Riccione, Tosi: pronti per la stagione estiva
(Rimini) "A Riccione è partito il conto alla rovescia che porterà l'apertura della stagione estiva. Questione di giorni, di ore quasi, e la mia Amministrazione è pronta a sistemarsi sullo starter. Però attenzione non è solo una questione di date, perché una data c'è già, ed è il 4 maggio. Ci auguravamo di più, ma nonostante le critiche della prima ora, oggi sembra che la linea della prudenza prevalga. I dati sulle infezioni stanno mostrando un calo, l'economia deve ripartire e con essa l'economia del turismo, questo è chiaro a tutti. Sono sicura che sia però necessario partire da un concetto base: il successo della vacanza in Romagna sarà direttamente proporzionale alla responsabilità delle amministrazioni comunali e degli operatori del territorio, ma anche alla coscienza di responsabilità sulle misure igienico sanitarie che ciascuno di noi, cittadini e turisti, metterà in pratica. Distanziamento, lavaggio delle mani frequente e mascherine, questa è la base, poi screening e tamponi. Oggi la Regione Emilia Romagna ha iniziato a dare le autorizzazioni alle cliniche private e ai laboratori per lo screening sierologico a partire dalle aziende. E' stata un impegno che mi sono assunta personalmente con contatti quotidiani con la Regione. La mappatura a partire dal mondo del lavoro è indispensabile perché l'apertura avvenga in sicurezza per i cittadini, i lavoratori e i turisti. Oggi da parte della Regione aspettiamo anche l'apertura sulle seconde case. E' ovvio che si tratta di un punto importante soprattutto per un turismo che sarà almeno nella parte iniziale su base regionale. Noi siamo in grado di accogliere in sicurezza gli ospiti, anche se i protocolli del ministero della Salute tarderanno ancora. Sul versante istituzionale per i nostri operatori del settore turistico, abbiamo mosso mari e monti, abbiamo chiesto un incontro a Conte e siamo in contatto costante con la Regione. Lavoriamo con le categorie: dal commercio all'impresa, dagli albergatori ai bagnini e ristoratori per affinare i protocolli di sicurezza, che peraltro le aziende hanno già. Da sempre si lavora con standard di sicurezza, con responsabili alla sicurezza e medici del lavoro, nelle aziende. Per cui, per noi che siamo in Romagna, terra turistica per antonomasia, azienda turistica diffusa sul territorio, che lavora con professionalità, sarà meno difficoltoso adeguarsi con le nostre forze e la nostra libertà".
Hera, bilancio approvato: distribuito dividendo
(Rimini) Si è riunita questa mattina a Bologna l’Assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci Hera. Fra le diverse deliberazioni assunte, l’Assemblea ha provveduto alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per il prossimo triennio. È stato, inoltre, approvato il bilancio economico 2019 e la conseguente distribuzione di 10 centesimi di dividendo per azione.
Bilancio in crescita. Nella seduta ordinaria l’Assemblea ha approvato il bilancio economico 2019, che ha evidenziato risultati in ulteriore miglioramento rispetto al precedente esercizio più che compensando gli importanti impatti della parziale ulteriore riduzione degli incentivi per i termovalorizzatori e dei minori margini dei clienti in salvaguardia. La partnership con Ascopiave, finalizzata a dicembre 2019 che ha portato alla creazione del principale operatore energy del Nord Est, contribuirà ai conti fin dall’inizio del corrente esercizio.
In particolare, l’esercizio 2019 si è chiuso con ricavi per 7.443,6 milioni di euro (+12,3%), margine operativo lordo a 1.085,1 milioni (+5,2%) e un utile netto per gli Azionisti a 385,7 milioni (+36,8%).
Il percorso di sviluppo del Gruppo, nei 17 anni dalla nascita, continua a bilanciare attività regolamentate e a libero mercato, crescita interna ed esterna, con il raggiungimento di importanti economie di scala e sempre maggiori sinergie, grazie a una strategia industriale multi-business, che nel tempo si è confermata vincente per Hera, oggi prima multiutility in Italia per capitalizzazione.
