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MULTE: NEL 2012 I RIMINESI PAGHERANNO 7,5 MILIONI PER LE LORO INFRAZIONI STRADALI


Il dato è per ora solo di previsione. Nel 2012 gli automobilisti indisciplinati a Rimini collezioneranno 7,5 milioni di euro in multe (complessivamente). Il dato lo butta su facebook l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini facendo notare che, se le previsioni saranno rispettate, il Comune quest’anno incasserà 1,1 milioni in meno rispetto al 2011, quando il gruzzolo finale è ammontato a 8,6 milioni ed è stato investito nel miglioramento delle strade.

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MENO RIFIUTI E COMBUSTIBILI FOSSILI, DALL’EUROPA A RIMINI 1 MILIONE PER PROGETTI INNOVATIVI LEGATI AL TURISMO


A Rimini un milione dall’Europa per realizzare esperienze innovative in ambito turistico. Permetteranno tra 2013 e 2014 la diffusione in provincia di tecnologie innovative di raffrescamento degli alberghi senza ricorrere a combustibili fossili (AdriaCold) e di nuovi metodi per ridurre la produzione di rifiuti in occasione di grandi eventi turistici (Zerowaste).


“Nella prima metà del 2012 – ricorda il presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali – erano stati approvati altri due progetti, su energia eolica e prodotti tipici locali, per quasi 400mila euro. Per il tessuto socio economico locale si tradurrà in una doppia opportunità: da un lato la possibilità di finanziare azioni innovative altrimenti impossibili in tempi di così forti tagli, dall’altra di rafforzare l’orizzonte internazionale del territorio di Rimini, fattore ancora più indispensabile in una fase in cui la concorrenza è allargata oltre i confini nazionali”.

Lunedì, 24 Settembre 2012 09:14

GIORNALAIO 24.09.2012

Rubriche

SANATORIA SPIAGGE: NEANCHE QUEST’ANNO I BAGNINI SMONTERANNO (E IN PRIMAVERA PAGHERANNO, VISTO CHE IN AUTUNNO NON HANNO SMONTATO?) PROVINCIA UNITA, BULLETTI: SE SIAMO CONTRO IN PARLAMENTO, PERCHE’ DOVREMMO ESSERE PRO IN ROMAGNA? ROTTAMATORI A SAN MARINO. CAOS MULTE E BOLLETTE


Spiagge d’inverno


Smonto o non smonto? “Ci siamo, bagnini e amministrazione comunale salgono nuovamente sul ring. Come in primavera, il match si combatte sul terreno insidioso delle regole, dei servizi da smontare e rimontare, sui soldi da versare. Gli operatori di spiaggia devono mettere in cantina le attrezzature estive, ma c’è da chiarire il destino di giochi, pedane, pali, campi da gioco. Il Comune lo ha detto e ribadito: bisogna smontare, chiedere l’autorizzazione e solo dopo ripiantare tutto. Il leader dell’Oasi Confartigianato, Giorgio Mussoni non ci sta e continua a invocare il modello Cesenatico: l’area a ridosso delle cabine è stata inserita fra quelle urbanizzate e quindi svincolata dai rigidi paletti del paesaggistico. Palazzo Garampi non ci sente, chiede ai bagnini di mettersi in regola. La replica? Non ci stiamo, qua si cerca solo di fare cassa”, Corriere Romagna (p.3).


Provincia unita


Maggioranza divisa. Continuano a volare piatti in casa tra Pd e Idv. “Non comprendiamo la posizione dell'Idv, del tutto astratta - attacca Petitti in una nota - giustificandosi con il fatto di essere contraria alle province, l'Idv sceglie di ignorare le ricadute che avranno le nuove norme sui nostri cittadini”. “L’IdV ha votato 34 no alla richiesta di fiducia di questo Governo, a conferma di una posizione ben nota: l’abolizione delle Province”, rilancia indietro Bulletti, Nuovo Quotidiano (p.7).


«Ricordo che, per quanto possa risultare sgradito alla segretaria Petitti, io sono vice presidente di un ente che, nostro malgrado, fino ad oggi è esistito. Il mio compito si esaurirà con la fine di un mandato popolare o quando un atto governativo, sostenuto dal suo stesso partito, ne stabilirà la fine. Sono il primo a sostenere, in linea con il mio partito, l’inutilità delle Province. E allora chiedo a che pro dovremmo sostenere l’assurdità della Provincia unica», Corriere (p.3).


