Aggiornamento coronavirus: 89 positivi, 4 decessi, 200 guariti
(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 167.969 casi di positività, 894 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.303 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri cala ancora ed è del 4,6%. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 421 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 274 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 349 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46 anni.
Sui 421 asintomatici, 281 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 40 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 3 con gli screening sierologici, 5 tramite i test pre-ricovero. Per 92 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Piacenza con 104 nuovi casi, Reggio Emilia 103, Modena 102; quindi Ravenna (93), Rimini (89), Bologna (80), Parma (74), Ferrara (39). Poi i territori di Cesena (129, Forlì (45) e Imola (36). Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 19.303 tamponi, per un totale di 2.538.045. A questi si aggiungono anche 352 test sierologici e 8.507 tamponi rapidi effettuati da ieri. Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.288 in più rispetto a ieri , di cui 200 a Rimini, e raggiungono quota 103.543. I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 56.812 (1.484 in meno rispetto a ieri), di cui 2.980 a Rimini. Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 53.993 (-1.442), il 95% del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 90 nuovi decessi: 5 a Piacenza (due donne di 74 e 81 anni e tre uomini di 74, 85 e 90 anni); 5 a Parma (tre donne, una di 85 e due di 94 anni e due uomini di 82 e 83 anni); 5 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 81 e 82 anni e tre uomini di 80, 82 e 93 anni); 6 a Modena (5 donne di 69, 82, 84, 90 e 91 anni e un uomo di 85 anni); 39 in provincia di Bologna (16 donne di 75, due di 84, 85, 86, due di 88, 89, 91, 92, due di 93, 94, due di 95, 98 anni e 24 uomini di 44, 55, 59, 68, due di 75, 76, due di 78, due di 81, 82, due di 83, tre di 87, 88, 89, 90, due di 91, 96); 7in provincia di Ferrara (quattro donnedi 74, 79, 82 e 85 anni e tre uomini di 72, 82 e 87 anni); 11 nel ravennate (sei donne di 79, 81, 84, 85, 87 e 96 anni e sei uomini di 41, 68, due di 82, 89 e 91 anni ); 4 a Forlì-Cesena (tre donne nel forlivese di 83, 85 e 86 anni e un uomo del cesenate di 85 anni); 4 a Rimini (due donne di 61 e 99 anni e due maschi di 58 e 85 anni, di cui uno residente a Cesena) e 3 da fuori Emilia-Romagna (una donna di 82 anni e due uomini di 61 e 68 anni). Si precisa che dei 90 decessi comunicati oggi in Regione, 76 sono relativi ai giorni 25-29 dicembre e 14 ai giorni 14-24 dicembre. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 7.614.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 221 (1 in più rispetto a ieri), 2.598 quelli negli altri reparti Covid (-43). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 11 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 14 a Parma (+2 rispetto a ieri), 18 a Reggio Emilia (-1), 52 a Modena (+1), 46 a Bologna (-2), 11 nel territorio imolese (+2), 25 a Ferrara (invariato rispetto a ieri), 21 a Ravenna (+1), 4 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (invariato) e 16 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 15.234 a Piacenza (+104 rispetto a ieri, di cui 54 sintomatici), 12.807 a Parma (+74, di cui 53 sintomatici), 22.939 a Reggio Emilia (+103, di cui 19 sintomatici), 30.323 Modena (+102, di cui 64 sintomatici), 33.401 a Bologna (+80, di cui 25 sintomatici), 5.405 casi nel territorio imolese (+36, di cui 16 sintomatici), 8.857 a Ferrara (+39, di cui 13 sintomatici), 12.401 a Ravenna (+93, di cui 51 sintomatici), 5.861 a Forlì (+45, di cui 37 sintomatici), 6.112 a Cesena (+129, di cui 92 sintomatici) e 14.629 a Rimini (+89, di cui 49 sintomatici).
Riccione, incrocio pericoloso: arriva il vistared
(Rimini) E' stato collaudato questa mattina dai tecnici installatori e dal personale della Polizia Locale di Riccione, il VistaRed, il documentatore video di infrazioni semaforiche più utilizzato dai Comandi di Polizia Locale in Italia, posto sulla Statale 16 in corrispondenza del Cimitero Greco. Il sistema rileva in automatico le infrazioni al semaforo rosso in entrambe le direzioni h24 ed entrerà in funzione nel 2021. Secondo le statistiche della Polizia Locale, nel tratto di strada in cui entrerà in funzione il VistaRed è presente uno degli incroci più pericolosi della Statale 16 e dove il 10 luglio del 2018 si verifico un duplice incidente mortale nello scontro tra una moto e una bicicletta. Tra il 2018 e il 2020, sempre nello stesso punto si sono verificati altri tre incidenti con feriti gravi, con particolare incidenza degli eventi tra i mesi di luglio e agosto. Il VistaRed collaudato oggi è il terzo sul territorio di Riccione: gli altri due sempre sulla Statale 16: uno all'incrocio di viale Abruzzi e l'altro all'incrocio di viale Palermo - viale Potenza. Il primo VistaRed a Riccione è stato installato nel 2018 e secondo le statistiche della Polizia Locale, si è passati da circa 40 infrazioni semaforiche al giorni commesse nei primi mesi di utilizzo del documentatore, alle 10 attuali, confermando la validità del sistema per prevenire incidenti stradali. Si ricorda che passare con il semaforo rosso comporta una sanzione di 167 euro, che diventa di 222 se l'infrazione è commessa nelle ore notturne oltre a 6 punti di penalità sulla patente. Inoltre se si commette la medesima infrazione una seconda volta in due anni, si può incorrere nella sospensione della patente.
