(Rimini) Da domani i primi cento bonifici alle imprese beneficiarie dei ristori per bar e ristoranti colpiti dagli effetti della pandemia. Le imprese la cui domanda presenta irregolarità hanno tempo fino al 31 maggio per regolarizzare la propria posizione. Si tratta dei bonifici con cui sono erogati i ristori previsti dal bando della regione Emilia-Romagna, che ha messo a disposizione oltre 21 milioni di euro per i pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande (ristoranti, bar, pub, osterie etc., con codice ATECO primario 56.10.11 o 56.3) colpiti dagli effetti dei recenti provvedimenti per il contenimento della pandemia.

La settimana scorsa la Regione ha erogato i fondi alle Camere di commercio ed è, quindi, finita l'attesa per le imprese in regola con i requisiti previsti dal bando. Le imprese la cui domanda presenta delle irregolarità, invece, avranno tempo fino al 31 maggio per sistemare la propria posizione e potere quindi beneficiare del contributo a fondo perduto. L'importo dei ristori, circa duemila euro, è uguale per ciascuna impresa in regione, così come previsto dal bando. Lo stanziamento complessivo, infatti, è diviso per il numero delle imprese che hanno presentato domanda. Anche se nella liquidazione dei ristori la Camera di commercio agisce unicamente come braccio operativo della Regione Emilia-Romagna, lo sforzo organizzativo è stato notevole.

Le domande presentate, per le province di Forlì-Cesena e Rimini sono state 1.926, su un totale di 3.545 di imprese attive, numero comprensivo di sedi e unità locali, anche se ogni impresa poteva presentare un'unica richiesta di ristoro, indipendentemente dal numero di unità locali aperte. Delle 1.926 domande, 999 provengono da imprese della provincia di Rimini, a cui quindi sono destinati circa 1.990.000 euro. Le restanti 927 domande sono di imprese della provincia di Forlì-Cesena, per un importo di oltre 1.840.000 euro.

"Abbiamo agito il più rapidamente possibile, consapevoli delle difficoltà che gli imprenditori stanno vivendo – commenta Roberto Albonetti, segretario generale della Camera di commercio della Romagna –. Dopo l'istruttoria e i controlli obbligati, ora finalmente è il momento di liquidare i ristori. L'ammontare del contributo fisso per impresa ammissibile, è di poco meno di duemila euro, purtroppo una somma senz'altro piccola che non può  compensare i lunghi mesi di mancanza di incassi, ma che speriamo possa essere una boccata d'ossigeno per molti. Ora siamo pronti a collaborare, insiema al sistema camerale regionale, per i nuovi ristori della Regione, destinati alle oltre 15 mila attività economiche che finora non hanno beneficiato di ristori, come discoteche e sale da ballo, commercio su aree pubbliche, spettacolo viaggiante, gelaterie, pasticcerie e altre attività da asporto e ristorazione, palestre, imprese culturali e del settore cinematografico. Vogliamo agire in fretta e bene perché le imprese possano ricevere ulteriore liquidità, in attesa della piena ripresa, favorita dalla campagna vaccinale in atto".

(Rimini) Con un contenuto ampliamento temporaneo del cantiere di questi giorni, necessario per consentire la realizzazione della nuova cordolatura stradale delle due future piazze - “Piazza Belvedere” intramuros e “Piazza Porta Galliana” sull’area dell’antico borgo marina - sono entrati nella fase finale i lavori di valorizzazione del monumento che in epoca malatestiana regolava l’accesso da mare al cuore di Rimini. Un intervento importante che ha richiesto ulteriori verifiche archeologiche - volute dalla Soprintendenza Archeologica di Ravenna - per evitare interferenze con parti di preesistenze murarie sotterranee storiche rinvenute con le indagini archeologiche integrative appositamente effettuate. I ritrovamenti di creste murarie antiche (tardo 1500 e 1600), lacerti pavimentali (1300/1400), ed anche ulteriori porzioni di pavimentazioni relative al “Lavatoio di San Domenico”, hanno infatti reso necessaria la variazione e il perfezionamento di alcune parti strutturali e architettoniche dell’opera, incidendo sulla tempistica e modalità dei lavori e su alcuni dettagli progettuali.

 
Nel mese di marzo si sono completate le opere di fondazione e gli elementi delle piazzette, pianerottoli e rampe, necessarie per la realizzazione dei percorsi inclinati accessibili al piano medievale della porta. È stata realizzata anche una vasca d’acqua (a sfioro perimetrale) che riproporrà l’antico fossato d’acqua esistente sull’esterno di questo tratto di mura cittadine, esattamente sul sedime originario (epoca presunta tardo 1400/1500).
 
