionato su una possibile ripartenza del settore, fatto di eventi, discoteche, concerti. L’obiettivo comune e primario rimane sempre la sicurezza, dunque vogliamo portare avanti le iniziative con protocolli univoci insieme all’Italia e all’associazione dei locali da ballo, soprattutto legati all’utilizzo dei tamponi, considerando che in Italia le fasce di età di questo particolare target ancora non sono in larga misura coperte dai vaccini. Con protocolli chiari e rigidi da concordare, saremo pronti a proporre San Marino come terzo polo del test sugli eventi”.

(Rimini) Si è svolto questa mattina un sopralluogo del presidente della Provincia di Rimini Riziero Santi e del sindaco di Coriano Domenica Spinelli lungo le strade provinciali che attraversano il territorio comunale. Entro l'anno sono infatti in programma una serie di interventi di messa in sicurezza della rete viaria da parte della Provincia sul territorio di Coriano, ed è necessario quindi definire accuratamente le priorità dei lavori e la loro fattibilità.

"Grazie al lavoro in sinergia - concordano il sindaco Spinelli e il presidente Santi - si raggiungono i migliori risultati per il territorio e per i cittadini. La sicurezza delle strade del nostro territorio, oltre ad essere di fondamentale importanza per tutti coloro che ci vivono e che le percorrono giornalmente, è il biglietto da visita per coloro che scelgono di visitare questi luoghi per le loro vacanze. Viaggiare sicuri è un requisito essenziale nell'esperienza di vivere e visitare lo splendido entroterra delle colline della Romagna". A breve verrà stilato il cronoprogramma degli interventi che l'Ufficio viabilità della Provincia, presente al sopralluogo, realizzerà nei prossimi mesi a Coriano.

(Rimini) Anche Rimini sposa il format delle "Notti bianche del Cinema", la festa di mezz'estate dedicata alla settima arte promossa da diverse associazioni e realtà nazionali (tra cui Alice nella città, Anica e Anec, U.N.I.T.A.) e che prevede una maratona di 48 ore non-stop tra film, incontri ed eventi. 

"Un'idea che a Rimini potrebbe intrecciare la programmazione delle arene cinematografiche all'aperto che, se le condizioni legate all'emergenza sanitaria lo permetteranno, saranno al centro del palinsesto di eventi della stagione estiva – annuncia l'assessore alla Cultura del Comune di Rimini Giampiero Piscaglia – Confidiamo di poter tornare ad accendere i maxi schermi diffusi sulla città, per tornare a proporre quel progetto di rete che lo scorso anno ci ha permesso di riportare la magia del cinema nelle arene inedite e 'storiche' di Rimini, convogliando in un'unica direzione le energie degli operatori del settore cinematografico del territorio. Un settore tra i più colpiti dalle conseguenze della pandemia, che ancora oggi, nonostante la possibilità di riaprire le sale, si scontra con grandi difficoltà a ripartire, tra riprogrammazioni dei film da organizzare, capienza ridotta e soprattutto per il limite serale in vigore per il coprifuoco. Una strada ancora in salita, ma i sold out registrati in tante città nelle sale che hanno riaperto dimostrano come sia tanta la voglia da parte del pubblico di ritrovarsi a condividere le emozioni che solo le storie raccontate sul grande schermo sanno offrire. In questo senso la 'notte bianca' potrebbe essere l'occasione per celebrare insieme il ritorno al cinema attraverso una maratona che coinvolga non solo le principali arene, ma che accenda più schermi in contemporanea nei luoghi diffusi della città, dal mare alle colline. Un modo dunque per portare il cinema nei luoghi identitari e di incontro della città". 