"E' evidente che esistono tratti di strada in cui la sicurezza stradale va tutelata con maggiore incisività - ha sottolineato l'assessore alla Polizia Municipale, Elena Raffaelli -. Troppi gli incidenti dovuti alle cattive abitudini al volante. La tecnologia ci viene incontro per tenere alta la guardia degli automobilisti e tutelare l'incolumità dei cittadini. E' quasi impensabile che ancora oggi ci possano essere degli automobilisti che passano con il rosso, mettendo a rischio la propria e l'altrui vita, compito di un'amministrazione è anche dissuadere da comportamenti potenzialmente nocivi, nel rispetto delle regole e per il bene tutti".
Vaccini, sedici scatole per Rimini
(Rimini) Vaccino, si parte a tutti gli effetti. Dopo il Vaccine day di domenica scorsa, tra due giorni, giovedì 31 dicembre, inizierà la somministrazione della prima dose a medici, infermieri, operatori e degenti delle Cra dell’Emilia-Romagna. Già pronto il cronoprogramma delle consegne: le dosi di vaccino Pfizer arriveranno sul territorio italiano nella tarda serata di oggi. L'azienda procederà poi direttamente alla consegna, a partire da domani mattina, nei siti individuati. Nella nostra regione arriveranno entro il 25 gennaio prossimo 220 scatole di vaccino; all’interno di ogni confezione ci saranno fino a 1.170 dosi, per un totale di oltre 257.400. È il quantitativo che - dopo il primo carico arrivato il 27 per il Vaccine day - sarà consegnato e distribuito alle Aziende Usl e alle Aziende ospedaliero-universitarie, da Piacenza a Rimini, per consentire l’avvio di questa prima fase della campagna di vaccinazione rivolta al mondo della sanità.
In cinque distinte giornate saranno dunque completate tutte le consegne del mese di gennaio: dopo quella di domani mattina, le consegne sono previste per i lunedì 4, 11, 18 e 25 gennaio. Gli arrivi delle confezioni di vaccino continueranno anche per il mese di febbraio, per consentire il completamento dei cicli che prevedono la somministrazione di due dosi a distanza di 18-23 giorni l’una dall’altra. E a marzo si partirà con la campagna vaccinale per tutto il resto della popolazione.
A darne notizia, oggi in videoconferenza stampa, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha anche annunciato per i primi mesi del 2021 un piano di investimenti per l’Emilia-Romagna da 145 milioni di euro (138 statali e 7 regionali), per la medicina del territorio. Entro gennaio, infatti, si completerà l’istruttoria del ministero della Salute per il finanziamento dell’Accordo di Programma (V fase, primo stralcio), per arrivare poi alla firma con il Governo nelle settimane successive. Le risorse sono destinate all’adeguamento delle strutture ospedaliere, alle cure palliative e dotazioni tecnologiche e informatiche, ma soprattutto per nuove Case della salute, cui andrà il 30% dei 145 milioni previsti. Case della salute che in Emilia-Romagna sono già 124; entro il 2021 ne saranno aperte circa 18 nuove e complessivamente una trentina entro il 2023.
“A distanza di soli quattro giorni dal Vaccine day, siamo pronti ad avviare dal 31 dicembre la campagna di vaccinazione vera e propria, con un cronoprogramma di consegna delle dosi che è già stato definito e organizzato dalla Regione, come sempre insieme alle Aziende sanitarie- ha spiegato il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini-. Come avevamo annunciato partiamo con medici, infermieri e tutto il personale sanitario, gli operatori e i degenti delle Cra. Ci attende un percorso impegnativo, ma è il percorso a cui guardiamo con speranza e fiducia per uscire dalla pandemia. Il 27 dicembre tutto è andato bene e la macchina è pronta per affrontare ora un periodo tanto complesso dal punto di vista organizzativo, quanto importante dal punto di vista medico”.
“Voglio ribadire ancora una volta- ha aggiunto Bonaccini- l’orgoglio per il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, per la rapidità con cui ha saputo organizzarsi per ricevere il vaccino e conservarlo. Non solo: prima ancora per la disponibilità, espressa da una percentuale altissima del personale sanitario, a sottoporsi alla vaccinazione. Nel frattempo, continuiamo nell’impegno, come singoli e come comunità, a non abbassare la guardia, perché la luce in fondo al tunnel si vede, ma per uscirne c’è ancora bisogno di tempo”.
