(Rimini) In una interrogazione il consigliere Mario Erbetta chiede che il Comune non conceda, come invece ha fatto fin dalla prima edizione del 2016, il patrocinio non oneroso al Rimini Summer Pride 2019, la manifestazione per i diritti delle persone Lgbt che si svolgerà il 27 luglio sul lungomare.
“Se ovviamente ogni Amministrazione ha autonomia nella concessione del patrocinio, le motivazioni addotte da Mario Erbetta sfiorano il patetico. Il Summer Pride è una manifestazione pacifica, accogliente e generosa, da sempre schierata (con la nostra Costituzione) contro ogni forma di discriminazione e di razzismo e che per questo ha sempre una partecipazione dell'ordine delle decine di migliaia di persone anche provenienti da tutta Europa che stazionano a Rimini anche per giorni. Ogni partecipante esercita in proprio una delle libertà fondamentali della democrazia: la libertà di espressione”, è il commento del presidente dell’Arcigay di Rimini, Marco Tonti.
“Riguardo alla (presunta) partecipazione solo di esponenti della sinistra dovrebbe aggiornarsi perché in moltissimi pride in tutto il mondo partecipano anche esponenti conservatori di primissimo piano, e questo fa capire che il problema non sono i pride ma la destra italiana che è la più bigotta e bacchettona del mondo”, sottolinea. “I diritti di cittadinanza sono anche quelli che permettono di vivere una vita serena, in un contesto sociale in cui poter esprimere liberamente i propri affetti e la propria personalità senza rischiare di essere aggrediti o discriminati o licenziati”.

(Rimini) È giunto per la prima volta a San Patrignano, il tour letterario degli scrittori del Premio Campiello, il concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello - Confindustria Veneto. I cinque finalisti della 57^ edizione sono stati ospitati della Comunità, all’interno dell’iniziativa “Il Campiello per San Patrignano” che per l’occasione ha avuto l’onore di avere come ospite il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
I giovani della Comunità hanno così potuto conoscere gli autori e le loro opere, selezionate lo scorso 31 maggio a Padova: Giulio Cavalli, “Carnaio” (Fandango), Paolo Colagrande, “La vita dispari” (Einaudi), Laura Pariani, “Il gioco di Santa Oca” (La nave di Teseo), Francesco Pecoraro, “Lo stradone” (Ponte alle Grazie) e Andrea Tarabbia, “Madrigale senza suono” (Bollati Boringhieri).

Ospite d’eccezione dell’incontro è stata il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. “Ritengo che la cultura, oggi, quello che il Premio Campiello costituisce sia il valore aggiunto del nostro Paese. Per noi la cultura è il petrolio, noi non abbiamo materie prime ma un’inestimabile patrimonio artistico culturale, abbiamo delle eccellenze. Tantissime. L’Italia credo che vanti nel mondo eccellenze in tutte le articolazioni del sapere e qui abbiamo un esempio plastico di questa realtà. Ritengo un grande privilegio poter visitare questa struttura perché io considero questa l’Italia migliore. Si parla tante volte, sui giornali, di problemi e disagi. Qui si applica veramente il principio di sussidiarietà. Queste realtà ci fanno vedere il bello del nostro Paese. E’ un bell’esempio di come si può guardare in maniera diversa alle difficoltà della vita e programmare con fiducia il nostro futuro”.
All’evento erano presenti anche: Letizia Moratti (Presidente E4 IMPACT e Co-Fondatrice della Fondazione San Patrignano), Piero Prenna (Presidente della Comunità San Patrignano), Matteo Zoppas (Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto), Piero Luxardo (Presidente del Comitato di Gestione del Premio Campiello) e Carlo Nordio (Presidente della Giuria dei Letterati del Premio Campiello). “Il Campiello per San Patrignano”, nasce dalla volontà della Fondazione Il Campiello e della Fondazione San Patrignano di creare un progetto condiviso che coinvolga attivamente i ragazzi ospiti della Comunità. A loro è stato infatti proposto di presentare un racconto a tema libero che verrà valutato dalla Giuria del Campiello Giovani. Il riconoscimento speciale verrà consegnato in occasione della cerimonia finale al Gran Teatro La Fenice di Venezia.