(Rimini) La Giunta del Comune di Riccione ha deciso una serie di politiche di agevolazioni e di sostegno atte a favorire i flussi turistici per la prossima stagione estiva. Tra le misure adottate vi è anche quella relativa al funzionamento e alle tariffe dei parcheggi pubblici a pagamento e dei parcometri. Anche per l'estate 2021, sono stati confermati forti agevolazioni per gli abbonamenti per i parcheggi, dal 24 maggio al 30 settembre, di piazzale Toscanini (36 posti) piazzale Marchetti adiacente alla ferrovia (42 posti), Savioli di viale Dante (18 posti) e Tulipano di viale Verdi (17) e parcheggio Volta (309 posti). Per tutti la tariffa confermata è di 300 euro a posto auto. Le tariffe stagionali per i parcometri 2021 dal mese di giugno al mese di dicembre sarà invece di 350 euro per i posti in superficie. Abbonamento area parcometri valido negli interrati ossia P.le Curiel/P.le Azzarita/Piano -1 Palazzo dei Congressi, parcheggio della Stazione lo stagionale dal mese di giugno al mese di dicembre sarà di 450 euro. Infine il Comune mette a disposizione anche 40 posti auto nel primo piano interrato del Palazzo dei Congressi che gestirà direttamente in base ad una convezione stipulata con la società Unifin Italia srl. 

Il totale delle agevolazioni concesse dal Comune, il mantenimento delle tariffe come negli anni passati, rappresenta un investimento a favore della collettività (con un relativo mancato introito per le casse del Comune) di 600 mila euro.  "Gli incassi dei parcheggi pubblici rappresentato per le casse del Comune di Riccione un introito importate, ogni estate, che permette all'amministrazione di spendere in favore della comunità, in opere pubbliche, manutenzione e sicurezza stradale, in agevolazioni per il sociale, in bonus e sovvenzioni per colmare le fragilità - ha detto l'assessore alle Attività Produttive, Elena Raffaelli -. Quest'estate, il Comune di Riccione rinuncerà a 600 mila euro di nuove risorse per essere al fianco degli operatori turistici in un momento che deve essere di ripresa per tutta la comunità riccionese". 

Martedì, 04 Maggio 2021 17:11

Riccione, maggio all'insegna dello sport

(Rimini) Non si sono ancora spenti le eco del Giro di Romagna dedicato a Dante Alighieri, che Riccione guarda già ai prossimi eventi sportivi in calendario. Giovedì si presenterà ufficialmente il Challenge Riccione 2021, 1500 atleti provenienti da tutta Italia per una due giorni di grande sport con circa 40 hotel convenzionati per l'hospitality. Dall'11 al 20 maggio poi presso il Play Hall, Bocciodromo e Pattinodromo sarà la volta delle competizioni categoria "cadetti" e "giovani", valevoli per il Capionati Italiani di scherma. Oltre 1500 atleti dai 15 ai 20 anni, con accompagnatori per 45 hotel convenzionati. Il Campionato si svolgerà su 10 giorni e sarà l'anteprima dell'evento di scherma nelle categorie adulte previsto in autunno. Dal 21 al 23 maggio si svolgeranno i campionati di Salvamento, con 55 hotel convenzionati che hanno dato la disponibilità all'accoglienza. Dal 22 al 13 giugno, Riccione poi diventerà la patria del Tennistavolo. Si terrà al Play Hall il Ping Pong Tour a Ttx exsperience, con finale il 12 giugno in piazzale Roma a cura della Federazione Italiana Tennistavolo a cui il Comune di Riccione ha dato il patrocinio. 

"Abbiamo un calendario molto ricco di eventi sportivi - ha detto l'assessore al Turismo, Stefano Caldari - merito della grande affidabilità nella gestione e nell'organizzazione di tutto quello che ruota intorno a manifestazioni del genere. La cura messa alla soddisfazione delle esigenze dei partecipanti, la copertura dal punto di vista della sicurezza, con la scrupolosa applicazione delle norme anti Covid, la garanzia della presenza ad esempio del Covid manager messo a disposizione dalla Promohotels di Riccione, le nostre strutture alberghiere e sportive, hanno dato sicuramente un feedback positivo da parte delle federazioni sportive. Per questi e tanti altri motivi lo sport professionista ha scelto la nostra città come sede delle competizioni soprattutto nelle categorie giovanili. Di questo lavoro siamo molto fieri e crediamo sia la carta vincente per ripartire con una buona stagione estiva". 