“Questo anno si chiude poi con un’altra buona notizia- ha annunciato Bonaccini -: entro il prossimo mese si completerà l’istruttoria del ministero della Salute per il programma, cofinanziato Stato-Regione, che prevede investimenti straordinari per la medicina del territorio, che come sempre abbiamo detto sarà anche per il futuro la nostra stella polare”.
Da Piacenza a Rimini, i punti dove verranno effettuati i vaccini. I punti identificati dalle singole Aziende per la somministrazione dei vaccini sono: per Piacenza il Laboratorio analisi dell’Ospedale; per Parma l’Ospedale Maggiore; per Reggio Emilia l’ex ospedale Spallanzani; per Bologna l’Autostazione delle corriere, l’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli e la Casa di Residenza “Cardinal Giacomo Lercaro”; per Imola il Medical Centre dell’Autodromo; per Ferrara l’Ospedale Sant’Anna di Cona; per la Romagna il Pala De Andrè a Ravenna, il Quartiere Fieristico di Rimini, Cesena Fiera. Cambio di sede, rispetto a al giorno del Vaccine Day, per Modena: le somministrazioni, a partire dal 31, verranno effettuate all’Ospedale civile di Baggiovara.
Vaccini, consegna e distribuzione: ecco il cronoprogramma. Tutti i punti di consegna regionali hanno celle a temperatura bassissima, -70%, cosiddette “Ult” (ultra low temperature) per consentire la conservazione del vaccino. La prima scatola del vaccino Pfizer-BioNtech, con 975 dosi, partita dal Belgio il 24 dicembre alla volta di Roma, è stata presa in carico dall’esercito ed è arrivata il 27 dicembre all’ospedale Bellaria di Bologna, per essere distribuita nei punti del territorio regionale per il V-day. Tutte le altre confezioni verranno consegnate direttamente da Pfizer.
Domani sono in arrivo 44 scatole: 11 per Bologna, 1 per Imola, 4 per Ferrara, 3 per Forlì-Cesena, 6 per Modena, 5 per Parma, 3 per Piacenza, 3 per Ravenna, 5 per Reggio Emilia e 3 per Rimini. Lunedì 4 gennaio verranno consegnate altre 46 scatole: 11 per Bologna, 1 Imola, 4 per Ferrara, 4 per Forlì-Cesena, 6 per Modena, 6 per Parma, 3 per Piacenza, 3 per Ravenna, 5 per Reggio Emilia e 3 per Rimini.
A distanza di una settimana è in programma, per lunedì 11 gennaio, la consegna di altre 45 scatole: 12 per Bologna, 1 per Imola, 4 per Ferrara, 3 per Forlì-Cesena, 6 per Modena, 5 per Parma, 3 per Piacenza, 3 per Ravenna, 5 per Reggio Emilia e 3 per Rimini. Lunedì 18 gennaio verranno consegnate 45 scatole: 8 per Bologna, 1 per Imola, 4 per Ferrara, 4 per Forlì-Cesena, 8 per Modena, 5 per Parma, 3 per Piacenza, 3 per Ravenna, 5 per Reggio Emilia e 4per Rimini.
Dopo una settimana, lunedì 25 gennaio arriveranno in Emilia-Romagna altre 40 confezioni di vaccino: 5 per Bologna, 1 per Imola, 3 per Ferrara, 3 per Forlì-Cesena, 9 per Modena, 4 per Parma, 3 per Piacenza, 4 per Ravenna, 5 per Reggio Emilia e 3 per Rimini.
Confcommercio: 300mila imprese chiuse nel 2020
(Rimini) “Le imprese sono allo stremo e se continua così non sopravvivranno". Lo dice laconico il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino chiedendo "interventi immediati e corposi dal punto di vista economico, non certo il 15% del fatturato perso ad aprile o l 10% sui giorni di chiusura di dicembre. Le piccole imprese sono la base del tessuto economico del nostro Paese e la loro scomparsa sarebbe un danno enorme per l’intera società. Nel 2020 ne sono già sparite 300.000, come certifica l’Ufficio Studi Confcommercio. Tra emergenza Covid e crollo dei consumi è stata chiusura definitiva per oltre 390mila imprese a fronte delle 85.000 nuove aperture: un’impresa su tre dunque non riaprirà più i battenti".