Quella tra la Fondazione Il Campiello e la Fondazione San Patrignano vuole essere una collaborazione volta a promuovere un nuovo dialogo tra la comunità di recupero e il concorso di narrativa italiana contemporanea promosso da Confindustria Veneto. San Patrignano è un'eccellenza italiana che ogni anno restituisce la vita a centinaia di ragazzi, attraverso percorsi educativi e riabilitativi, che prevedono anche iniziative artistiche e culturali. L'obiettivo è quello di far sì che anche la scrittura (e la letteratura più in generale) possa essere terapeutica.
È in questo conteso che si inserisce l’incontro con i finalisti del 2019, una tappa che punta a diventare un appuntamento abituale anche delle prossime edizioni.
Il tour estivo dei finalisti prevede undici tappe da nord a sud dell’Italia. Dopo Venezia, Firenze, le due tappe siciliane (Catania e Palermo), quella Modenese e quella a San Patrignano, venerdì 12 gli autori saranno a Matera - Capitale Europea della Cultura 2019 - alle 18.30 a Casa Cava; giovedì 25 luglio a Cornuda (TV), alle 21.00 presso la Tipoteca Italiana Fondazione; venerdì 26 luglio a Jesolo Lido (VE) alle 21.00 in Piazza Milano; sabato 27 luglio al Lido di Venezia, alle 18 al Grande Albergo Ausonia & Hungaria ed infine sabato 3 agosto a Cortina (BL) alle 17.30 al Cinema Eden all’interno della manifestazione Una Montagna di Libri.

(Rimini) “Il Comune di Rimini ha intenzione di concedere il Patrocinio al Summer Pride 2019? Il Comune quest'anno stanzierà dei contributi economici per la manifestazione e di che entità”. Il consigliere comunale Mario Erbetta interroga in relazione al Summer Pride che si terrà a Rimini il 27 luglio 2019 e “alle problematiche avvenute nella scorsa edizione dovute a cartelli dileggianti il Ministro degli Interni Matteo Salvini e offensivi come “Porti aperti come i nostri culi” sono a chiedere al Sindaco se ha intenzione di Patrocinare l'evento oppure di non concedere il patrocinio come hanno fatto di recente i coraggiosi Sindaci di Pisa e Monza a delle manifestazioni simili”, spiega Erbetta.
“La motivazione, a mio parere più che condivisibile, espressa dai Sindaci in questione e che pur ricorrendo in questi giorni i cinquanta dai moti di Stonewall del 27 giugno 1969 (quando la comunità LGBT di New York scese in piazza scontrandosi con la polizia della Grande Mela e diede vita al movimento omosessuale in tutto il mondo), queste manifestazioni hanno perso il carattere di rivendicazione dei diritti propri del movimento omosessuale, ormai quasi nella totalità pienamente riconosciuti, per sfociare in strumentalizzate manifestazioni politiche vere e proprie, un calderone in cui uteri in affitto e porti aperti all'immigrazione si mischiano al dileggio delle Istituzioni e della Religione Cattolica con atti e cori spesso – purtroppo- sconfinanti nella blasfemia”, sottolinea Erbetta.

“Manifestazioni in cui in prima fila sfilano esclusivamente rappresentanti locali e nazionali del PD, di Potere al popolo di Sel e delle altre forze politiche di sinistra. Questo è accaduto a Milano, a Monza come a Pisa, dove ad aprire i cortei non c'erano carri che rivendicavano diritti civili ma l'esaltazione della capitana della Sea Watch 3 Carola Rackete nuova icona piratesca di sinistra, colei che pur di far sbarcare degli immigrati in Sicilia non ha esitato a speronare la motovedetta della Guardia di Finanza che le intimava di fermarsi”, ricorda il consigliere comunale.
“Credo che un'istituzione come il Comune di Rimini per correttezza istituzionale dovendo mantenere un ruolo super partes non possa legittimare con il suo Patrocinio alcuna manifestazione politica in particolare quelle che dileggiano Ministri, la religione Cattolica (casualmente unica religione a essere presa in giro) ed esaltano la violazione dei più elementari doveri civili”, fa notare Erbetta. “Non esistono diritti più diritti degli altri, come queste manifestazioni ci vogliono imporre, che siano diritti all'utero in affitto, alla disobbedienza civile che porta fino allo speronamento di navi da guerra o all'immigrazione incontrollata. Un'Istituzione seria deve si autorizzare la manifestazione ma non concedere un patrocinio che la porterebbe a essere complice di situazioni sovversive e al di fuori della legalità".