Il recente allargamento del cantiere - per il quale si è spostato il percorso pedonale sul lato opposto della Via Savonarola e tratto di Via Bastioni Settentrionali - consentirà anche di realizzare l’articolata rete di sottoservizi (illuminazione pubblica, fibre, allacci di forniture elettriche ed idriche) e la messa a dimora delle nuove alberature previste per la sistemazione dell’area di intervento. Per procedere poi alle pavimentazioni definitive nella prima settimana di maggio, per poter realizzare la fase conclusiva dei lavori e la parte delle pavimentazioni previste sul muro medioevale “federiciano”. La conclusione definitiva dei lavori è prevista per la prima metà del mese di giugno.
 
“Si tratta di un’opera importante - sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad - che oltre alla valorizzazione del patrimonio artistico, si inserisce nel processo di rigenerazione delle infrastrutture culturali, nonché di quelle legate alla mobilità attiva. Il recupero dell’antica porta di accesso al mare della città murata consentirà infatti di realizzare connessioni ciclopedonali legandosi agli interventi dell’Anello verde, le piste ciclabili che portano al Faro di Rimini,  a San Giuliano a Mare, congiungersi con l’Anello delle Piazze, il Ponte di Tiberio e tutta l'area della Piazza sull’Acqua e del Porto Antico. Un monumento che è stato per lungo tempo sepolto ma tanto importante da essere stato raffigurato addirittura nella formella del Cancro della Cappella dei Pianeti del Tempio malatestiano, la più antica immagine della città giunta fino a noi.”

(Rimini) La guardia di finanza di Rimini ha denunciato nove persone ed eseguito un decreto di sequestro per equivalenza per oltre 7,6 milioni di euro, quale profitto dei citati illeciti finanziari. Il provvedimento è in corso di esecuzione anche nella vicina Repubblica di San Marino a cura delle competenti Autorità estere interessate per rogatoria internazionale. Tutto è partito dal fallimento (sentenza del settembre 2017) di un noto gruppo societario in provincia di Rimini, costituto da una galassia di 12 società operanti nel settore dell’edilizia residenziale, le cui costruzioni si trovano principalmente in provincia di: Rimini, Bologna, Ferrara, Forlì, Pesaro ed Ancona.

"Le investigazioni, coordinate dal Sostituto Procuratore dr. Paolo Gengarelli e svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, attraverso complesse ispezioni contabili, indagini tecniche e rogatoria internazionale nella Repubblica di San Marino, hanno consentito di rilevare che le società avevano sistematicamente sottofatturato la vendita degli immobili ricevendo dai clienti milioni di euro in nero (2006-2010). Per impedirne l’individuazione i soldi venivano versati ad una banca di Rimini, di cui alcuni funzionari, come gli spalloni del secolo scorso, attraversando poi il confine hanno a più riprese portato presso una fiduciaria del Titano il danaro, riconducibile per mandato fiduciario a due degli indagati", spiegano le Fiamme Gialle.

"La fiduciaria depositava poi le somme in un suo conto presso una banca sanmarinese, da dove partivano poi bonifici verso un conto corrente detenuto nella banca riminese e intestato sempre alla fiduciaria estera. Da questo conto i soldi venivano investiti in obbligazioni della stessa banca riminese. Le operazioni erano documentate da ricevute fatte ad hoc per fare schermo e impedire la riconducibilità dei soldi agli illeciti fiscali posti in essere dagli indagati, a capo del fallito gruppo edile".

Il meccanismo "consentiva di celare il flusso monetario illecito che appariva del tutto estraneo agli artefici della ingegnosa frode, quale mero trasferimento di fondi della fiduciaria da un conto estero ad un conto italiano. Il  coinvolgimento della banca locale ha giocato un ruolo di particolare rilievo laddove il Presidente pro-tempore del C.d.A. della banca ha ricoperto, nel contempo, anche la carica di Presidente del Collegio Sindacale della principale società fallita che quella di consulente fiscale di fatto dell’intero Gruppo di imprese, consentendo di fatto all’Istituto di credito di beneficiare, tra l’altro, anche dei fondi occulti, investiti prevalentemente in obbligazioni emesse dalla stessa banca e, dunque, direttamente destinati a finanziare l’attività bancaria del medesimo istituto. In buona sostanza, i soldi così camuffati - si è accertato un flusso di oltre 20 milioni di euro - sono stati sottratti illecitamente al fallimento del gruppo riminese, intervenuto nel 2017, andando a determinare grave pregiudizio ai creditori e all’Erario".