I settori più colpiti "sono commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature, ristorazione, tempo libero, agenzie viaggio e trasporti. Insomma, tutto il mondo del turismo e del suo indotto. Proprio in questi giorni in cui si tenta di salvare il salvabile di una stagione invernale che è di fatto saltata mettendo in ginocchio interi territori con i quali siamo solidali, riteniamo inutile ogni sforzo che non guardi al settore turismo nella sua totalità, come il comparto imprescindibile su cui basare la ripartenza. Per il turismo italiano serve un Piano Marshall che al momento non è stato nemmeno pensato: sembra invece che le istituzioni al governo siano miopi da questo punto di vista. La conferma ce l’abbiamo dalla bozza sulla ripartizione dei fondi del Recovery Fund, che vedono stanziare per il turismo 3,1 miliardi di Euro. Solamente 3,1 miliardi di Euro, ovvero l’1,58% dei 196 miliardi complessivi. Una cifra assolutamente insufficiente che denota una mancanza di strategia per il potenziamento e la valorizzazione di una risorsa che da sola produce il 13% del Pil nazionale. Come se non bastasse, in questi 3 miliardi non c’è nulla per il mondo dell’accoglienza e della ristorazione che è completamente assente. Così, solo per intenderci, sono 17 quelli stanziati per la parità di genere. Tema importantissimo, ci mancherebbe. Ma qui, oggi più che mai, serve una parità di trattamento e uno studio sulle reali esigenze del Paese. Serve ora, prima che sia troppo tardi, un piano strutturale di rilancio del turismo, l’unica vera miniera d’oro".
La Regione Emilia Romagna "da parte sua si sta adoperando per poter dare il proprio contributo, che riteniamo lodevole, ma che non può essere sufficiente. La grande attenzione posta per le imprese emiliano-romagnole dal governatore Bonaccini è tangibile, i fondi inizialmente previsti sono stati triplicati, ma da sola l’amministrazione regionale può fare ben poco per risolvere un problema ormai strutturale. Ben vengano gli aiuti economici per le categorie in crisi, ma come ho già detto, ora abbiamo bisogno di un’operazione di ampio respiro. In questi lunghi mesi noi di Confcommercio come rappresentanti di categoria abbiamo lavorato alla mediazione per migliorare decisioni e provvedimenti, ma ora il tempo delle parole è finito perché le abbiamo consumate tutte. La rabbia sale ed è tangibile: molti stanno chiudendo, altri lo faranno a breve ingrossando le fila di chi non ha più niente da perdere. Non vorremmo mai tornassero i tempi dello scontro sociale, perché ad essere in crisi ora sono i piccoli imprenditori e i professionisti, ma appena termineranno i blocchi dei licenziamenti, si rischia anche il tracollo occupazionale. Uno studio dei Consulenti del Lavoro conferma che il grosso dei licenziamenti si registrerà nel settore degli alloggi e della ristorazione, seguito dal commercio con cifre che possono sfiorare il 30% degli organici. Il Paese non ha più la forza di aspettare. Bisogna fare bene, ma soprattutto fare presto”.
Perde lavoro e poi casa durante l'emergenza sanitaria: il comune la aiuta
(Rimini) Si nascondono nelle pieghe del dramma collettivo dell'emergenza sanitaria e, quasi, diventano impossibili da scovare, ascoltare, sostenere. Sono le storie di uomini e donne le cui traiettorie, già incerte, vengono minate dalle conseguenze economiche e sociali del Covid. Persone che, fuori dal periodo di emergenza, riescono a mantenere una sorta di equilibrio ma, con le nuove difficoltà, entrano in crisi, manifestando ai servizi territoriali bisogni sociali inediti.
È il caso di Sofia (nome di fantasia), una donna adulta che vive da sola, in autonomia, grazie al suo impiego. Sofia non ha rete famigliare, e si mantiene solo grazie al suo lavoro che però, improvvisamente, viene a mancare a causa dell'emergenza sanitaria. È il detonatore che fa scoppiare una situazione esistenziale che si regge su labili equilibri, relazionali ed economici. Sofia, senza più il lavoro, sua unica fonte di sostentamento, non riesce infatti a sostenere più il pagamento dell'affitto. La donna entra in crisi ma, invece di aiuti, riceve, come in un turbine di disperazione, atti di violenza e minacce via via più pericolose da parte del padrone della casa in cui è in affitto. Si sente sola, e in pericolo, ma non riesce a reagire, perde la fiducia in se stessa e negli altri, fino alle conseguenze più estreme. Da una parte, sente di non poter subire oltre la violenza e le minacce del padrone di casa, dall'altra non trova in se la forza per reagire. Si fa male, tenta anche il suicidio, senza riuscirci.
È allora che si rivolge alla rete territoriale dei servizi, dove prima allo sportello Dafne e poi allo sportello sociale del Comune di Rimini, trova finalmente ascolto e sostegno. Si attivano le volontarie e anche le assistenti sociali del Comune di Rimini che, una volta valutata la situazione, decidono di togliere Sofia dalla sua attuale abitazione per trasferirla momentaneamente in un appartamento più protetto. Il sostegno abitativo ed economico viene attivato, grazie alle specifiche risorse a favore di donne vittime di violenza e finalizzate alla loro messa in protezione nel periodo di emergenza sanitaria .
