Martedì, 10 Novembre 2020 15:03

Bilancio 2019, parere favorevole in commissione

(Rimini) Parere favorevole questa mattina in quinta commissione consiliare al Bilancio consolidato 2019, l'atto che consente di avere un quadro economico complessivo dell'attività svolta dall'Ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate e rappresenta uno strumento per programmare, gestire e controllare enti e società che fanno capo all'amministrazione pubblica. Si tratta quindi di una presa d'atto dei risultati di bilancio conseguiti nel 2019 dalla capogruppo Comune di Rimini, consolidati con i risultati economici degli enti partecipati che compongono il Gruppo Amministrazione Pubblica composto da Rimini Holding S.p.a (Amir, Amir Onoranze Funebri, Anthea, Centro Agro Alimentare Riminese, Rimini Reservation in liquidazione), Romagna Acque-Società delle Fonti A.S.P Valloni Marecchia, A.C.E.R., Fondazione ERT - Emilia Romagna Teatro, ATER Ass. Teatrale Emilia-Romagna, P.M.R., A.M.R, Lepida, Rimini Congressi, Start Romagna. Il risultato consolidato di esercizio 2019 del Gruppo Comune è pari a 5.640.057 euro, mentre il patrimonio netto consolidato è di 1.104.046.907 euro. "I dati di una solidità ormai storicizzata del bilancio del Comune - commenta l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini - trovano quindi conferma anche nei numeri espressi dagli organismi partecipati".  

(Rimini) Anche in Romagna, sebbene con un trend meno spiccato rispetto alla media nazionale, l'andamento dell'infezione da Covid 19 sta contemplando, nelle ultime settimane, un aumento di incidenza tra la popolazione che, nonostante il 50 per cento circa dei pazienti sia asintomatico o con sintomi lievi, "si ripercuote comunque sulle strutture ospedaliere", ammette la Asl. "Una situazione rispetto alla quale il Piano dinamico a suo tempo predisposto per la gestione ospedaliera prevede il passaggio al terzo livello, detto anche livello rosso, ma sempre con la consueta gradualità di provvedimenti, mirata a contemperare una adeguata gestione dei casi covid con l'erogazione di tutte le prestazioni possibili. Allo stato attuale, infatti, non è prevista sospensione per le attività già programmate, ne' per gli screening. I direttori delle varie strutture valuteranno eventuali contrazioni delle prestazioni da erogare, sia interventi chirurgici sia specialistica ambulatoriale, nelle fasce di minor priorità e vagliando la situazione specialità per specialità", precisano dalla Asl.

Questo consentirà di "dedicare maggiori spazi e personale alla gestione dei pazienti covid. Al fine di limitare ulteriormente la contrazione di prestazioni, l'Azienda è già in contatto con la sanità privata per chiedere ulteriori integrazioni di prestazioni da parte loro". Per quanto riguarda specificamente i posti letto, il passaggio al terzo livello è conseguente all'occupazione di oltre l'80 per cento dei posti di area internistico-pneumologica, e prevede l'attivazione, graduale, di 529 letti dedicati al covid di cui 75 di terapia intensiva.

"Come emerge dal quadro delineato – commenta il direttore sanitario aziendale Mattia Altini – la rete ospedaliera è in grado di fronteggiare un eventuale ulteriore aumento di pazienti che necessitano del ricovero ospedaliero, con accettabili limitazioni sul resto dell'attività sanitaria. Dobbiamo però fare di tutto per cercare di evitare che lo scenario evolva ulteriormente, poiché se ciò dovesse avvenire, saremmo costretti a maggiori limitazioni delle attività sanitarie non legate a Covid, con la riproposizione di conseguenze negative, sulla salute generale, che già stiamo iniziando a verificare a seguito delle restrizioni che si dovettero adottare in occasione della 'prima ondata' dei mesi scorsi. E' perciò di estrema importanza, a questo punto, un impegno forte da parte della popolazione per limitare ogni comportamento a rischio, e seguire con estremo scrupolo le indicazioni normative e di sicurezza".

(Rimini) “Ho finalmente conferma che per i locali da ballo e le discoteche chiuse dalla fine dello scorso febbraio, così come ai pubblici esercizi, iniziano ad arrivare i ristori che prendono come riferimento il mancato fatturato del mese di aprile". Lo comunica il presidente della Confcommercio provinciale di Rimini e del Silb regionale, Gianni Indino. "Per i locali da ballo che avevano già ottenuto il ristoro per i primi mesi di inattività, arriva il 400% in più su quella base. Per i locali stagionali, arriveranno i ristori in un secondo momento: servirà un po’ più di tempo, ma abbiamo ampie garanzie che arriveranno anche a loro".