Martedì, 13 Aprile 2021 09:24

13aprile

Classi in quarantena | Parco del mare | “Quest’estate inaugureremo il museo Fellini”

(Rimini) Sono 128 i nuovi positivi al coronavirus tracciati oggi nella provincia di Rimini. Si tratta di 69 pazienti di sesso maschile e 59 pazienti di sesso femminile; 57 asintomatici e 71 sintomatici. Sono stati tracciati: 24 per sintomi; 102 per contact tracing, la maggior parte familiari e già in isolamento al momento della diagnosi; 1 test per categoria; 1 test per rientro dall’estero (dall’Iraq). Si possono stimare in circa 188 le guarigioni. Oggi sono stati comunicati 3 decessi: un paziente di sesso maschile di Rimini di 74 anni e due pazienti di sesso femminile (di Riccione di 96 e di Mondaino di 81 anni).

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 352.131 casi di positività, 1.151 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.899 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri – dell’8,9%, molto inferiore rispetto al 23% di lunedì scorso – è comunque poco indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi sono in numero inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, sempre nei festivi, in particolare quelli molecolari vengono disposti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dai 75 anni in su; da oggi si sono aperte le prenotazioni per la fascia d’età 70-74 anni: alle ore 16.00 già superate le 90milaAlle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.135.605 dosi; sul totale, 345.862 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 442 sono asintomatici, individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 533 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 642 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,2 anni. Sui 442 asintomatici330 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing32 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 20 con gli screening sierologici6 tramite i test pre-ricovero. Per 54 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Modena con 213 nuovi casi, seguita da Bologna (203). Poi Rimini (128), Parma (125), Reggio Emilia (103). Seguono Ravenna (96), Forlì (82), Ferrara (81); quindi Cesena (60) e Piacenza (36) e, infine, il Circondario Imolese (24). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 8.229 tamponi molecolari, per un totale di 4.150.281. A questi si aggiungono anche 4.670 tamponi rapidi. Per quanto riguarda le persone complessivamente guaritesono 1.306 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 273.287. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 66.433 (-186 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 63.345, il 95,4% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 31 nuovi decessi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 94 anni); 1 in provincia di Parma (una donna di 83 anni); 1 a Reggio Emilia (una donna di 82 anni); 4 in provincia Modena (due donne, di 78 e 84 anni, e due uomini, di 73 e 99 anni); 5 in provincia di Bologna (una donna di 85 anni e 4 uomini: uno di 69 anni, due di 83 e uno di 84 anni);  9 nel ferrarese (4 donne, rispettivamente di 69, 84, 88, 95 anni; 5 uomini, di 70, 75 – quest’ultimo deceduto a Bologna –, 76, 90, 91 anni);  6 nel ravennate (4 donne, rispettivamente di 82, 83, 85 e 87 anni, quest’ultima deceduta a Ferrara; due uomini, di 72 e 87 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 81 anni), 3 nel riminese (due donne, di 81 e 96 anni, e un uomo di 74 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.411. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 332 (+2 rispetto a ieri), 2.756 quelli negli altri reparti Covid (+46).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 30 a Parma (-1), 34 a Reggio Emilia (+1), 64 a Modena (+3), 86 a Bologna (+1), 15 a Imola (-1), 39 a Ferrara (invariato), 15 a Ravenna (-2), 8 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 27 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.225 a Piacenza (+36 rispetto a ieri, di cui 18 sintomatici), 24.729 a Parma (+125, di cui 71 sintomatici), 42.267 a Reggio Emilia (+103, di cui 57 sintomatici), 60.168 a Modena (+213, di cui 138 sintomatici), 75.736 a Bologna (+203, di cui 137 sintomatici), 11.953 casi a Imola (+24, di cui 14 sintomatici), 21.607 a Ferrara (+81, di cui 24 sintomatici), 27.662 a Ravenna (+96, di cui 65 sintomatici), 14.827 a Forlì (+82, di cui 67 sintomatici), 17.596 a Cesena (+60, di cui 47 sintomatici) e 33.361 a Rimini (+128, di cui 71 sintomatici).