Distribuito dividendo di 10 cent per azione. L’Assemblea ha quindi approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo di 10 centesimi di euro per azione, in linea con quanto già annunciato nel Piano industriale. Lo stacco della cedola avverrà il 6 luglio 2020, con pagamento a partire dall’8 luglio 2020.
Complessivamente gli Azionisti hanno quindi beneficiato nel 2019 di un ritorno del 50%, frutto del rendimento annuo del dividendo approvato e dell’aumento del titolo Hera nel corso del 2019 sostenuto dai risultati sopra le attese e dell’ingresso nell’indice FTSE MIB.
Si riconferma, così, una forte attenzione alla creazione di valore per tutti gli stakeholder e lo stesso Piano industriale prevede una politica dei dividendi trasparente e in crescita, per arrivare fino a 12 centesimi nel 2023.
Sostenibilità. Durante l’Assemblea è stato presentato il bilancio di sostenibilità 2019, che evidenzia come il miglioramento dei risultati economico-finanziari vada di pari passo alla crescente creazione di valore condiviso e alle positive ricadute per i territori serviti, nell’interesse delle comunità locali e, più in generale, di tutti gli stakeholder in linea con i Global Goals delle Nazioni Unite. In particolare, nel 2019 il MOL a valore condiviso del Gruppo Hera è stato di 422,5 milioni di euro e rappresenta il 39% del MOL complessivo (+13% rispetto ai 375,2 milioni dell’anno precedente). Un risultato perfettamente in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale, che proietta al 2023 questo valore al 42%.
Nuovo cda. Si è proceduto, inoltre, al rinnovo del Consiglio di Amministrazione per il prossimo triennio (in scadenza con l’Assemblea che approverà il bilancio 2022). In relazione all’esito della votazione, risultano nominati:
Lista di maggioranza (espressione del patto di sindacato dei soci pubblici Hera): Tomaso Tommasi di Vignano, Stefano Venier, e i consiglieri indipendenti Gabriele Giacobazzi, Monica Mondardini, Fabio Bacchilega, Danilo Manfredi, Lorenzo Minganti, Manuela Cecilia Rescazzi, Marina Vignola, Alessandro Melcarne, Federica Seganti.
Lista di minoranza: i consiglieri indipendenti Erwin Paul Walter Rauhe, Paola Gina Maria Schwizer, Alice Vatta, Bruno Tani.
I curricula dei nuovi consiglieri sono disponibili all’indirizzo: http://www.gruppohera.it/gruppo/corporate_governance/assemblee/
Collegio Sindacale. Sono risultati nominati:
Lista di maggioranza (espressione del patto di sindacato dei soci pubblici Hera): Marianna Girolomini, Antonio Gaiani (sindaci effettivi), Valeria Bortolotti (sindaco supplente).
Lista di minoranza: Myriam Amato (Presidente), Stefano Gnocchi (sindaco supplente).
I curricula dei nuovi sindaci sono disponibili all’indirizzo: http://www.gruppohera.it/gruppo/corporate_governance/assemblee/
Presenza femminile. La composizione degli organi sociali dà piena attuazione alle disposizioni della Legge n. 160 del 27 dicembre 2019 in vigore dal 1° gennaio 2020 che, a superamento della precedente Legge n. 120 del 2011, ha innalzato la percentuale di componenti da almeno un terzo a due quinti sia per l’organo amministrativo che di controllo e ha accresciuto il periodo di vigenza del nuovo criterio di riparto per sei mandati consecutivi. La presenza femminile in Consiglio di Amministrazione pesa per 6 membri su 15 e in Collegio Sindacale per 1 membro su 3 componenti effettivi. Per quanto riguarda il Collegio Sindacale la Comunicazione Consob n. 1 del 30 gennaio 2020 ha chiarito, infatti, che per la nomina degli organi di controllo composti da tre membri effettivi, trova applicazione il criterio di arrotondamento per difetto all’ unità inferiore.
