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IL SINDACO GNASSI DAL VICEMINISTRO CIACCIA SBLOCCA (FORSE) IL LUNGOMARE


Andrea Gnassi a Roma per il lungomare. Dopo aver spiegato la situazione al premier Mario Monti e al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Corrado Passera, incontrati al Meeting per l'amicizia fra i popoli, il sindaco di Rimini è stato invitato dal vice ministro Mario Ciaccia ad approfondire nella sede di piazza Porta Pia “le proposte, le prospettive e le problematiche relative alla riqualificazione della città di Rimini”, quindi di “lungomari”, “Piano Nazionale per le Città”, “infrastrutture strategiche”, “federalismo demaniale”.
Dopo Ciaccia, Gnassi ha incontrato il capo dipartimento Domenico Crocco e dunque il confronto è andato avanti “sui primi aspetti tecnico-operativi delle varie questioni”.

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VITALI E GNASSI: NOI STIAMO CON BERSANI. RENZI? NON CONFONDIANO RINNOVAMENTO CON GIOVANILISMO


Anche Andrea Gnassi esce allo scoperto. Il giorno dopo lo ‘show’ del ‘rottamatore’ Matteo Renzi in piazza Cavour, il sindaco di Rimini è cofirmatario, assieme al presidente della Provincia, Stefano Vitali, (ma di lui si sapeva già), di una lettera di sostegno al programma di Pierluigi Bersani, candidato alle primarie del Pd in vista delle politiche. Del suo avversario più temuto, Matteo Renzi, in fondo alla lettera, scrivono (senza risparmiarsi): “Non possiamo confondere il rinnovamento con il giovanilismo ‘alla moda’, magari ricco di gadget ma vecchio nella protezione dei potentati, rendite e incrostazioni e che intende il cambiamento solo come salto di carriera e non come necessario cambio di passo di un Paese esausto”.


I due attaccano con alcuni distinguo. Non siamo “stolidi yes man” né “endorsement maliziosi o interessati”, fanno capire subito i due. Poi i contenuti del sostegno.


Punto primo: c’è bisogno di un po’ di pace in un Pd dove regna una “conflittualità” “dovuta all’istinto di auto conservazione della classe dirigente”. “L’unico che spicca per pacatezza di toni e sobrietà di atti e parole sei tu, nei panni mediaticamente scomodi di chi ha una grande responsabilità e dunque non può permettersi ‘fuori giri’. In questo vediamo il miglior Bersani, la persona cioè che ha costruito un’idea di leadership sulla base di una forte e radicata esperienza amministrativa, sul territorio, tra la gente, mettendo assieme politica e amministrazione quotidiana. Lo stesso Bersani che, poi, da Ministro è stato l’ultimo (il solo) a attuare un vero programma di liberalizzazioni con incidenza diretta sulla vita di famiglie e imprese non fermandosi al racconto del cambiamento e dell’innovazione ma rimuovendo concretamente rendite di posizione a favore del merito, dell’innovazione e della capacità d’impresa”.


Punto secondo: “il senso vero della parola federalismo”, la liberalizzazione nessuno ha finora fatto. “Si può (si deve) fare politica bene, senza consegnarsi mani e piedi a potentati e lobby”. “Non comprendiamo e non condividiamo le ipotesi di una proroga della ‘sospensione della politica’ chieste a gran voce, non a caso, da quei ‘poteri forti’”. “Per questo le tue parole e la tua storia personale di uomo libero e slegato di quei poteri, che non esitano a utilizzare ogni mezzo e persona per fare valere le proprie intollerabili prerogative, valgono molto di più di una strategia di marketing (si riferiscono ancora a Renzi, nrd?). Solo recuperando il senso vero di parole come ‘federalismo’ e cooperazione tra i diversi livelli istituzionali e della società civile ugualmente coinvolti e responsabili nelle sorti del Paese, riusciremo a ridare dignità a ciò che la demagogia non riconosce più”.