(Rimini) “Un rapporto sempre più forte con il mare, dove la valorizzazione dell'elemento costiero, marino e portuale diventa fattore caratterizzante per produrre una nuova attrattività urbana tutto l'anno". Manuela Fabbri, presidente #ApsBastaPlasticainMARENetwork usa le parole dell'assessore Anna Montini per commentare la proposta di adeguare il porto di Rimini per l'attracco delle navi da crociera. "La nostra associazione ecologica è d’accordo che le attività legate al mare, come mobilità, pesca e acquacoltura con la grande quantità di calze di plastica per l’allevamento delle cozze disperse da decenni sui fondali e in spiaggia, e nonostante le barche da pesca si dismettano e serva sempre meno spazio (il pesce è sempre meno e le barche vengono da fuori), in anni recenti si sia costruita la nuova darsena e un nuovo molo (la biblioteca di pietra)… abbiano tutte bisogno di una seria riorganizzazione", precisa Manuela Fabbri. Ma poi Anna Montini conclude: “E’ urgente l’avamporto anche per l’attracco delle navi da crociera”. 

"Certo 20anni fa, era il 150° di Fondazione del Primo Stabilimento Balneare con Gianni Fabbri (foto) siamo riusciti a dirottare l’ammiraglia della Costa Crociere diretta a Venezia – per le quali ora per mano del Ministro Franceschini, sempre troppo tardi, è finito lo scempio dell’entrata nei canali – fintanto che da Rimini e il Paradiso potessimo scorgerla tutta illuminata, e i croceristi godessero dei fuochi d’artificio su tutta la nostra riviera in festa, ma si trattava di un evento speciale: “Rex per una Notte”. Si vide la nave che si avvicinò di circa 5/6 miglia alla costa, durante il galà con sfilata di Versace dal Paradiso Club. Fu una deviazione concordata per mesi con Genova, dove ci recammo, costata tanto in termini di carburante ci dissero poi, seppure grati per l’evento offerto ai loro ospiti, tanto che a Gianni e me donarono il lingottino d’argento marchiato Costa Crociere". 

"Nel nostro progetto, concordato con la Capitaneria di Porto di allora, cioè con chi il mare lo conosce davvero, c’era in programma in un futuro prossimo, di farla attraccare al largo. Le navette, che ora potrebbero essere elettriche, avrebbero condotto gli ospiti a terra per la visita almeno di un giorno tra Rimini e San Marino. Le navi di sicuro non possono avvicinarsi al nostro porto. Mentre Ravenna, col suo porto marittimo già organizzato per le merci è lì apposta, coi fondali necessari. A Rimini altro di costruito, in mare, significherebbe erosione certa e sabbia persa, con l’innalzamento delle acque previsto di un metro e cinquanta entro il 2100 e l’ecosistema compromesso una volta di più". 

"Sommessamente chiediamo agli assessori a pesca e ambiente, regionale e comunale, di ragionare, non da politici che decidono in fretta perché c’è il recovery fund che preme, ma che sappiano capire ascoltando studiosi e tecnici, confrontandosi con gli ambientalisti e nei tempi dovuti. Perché una scelta del genere, come per l’impianto eolico offshore, casomai fosse proponibile, dovrebbe comunque passare al vaglio della democrazia partecipata".

"Vero, in altra epoca, da noi attraccava la Gentile da Fabriano, una piccola motonave con una trentina di cabine che conduceva in crociera per una settimana tra Rimini e la Jugoslavia. Da ragazzina la ebbi in premio per una borsa di studio, mio padre mi ci portò col mio primo fidanzatino (poi marito). Percorremmo gran parte dell’altra costa dell’Adriatico dal mare: Zara, Sebenico, Spalato, Dobrovnik, fino alle bocche di Cattaro, al confine con l’Albania. Ma era il 1967 e il tutto era di altre dimensioni, non solamente le navi". 

"Gli assessori dovrebbero sapere che ora, affinché agli armatori convenga muoverle, sono diventate città galleggianti che violentano il mare e pescano talmente in profondità da modificare l’ecosistema e i fondali, mentre il nostro mare non è sufficientemente profondo e le maree non creano il necessario ricambio". 

"Avremo modo tuttavia di affrontare serietà e competenza scientifica questi temi a fine agosto nel Summer Camp “La NATURA del MARE / RIMINI 2021, Idee e azioni per l’ecosistema marino.” Molti gli esperti di tre Università: Bologna, Ferrara e Urbino, insieme a noi, #ApsBastaPlasticainMARENetwork (associazione ecologica promotrice) i Comuni di Rimini e di Cattolica, UniRimini, Tecnopolo, Piano Strategico, Visit Romagna e altri partner di valore e prestigio. Preghiamo dunque i decisori politici di non prendere decisioni affrettate che mettano a repentaglio la sua salute: di attendere e ascoltare coloro i quali, senza interessi di parte, hanno l’autorevolezza di erigersi a portavoce del nostro capitale naturale che voce non ce l’ha".