Acquisto azioni proprie. L’Assemblea ha approvato, inoltre, il rinnovo dell’autorizzazione al Consiglio di Amministrazione all’acquisto di azioni proprie (e modalità di disposizione delle medesime), per un controvalore fino a 270 milioni di euro per 18 mesi, con annessa revoca della precedente deliberazione dello scorso anno per la parte non eseguita. Il rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo delle azioni proprie è stato richiesto per perseguire le finalità consentite dalla normativa e dalle prassi di mercato ammesse, al fine di aumentare la creazione di valore, nell’ambito di operazioni per le quali si concretizzino opportunità di investimento come avvenuto lo scorso esercizio con la fusione di Cosea Ambiente e CMV finanziate con le azioni proprie in portafoglio. L’Assemblea ha, infine, approvato la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in linea con le best practice internazionali.
Riconferme. Si è tenuta nel pomeriggio a Bologna la seduta d’insediamento del Consiglio di Amministrazione Hera, nominato nella mattinata dall’Assemblea dei Soci della multiutility. L’organo ha provveduto alla nomina, di Presidente, Vicepresidente e Amministratore Delegato. Alla Presidenza di Hera, come amministratore esecutivo, è stato riconfermato Tomaso Tommasi di Vignano. Bresciano, guida il Gruppo Hera sin dalla nascita nel 2002, dopo una lunga esperienza nelle telecomunicazioni e nel settore delle utility. Vicepresidente Hera (non esecutivo) è stato nominato Gabriele Giacobazzi. Modenese, è presidente dell’Ordine degli Ingegneri e professore a contratto alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Tra gli incarichi ricoperti in passato, è stato presidente della cooperativa Politecnica, nel settore progettazione, e ha presieduto l’Oice, l’Associazione nazionale delle organizzazioni di progettazione aderente a Confindustria. Come Amministratore Delegato è stato riconfermato Stefano Venier. Udinese, in Hera dal 2004, dove ha ricoperto in passato la carica di Direttore Generale Sviluppo e Mercato. In precedenza, Venier ha svolto incarichi di crescente responsabilità nel Gruppo Eni e presso una primaria società di consulenza internazionale, di cui è stato, fra 2002 e 2004, Vicepresidente Energy & Utilities. La riconferma di Presidente esecutivo e Amministratore Delegato testimonia la continuità nella governance del Gruppo, uno dei principali punti di forza del Gruppo Hera.
Il mese mariano si posiziona online
(Rimini) Accogliendo l'invito di Papa Francesco a valorizzare la tradizione della preghiera mariana per raccogliere la famiglia in preghiera, la Diocesi di Rimini offre alcune opportunità, lasciando ad ogni parrocchia la valutazione sul loro utilizzo. “Si tratta di un modo per valorizzare - e anche rivitalizzare - questa importante tradizione e insieme evitare assembramenti poco gestibili nelle nostre chiese. Inoltre è una importante occasione per continuare quel ritrovarsi in famiglia attorno al vangelo e al rosario, che tante persone hanno sperimentato in questo tempo di emergenza”, spiegano dalla Diocesi. Il prossimo 14 giugno era prevista la beatificazione di Sandra Sabattini presso al Fiera di Rimini, ma a causa dell'emergenza sanitaria la festa è stata rimandata, ricordano dalla Diocesi.
Il calendario:
Venerdì 1 maggio, alle ore 15: S. Messa in memoria della morte di Sandra Sabattini, presieduta dal Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi.
Venerdì 1 maggio la S. Messa sarà trasmessa in diretta da Icaro TV (canale 91).
Venerdì 1 maggio ore 21 presso il santuario di Caravaggio (BG): la Chiesa italiana invita ogni famiglia e comunità a raccogliersi in preghiera per affidare l'Italia a Maria. Collegamento su Icaro TV o TV2000.
Preghiera mariana da alcuni santuari mariani e realtà della diocesi, introdotta dal Vescovo di Rimini: dal 4 maggio al 28 maggio, solo dal lunedì al giovedì, alle ore 18,30 su Icaro TV (canale 91) oppure alle ore 20,30 su Icaro 211(canale 211).
Ogni venerdì sera, alle ore 20,30: "Via Lucis" guidata dal Vescovo Francesco. “La Via Lucis è mettersi in cammino con il Risorto. È un modo nuovo di esprimere la gioia pasquale nel terzo millennio”.
Domenica, alle ore 11, S. Messa festiva, celebrata dal Vescovo Francesco, e trasmessa in diretta da IcaroTv (canale 91 digitale terrestre) e su Radio Icaro.