Rottamatori


Anche San Marino ha il suo ‘comunista’ rottamatore e il Corriere lo intervista (p.9). “Antimafia: Podeschi, Stolfi e Gatti dovevano da tempo «ritirarsi dalla politica»; abbassare i salari per permettere lavoro a tutti, e una centrale dei rischi per salvare il sistema finanziario. E sul pasticciaccio al Credito sammarinese, i «dipendenti fecero il proprio dovere». Alessandro Rossi, volto di Sinistra unita ed ex dipendente della banca che, nel 2011, fu travolta dall’inchiesta sul riciclaggio del denaro del narcotraffico calabrese, risponde in 140 caratteri alle domande sull’attualità politica sammarinese: dubbi sulla mancata volontà, nel suo partito, di non abbandonare nome e simbolo per un’alternativa a largo raggio, e sulle foto su Facebook di lui in vacanza in barca, dice «bando alle ipocrisie: le disponibilità di un politico non devono essere occultate»”.


Aeroporto Fellini


Il Resto del Carlino fa un po’ di conti attorno a WindJet Ryanair i due colpi al cuore della stagione. “Con il default della compagnia siciliana l’aeroporto di Rimini in questi due mesi ha perso circa 80mila passeggeri a cui ora si devono aggiungere quelli della compagnia irlandese. «Per quanto riguarda Londra perdiamo circa 10-11mila passeggeri — fa i conti il presidente di Aeradria, Massimo Masini — se consideriamo che in un anno solare questa tratta porta all’incirca 42mila passeggeri. Discorso diverso per Francoforte che a ottobre avrebbe terminato i voli»”, (p.2).


Multe e bollette


Multe di migliaia di euro per gli automobilisti a Rimini. Il Carlino intervista un uomo che ne ha accumulate per 5mila, (p.3). Finirà di pagare, in rate, nel 2014.


Attenzione alla bolletta del gas. Si potrebbe essere diventati clienti di un’altra ditta senza aver mai firmato un contratto, Nuovo Quotidiano (p.7). “Mio padre – spiega il signor Giorgio – è deceduto nel 1997 e nella casa di famiglia è rimasta mia madre che, alla fine di luglio di quest’anno, è morta. La casa è rimasta vuota e quando ho dovuto comunicare i consumi del gas a Sgr, utenza rimasta intestata a mio papà, ho scoperto che dal primo di maggio ero passato a Eni. Ho iniziato a chiamare il call center della società dove, in maniera anche molto sgarbata, mi hanno detto che a maggio di quest’anno l’intestatario della fornitura, deceduto 15 anni fa, aveva fatto una voltura a nome di un’altra persona che, attualmente, è l’intestataria del contatore di casa mia”. Secondo Sgr in un migliaio a Rimini sarebbero nelle stesse condizioni.


“«Don, mi paga la bolletta?». Sono raddoppiati, e per alcuni sacerdoti anche triplicati, i parrocchiani che si rivolgono in sacrestia per un aiuto economico. Non più uno sfogo, o la richiesta di sostegno psicologico, o anche alimentare: ora, a pesare sono di più bollette, affitti e rate del mutuo”, scrive il Corriere (p.5) che fa anche un po’ di conti attorno alla stagione. “E se in tanti chiedono aiuto alla parrocchia di riferimento, vien da sé che diminuiscano gli aiuti alla chiesa: calo delle offerte in provincia di almeno il 15 per cento rispetto all’estate scorsa”, mentre nelle cassette spuntano anche monete ‘esca’.


Il Nuovo Quotidiano (p.6) intervista Edolo Minarelli, direttore di Hera Rimini.


Gnassi e Vitali al compleanno della supernonna, Corriere (p.5).

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ODG PROVINCIA, PETITTI (PD): LA POSIZIONE DELL’IDV E’ ASTRATTA


“Non comprendiamo la posizione dell’Idv. E’ del tutto astratta”, Emma Petitti, segretario provinciale del Pd (e consigliere comunale a Rimini), entra nella querelle sul voto in consiglio all’odg sul riordino istituzionale che il consigliere Stefano Murano dell’Italia dei valori accolto con un voto contrario.