Per Sofia viene attivato un percorso di emergenza abitativa di tre mesi, al termine del quale viene attivato un percorso di sostegno e accompagnamento, grazie al quale riesce ad accedere al reddito di cittadinanza. Un percorso grazie al quale Sofia sta cercando, progressivamente, di ritrovare una normalità abitativa e un equilibrio esistenziale. Una sfida difficile ma che, ora, sa di non essere sola ad affrontare, grazie all'aiuto, non solo economico, dei servizi territoriali.
Bonus affitti e sostegno all'abitare. In estate Più di 700 mila euro a sostegno di Rimini nord. Già in estate il Comune di Rimini, a nome del distretto di Rimini, aveva avviato un bando per bonus affitti e sostegno all'abitare, utilizzando più di 700 mila euro messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna. Un aiuto concreto a chi, dopo il Covid-19, non riesce più a sostenere le spese dell'affitto. Bonus affitto e sostegno all'abitare, unitamente alla sospensione degli sfratti voluta dal Governo, formano un corposo sistema di welfare locale che Rimini ha voluto mettere a disposizione in primis per le famiglie e i singoli più colpiti dall'emergenza sanitaria.
"Disperazione e speranza ai tempi del Covid – sottolinea Gloria Lisi, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – sono simboleggiate al meglio da questa storia di disagio, violenza e riscatto. Una storia che spiega come cambiano le domande di aiuto e, di conseguenza, anche la tipologia di aiuti dei servizi territoriali. Servizi che si basano su persone che, oltre ad essere bravi professionisti, dimostrano una volta di più l'umanità, la profondità e l'empatia che rende nobile la professione dell'assistente sociale. Rimini è anche questa, una città che affronta i problemi caso per caso, cercando risposte nuove a problemi inediti. Una sfida difficile, acuita dalla crisi sanitaria, ma che ci fa capire, insieme a Sofia, che ne possiamo uscire solo stando insieme, tendendoci una mano, sentendoci comunità".
Approvato bilancio triennale. Le risposte della provincia al comune di Riccione
(Rimini) Il sindaco del Comune di Riccione, come annunciato non ha preso parte all’assemblea dei sindaci della provincia di Rimini che ha espresso parere favorevole al Bilancio di previsione 2021/2023 della Provincia. Ha fatto però pervenire, poco prima della stessa, una serie di osservazioni "che meritano una risposta, soprattutto per chiarire le molte inesattezze", sottolineano dall'ente provinciale.
"Quanto al mantenimento delle partecipazioni in Start, PMR ed AMR va fatta una distinzione che non dovrebbe sfuggire all’amministrazione riccionese. L’uscita della Provincia da Start è già programmata da tempo. E’ sufficiente leggere i documenti del Bilancio, ma trattandosi di società della quale si detiene una quota, decidere di uscire non significa automaticamente uscirne, come il Comune di Riccione dovrebbe ben sapere. AMR è invece un’Authority, un’agenzia dalla quale non si può uscire per legge (perché non prova ad uscirne il Comune di Riccione?), mentre PMR è una società strumentale che non eroga alcun servizio di trasporto pubblico, per cui oltre a non essere previsto alcun obbligo di uscita non se ne vede la ragione". Per quel che concerne il "mantenimento della partecipazione in tre enti che si occupano tutti di congressuale, il Comune di Riccione fa una certa confusione. La Provincia partecipa direttamente solo in “Rimini Congressi” che detiene una partecipazione in IEG, la partecipazione in IEG è quindi indiretta. Si è invece già provveduto alla fusione per incorporazione della “Società del Palazzo” con “Rimini Congressi” per ottenere la massima razionalizzazione dei costi".
Sulle nuove assunzioni del personale programmate "si procede nel rispetto delle norme e dei contratti in vigore. Si è provveduto con la mobilità tra enti per due posizioni e si procederà alla mobilità interna per una posizione, nei limiti consentiti dalle norme. Per il resto si procede come previsto dalla normativa che privilegia l'assunzione mediante concorsi o utilizzo di graduatorie concorsuali valide". Sugli interventi "definiti dall’amministrazione riccionese “indifferibili” rispondiamo che c’è un elenco programmato di interventi secondo una scala provinciale di priorità. Ma il riferimento all'intervento sul Volta Fellini ci fa piacere, visto che su questo, come su altri investimenti possibili e da programmare, è necessaria la collaborazione del Comune di Riccione nell'individuazione di aree idonee alla realizzazione della nuova scuola, investimento che la Provincia è pronta a mettere in campo a partire dalla progettazione".