 

(Rimini) “La città di Rimini ha bisogno di una Facoltà di Medicina e Chirurgia alla pari di tante Province anche più piccole che la ospitano da anni”. E’ la considerazione da cui parte il consigliere di Forza Italia Nicola Marcello, che sul tema interroga il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
“Uscendo da una logica di “ campanile” sarebbe corretto concorrere alla realizzare un'unica Facoltà’ di Medicina e Chirurgia della Romagna con annesso Policlinico. Coinvolgere in un tavolo unico i vertici dell’ Ausl Romagna con i vari Comuni nella fase di studio, progettazione e realizzazione. Coinvolgere in un “planning unico e condiviso” tutti i Parlamentari della Romagna in merito al binomio Facoltà di Medicina e Chirurgia-Policlinico della Romagna”, sottolinea Marcello.

Del tema si parla da qualche anno. La questione è talvolta però ridotta a “derby Forli-Ravenna”. “Sia il sindaco di Ravenna che il neo-eletto, amico, Zattini di Forlì, hanno messo sul piatto del MIUR Bolognese e del Rettore dell’ Alma Mater Francesco Ubertini, le loro capacità logistiche, didattiche ed economiche”, spiega Marcello. “Il primo soprattutto in Concorso con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna ed Ausl Romagna ha presentato un progetto con adeguata palazzina nell’area dell’ Ospedale Santa Maria delle Croci di viale Randi . Con la realizzazione di un edificio di tre piani e con una riorganizzazione degli spazi ospedalieri il polo didattico e laboratoristico per la Facoltà di Medicina potrebbe già essere operativo nell’anno accademico 2020-2021”.
Al progetto di Ravenna “il Sindaco di Forlì contrappone addirittura un “Campus già pronto”. Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì Roberto Pinza , alla pari dell’omologo di Ravenna, pare essere uno dei principali fautori in termini di idee e di risorse dell’opera della Facoltà di Medicina. Oltre al Campus già pronto i “ Forlivesi” vantano pure una serie di professionisti del Pierantoni già docenti presso alcuni dipartimenti dell’Unibo e la sua presenza all’interno dell’Irst. Insomma rimarcano un vantaggio logistico e didattico”.
All’interno di questo scenario “a Rimini, purtroppo, imperversa solo il dibattito sulla Molo Street Parade. Un quadro a mio avviso desolante”, commenta Marcello.

(Rimini) Come ridurre le emissioni di carbonio, promuovere l'efficienza energetica e contribuire a mitigare il cambiamento climatico nelle destinazioni turistiche del Mediterraneo, facendo leva sulla mobilità sostenibile? Questo il tema centrale del progetto europeo Mobilitas - Mobility for nearLy zero CO2 in medITerranean tourism destinAtionS, co-finanziato dal programma di cooperazione transnazionale interreg med 2014 – 2020, che ha avuto il suo evento conclusivo l'11 luglio in Francia, a Nizza, durante la "Journée sur la mobilité douce & active et la santé" (Giornata sulla mobilità sostenibile e attiva e la salute).
Durante l'evento finale, Valentina Ridolfi dell'Agenzia Piano Strategico di Rimini, tra i partner italiani del progetto assieme al Comune di Misano Adriatico e all'Università IUAV di Venezia, ha presentato l'"Handbook on Sustainable Mobility in the MED area", un corposo ma agile manuale sulla mobilità sostenibile nel Mediterraneo, curato dalla stessa Agenzia e pubblicato da Maggioli Editore. Oltre agli esiti di Mobilitas, l'handbook raccoglie i risultati di altri 6 progetti med dedicati alla mobilità sostenibile, coordinati dal network europeo Go-Sump, con base a Malaga, e si pone l'obiettivo di promuovere, condividere sfide e sviluppare soluzioni per la mobilità sostenibile nell'area MED con particolare attenzione alle metodologie adottate e alle azioni sperimentate. Tra i Paesi indagati, oltre all'Italia, figurano Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Slovenia, Croazia.