Il confronto lo abbiamo fatto sulle norme esistenti. Ci piacciano o meno, oggi sono quelle vigenti e con esse dobbiamo necessariamente confrontarci. L'Idv, giustificandosi con il fatto di essere contraria alle province, sceglie di ignorare le ricadute che avranno le nuove norme sui nostri cittadini. Una posizione che ci appare ancora più strana quando è sostenuta proprio da chi ha il ruolo di vice-presidente (l’Idv Carlo Bulletti, ndr) di uno questi enti che per l'Idv sarebbero del tutto inutili”.


L’odg della Provincia di Rimini che sarà votato in tutti i consigli comunali, 27, un senso invece lo ha. “Chiediamo che gli auspicati risparmi che dovrebbero derivare da riordino istituzionale non comportino un impoverimento della qualità dei servizi e delle infrastrutture che possiedono oggi i nostri territori”.

Sabato, 22 Settembre 2012 11:03

RENZI, IMPRESSIONI DI RINNOVAMENTO

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RENZI, IMPRESSIONI DI RINNOVAMENTO


Può darsi che il destino (fausto o infausto lo si vedrà) di Matteo Renzi sia legato a quella fama di rottamatore che si è conquistato sul campo. Di certo i suoi avversari adesso sono i primi a costringerlo in questa immagine. Anche la premiata ditta Gnassi-Vitali ha sentito bisogno di dire che il rinnovamento non va confuso con il giovanilismo di moda. Senti chi parla! Il paiolo dice male della padella.
A dire il vero Renzi in piazza Cavour ha fatto di tutto fuorchè il rottamatore, non ha concesso nulla al populismo e alla “pancia” di chi non ne può più dei vecchi ex comunisti.
Ha fatto un discorso da amministratore, potremmo dire da presidente del consiglio, perché questa è la carica alla quale si candida, non quella di segretario del Pd. Ha preso tre parole – futuro, Europa, merito – e le ha declinate con qualche esempio. Se si vuole criticare, si può obiettare che è un discorso ancora non pienamente maturo, ma ciò che è emerso a Rimini è qualcosa di diverso dalla solita narrazione renziana.
Ha detto molte cose non di sinistra o cose che la sinistra non dice, anche se forse qualcuno in cuor suo le pensa. Ha detto – finalmente uno di sinistra che lo dice! – che non si fa la lotta alla evasione fiscale correndo dietro allo scontrino. Lo Stato – se vuole – ha tutti i dati e tutti i mezzi per andare a scovare l’evasione. Ha proposto la sua rivoluzione del welfare – opportunità iniziali per tutti, valorizzazione del merito – anche se qualche esempio concreto non l’ha fatto.
Di certo nessuno si aspettava un pubblico così folto, visto che nessuno del politburo democratico riminese lo sostiene. In piazza non c’erano solo giovanotti di belle speranze, anzi la maggioranza era di over 40, over 50 e over 60. Non ha fatto una bella figura il sindaco Gnassi che non ha concesso al collega nemmeno la formalità di un saluto alla persona che era venuta da Firenze per sostenerlo in campagna elettorale. Dovesse vincere le primarie, Renzi si consolerà: a quel punto saranno in molti, anche a Rimini, a volere salire sul carro.

Sabato, 22 Settembre 2012 11:01

GIORNALAIO 22.09.2012

Rubriche

GNASSI E VITALI, ROTTAMATORI DI ROTTAMATORI: PIER NOI STIAMO CON TE. FOGNE: NULLA SI MUOVE TRANNE UNA NUOVA TASSA IN ARRIVO. URBANISTICA: IL COMUNE SBLOCCA 5 PIANI (LA GIUNTA DICE: NON E’ COLPA NOSTRA). CONSIGLIO: SULL’ODG PROVINCIONE DIVISIONI INTESTINE IN MAGGIORANZA E PDL UNITI


Rottamatori di rottamatori


Gnassi e Vitali rottamano Renzi, il commento di Carlo Andrea Barnabè in prima sul Carlino.
“Spiegano la scelta del segretario nazionale perché «è l’unico che spicca per pacatezza di toni e sobrietà di atti e parole. E perché è l’unico in grado di garantire il rinnovamento». Gnassi e Vitali ricordano come «solo il Pd tra le forze politiche investa oggi più che mai la sua credibilità nelle primarie e il merito è tuo perché tuteli e garantisci il sistema anche al di là delle regole che ci si era dati»”, Corriere Romagna (p.7).