La proposta di preghiera della Diocesi ovviamente non impedisce alle varie comunità di utilizzare e anche inventare anche altre forme di coinvolgimento dei bambini, dei giovani, delle famiglie e degli anziani.
Tutti gli appuntamenti sono anche disponibili in diretta streaming sul sito: www.icaro.tv
Veglia di preghiera sul lavoro. L'associazione CML (Cristiani nel Mondo del Lavoro) promuove, in collaborazione con l'Ufficio di Pastorale Sociale, una veglia di preghiera on-line, con intervento del Vescovo e alcune testimonianze, per giovedì 30 aprile, alle ore 20.45È possibile parteciparvi su piattaforma zoom inserendo i dati: Meeting ID: 824 1540 6301 Password: U69tEIIL.
Coronavirus, aggiornamento regionale: positivi attivi sotto i 12mila
(Rimini) In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 25.177 casi di positività, 263 in più rispetto a ieri. Le nuove guarigioni sono 364 (9.803 in totale) mentre i test effettuati hanno raggiunto quota 176.865 (+4.276). In netto calo i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -141 rispetto a ieri (11.862 contro 12.003). Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ,ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.993 a Piacenza (75 in più rispetto a ieri), 3.144 a Parma (22 in più), 4.613 a Reggio Emilia (20 in più), 3.630 a Modena (21 in più), 3.977 a Bologna (80 in più), 375 le positività registrate a Imola (9 in più), 918 a Ferrara (9 in più). In Romagna sono complessivamente 4.527 (27 in più), di cui 981 a Ravenna (3 in più), 880 a Forlì (3 in più), 676 a Cesena (4 in più), 1.990 a Rimini (17 in più).
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, arrivano complessivamente a 8.288, 96 in meno rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 226 (-2). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-47). Le persone complessivamente guarite salgono a 9.803 (+364): 2.762 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 7.041 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Purtroppo, si registrano 40 nuovi decessi: 19 uomini e 21 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.512. I nuovi decessi riguardano 8 residenti nella provincia di Piacenza, 8 in quella di Parma, 4 in quella di Reggio Emilia, 3 in quella di Modena, 7 in quella di Bologna (uno nell’imolese), 1 inquella di Ferrara, 2 ciascuno in quelle di Ravenna e Forlì-Cesena (i 2 nuovi decessi nel cesenate), 5 nel riminese. Nessun nuovo decesso da fuori regione.
La tartaruga Selvaggia torna in mare, domani diretta streaming con Fondazione cetacea
(Rimini) Domani giovedì 30 aprile un secondo appuntamento per gli amanti della natura, del Mare Adriatico e dei suoi abitanti: dopo 3 mesi di cure tornerà in libertà Selvaggia, femmina adulta di tartaruga comune ricoverata a metà dello scorso gennaio con un principio di annegamento, dopo essere rimasta impigliata nelle reti a strascico di un peschereccio di Cesenatico. La pesca accidentale in reti a strascico resta la principale causa di mortalità delle tartarughe marine in alto Adriatico, ma se si interviene in tempo con il recupero è anche una delle problematiche che si può risolvere più in fretta con esiti positivi.
Il momento del rilascio sarà preceduto da brevi interviste allo Staff dell’associazione: l’appuntamento è alle 11 sulla pagina Facebook di Fondazione Cetacea Onlus. Questo momento virtuale di incontro avverrà, come sempre nei casi dei rilasci delle tartarughe, se le condizioni del mare lo permetteranno. L’evento è promosso da due progetti cofinanziati dal programma della Commissione Europea LIFE, Tartalife e LIFE Medturtles.