"La velocità con cui sono stati accreditati i ristori a fondo perduto dal momento del provvedimento ci fa ben sperare, dopo che così non è stato in passato. Bisogna dare atto che questa volta lo Stato ha dato seguito alle promesse fatte in tempi relativamente veloci. Non sono ancora arrivati a tutti gli interessati ma molti, anche sul nostro territorio, stamattina hanno trovato sul conto corrente la cifra che si aspettavano".

"Se per i ristori a bar e ristoranti vanno ringraziati per il caparbio impegno il presidente di FIPE, Lino Enrico Stoppani e il direttore generale Calugi, per le discoteche è un grande successo ottenuto dalla dirigenza nazionale del Silb, dal presidente Maurizio Pasca e da tutto il direttivo di cui anche io faccio parte: non è passato un giorno dall’inizio delle restrizioni in cui non ci siamo impegnati con forza nel pressare gli uomini del governo ad una presa di coscienza della gravissima situazione del settore e in cui non abbiamo lottato per ottenere i giusti ristori per sopravvivere. Il ringraziamento va dunque al ministro Patuanelli, all’onorevole Villarosa e anche al presidente Bonaccini e alla Regione Emilia Romagna per la grande attenzione dimostrata verso il nostro settore, che ha permesso che si giungesse ad una soluzione".

"Quello che abbiamo chiesto è stato in buona parte riconosciuto: non sarà la soluzione di tutti i mali, ma è un primo passo concreto in un momento di estrema difficoltà di un comparto che pareva dimenticato e che oggi invece vede riconosciuto il proprio ruolo nell’intrattenimento e la propria capacità di aumentare l’offerta turistica del nostro Paese. Ora attendiamo il completamento dei versamenti dei ristori e ci auguriamo che siano sufficienti ai nostri imprenditori: le previsioni di riapertura purtroppo bypassano il 2020 e forse anche i primi mesi del 2021. Già da oggi siamo nuovamente al lavoro perché ci siano riconosciuti altri sostegni in vista dei prossimi mesi di chiusura attività, così che tutto il comparto possa essere traghettato fuori da questa situazione e si possa fare trovare pronto ad una definitiva riapertura il prima possibile”.

(Rimini) Sono state consegnate oggi dalla Guardia di Finanza alla Protezione Civile del Comune di Rimini, le 3.265 mascherine sequestrate a seguito di decreto emesso dal Sost. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rimini, Dott. Davide Ercolani, perché non conformi in quanto vendute come chirurgiche, in presenza di una certificazione non valida. "E’ bene precisare che tali mascherine, che non sono utilizzabili quando sia prescritto l’uso di Dispositivi Medici o Dispositivi di Protezione Individuale, possono invece essere utilizzate come “generiche”, attraverso la procedura della rietichettatura conforme", sottolineano le fiamme gialle.

Dopo il sequestro penale, le mascherine erano state messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che con apposito provvedimento (come proposto dalle Fiamme Gialle operanti) ne ha disposto l’assegnazione alla Protezione Civile."Per questo, stamattina presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, in via Augusto Grassi 10, il Comandante Provinciale, Colonnello Antonio Giuseppe Garaglio, ha consegnato le mascherine all’Ingegnere Danilo Ronchi, dell’Ufficio Protezione Civile del Comune capoluogo di provincia, alla presenza della professoressa Anna Montini, Assessore all’Ambiente, Sviluppo Sostenibile e Protezione Civile".

(Rimini) Dopo 30 anni Osteria 'La Sangiovesa' apre per la prima volta a pranzo. Le restrizioni imposte dall'ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri hanno infatti obbligato molti ristoranti a rivedere gli orari di apertura. Anche 'La Sangiovesa' ha deciso dunque di non chiudere durante la settimana, ma aprire a pranzo. "Per noi è– racconta Cristina Maggioli titolare insieme alla famiglia del ristorante –  davvero un evento storico, perché in tutti questi 30 anni abbiamo sempre lavorato di sera, durante la settimana. Questa apertura per noi è stata una grande emozione, perché è una sfida, ma anche perché il pranzo per noi in Romagna è iconico".

Proseguono nel rispetto del dpcm anche le degustazioni presso Tenuta Saiano. "L'oasi di 100 ettari che si trova a Montebello di Poggio Torriana nel cuore della Valmarecchia, è una realtà vitivinicola dove vengono prodotti ???? da varietà autoctone e ???????? di eccellenza, che continua a rimanere aperta, nel rispetto del dpcm, per permettere a chi vorrà visitarla di vivere in sicurezza un pomeriggio all'aria aperta. Insieme ai vini della cantina si possono trovare ?????? naturali prodotti con la carne dei suini allevati allo stato semi-brado e l'???? degli ulivi della Tenuta", spiegano i proprietari.