Intanto cresce anche a Rimini il comitato elettorare pee il rottamatore (quello vero), il Resto del Carlino (p.9).


Fogne


La Voce di Romagna ricapitola un po’ e sente l’opinione di Atersir. “Per ora solo progetti”, titola a pagina 13, dove si parla anche di una nuova tassa proprio sulle fogne perché “il piano per liberare Rimini dall’onta degli sversamenti fognari in mare è una mazzata da circa 143 milioni da spendere in cinque anni. Togliamo i primi 53 milioni, che sono già in cassa, grazie ai contribuenti, e si sta cominciando a spenderli per S.Giustina, Bellaria e Isola. Altri 15 milioni, per le opere “dorsale sud” e separazione fosse Rodella/Roncasso e Colonnella/Macanno, sono anch’essi già stanziati, grazie ai contribuenti: inseriti nel piano triennale, palazzo Garampi li spenderà fra il 2012 e il 2014. Mancano all’appello almeno 75 milioni, e riguardano 6 degli 11 progetti del Piano di salvaguardia della balneazione (Psb)”.


Urbanistica


Tornano i mattoni (non per volontà nostra, precisano subito dalla giunta attuale). “E’ stata infatti completata l’istruttoria, col via libera dei dirigenti del settore Urbanistica Fabbri e Fattori, condotto dall’assessore Roberto Biagini, a cinque piani particolareggiati in varie zone di Rimini, per un totale di circa 55mila metri quadri di superficie utile. La parte residenziale è minoritaria: sui 15mila metri quadrati”, il Carlino (pp.4-5). Tra i progetti sbloccati quello della ex Corial.


Novità per i ciclisti


Per i turisti. A Rimini nasce un circuito di alberghi tutto per loro. “Rimini bike hotels, è il nuovo club di prodotto che riunisce 13 alberghi a tre e quattro stelle tutti concentrati nella zona nord (Viserba, Viserbella e Torre Pedrera). Un “consorzio” che arriva in ritardo rispetto ad altri della Riviera (Riccione, Cesenatico, Gabicce) ma che parte con idee nuove e grandi ambizioni. Colori sociali il blu del mare e il verde dell’entroterra”, Corriere (p.11).


Per i riminesi. “L’analisi e il monitoraggio dei flussi di biciclette in ingresso nei quattro principali punti d’accesso del centro storico; la marchiatura delle biciclette con il progetto “Bici sicura”; progetti di educazione stradale con la Polizia municipale”, sono i tre punti del piano dell’assessore Sara Visintin, La Voce (p.23).


Consiglio


Si continua a parlare su tutti i quotidiani della spaccatura in maggioranza tra Idv e ‘resto del mondo’. Giovedì scorso replica sull’odg per il riordino istituzionale.
“«Il gesto di Brunori ha decretato ufficialmente la fine del matrimonio tra Pd e Idv, anche a Rimini». Un divorzio al quale il Pd, a detta di Pazzaglia, ha subito rimediato, trovando l’alleanza con il Pdl. «Il dato ancora più importante è che con la votazione di ieri abbiamo visto nascere in consiglio la stessa maggioranza che tiene in piedi il governo Monti: l’asse Pd-Pdl, con l’unica differenza che a Roma c’è l’Udc e a Rimini la Fds»”, fa notare Fabio Pazzaglia di Sel, La Voce (p.15).


Anche Gioenzo Renzi è uscito dal gruppo del Pdl votando contro, La Voce (p.3). “L’ordine del giorno portato in aula difende, di fatto, il mantenimento delle province, un apparato frammentato, inefficiente e costoso per 11 miliardi”, punto primo. “Il consigliere comunale del Pdl non è contrario in linea di principio a un Provincione che unifica la Romagna, incrementandone il peso verso Bologna, ma nell’odg non si parla di questo ruolo riequilibratore politico e amministrativo, fondamentale per la ridistribuzione delle risorse tra Emilia e Romagna”, secondo.


Nevone


L’Europa non paga e allora Errani, Vitali e Bulbi scrivono al governo: paga tu. Corriere (p.9).