Punto terzo: rinnovamento, un tema che non può “essere lasciato ad altri”. “Ormai in pochi, in Italia, a Roma come a Rimini, si pongono nell’ottica di offrire disinteressatamente il proprio contributo di esperienza al partito e ai giovani. Tu hai detto “avevamo una generazione nel partito che ci ha accompagnato con generosità”. Oggi al ruolo formativo che proprio la generosità dovrebbe veicolare naturalmente in troppi preferiscono gli egoismi, ancor più laceranti nel tempo in cui ormai non si scorge più la riva che separa politica e cittadini. Il tema del rinnovamento è il tema del merito”. “Ma rinnovamento è soprattutto avere, accettare, confrontarsi su punti di vista diversi. Diversi da quelli che si respirano da 30 anni in una segreteria di partito o in un Parlamento o in un circolo locale. Il Pd è nato sulla molteplicità dei punti di vista, sulla capacità di cogliere e di sintonizzarsi con il meglio della società moderna. Non possiamo ora derubricare tutto ciò a fatto secondario rispetto al mantenimento di equilibri stucchevoli e irritanti”.

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Fellini e Ridolfi, tutti vogliono i russi e i cinesi

Approfittiamo di quanto scrive Piero Manaresi su QdR. “Senza pudore si può affermare che i nuovi soci dovranno essere privati e possibilmente la maggioranza del capitale non dovrà essere nelle mani di operatori locali ma di operatori stranieri (non importa se Arabi, Cinesi o Russi) che abbiano la volontà di fare di Rimini un hub sia commerciale che turistico per i loro paesi d’origine. Qualsiasi altra soluzione sarebbe un’altra perdita di soldi e di tempo e tanto vale pensare di fare la fine di Forlì”.
Scritta oggi, e pur condivisibile, questa affermazione sembra purtroppo più la ripetizione di un principio che l’indicazione di una strada percorribile; oltre che il rimorso per quello che non si è fatto a tempo debito (o, meglio, per quello che la compagine di governo del territorio non ha fatto o non ha provato a fare).

Ma quello che ci interessa è se si può dire che non faremo la fine di Forlì o se questa sia invece una consolazione fallace.
In primo luogo perché i veri conti dei debiti e dei futuri impegni di spesa dei singoli aeroporti sono in pochi a saperli; e non è detto che ci sia qualcuno che conosca la verità su entrambi.
E poi perché, concorrenti in vita, l’aeroporto di Rimini e quello di Forlì rischiano di esserlo ancora, anche in “morte”. E’ infatti risaputo che il Ridolfi sta già guardando verso il privato - quello che noi per adesso auspichiamo soltanto - con un bando di gara, concordato con l’Enac, che sarà operativo in breve tempo. Non solo, anche i salvatori, quelli che dovrebbero intervenire con i propri soldi a risolvere la situazione, guarda caso, sono gli stessi.
Roveroni, il liquidatore del Ridolfi, ha dichiarato pochi giorni fa: "A livello locale c'è fermento. Abbiamo già un paio di incontri fissati con imprenditori locali, ma aspettiamo le valutazioni formali di Enac. Una cordata tra arabi, cinesi e romagnoli? Non posso confermare le indiscrezioni, ma sarebbe di certo una buona notizia se si creassero le condizioni per un'alleanza strategica tra soggetti diversi." (fonte RomagnaNoi)

Quale dunque dei due aeroporti saprà essere davvero attrattivo? Per capirlo bisognerà sapere non solo lo stato debitorio attuale (e reale) ma la necessità o meno di ulteriori investimenti per garantire la funzionalità futura del singolo scalo. E su questo proveremo a tornare nei prossimi giorni.

Ma ci sono due ulteriori notazioni da fare.
L’impressione, immaginando che gli eventuali investitori non siano dei benefattori o degli sprovveduti, è che essi aspetteranno il punto giusto di “cottura” dell’azienda per portarla via a minor prezzo possibile. Al contrario, l’ente pubblico dovrà provare a mantenere in vita la struttura il più possibile, sia per una protezione dei lavoratori, sia perché non fermare lo scalo dovrebbe, almeno teoricamente, facilitarne la vendita. E per fare questo dovrà continuare a mettere sul piatto nuovi soldi a fondo perduto. Infatti, proprio nell’ultimo consiglio, Forlì ha deciso un nuovo stanziamento di un milione e seicentomila euro. Uno scenario che, in futuro, si potrebbe verificare anche a Rimini.