La pandemia ha portato anche una novità in casa Maggioli. "Grande interesse ha inoltre destato l'apertura del nuovo spazio di degustazione, bottega e laboratorio che ha inaugurato in centro a Santarcangelo di Romagna. Si tratta di Via Saffi 32 una vera e propria bottega dove si potranno acquistare tutti i prodotti di Tenuta Saiano come vini, vermouth, salumi, olio, miele e una produzione e vendita di focacce a 90 ore di lievitazione e tigelle con farina biologica dei grani antichi della Valmarecchia farcite con i salumi di Tenuta Saiano, i formaggi del caseificio Pascoli e verdure di stagione".

Martedì, 10 Novembre 2020 09:21

10 novembre

Ospedali, allerta rossa | San Marino resta aperto | Tamponi drive through a Riccione

Martedì, 10 Novembre 2020 07:29

Targa contraffatta: decine di multe da pagare

(Rimini) Stufo di pagare, ma probabilmente anche di ricevere a casa le notifiche delle contravvenzioni per divieto di sosta, ha pensato bene di  trasformare una "P" della targa del suo furgone in una "B", aggiungendo, con un pennarello nero, il tratto che mancava alla lettera. Una contraffazione vera e propria costata cara ad un riminese, proprietario di un furgone che aveva ricevuto già tantissime contravvenzioni - notificate dal 2008 fino al gennaio 2020 - quasi tutte non pagate. Era già da qualche settimana che le pattuglie della Polizia Locale avevano ricevuto dal proprio ufficio una segnalazione su una targa presumibilmente contraffatta, in quanto, dall'inizio dell'estate, ben 10 contravvenzioni - notificate per diversi motivi tra cui divieti di sosta e transito con semaforo rosso - erano tornate al mittente, come se si trattasse di un veicolo con targa radiata. Una strana situazione che ha fatto scattare le ricerche del furgone, che intanto continuava a circolare e parcheggiare nel centro storico di Rimini.

Il piccolo mistero si è risolto sabato mattina, quando la pattuglia - riconoscendo la targa che già da qualche giorno era in evidenza nei documenti degli agenti in servizio - ha intimato l'alt al furgone, sorpreso a circolare per le strade del centro. Nel momento del controllo gli agenti hanno costatato non solo che era stata alterata una lettera della targa, ma che il veicolo con la targa reale era stato posto sotto sequestro dai carabinieri perché fermato mentre circolava senza assicurazione e senza revisione. Si è astenuto dal rilasciare qualsiasi dichiarazione il 77 enne, italiano, residente a Rimini, che è stato immediatamente denunciato per falsificazione della targa, come prevedono gli articoli 476 e 482 del Codice Penale, un provvedimento grave a cui si è aggiunta anche la revoca della patente di guida e la confisca del furgone, oltre alle pesanti sanzioni amministrative previste dalle norme violate, per le quali dovrà pagare un totale di oltre 2000 euro. 

Dagli accertamenti d'ufficio, fatti successivamente alla scoperta della contraffazione, è risultato anche che alla targa originale, prima che venisse alterata, erano intestati un numero elevato di contravvenzioni di cui 68 verbali ancora da pagare per un totale di oltre 20 mila euro.

(Rimini) Un sacerdote è riultato positivo al coronavirus a seguito del tampone periodico di giovedì scorso, prassi settimanale a cui sono sottoposti tutti gli inquilini, qttualmente venti, della Casa del clero di Rimini. E’ quindi scattata la quarantena fino al 18 novembre per quanti risiedono nella struttura. Nessuno dei sacerdoti ospiti, al momento, presenta sintomi riconducibili al covid. “Portiamo nella nostra preghiera anche tutti i sacerdoti più anziani e malati” la proposta del Vicario generale, don Maurizio Fabbri.

(Rimini) “Riteniamo estremamente grave quanto andato in onda nel servizio a firma di Alessio Zucchini all’interno del TG1 di domenica 8 novembre. Il giornalista confeziona un servizio ricco di luoghi comuni, imprecisioni e scorrettezze, per il quale sfrutta il facile strumento della telecamera nascosta e intervista ragazzi particolarmente esuberanti per ottenere risposte da sketch comico poi riutilizzati per screditare le scelte sammarinesi. Esilarante sentire paragonare San Marino a Ibiza”. Il congresso di Stato di San Marino interviene sul servizio giornalistico della Rai sulle diverse normative in campo tra Italia e Titao per il contrasto al coronavirus.