 

Lunedì, 12 Aprile 2021 15:55

A RiminiTerme test sierologici al pubblico

(Rimini) Prosegue l'impegno di Riminiterme, la struttura termale dotata di servizi per il benessere e Poliambulatorio, a favore della sicurezza sanitaria anti-Covid. Dopo la vaccinazione dei dipendenti, l'introduzione del programma riabilitativo Post-Covid, da oggi (lunedì 12 aprile) sono partiti anche i test sierologici per il pubblico. La struttura ha, infatti, attivato un nuovo e puntuale servizio: i test sierologici anti-covid

Sono ben tre i test che potranno essere effettuali: il primo è il sierologico qualitativo IgM/IgG (cosiddetto "rapido") il cui risultato viene consegnato in giornata. Si effettua tramite prelievo venoso ed evidenzia la presenza o l'assenza degli anticorpi. L'altro tipo di test è il sierologico quantitativo IgG, per verificare la quantità di anticorpi in una infezione pregressa o dopo vaccinazione; risultato viene inviato dopo 24 ore. Infine, per chi invece vuole conoscere se vi sia una infezione in corso e la quantità di anticorpi, può scegliere il test seriologico IgG/IgM.  

"Test diversi per permettere di conoscere sia la presenza della tipologia di anticorpi che la loro quantità" – ha spiegato Franco Lamacchia, Direttore Sanitario di Riminiterme – "Il numero delle persone vaccinate e che hanno contratto il virus è sempre crescente e con i test sierologici possiamo scoprire se si è venuti in contatto col virus e misurare la quantità di anticorpi nel sangue". I test, a pagamento, verranno eseguiti dal lunedì al venerdì presso gli ambulatori di RiminiTerme.

Il Presidente di Riminiterme Luca Ioli ha affermato: "Continua il nostro impegno per rendere la struttura sempre più sicura. Siamo stati i primi ad attivare un programma riabilitativo Post–Covid e il nostro personale sanitario è stato vaccinato. Abbiamo introdotto quindi questa possibilità di effettuare i test sierologici al pubblico essendo noi un punto di riferimento importante dal punto di vista sanitario e del benessere per tutto il territorio".  È possibile prenotare i test sierologici al numero 340 3729068 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.30.

(Rimini) Sono oltre 100mila i cittadini tra i 70 e i 74 anni (quindi i nati dal 1947 al 1951 compresi) che in poche ore in tutta l’Emilia-Romagna hanno già prenotato la vaccinazione contro il Covid-19, quasi un terzo del target complessivo, che è di 250mila. Dall’apertura delle agende, oggi, fino alle 19 hanno fissato data e luogo dei loro appuntamenti per la somministrazione oltre 113mila emiliano-romagnoli: Nel dettaglio, dall’apertura delle prenotazioni e fino alle 19, gli appuntamenti fissati sono stati complessivamente 100.742, così distribuiti sul territorio: 4.332 a Piacenza, 8.350 a Parma, 11.880 a Reggio Emilia, 17.880 a Modena, 26.084 a Bologna, 4.048 a Imola, 7.438 a Ferrara e 20.730 nelle province di competenza dell’Ausl della Romagna, cioè Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini (dove hanno prenotato in 5.621).    

“Registriamo con soddisfazione che in un solo giorno abbiamo raggiunto un’adesione molto alta un po’ ovunque sul territorio- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Una buona notizia, dunque, perché significa che la campagna vaccinale, se verranno rispettati i tempi di consegna delle dosi, andrà avanti sempre più speditamente. Vaccinando anziani e fragili potremo avere un significativo calo delle vittime, e questo è già di per sé un risultato straordinario”.

La vaccinazione in Emilia-Romagna. L’Emilia-Romagna è la prima grande regione per persone immunizzate in rapporto alla popolazione, con la capacità di somministrare oltre un milione di dosi al mese in presenza della quantità necessaria. Alle 13 di oggi, sono 1.132.461 le dosi complessivamente somministrate, di cui 345.158 seconde dosi, quindi le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Oltre il 73% gli ultraottantenni che hanno già ricevuto almeno la prima dose, ed entro i primi di maggio la copertura sarà totale.