Riccione, completata l’erogazione dei buoni spesa a oltre 800 famiglie
(Rimini) L’avviso pubblico per la concessione di buoni spesa alle famiglie in condizione di necessità economica contingente derivata dalla momentanea sospensione dello stipendio o dell'attività lavorativa per l'emergenza Covid-19 è stato chiuso lo scorso 21 aprile alle 12, con la conseguente disattivazione dei numeri telefonici dedicati. Per quanto riguarda l'erogazione dei buoni spesi, entro la giornata di oggi si concluderà l'erogazione a tutti gli spettanti: 802 nuclei familiari (comprese le ultime 149 domande rimanenti). Delle 1146 domande regolari e vagliate dallo Sportello Sociale del Comune di Riccione, 28 sono quelle rigettate (a cui arriva comunicazione del diniego) perché senza i requisiti per accedere ai buoni spesa. Sono invece 316 le domande sospese perché relative a nuclei familiari che già percepiscono aiuti pubblici che, a titolo esemplificativo, possono essere reddito di cittadinanza, cassa integrazione, aiuti per bollette e affitto, inserimento nelle liste dell'Emporio solidale ecc.. Le 316 domande saranno eventualmente vagliate se la consistenza dei fondi a disposizione dell'Amministrazione Comunale lo renderà possibile. Un sms ha avvisato i soli nuclei familiari beneficiari del buono spesa al momento dell'erogazione del fondo sulla tessera sanitaria. Una comunicazione - mail o per posta ordinaria - invece avviserà i 28 senza i requisiti previsti per l'avviso sui buoni spesa. I buoni spesa hanno validità spendibile fino al 31-12-2020.
"E' molto importante sottolineare che per l'accesso ai buoni spesa in via prioritaria si è tenuto conto del requisito del non godere attualmente di altre tipologie di aiuti - ha ricordato l'assessore ai Servizi alla Persona, Laura Galli -. Questi principi sono stati scelti proprio in ottemperanza delle disposizioni governative e della Protezione Civile nazionale. Il buono spesa è stato destinato a chi non era mai stato aiutato prima, proprio per un principio di giustizia sociale e per far emergere quelle fragilità fino ad oggi non conosciute dallo Sportello Sociale. Un mio ringraziamento e quello di tutta la Giunta e del sindaco va al servizio dello Sportello Sociale e a tutti i dipendenti del settore Servizio alla Persona e del Servizio Educativo del Comune che in questi mesi stanno lavorando intensamente per poter dare risposte ai cittadini".
Festa della mamma:l’azalea dello Ior arriva a domicilio
(Rimini) Come da tradizione nel mese di maggio si celebra la mamma: una festa che da tempo l’Istituto Oncologico Romagnolo ha trasformato in un’occasione per fare un gesto d’amore non solo verso la donna più importante della propria vita, ma anche verso le persone che soffrono e che lottano contro il cancro ogni giorno. Da anni infatti più di 1000 volontari scendono in piazza durante il weekend della Festa con le splendide azalee che sostengono la ricerca scientifica oncologica, per dare una speranza in più a tutte le persone colpite da tumore. Sfortunatamente il 2020 segnerà giocoforza, a causa delle dovute restrizioni in materia di contenimento del contagio da Covid-19, una pausa a questa bella tradizione: ciò nonostante, l’Istituto Oncologico Romagnolo ha studiato un modo alternativo affinché la celebrazione della Festa della Mamma torni ad essere l’occasione di amore e solidarietà che è sempre stata, per non far rallentare in alcun modo la ricerca di una cura contro il cancro per i tanti che sfidano questa malattia ogni giorno.
Oltre a prolungare l’iniziativa lungo tutto il mese di maggio, svincolandola un po’ dalla data ufficiale che sarà domenica 10 maggio, lo IOR darà la possibilità a qualsiasi cittadino delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini di sorprendere la mamma con un dono da recapitare direttamente a domicilio in tutta sicurezza. «Come ben sappiamo l’inizio della fase-2 ha portato ad aggiungere, tra i motivi validi di spostamento, anche la visita ai propri congiunti – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – ma il fatto di poter incontrare dopo tanto tempo i propri cari non significa abbandonare tutte quelle misure di sicurezza e distanziamento sociale che erano valide fino a ieri e che saranno da osservare ancora a lungo. L’azalea dello IOR è quindi un modo non solo per accorciare le distanze tra famiglie fino a poco tempo fa separate, ma anche per far sentire il calore di un abbraccio attraverso un gesto d’amore che possa essere gradito alla persona che lo riceve, e che faccia la differenza per tanti malati. La possibilità dell’azalea a domicilio verrà data fino ad esaurimento scorte: questo significa che, per assicurarsi di poterla avere e spedirla entro tempi ragionevoli, occorre ordinarla il prima possibile. Per tutti gli altri, per coloro che abitano al di fuori della Romagna e per le famiglie più social, per così dire, potremo comunque offrire l’opzione azalea virtuale: un’e-card personalizzabile che verrà inviata via mail alla mamma».