Per quanto riguarda gli interventi sulle strade provinciali "ritenuti dall’amministrazione di Riccione “troppo dilatati” siamo nell’ambito, come per tutti i comuni, della programmazione triennale degli investimenti che tengono conto delle maggiori criticità presenti sul territorio. La capacità programmatoria è un aspetto virtuoso dell’azione amministrativa. L’osservazione appare davvero intempestiva e ingenerosa visto che gli investimenti sulla viabilità provinciale dopo anni di interventi ridotti al minimo per via dei pesanti tagli di risorse, negli ultimi due anni hanno ripreso con consistenza, continuità e programmazione pluriennale". Riguardo all’emolumento del Presidente, "pur considerato l’evidente e consueto intento polemico personale del Sindaco Tosi, si chiarisce che lo stesso già percepisce una indennità unica, equamente ripartita fra Comune e Provincia. Tuttavia il Presidente, pur non aderendo al pensiero demagogico e populista, non si sottrarrebbe a decisioni che dovessero riguardare l’insieme degli amministratori pubblici".
Statale 16-Viale Vittorio Veneto: acquisizione aree per nuova rotonda
(Rimini) Sarà firmato domani l'atto che ufficializza l'acquisizione da parte del Comune di Rimini di oltre 50mila quadrati nell'area tra via Cavalieri di Vittorio Veneto e la Statale 16, un'ampia porzione di terreno che servirà alla realizzazione della nuova rotatoria nell'ambito degli interventi di connessione del polo intermodale tra Ss16, aeroporto e fermata del Metromare di Miramare. In prospettiva potranno essere utilizzate anche per realizzare una navetta di collegamento tra la fermata del Metromare Miramare Airport e l'aeroporto. L'acquisizione delle aree, atto deliberato in consiglio comunale e che consente anche di chiudere il contenzioso presente col privato, rappresenta quindi un passo avanti per la realizzazione di una delle opere strategiche per la viabilità della città finanziate coi Fondi Sviluppo e Coesione 2014 – 2020 e che comprende un gruppo di interventi dedicati alla messa in sicurezza SS16 in corrispondenza dell'attraversamento del centro abitato di Rimini.
In questa categoria di interventi finanziati attraverso i fondi Fsc rientra anche la prossima realizzazione, questa volta nel quadrante nord della città, della rotatoria tra via Grazia Verenin e la Statale 16, che consentirà la riorganizzazione della viabilità di accesso alla zona abitata a monte della SS16. Approvato solo pochi giorni fa in consiglio comunale, nelle prossime settimane si procederà con la progettazione esecutiva per poter mettere a gara l'opera entro la prima parte del 2021. Un'opera che va a completare la riorganizzazione della mobilità della zona nord, in previsione dell'imminente conclusione dei lavori di ampliamento dell'asse Mazzini-Serpieri-Domeniconi-Caprara, parallelo ai lungomari e alla Statale.
Gli interventi più attesi dal territorio riguardano però le due rotatorie tra la Ss 16 e la consolare di San Marino e tra la Ss 16 e via Montescudo. Secondo il programma di Autostrade per l'Italia, l'avvio dei lavori per la prima infrastruttura è previsto per il mese di marzo, per la seconda si comincerà in autunno. Le due rotatorie rientrano in un più ampio progetto che comprende in tutto nove interventi, sulla SS16 tra il Comune di Rimini e quello di Riccione e che prevedono tra gli altri la realizzazione di un sottopasso e un percorso ciclopedonale nella zona Covignano e di un sottopasso ciclopedonale con Via della Fiera. In questi giorni infine Hera sta procedendo proprio in via della Fiera con quella che tecnicamente si definisce "risoluzione delle interferenze" relativa cioè alla messa a punto dei sottoservizi esistenti in un cantiere.
Porto, viale Ceccarini, Spazio Tondelli: Riccione approva il piano dei lavori pubblici
(Riccione) Il Consiglio comunale di Riccione ha approvato ieri sera a maggioranza (15 voti favorevoli), il Piano triennale dei lavori pubblici 2021-2023 compreso l'elenco dei lavori annuali e Bilancio di previsione finanziaria 2021-2023.
"Ringrazio il settore Lavori Pubblici, Demanio, Ambiente, Gare Pubbliche e Settore Finanziario - ha detto a conclusione del dibattito il sindaco Renata Tosi -. Questa struttura amministrativa ben rodata, lavora con sintonia e la si vede anche dalla gran mole della progettualità che portiamo a casa, lo dimostrano così il grande numero di cantieri aperti in città. Ringrazio anche la maggioranza abbiamo fatto un lavoro sul triennale e sul bilancio encomiabile, fatto con nuovi strumenti". Il sindaco si è poi soffermata sulla "coerenza" con la quale l'amministrazione ha portato avanti quei progetti già individuati in campagna elettorale. "Questo non è un concetto da poco - ha detto - perché se vogliamo restituire alla politica la sua forza dobbiamo dimostrare il rispetto di questo concetto. La coerenza è sacrosanta. Gli obiettivi del programma di legislatura li stiamo portando avanti tutti e per tutta la città, senza tralasciare alcun quartiere di Riccione. Per noi la città è tutta e lo si vede nel Triennale. Tutti gli operatori e i cittadini avranno lo spazio per discutere con noi di tutti i progetti per Riccione a cominciare da uno dei progetti più importanti da discutere insieme in città perché per troppi anni è rimasto un buco nero: il porto". Il sindaco poi ha ribadito che il masterplan del porto è stato visto da tutti i consiglieri di maggioranza e a breve verrà presentato anche agli stakeholders, alle categorie e ai cittadini. "Per il porto i lavori inizieranno già nel 2021", ha quindi specificato il sindaco. "Riccione è una città che guarda avanti con la schiena dritta e determinata che riesce oggi più che mai ad attrarre importanti investimenti privati".