(Rimini) Quattro concerti e cinque spettacoli a ingresso libero, ma anche laboratori, incontri e conferenze. Torna anche quest'anno il Festival Le Città Visibili, diretto artisticamente da Tamara Balducci e Linda Gennari, che per il secondo anno consecutivo verrà ospitato nella splendida cornice dell'Ex macello comunale di Rimini di Via Dario Campana 71, nel solco di un progetto di rigenerazione urbana temporanea già avviato nel 2013, quando gli spettacoli furono allestiti per la prima volta all'interno del giardino di Palazzo Lettimi.
La settima edizione della kermesse è in programma dal 16 luglio all'1 agosto. Apertura in grande stile martedì 16 luglio alla presenza dell'assessore alla cultura, politiche giovanili e per la legalità della Regione Emilia Romagna Massimo Mezzetti, che per l'occasione rappresenterà anche l'associazione "EnERgie nove", già promotrice de I Tre Manifesti per la Cultura. L'assessore dialogherà con Graziano Urbinati del Manifesto Contro l'Odio e l'Ignoranza e Nazzareno Gabrielli, vicedirettore generale di Banca Etica. A seguire uno spettacolo interamente dedicato al tema dell'integrazione: "Odissee Anonime" portato sulle assi dell'Ex Macello dal primo grande ospite del festival, Roberto Mercadini.

Giovedì 18 luglio alle ore 21.30 sarà la volta del primo dei 4 concerti previsti in calendario con La Municipàl (opening act Le cinture d'insicurezza), mentre sabato 20, alla stessa ora, l'attore romagnolo Ivano Marescotti presenterà il libro "Fatti Veri", dando voce ad alcune storie del testo. Domenica 21 luglio largo ancora alla musica con il cantautore siciliano Dimartino, preceduto dalle sonorità di Darma. Lunedì 22 luglio tornerà il teatro con lo spettacolo "Acapulco" di e con Mele Ferrarini e Mila Vanzini.
Giovedì 25 luglio, ancora uno spettacolo teatrale con la rappresentazione de "La Sirenetta" della Compagnia Eco di Fondo, una "fiaba per adulti" prodotta con il patrocinio di Amnesty International Sezione Italia e Everyone Group for cooperation on human rights culture. La serata sarà organizzata con la collaborazione di Rompi il Silenzio, CGIL, Arcigay e la partecipazione al dibattito che anticiperà lo spettacolo di Emma Petitti, assessora alle Pari opportunità della Regione Emilia Romagna. Una tappa di avvicinamento al Rimini Summer Pride, in programma il 27 luglio.

Venerdì 26 luglio, spazio alle sette note con il concerto di Roberta Giallo (opening act Massimo Modula con Giacomo Depaoli), mentre sarà Bianco, con Massimo Marches in apertura, a chiudere il ciclo di concerti previsti, nella serata di domenica 28 luglio.
Nella giornata di martedì 30 luglio il Festival Le Città Visibili traslocherà, grazie alla preziosa collaborazione dell'Associazione il Palloncino Rosso, all'Ex Colonia Bolognese. Qui con un suggestivo allestimento al tramonto andrà in scena lo spettacolo I Have a Dream, che vede la partecipazione di numerosi ragazzi profughi rifugiati in Italia, per la regia e la coreografia di Vito Alfarano e il patrocinio di Amnesty International Italia.

In occasione della chiusura, il Festival Le Città Visibili omaggerà Primo Levi nel giorno in cui ricorre il centenario dalla nascita (mercoledì 31 luglio e a seguire l'1 agosto) con lo spettacolo "Se questo è Levi", una produzione Fanny & Alexander con Andrea Argentieri e a cura di Luigi De Angelis, una performance itinerante nel centro storico della città di Rimini, dedicata all'opera dell'indimenticato scrittore.
A corollario degli appuntamenti serali non mancheranno workshop di formazione (di recitazione e drammaturgia), laboratori per bambini a cura dell'associazione Kantharos e passeggiate sonore e un workshop fotografico firmati RIU Project.