(Rimini) In ambito scolastico nel periodo 19 aprile - 2 maggio 2021 si sono registrati 1.778 nuovi casi nella fascia d’età 0-18, che ricomprende bambini e studenti/alunni dai servizi 0-3 anni fino alle superiori e 161 nuovi casi fra docenti e personale scolastico. Il dato è quello complessivo regionale. Nel riminese il totale dei casi nel periodo preso in esame dal report regionale è pari a 45 totali, tra giovani in età scolare e personale scolastico. 

(Rimini)  Sono 47 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini, si tratta di 24 pazienti di sesso maschile e 23 pazienti di sesso femminile; 26 asintomatici e 21 sintomatici. Sono stati tracciati: 9 per sintomi; 38 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi. Si possono stimare in circa 165 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 2 decessi: due pazienti di sesso femminile di Rimini di 68 e 89 anni.Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 372.262 casi di positività, 488 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.546 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1,7%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 65 anni in suAlle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.755.176 dosi; sul totale, 589.362 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 199 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 164 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 285 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 36,5 anni. Sui 199 asintomatici131 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing17 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 tramite i test pre-ricovero. Per 48 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 155 nuovi casi; seguono Reggio Emilia (62), Modena (51), Rimini (47). Poi Piacenza (35), Forlì (32), Ravenna e Cesena (entrambe con 30 nuovi casi). Quindi Parma (19), Ferrara (14) e infine il Circondario Imolese (13). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.049 tamponi molecolari, per un totale di 4.451.691A questi si aggiungono anche 13.497 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 3.335 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 320.194. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 39.128 (-2.871 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 37.295 (-2.799), il 95,3% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 24 nuovi decessi: 4 in provincia di Parma (3 donne, rispettivamente di 73, 78 e 92 anni, e un uomo di 77); 2 nella provincia di Modena (entrambi uomini, di 57 e 78 anni); 5 in provincia di Bologna (4 donne, rispettivamente di 60, 81, 90 e 93 anni, e un uomo di 83 anni); 3 nella provincia di Ferrara (una donna di 33 anni e 2 uomini, entrambi di 73 anni); 1 a Ravenna (un uomo di 65 anni); 6 in provincia di Forlì-Cesena (3 donne, rispettivamente di 85, 91 e 94 anni, e 3 uomini, di 74, 76 e 89 anni); 2 a Rimini (entrambe donne, di 68 e 89 anni). Si segnala inoltre il decesso, registrato dall’Ausl di Ravenna, di una donna di 87 anni residente a Marradi (Città metropolitana di Firenze). Nessun decesso nelle province di Piacenza e Reggio EmiliaIn totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.940.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 213 (-6 rispetto a ieri), 1.620 quelli negli altri reparti Covid (-66). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 15 a Parma (-2), 27 a Reggio Emilia (-2), 30 a Modena (-4), 58 a Bologna (+2), 11 a Imola (invariato), 21 a Ferrara (-2), 13 a Ravenna (invariato), 6 a Forlì (invariato), 6 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (+2).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.102 a Piacenza (+35 rispetto a ieri, di cui 22 sintomatici), 26.445 a Parma (+19, di cui 9 sintomatici), 45.206 a Reggio Emilia (+62, di cui 23 sintomatici), 63.411 a Modena (+51, di cui 43 sintomatici), 79.567 a Bologna (+155, di cui 91 sintomatici), 12.345 casi a Imola (+13, di cui 5 sintomatici), 22.676 a Ferrara (+14, di cui 6 sintomatici), 29.451 a Ravenna (+30, di cui 22 sintomatici), 16.170 a Forlì (+32, di cui 23 sintomatici), 18.769 a Cesena (+30, di cui 24 sintomatici) e 35.120 a Rimini (+47, di cui 21 sintomatici).

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