Guai per i dirigenti mediatici


“Nome e cognome, numero di matricola e importo di un’indennità che si riteneva non spettante e quindi da restituire: un elenco di 156 agenti della polizia municipale pubblicato sull’albo pretorio online. «Una gogna mediatica» avevano commentato i diretti interessati nell’esposto presentato in procura, della quale oggi si chiede conto alla dirigente comunale che ha disposto la pubblicazione, commettendo (secondo il pm Davide Ercolani titolare dell’inchiesta) oltre a una violazione della privacy, anche un abuso d’ufficio”, Corriere (p.5).

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CONSIGLIO COMUNALE/ODG PROVINCIA, RENZI (PDL): NON PARLA DI ROMAGNA COME SISTEMA TERRITORIALE. ECCO PERCHE’ HO VOTATO CONTRO


Il consiglio comunale ha approvato ieri l’ordine del giorno sul riordino territoriale col voto favorevole della maggioranza e del Pdl, tranne Gioenzo Renzi che si è unito dal gruppo dei contrari: Idv, Sel e il consigliere Renzi (il M5S è uscito dall’aula al momento del voto).


Quell’ordine del giorno difende di fatto il mantenimento delle province, un apparato frammentato, inefficiente e costoso per 11 miliardi”, spiega Renzi che avvalora con alcuni conti. “La Provincia di Rimini, ad esempio, comporta spese per il personale (270 dipendenti) di 12,4 milioni di euro e per prestazioni servizi di 10,2 milioni, pagate dai cittadini con l’imposta provinciale trascrizionale ( per il passaggio di proprietà delle auto ) che ammonta a 7,7 milioni e con la tassa circolazione rca per 18milioni”.


Il dissenso di Renzi dipende quindi anche (ma non solo) da quanto prevede la riforma. “Avrei voluto che le Province fossero completamente abolite lasciando ai Comuni la possibilità di associarsi o unirsi dal basso e con efficienza”, dice. “La riforma poteva essere fatta meglio – rincara – ed è grave si siano previsti consigli provinciali nominati dai politici e non votati dagli elettori. Questo è un ibrido partitocratico”.


Il provincione di suo invece ha degli aspetti positivi perché “unifica la Romagna, incrementandone il peso verso Bologna”. Renzi apprezza, infatti, del decreto “la riduzione della proliferazione degli enti e la diminuzione della frammentazione delle competenze”.


Il problema è dunque che l’odg della Provincia di Rimini, che sarà nei prossimi giorni votato i tutti i Comuni della provincia, non parla “di questo ruolo riequilibratore politico e amministrativo, fondamentale per la ridistribuzione delle risorse tra Emilia e Romagna. A esempio,per quanto riguarda l’ambiente, a cominciare dalla tutela del mare, da affrontare in un’ottica romagnola, la mobilità, con una rete stradale efficiente per il nostro turismo, un grande aeroporto della Romagna, l’alta velocità, la riqualificazione della nostra struttura ricettiva”.


In definitiva, un’occasione mancata perché “sulla ‘Romagna’ come ‘sistema territoriale’ non si è spesa una parola a conferma del perpetuarsi di una sudditanza politica e amministrativa dei nostri sindaci e presidenti di Provincia verso Bologna”.

Venerdì, 21 Settembre 2012 16:55

settimana biblica_ san paolo

XIV SETTIMANA BIBLICA DIOCESANA
24-27 Settembre 2012


“Della vostra fede si parla nel mondo intero”(Rm 1,8)
Lettera ai Romani
Il Vangelo della grazia e del perdono


Programma


Lunedì, 24 Settembre (ore 20,45)
Introduzione
“Io non mi vergogno del Vangelo” (Rm 1,16)
La salvezza mediante la Fede
Relatore: Prof. Mons. Romano Penna
(Biblista, docente emerito di Esegesi del Nuovo Testamento alla Pontificia Università Lateranense)


Martedì 25 Settembre (ore 20,45)
“Noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo” Rm 5,1
Liberi dal peccato per l’amore di Gesù
Relatore: Don Patrizio Rota-Scalabrini
(Biblista, docente di Teologia biblica alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale - Milano - e al Seminario di Bergamo)