(Rimini) "Con il trionfo ieri sera del Jova Beach Tour, va in archivio la prima parte dell'estate riminese, caratterizzata da una serie di eventi che - per pubblico, eco mediatica, capacità di creare relazioni, posizionamento e diffusione di un mood positivo - hanno fatto della nostra città l'ombelico della vacanza italiana 2019”. Così il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
I numeri accumulati da Rimini Wellness, Sport Dance, Al Meni, Molo Street Parade, Notte Rosa, fino alla 'Woodstock' di Miramare con Jovanotti, “confermano e rilanciano l'idea concreta di una Rimini capitale dell'ospitalità e anticipatrice di un nuovo modo di intendere il divertimento. Quasi un modello di vivere liberamente le relazioni tra persone nell'epoca delle grandi possibilità e contemporaneamente delle grandi paure. Lo ha detto bene Lorenzo, durante il suo concerto, quando ha parlato della musica non solo come spazio di libertà e linguaggio universale, ma antidoto a ogni divieto usato contro le donne e gli uomini e la loro voglia di stare assieme. "Qualcuno vuol far sentire il divertimento, lo stare insieme bene, come una colpa. Forse ci vogliono solo controllare". È una lezione sulle sette note che andrebbe imparata a memoria anche da chi, a livello locale, continua a censurare il divertimento opponendo ad esso il coprifuoco e...i propri interessi. Un dibattito ideologico fuori tempo e stantio, superato ancora una volta dalle persone. Se nell'arco di 40 giorni, Rimini ha potuto accogliere oltre un milione di ospiti lo si deve alla sua capacità di vivere e organizzare al meglio il giorno e la notte. Altro che divieti! Altro che le solite stantie discussioni su un modello che alle ore 21 'tutti zitti, tutti a letto', o quelle del 'qui ci vogliono solo i ricchi' ,'no le famiglie' ,'ma senza giovani siamo morti'”.

“Rimini, 'questa terra che si è rialzata in piedi dopo le bombe della seconda guerra mondiale, ha ricostruito ed è diventata capitale del turismo' come ha detto ieri Jovanotti, pur con i suoi difetti e le sue contraddizioni, è tra le poche città in Italia a offrire libertà e relazioni in vece che muri. E questo in ragione anche di un metodo organizzativo che mette assieme pubblico e privati, istituzioni e forze dell'ordine, nel nome e per conto di uno spirito d'appartenenza e un'abnegazione non scontata a questa comunità. Stiamo cambiando nell'hardware della città: fogne, scuole, motori culturali, piazze e strade. E cambiamo nelle esperienze che sappiamo far vivere, di musica, cibo, arte, cultura, ballo. Se oggi in tanti dicono che Rimini è tornata ad essere (ancora una volta) unica, ciò è frutto della fiducia di chi investe su progetti e pensiero. Non su lamenti e insulti. La cosa più bella è, nei limiti e problemi che abbiamo, il ritrovato orgoglio di sentirsi cittadini di una città in cammino, forte e che non si arrende .E al termine di questa lunghissima prima parte del palinsesto di eventi, voglio senza retorica e dovere d ufficio esprimere il mio 'grazie' sincero e riconoscente nei confronti del Prefetto, del Questore, del Comandante dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, degli operatori sanitaria, dei volontari, tutti coloro i quali hanno spiegato con il loro lavoro e la loro professionalità cosa significhi vivere in sostanziale sicurezza, e senza blindature o cavalli di frisia, superando anche le terribili scorribande del meteo. Con il lavoro delle istituzioni e coordinamento di prefettura e questura l'estate riminese con centinaia di migliaia di persone ad ognuno degli eventi in calendario ha saputo consolidare innovare e mettere in campo " il modello Rimini" sugli eventi. Che non è e non sarà immune da problemi e insidie. Ma che ha consentito e consente a milioni di persone di vivere momenti di vita e gioia. Che non sono solo quelli in vetrina come il Jova beach Party”.
“Si pensi solo che ieri, più o meno nello stesso momento in cui 40 mila persone si assiepavano al concerto del Jova beach Tour, al Museo di Rimini Ezio Mauro concludeva il suo incontro con il pubblico in una nuova straordinaria piazza Francesca da Rimini. E' un paragone azzardato ma come non andare a quella serata dell'estate 1985 in cui Tondelli presentava il suo romanzo 'Rimini' in un tourbillon di musica, trovate, scorribande 'edonistiche', folla? E adesso che ancora brillano le luci di ieri inizia il Lonely planet , Ulisse Fest, il festival del viaggio , nel cuore del centro cittadino”.
“Ci riappropriamo di ciò che è stato e sarà sempre nostro: il divertimento. Che è frutto però di duro lavoro e organizzazione, non improvvisazione. Adesso si apre la seconda parte dell'estate, caratterizzata da altre grandissime iniziative di rilievo internazionale. Siamo e saremo pronti. Tutti. E lo saremo grazie alla nostra amata (e a volte troppo bistrattata a vanvera), grande Rimini”.