Proseguono anche le vaccinazioni di chi ha dai 75 anni in su e delle persone con patologie critiche e gravi disabilità di qualunque età, a cui si aggiungono, da oggi, quelle dei 70 anni e oltre.

L’obiettivo è quello di completare la vaccinazione degli over80 entro fine mese, massimo la prima settimana di maggio, sempre entro aprile aver somministrato almeno la prima dose alla maggior parte degli over70 e avviare quelle degli over60, le fasce d’età sulle quali bisogna concentrare l’attività di vaccinazione secondo le ultime direttive nazionali del Governo e della gestione commissariale.

Avanti anche con la vaccinazione del personale sanitario e delle strutture socio socio-sanitarie-assistenziali, compresi i degenti per la quasi totalità immunizzati.

(Rimini) "L'eventuale scelta del Governo di lavorare per la creazione di "Isole Covid Free" mi trova in totale disaccordo e per questo spero che il Ministero del turismo possa fare un passo indietro e ripensarci" Così Emma Petitti, presidente del consiglio regionale dell'Emilia Romagna. "La lotta alla diffusione del virus deve rientrare in un'operazione di contrasto di respiro nazionale, che garantisca a ogni territorio equità e pari opportunità, senza avvantaggiare l'uno a discapito di un altro. La campagna vaccinale sta procedendo a pieno ritmo. Certo, se avessimo tutte le dosi che ci spettano, potrebbe accelerare ancora di più. Ma comunque deve andare avanti con regolarità, secondo le linee già tracciate: prima i più anziani e le persone più vulnerabili. Non ci possono essere corsie preferenziali, anche perché, come sappiamo, tutto ciò, a cascata, si riflette negativamente su qualcun altro, generando disordine e storture".

La procedura "deve essere uguale per tutti. Solo così possiamo assicurare una reale ripresa della nostra economia e dell'industria turistica in tempi rapidi e all'insegna di una logica comunitaria, che rigetti meccanismi di campanilismo su un tema così rilevante come quello dell'intreccio tra piano vaccinale e turismo. Bisogna guardare oltre al proprio steccato e pensare a una ripartenza collettiva, senza scorciatoie. Come abbiamo più volte ripetuto, la pandemia la si sconfigge solo lavorando insieme. Così possiamo davvero rimettere in moto l'economia e farci trovare pronti per l'estate. Quello su cui serve concentrarsi ora è aumentare il numero di vaccini giornalieri".

(Rimini) Non si trattava solo di un assembramento, già di per sé vietato dalle norme anti covid, ma di un vero e proprio party a base di alcol e droga, con una decina di giovani. A rovinare la festa ai ragazzi è stata la Squadra di Polizia Giudiziaria in abiti civile che sabato notte era impegnata nel presidio del territorio e nel controllo della circolazione stradale. 


Tutto è iniziato da un normale controllo delle vie del centro storico, dove la pattuglia in abiti civili - verso le 23,30 - ha notato un giovane che, probabilmente riconoscendo l'auto civetta, ha tentato di nascondersi dietro ad alcune autovetture parcheggiate. Il gesto, che ha fatto insospettire gli agenti ha portato al fermo del ragazzo e alla sua identificazione. Il giovane riminese, senza documenti - poi risultato con precedenti penali specifici per reati di droga - ha dichiarato agli agenti che abitava dall'altra parte della città e stava andando in casa di amici. Da lì - considerato anche l'orario - il controllo presso l'abitazione per concludere l'identificazione del ragazzo e per verificare l'eventuale presenza abusiva di assembramenti.  
È bastato che si aprisse la porta dell'appartamento per far capre agli agenti che non si trattava solo di un semplice assembramento, ma di un piccolo party a base di droga e alcol. All'interno dell'abitazione infatti, da cui fuoriusciva un fortissimo odore di marijuana, gli uomini della PG si sono trovati davanti una decina di ventenni, ragazzi e ragazze, tutti italiani e residenti a Rimini, intenti a fumare e bere alcolici.  Sono stati gli stessi ragazzi che hanno dichiarato agli agenti di avere con sé della droga; 5 di loro infatti hanno subito consegnato spontaneamente le sostanze stupefacenti per un totale di 10 gr tra marijuana hashish e cocaina, posti sotto sequestro. 
Gli agenti hanno sanzionato tutti presenti con un verbale di € 400, secondo le norme che disciplinano l'emergenza sanitaria che vieta gli assembramenti, segnalando alla Prefettura i 5 giovani trovati in possesso di sostanze stupefacenti, come prevede l'art 75 per il possesso di modiche quantità per uso personale.
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