Mercoledì 26 Settembre (ore 20,45)
“Lo Spirito di Dio abita in voi” ( Rm 8,9)
La vita secondo lo Spirito
Relatore: Prof.ssa Rosanna Virgili
(Biblista, Docente di Esegesi Biblica presso l'Istituto Teologico Marchigiano)


Giovedì 27 Settembre (ore 20,45)
“Lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare” Rm 12,2
C’è una speranza più affidabile di quella cristiana?
Relatore: Don Francesco Mosetto
(Biblista, Preside emerito della Facoltà di Teologia dell'Università Salesiana (sezione di Torino); Presidente emerito dell'Associazione Biblica Italiana"


Riflessioni conclusive di S. E. Mons. Francesco Lambiasi
(Vescovo della Diocesi di Rimini)


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NEVONE, LA LETTERA DI ERRANI, VITALI E BULBI AL MINISTRO CANCELLIERI: L’EUROPA NON PAGA? LO FACCIA IL GOVERNO ITALIANO


«In mancanza dei fondi comunitari, chiediamo che sia il Governo Italiano a farsi carico del rimborso delle risorse già anticipate dalle nostre Amministrazioni per i danni prodotti dall'emergenza neve. Senza questa copertura non saremo più in grado di intervenire in alcun modo, né per completare i tanti interventi iniziati, né tanto meno per prevenire nuove emergenze». È questa la richiesta avanzata dal presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani assieme ai presidenti della Provincia Forli-Cesena Massimo Bulbi e della Provincia Rimini Stefano Vitali, in una lettera inviata al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri.


«Chi come noi - spiega la missiva - ha agito con scrupolosità e seguendo nel dettaglio le direttive comunitarie si trova oggi non solo senza parole, ma anche senza più risorse. Da soli siamo riusciti ad uscire dall'emergenza, senza i fondi attesi dalla Commissione Europea non siamo però più in grado di continuare».


Nella lettera - motivata dalla preoccupazione per l’ormai certa bocciatura da parte della Commissione Europea dei fondi per le zone colpite dal maltempo di febbraio - evidenzia che «le province di Forlì-Cesena e di Rimini sono state tra le più colpite dall'emergenza neve che ha comportato danni ingenti non solo di tipo infrastrutturale, ma anche per quanto concerne il blocco della produzione che tante piccole e medie imprese».


Inoltre, «le imprese, l'agricoltura, la zootecnica, i singoli privati, ma anche gli stessi edifici pubblici (ospedali e scuole su tutti) hanno subito danni per centinaia di milioni di euro, durante quei drammatici 18 giorni invernali, che hanno tenuto un'intera porzione della nostra regione in isolamento dal resto del paese. Danni veri, problemi tremendamente reali, migliaia di euro spesi e documentati per pagare i primi interventi di soccorso. Risorse anticipate con grande difficoltà e sacrificio; 70 milioni di euro spesi dagli enti locali dell'Emilia Romagna negli interventi di soccorso; almeno altri 20 milioni di euro sarebbero necessari per intervenire sugli assi viari e sugli edifici pubblici ammalorati. C'è poi l'indotto di questa calamità: ancora oggi, a mesi di distanza, centinaia di imprese faticano a risollevarsi, costretti a fare i conti con l'incertezza dei risarcimenti e di converso la certezza della fiscalità che non si è fermata».

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MARCIA SU RIMINI. FN SI ALLENA CON “COLTELLO E BASTONE” IN ATTESA DEL CORTEO DEL 29 SETTEMBRE


La questione è urgente, come l’interrogazione della parlamentare del Pd Elisa Marchioni. A oggetto l’annuncio da parte dei “militanti di Forza nuova della provincia di Rimini” di “un campo di formazione militare”, iniziativa che ha destato la preoccupazione nella deputata riminese e nel presidente del Forum sicurezza e difesa del Partito democratico, Emanuele Fiano, che hanno al proposito sollecitato il ministro  dell'Interno Anna Maria Cancellieri.
«I militanti neofascisti – si legge nella nota della Marchioni – propongono nel campo militare “corsi di autodifesa con uso del coltello e del bastone” in preparazione “del corteo del 29 settembre a Rimini”. Tra i promotori dell'iniziativa, veicolata attraverso Internet, anche Mirco Ottaviani, leader locale di Forza nuova che ha già subito una condanna in appello a due anni e tre mesi per il fallito attentato incendiario ad un centro sociale».

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