I maggiori lavori presenti nel piano triennale sono stati presentati al consiglio dall'assessore Lavori Pubblici, Lea Ermeti. A iniziare dalla nuova arteria viaria in viale XIX ottobre, i tanti quartieri che si vanno a riqualificare Spontricciolo, viale Bologna, Riccione 2 Fontanelle e viale San Martino. Riqualificazione del fronte mare con il lungomare Goethe nello stralcio del Marano, viale Tasso, ma anche il prolungamento del sottopasso Ceccarini che congiunge Riccione Paese a viale Ceccarini. "Il 2021 sarà anche l'anno del masterplan del distretto Ceccarini già affidato all'architetto Boeri, il progetto dell'ex colonia Reggiana che diventerà un centro per gli sport nautici, l'ex Mattatoio su cui c'è un bellissimo progetto per sostegno alla disabilità e alle famiglie, si è sbloccata dopo anni la procedura per la nuova caserma dei carabinieri". E poi il Nuovo Spazio Tondelli che darà alla città quello che è stato definito "un gioiellino" per le arti sceniche, il nuovo Museo della città e quindi il porto che finalmente dopo tantissimi anni riqualifica la porta d'accesso da e verso il mare della Perla Verde. "Ma ci sono anche innumerevoli interventi di manutenzione straordinaria come le asfaltature delle strade, le rotonde, tra cui quella importante di viale Da Verazzano - ha detto l'assessore Ermeti - le sedi del Buon vicinato. L'edilizia scolastica con palestre nuove e adatte ai maggiori sport è diventata un fiore all'occhiello della nostra città, per gli investimenti fatti e le riqualificazioni portate avanti".
Per quanto riguarda il Bilancio, nota importante è l'approvazione senza riserve incassata dal Comune di Riccione dai revisori dei conti. Come sottolineato dall'assessore al Bilancio, Luigi Santi. "Le poste di entrate che abbiamo inserito a Bilancio - ha detto - per i revisori dei conti sono congrue. Questo non è una cosa scontata anzi, avere i conti in ordine è un'eccellenza e una peculiarità per Riccione che dobbiamo tenerci stretta". Sul fronte degli investimenti, l'assessore Santi ha ricordato quelli importanti fatti negli anni per il sociale "su cui da un anno all'altro abbiamo investito un milione di euro in più per alcuni servizi. E lo faremo anche nei prossimi anni. Non abbiamo fatto mancare il sostegno alle fragilità, come alle politiche abitative, il sostegno ai minori, ai fondi affitti, i buoni spesa che già nel 2020 abbiamo integrato con fondi comunali perché quello che arriva da Stato e altri Enti non bastano. Lo faremo anche nel 2021 per dare risposte alle necessità dei cittadini. Nel contempo la riduzione delle imposte la portiamo avanti da anni. Ad esempio a Riccione non si paga l'addizionale Irpef ed è l'unico comune della provincia, anni di riduzione della Tari del 12,1% nel 2020 e nessun aumento nel 2021".
Edifici abbandonati, giro di vite della polizia municipale
(Rimini) Polizia locale, ancora in azione nella mattinata di ieri, con le unità cinofile negli edifici abbandonati in diverse zone di Rimini e nelle adiacenze della Stazione e del mercato coperto. Il servizio di controllo che nasce dall'attività di pattugliamento degli agenti nelle zone attigue ad alcuni edifici abbandonati, si è concentrato a Miramare, San Giuliano e Rimini centro, dove erano stati registrati spostamenti anomali, anche su segnalazione dei residenti, e dove è stato deciso di estendere il controllo all'interno di alcune strutture chiuse, con l'ausilio dei cani polizziotto. La squadra intervenuta ieri, composta da 5 agenti in divisa e 2 unità cinofile, ha operato dalle 8 del mattino fino alle 13 su un perimetro esteso di territorio, intervenendo nell'Hotel delle Nazioni di San Giuliano, nella vecchia pensione Hotel Manzoni in Via Manzoni e a Miramare nell'ex colonia Enel. In tutte le strutture, dove c'erano gli accessi aperti e forzati dall'esterno, sono stati trovati materassi, immondizia e oggetti usati per il bivacco, oltre a residui e materiale usato per il confezionamento delle dosi di sostanze stupefacenti che i cani hanno riconosciuto.