(Rimini) Anche quest’anno la stagione estiva si è aperta con numerosi e rilevanti eventi che hanno comportato un considerevole afflusso di persone sul territorio. Una sfida che ha visto, anche nelle ultime importanti manifestazioni quali “la Notte Rosa” e “il Jova Beach Party”, l’impegno di tutte le componenti istituzionali – Enti Locali, Forze di polizia, Vigili del Fuoco, Componenti della Protezione Civile, Autorità Sanitarie - che hanno profuso il massimo, efficace sforzo per garantire la migliore realizzazione degli eventi in piena sicurezza.

L’evento “la Notte Rosa”, svoltosi nell’ultimo weekend e che ha visto il flusso di due milioni e mezzo di persone sulla sola costa romagnola, è stato caratterizzato da un’ampia gamma di manifestazioni e di intrattenimenti di natura diversa, tali da soddisfare diversi target di pubblico.
Le Amministrazioni comunali della riviera e più Comuni dell’entroterra sono stati artefici di uno sforzo organizzativo che ha contribuito a caratterizzare le giornate dal 5 al 7 luglio come l’apertura formale dell’estate, dopo l’evento riminese della “Molo Street Parade”.
Capillare è stata l’attività delle Forze di polizia, statali e locali, che hanno effettuato, in occasione degli eventi legati a “la Notte Rosa”, controlli su più di 1330 persone e oltre 830 mezzi, con conseguenti contestazioni di circa 400 violazioni amministrative, prevalentemente connesse al mancato rispetto delle norme del Codice della Strada e di ordinanze sindacali di divieto di utilizzo di bottiglie di vetro.
Nel medesimo contesto, il controllo delle Forze di polizia è stato particolarmente pregnante ed efficace anche al fine di prevenire e contrastare la commissione di illeciti. Sono stati, infatti, contestati circa cinquanta reati, tra cui lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Analogamente, pienamente lusinghieri possono ritenersi i risultati conseguiti, sotto il profilo della sicurezza, durante lo svolgimento del “Jova Beach Party” grazie alla sinergica azione di tutti gli attori istituzionali.
Le attività organizzative, sebbene rese più difficoltose dalle avverse condizioni atmosferiche delle ore antecedenti l’evento, sono state pienamente efficaci ed efficienti, consentendo sia lo svolgimento dell’evento musicale in condizioni di massima sicurezza che il regolare deflusso di oltre quarantamila persone al termine dello spettacolo.
Le Forze di polizia hanno effettuato controlli su circa 170 persone e un centinaio di mezzi.
All’indomani della kermesse di eventi si ritiene di delineare un bilancio sicuramente positivo che vede, ancora una volta, i Comuni della provincia vincenti protagonisti di manifestazioni ed iniziative particolarmente attrattive in un contesto di piena sicurezza.

(Rimini) Più servizi di trasporto pubblico e una sempre crescente attenzione verso le forme innovative e sperimentali di sharing mobilty, che vadano di pari passo con lo sviluppo infrastrutturale: c'è anche questo al centro del nuovo Piano regionale integrato dei trasporti 2025 dell'Emilia-Romagna, adottato dall'Assemblea legislativa dopo un confronto con i territori. Un documento che raccoglie le linee guida per uno sviluppo organico della rete dei trasporti su scala regionale e che contiene anche le indicazioni presentate dall'assessorato alla mobilità del Comune di Rimini, che ha posto l'accento in particolare sul ruolo sempre più centrale della sharing mobility per soluzioni di mobilità "di ultimo miglio" e anche a sottolineare l'importanza dell'integrazione anche tariffaria delle forme di mobilità su gomma e in ferro, importante sia per i pendolari sia in chiave di potenziamento dei servizi turistici.
"Nel corso del lavoro di aggiornamento del Prit abbiamo posto in rilievo come investire sulle connessioni e i servizi di ultimo miglio, inclusa la sharing mobility, sia imprescindibile per una mobilità sempre più sostenibile e adeguata alle esigenze soprattutto di una realtà come la nostra che conta su milioni di cittadini temporanei ogni anno – sottolinea l'assessore alla mobilità Roberta Frisoni – Per questo siamo stati tra i primi ad interessarci e a sperimentare soluzioni di mobilità "di ultimo miglio", cioè di tutti i mezzi che si prestano alla condivisione, che si tratti di scooter elettrici, bike 'tradizionali' fino all'ultima novità, i monopattini elettrici. Un'attenzione condivisa dalla Regione, che individua nella sharing mobility e nella sua integrazione con il trasporto pubblico, un elemento forte su cui lavorare per raggiungere l'obiettivo della crescita della mobilità alternativa e sostenibile e quindi avviare una trasformazione profonda dei modelli di trasporto".