“Se i metodi scelti per raccontare le normative della nostra Repubblica sono quantomeno discutibili le strumentalizzazioni dei dati del contagio sono invece inaccettabili. Attualmente il numero dei contagiati nella Repubblica di San Marino, come si evince dal portale predisposto dall’Istituto per la Sicurezza Sociale sono 247 (al 5 novembre) e non “oltre 1000” come vuol fare intendere il servizio, che mistifica la realtà utilizzando il dato dei contagiati da inizio emergenza, dato che, come noto, comprende anche 800 guariti”, sottolineano.

“Inaccettabile anche l’utilizzo improprio dell’immagine di un’ambulanza del nostro ospedale, impegnata in un servizio di pronto intervento che nulla aveva a che fare con l’emergenza da Covid-19, eventualità che sarebbe stato facile verificare”.

Intanto, l’aggiornamento di oggi sulla diffusione del virus, dice di 1.114 persone contagiate in totale, di cui: 283 positivi, 42 decessi e 789 guariti. Rispetto all’aggiornamento relativo allo scorso 4 novembre, si segnalano 71 nuovi casi di infezione al virus Sars CoV-2 e 35 guarigioni.
Fra e persone positive, 12 risultano ricoverate in Ospedale, di cui: 9 si trovano nel reparto Covid e 3 in Terapia Intensiva. Infine, 271 sono le persone positive al virus Sars-Cov2 in isolamento presso il proprio domicilio. L’età media delle persone attualmente positive è di 41,1 anni. Dalla sanità sammarinese informano anche che è stato predisposto un secondo punto tamponi, oltre a quello istituito al livello -4 del parcheggio multipiano, realizzato in un ambulatorio ospedaliero al piano -1 e accessibile esternamente dalla palazzina ex casa di riposo.

(Rimini) Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 73.432 casi di positività, 2.025 in più rispetto a ieri, su un totale di 12.471 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 16,2%. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, sono 829 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 328 persone erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 322 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,7 anni. 

Su 829 asintomatici, 405 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 34 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 23 con gli screening sierologici, 12 tramite i test pre-ricovero. Per 355 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province dell’Emilia-Romagna vede Bologna con 477 nuovi casi, a seguire Modena (456), poi Reggio Emilia (277), Piacenza (178), Ravenna (173), Parma (144), Rimini (142), il territorio di Forlì (109), l’area di Cesena (55) e il circondario di Imola (13). A causa di un problema informatico, non è stato possibile per l’Azienda Usl di Ferrara fornire al sistema di Sorveglianza malattie infettive della Regione i dati relativi all’andamento del contagio nel territorio estense nelle ultime 24 ore. I dati saranno pertanto inseriti nel conteggio di domani. A causa di ciò, nella provincia di Ferrara risulta oggi 1 solo positivo.

I tamponi effettuati sono stati 12.471, per un totale di 1.740.948. A questi si aggiungono anche 3.126 test sierologici. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 39.630 (1.779 in più di ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 37.487 (+1.666 rispetto a ieri), il 94,6% del totale dei casi attivi. Purtroppo, si registrano 8 nuovi decessi: 3 in provincia di Modena (due uomini di 88 e 89 anni e una donna di 87), 2 in quella di Rimini (una donna di 82 anni e un uomo di 84), uno in quella di Parma (un uomo di 73 anni), uno in quella di Bologna (un uomo di 65 anni), uno nella in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 53 anni residente a Cesena). Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, in Emilia-Romagna i decessi sono complessivamente 4.824.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 204 (+10 rispetto a ieri), 1.939 quelli in altri reparti Covid (+103).  Sul territorio, le  persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 13 a Piacenza (+2 rispetto a ieri), 20 a Parma (invariato), 17 a Reggio Emilia (-1 rispetto a ieri), 37 a Modena (+3), 63 a Bologna (+2), 5  a Imola (invariato), 13 a Ferrara (+1), 12 a Ravenna (+3), 3 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 17 a Rimini (invariato). Le persone complessivamente guarite salgono a 28.978 (+238 rispetto a ieri). 

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella i cui è stata fatta la diagnosi: 8.495 a Piacenza (+178 rispetto a ieri, di cui 88 sintomatici), 7.057 a Parma (+144, di cui 54 sintomatici), 11.270 a Reggio Emilia (+277, di cui 213 sintomatici), 11.927 a Modena (+456, di cui 266 sintomatici), 14.691 a Bologna (+477, di cui 269 sintomatici), 1.390 casi a Imola (+13, di cui 10 sintomatici), 3.380 a Ferrara (+1, dato provvisorio legato al problema informatico già segnalato), +4.173 a Ravenna (+173, di cui 98 sintomatici), 2.960 a Forlì (+109, di cui 80 sintomatici), 2.257 a Cesena (+55, di cui 40 sintomatici) e 5.832 a Rimini (+142, di cui 78 sintomatici).

Pagina 501 di 1906