Al momento del controllo, nella struttura abbandonata dell'Hotel Manzoni, è stato sorpreso mentre dormiva un cittadino di origini extracomunitarie, non in regola con i documenti, che è stato identificato e denunciato all'articolo 633 del Codice Penale, per "Invasione di terreni o edifici". Gli agenti si sono attivati per informare i responsabili delle strutture al fine di ripristinare lo stato dei luoghi con le chiusure previste alle porte e alle finestre forzate. L'attività di prevenzione e presidio del territorio poi, con la proficua collaborazione dei poliziotti a quattro zampe, si è estesa anche nella zona centrale della città. In particolare nell'area adiacente la Stazione di Rimini e nella zona del Mercato coperto, per garantire la sicurezza, il decoro urbano e il rispetto dell'ordinanza sindacale contingibile e urgente - in vigore dal 10 ottobre 2020 al 31 maggio 2021 - per il divieto temporaneo di consumo di alcol in aree pubbliche nel centro storico e nelle zone attigue. Uno strumento che, a contrasto dei fenomeni e dei comportamenti di inciviltà legati all'abuso di bevande alcoliche, è in grado di prevenire situazioni di disagio per residenti e turisti, per tutelare il decoro delle aree pubbliche e delle zone verdi dovute all'abbandono di bottiglie di birra, contenitori di vino o altro.
Economia, scambi con il Regno Unito:
(Rimini) Il commercio internazionale verso il Regno Unito rappresenta uno dei principali mercati per l'area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini nel panorama mondiale. Nei primi nove mesi del 2020, purtroppo, la Brexit e la pandemia da Covid-19 hanno causato una forte contrazione degli scambi, sia delle importazioni, sia, soprattutto, delle esportazioni. L'auspicio è che l'accordo commerciale tra Unione Europea e Regno Unito, siglato in questi giorni, a "zero dazi e zero quote", possa favorire una ripresa dell'interscambio commerciale con le imprese del nostro territorio. A livello locale, i primi risultati di questo accordo, che partirà ufficialmente il 1 gennaio 2021, si vedranno con la diffusione dei dati del 1 trimestre 2021.
Nei primi nove mesi del 2020, nel sistema aggregato Romagna - Forlì-Cesena e Rimini, le esportazioni verso il Regno Unito ammontano a 265,6 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 35,0 milioni di euro. Il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta, pertanto, positivo: +230,6 milioni di euro.
Rispetto al periodo gennaio-settembre 2019, si riscontra un calo del 23,8% delle esportazioni e del 21,1% delle importazioni; nello specifico, la variazione negativa dell'export è superiore a quella che si riscontra sia in Emilia-Romagna (-13,5%) sia in Italia (-15,5%) e, nel contempo, risulta maggiore del decremento che ha contraddistinto le esportazioni dell'area Romagna verso tutti i Paesi mondiali (-14,5%).
Ciò ha comportato una decisa riduzione dell'incidenza percentuale del valore degli scambi commerciali riguardo al Regno Unito sul totale degli stessi; infatti, le importazioni passano dal 2,1% del 30/9/2019 all'1,9% del 30/9/2020, ma a destare maggiori preoccupazioni sono le esportazioni, che hanno visto la perdita, in un anno, di ben 0,8 punti percentuali, passando dal 7,3% del 30 settembre 2019 al 6,5% del 30 settembre 2020.
Commercio Estero delle imprese: focus provinciale Rimini. Nei primi nove mesi del 2020, in provincia di Rimini, le esportazioni verso il Regno Unito ammontano a 105,8 milioni di euro mentre le importazioni raggiungono quota 11,5 milioni di euro. Il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) risulta pertanto positivo: +94,3 milioni di euro.
Rispetto al periodo gennaio-settembre 2019, si riscontra un calo del 33,1% delle esportazioni e del 37,9% delle importazioni; nello specifico, la variazione negativa dell'export è nettamente superiore a quella che si riscontra sia in Emilia-Romagna (-13,5%), sia in Italia (-15,5%) e, nel contempo, risulta maggiore del decremento che ha contraddistinto le esportazioni provinciali verso tutti i Paesi mondiali (-19,4%).
In termini di incidenza percentuale sul totale, si rileva una decisa riduzione del valore delle merci esportate verso il Regno Unito, che passa dal 7,9% del 30 settembre 2019 al 6,6% del 30 settembre 2020 (-1,3 punti percentuali in un anno); in diminuzione anche il peso delle importazioni (dal 2,5% del 30/9/2019 all'1,7% del 30/9/2020).
In sintesi, i principali prodotti import dal Regno Unito nell'anno 2019 (prima degli effetti della Brexit) sono stati: apparecchiature per le telecomunicazioni (28,6% del totale); navi e imbarcazioni (23,1%); autoveicoli (4,7%).
I principali prodotti export, invece, verso il Regno Unito, nel 2019, sono stati, nell'ordine: elementi da costruzione in metallo (40,6% del totale); articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia (11,4%); macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (9,7%).