Chiunque può già effettuare gli ordini tramite la landing page www.insiemeachicura.it/festadellamamma. Tra le altre opzioni offerte da questa particolare edizione della “Festa della Mamma” anche l’eventualità di rendersi protagonisti in prima persona, aprendo un “banchetto virtuale” insieme ad amici e conoscenti o da veicolare all’interno del proprio network, che siano followers o dipendenti e colleghi di azienda. «Quest’anno non ci saranno gli stand che riempiono di colori e di solidarietà le piazze della nostra Romagna – conclude lo stesso Fabrizio Miserocchi – ma molti nostri volontari si sono già attivati in prima persona per riempire gli enormi “spazi virtuali” che la tecnologia ci mette a disposizione. Abbiamo cercato di dare il maggior numero di possibilità alle persone che vogliono continuare a sostenere la ricerca scientifica, con l’idea che questa emergenza non possa far rallentare la speranza di una soluzione al problema cancro. C’è ancora tanta gente che attende una cura: ritardare l’attività dei laboratori porta ad un costo insostenibile in termini di vite umane perdute. Sono sicuro che la nostra terra si adeguerà a queste nuove modalità di fare la differenza: aspettiamo i gesti d’amore di chiunque voglia essere, ancora e sempre, vicino a chi soffre».
29 aprile
Il turismo è il nodo | “Il virus è ancora presente” | Così Focchi e Aeffe sono ripartiti
Riccione, parchi cittadini a disposizione delle società sportive
(Rimini) Il sindaco Renata Tosi e l'assessore allo Sport Stefano Caldari hanno inviato una comunicazione scritta a tutte le società sportive per valutare la possibilità di utilizzare i parchi cittadini per attività all'aria aperta, nel rispetto delle regole generali di distanziamento sociale. Già ieri è pervenuta la richiesta della società "Ginnastica Riccione", ginnastica artistica, acrobatica, coreografica e ritmica per il parco San Francesco a Fontanelle. "Abbiamo circa mille iscritti - spiega Francesco Poesio, presidente della "Ginnastica Riccione" - e ho già contattato tutti i miei istruttori, allenatori laureati a Scienze Motorie, per approntare un piano orario per i corsi". Ginnastica Riccione offre attività sportive dai 3 agli 80 anni, "siamo la prima a Riccione per iscritti - dice Poesio - e la decima a livello nazionale per quanto riguarda la ginnastica. Abbiamo calcolato che tra atleti e accompagnatori ci troviamo a dover gestire qualche migliaia di persone. Il nostro calcolo per garantire la sicurezza a tutti è stato quello di prendere in considerazione non solo lo spazio fisico per il distanziamento ma anche quello che necessita il movimento in sé. Quindi abbiamo stabilito un massimo di 30 partecipanti a sessione di allenamento, con uno spazio per atleta da 4 a 6 metri. Gli istruttori avranno mascherine e guanti e tutti noi vigileremo sulle norme di sicurezza e distanziamento. Infine abbiamo calcolato che per poter garantire a tutti gli iscritti il servizio abbiamo bisogno del parco almeno tutti i pomeriggi dalle 14.30 alle 20. Ma è molto importante riprendere l'attività non solo per gli atleti professionisti ma anche per i gruppi amatoriali. E' l'inizio del ritorno alla normalità, a piccoli ma sicuri passi".