"Sempre nell'ottica di servizi sempre più efficienti e coordinati, in tutti i tavoli abbiamo sostenuto la necessità di proseguire con forza sul fronte dell'integrazione tariffaria tra ferro e gomma, quindi tra treno e bus, anche a fini turistici – aggiunge l'assessore Frisoni – Nel giro di qualche settimana sarà lanciata una sperimentazione per un biglietto unico per treno e trasporto pubblico locale, che consentirà quindi ai turisti e ai city users di muoversi sulla costa con treno o autobus utilizzando lo stesso titolo di viaggio. In altre parole uno 'smart pass' della durata di 3 o 7 giorni, valido sull'intera rete di trasporto pubblico che consente la libera circolazione sui treni regionali e sui bus lungo la costa romagnola. Una piccola grande novità che ha come obiettivo quello di rendere più semplice per gli utenti la fruizione dei servizi su tutta la rete regionale".
I nuovi servizi del Piano regionale integrato dei trasporti vanno ad integrarsi col proseguimento dello sviluppo delle infrastrutture strategiche: il piano infatti prevede potenziamento dell'aeroporto, della viabilità di grande scorrimento, dei collegamenti ferroviari, con la velocizzazione della linea Bologna-Rimini e il potenziamento della linea Rimini-Ravenna e del trasporto pubblico locale con il Metromare, con l'estensione della linea fino alla Fiera e a Santarcangelo.

Giovedì, 11 Luglio 2019 16:57

Notti noir al castello di Meleto

(Rimini)Il Castello di Meleto a Saludecio si trasforma in arena all'aperto per il ritorno di 800 NNT (NeroNotteTeatro), il suggestivo appuntamento notturno dedicato al "noir", che si svolgerà il 12 e 13 luglio dalle ore 20 a mezzanotte. L'appuntamento è ideato e realizzato dall'associazione culturale saludecese L'Armonda, con il patrocinio, contributo e collaborazione del Comune di Saludecio. Armonda teatro e B-you acrobatic saranno gli interpreti dello spettacolo itinerante dal titolo "Tre passi nel mistero", spettacolo che si snoda, in tre tappe, tra teatro, danza e suggestioni nell'oscurità del Castello. Il percorso inizia con "Sulle ali del Corvo", nel ricordo di Leonora fra anima e corpo. Suggestioni, danzate e digressioni acrobatiche, sono liberamente ispirate alla poesia di Edgar Allan Poe "Il Corvo", realizzate da Asd b-you acrobatic di Riccione con coreografie e direzione artistica di Barbara Bianchi e con Celeste Williams, Federica Protti, Simona Leardini, Deborah Angelotti, Sara Mularoni, Martina Bacchini, Samanta Bersani, Francesca Grandi, Lara Badioli, Elias Maroncelli (danzatori acrobati), Ilaria Donini (tessuto aereo), Andrea Rossi (voce solista).

Il percorso prosegue nel Campo dell'albero con "Melograni a mezzanotte", ispirato ad un racconto di Poe "... il melograno, pianta meravigliosa che abita giardini incantati, può donare l'immortalità, ma al calare delle tenebre può rivelare un lato oscuro...".  Terza tappa, la chiesa, con "Santo grano", performance teatrale che prende ispirazione da un racconto di Ives Theriault "... le messi ondeggiano lievi, accarezzate dal vento in una splendida notte d'estate, quasi un angolo di Paradiso. Ma cosa può avere creato tanta bellezza?...". Entrambe le tappe del percorso sono realizzate da Armonda teatro di Saludecio, con la drammaturgia e regia di Roberto Caminiti e con Egidio Cecchini. Raffaella Cinquilli, Gioconda Curzi, Letizia Gianni, Silvano Guidi, Pasquale Rosetti e Riccardo Bambini. Suggestioni, audio e luci sono a cura di Alessandro Bianchi e Flavio Migani. Ingresso spettacolo 5 euro, orari: venerdì 12 ore 21.30 - ore 22.45; sabato 13 ore 21.15 - ore 22.15 - ore 23.15.

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