Centri estivi, Morolli: non lasceremo sole le famiglie
(Rimini) “Valutare ogni variabile possibile per aprire i Centri estivi garantendo il necessario equilibrio tra le esigenze di servizio e quelle di sicurezza e sanitarie. Questo l'obiettivo con cui venerdì scorso mi sono connesso in video conferenza con la Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, e l'assessore regionale alla scuola, Salomoni”. Lo racconta l’assessore ai serizi educativi del comune di Rimini Morolli. “Un confronto che ha permesso di compiere alcuni passi in avanti in vista della ormai imminente stagione estiva, in cui, oltre a richieste di chiarimenti, Rimini ha portato anche lo stato di avanzamento dei nostri uffici. L'obbiettivo è chiaro: permettere la programmazione dei servizi non appena sarà consentita la parziale ripresa delle attività, garantendo tutte le condizioni per la massima tutela della salute dei bambini e delle famiglie, che saranno individuate dalle direttive sanitarie. Rimini ha confermato di essere pronta a partire con il bando 2020 per i Centri estivi e ha messo sul tavolo alcune proposte in grado di portare alla riapertura nei tempi utili alle famiglie riminesi”.
La prima proposta è l’outdoor education. “Mai come quest'anno l'outdoor education diventa non solo una interessante sperimentazione pedagogica ma una vera e propria necessità organizzativa. Per i bambini stare all'aperto è una condizione naturale, oltre che un evidente piacere, che è stato purtroppo sottratto in questi mesi di forzata permanenza a casa. Attraverso l'esplorazione dell'ambiente, il gioco spontaneo, il movimento, l'utilizzo dei sensi, il contatto diretto con gli elementi della natura, i bambini imparano a interrogare e conoscere la realtà che li circonda e a percepire se stessi in relazione al mondo e agli altri.La nostra proposta è quella di aumentare l'utilizzo e la disponibilità degli spazi esterni delle strutture, in modo da farle diventare a tutti gli effetti spazi pedagogici e ricreativi. L'alternanza nell'utilizzo tra spazi esterni e spazi interni permetterebbe la creazione di un maggiore numero di gruppi, ma con meno bimbi. In questa maniera si riuscirebbe, da una parte, a garantire con maggiore efficacia il controllo e le necessarie prescrizioni sanitarie e comportamentali, dall'altra, potenziare un approccio pedagogico didattico innovativo”.
Si dovrà poi educare in assoluta sicurezza. “Mascherine, norme comportamentali, sanificazione; anche la sicurezza può diventare occasione di crescita ed educazione. Per questo abbiamo pensato ad una formazione specifica che, partendo dagli operatori e dal personale dei Centri estivi possa poi essere trasmesso ai più piccoli. Da una parte abbiamo la necessità di formare il personale sugli obblighi previsti dai decreti in termini sia di comportamento individuale che di utilizzo delle strutture. Dall'altro l'idea di trasformare un obbligo di legge in una occasione pedagogica, stimolando i più piccoli non solo ad affrontare con le dovute precauzioni le attività comuni, ma anche a interrogarsi sul rispetto dell'ambiente, dell'altro e delle relazioni sociali”.
Bisognerà garantire il diritto allo studio. “In mezzo a tante incertezze, abbiamo un solo punto fermo, ma decisivo: gli inevitabili maggiori costi del servizio non dovranno gravare nelle tasche delle famiglie riminesi. I maggiori costi, seppur ancora difficilmente quantificabili, sono infatti certi, per due motivi. Da una parte il rispetto delle nuove normative implicherà interventi straordinari non previsti, con relativi maggiori costi, come la sanificazione degli ambienti, gli strumenti individuali per la protezione, la formazione specifica del personale. Dall'altra la riduzione del numero di posti disponibili, dovendo garantire le necessarie distanze sociali e interpersonali. Questo combinato ha come risultato certo un maggior costo per l'ente pubblico che, come Comune, abbiamo però la ferma intenzione di non far ricadere nelle tasche dei cittadini. Come? Alla Regione abbiamo chiesto dunque un incremento proporzionale del fondo regionale a disposizione per i voucher per permettere di coprire parte dei mancati introiti senza dover chiedere un euro in più alle famiglie”.
In definitiva, “quello che va evitato è che le famiglie siano lasciate sole ad affrontare la gestione dei propri figli, e che famiglie che potevano permettersi questo investimento, quest'anno rinuncino per motivi economici. La speranza e che il Governo, anche sulla sollecitazione della Regione Emilia-Romagna, che si sta muovendo con velocità e capacità di ascolto dei territori, sblocchi il prima possibile la situazione, dando tempi e riferimenti chiari per partire in tempo con i bandi per l'estate 2020”.