Infine, per non farci mancare nulla, sembra che nelle segrete stanze il governatore Errani stia lavorando al progetto di un aeroporto nel ravennate, satellite del Marconi di Bologna. Forse la prima conseguenza della nomina di Ravenna a “capitale” del Provincione.

Venerdì, 21 Settembre 2012 14:32

21 settembre_monte cieco

Un momento della cerimonia per i 68 anni dalla Liberazione di Rimini a Monte Cieco con i bambini delle classi III, IV e V della scuola elementare attorno al vicesindaco Gloria Lisi, l’assessore provinciale Juri Magrini, Giuseppe Puzzo per la Prefettura, la signora Edda Montemaggi, vedova dello storico Amedeo Montemaggi, i rappresentanti delle forze dell’ordine, delle forze armate e delle associazioni combattentistiche e d’arma.
La mattinata era iniziata precedentemente con la posa di corone di alloro al monumento ai Caduti nel cimitero di guerra del Commonwealth sulla superstrada di San Marino per proseguire questa sera, alle 21 in Cineteca comunale, via Gambalunga 27, con la proiezione del filmato "La Battaglia di Rimini" (14'), prodotto da Tommaso Zavatta, vincitore del I premio di ricerca storica sulla città di Rimini "Amedeo Montemaggi". A seguire la proiezione del film "La Mia Bandiera, la Resistenza al Femminile" (52') di Giuliano Bugani e Salvatore Lucchese. Sarà presente in sala Nera Neri, staffetta partigiana di Santarcangelo di Romagna.

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PATTO DI STABILITA’: LA REGIONE SBLOCCA 5 MILIONI PER I FORNITORI DEL COMUNE DI RIMINI. LOMBARDI: NON SIANO DESTINATI A SANARE IL BILANCIO


Una boccata di ossigeno per i fornitori del Comune di Rimini (anche per loro, cioè). Dalla Regione arriva la delibera che rende “meno rigido il patto di stabilità” e che “significherà per il Comune di Rimini la possibilità di pagare i fornitori per un importo di circa 5 milioni di euro, spiega il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi che trasmetterà il testo dell’atto ai consiglieri comunali di ‘colore’.
“Suggerirò loro (al gruppo consiliare del Pdl, ndr) di chiedere conto dettagliatamente dei tempi e dei modi con cui verrà usata dal Comune questa possibilità affinché vi sia la certezza che questa disponibilità di spesa sia effettivamente rivolta ai fornitori e non ad altre esigenze dell’asfittico bilancio comunale”, precisa il consigliere regionale.

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PROVINCIA UNITA, CISL: VA FATTA CHIAREZZA SULLE COMPETENZE, MA SARA' UNA GRANDE OCCASIONE


Annunciando “una possibile innovazione del proprio modello organizzativo in chiave romagnola”, la Cisl accoglie la futura provincia unita come opportunità “capace di trarre maggiore beneficio dalla razionalizzazione dei costi e dalle sinergie”, un “traino per una ripresa della nostra economia e per favorire la creazione di nuovi posti di lavoro, specie per i giovani”.


La Cisl, tuttavia, precisa la sua “forte attenzione al tema della riassegnazione delle funzioni che la Regione potrà attribuire alle nuove aggregazioni provinciali, al fine di garantire un miglior funzionamento della pubblica amministrazione a beneficio dei cittadini”.
In particolare, sottolinea il sindacato, “va fatta chiarezza sulle competenze in capo a Regione, Province e Comuni, per evitare inutili e costose sovrapposizioni di deleghe e funzioni, che rischiano di andare nella direzione opposta della tanto invocata semplificazione amministrativa, oltre che di generare sprechi di risorse”.


L’accorpamento, inoltre, “non può vedere in alcun modo, come risultato, la riduzione della qualità e quantità dei servizi erogati ai cittadini, ancor meno dei dipendenti pubblici dedicati a tali attività, in quanto l’abbattimento dei costi non si realizza gravando sul personale, troppo spesso visto come unica causa degli sprechi. Anzi, il lavoro dei dipendenti pubblici va valorizzato”. L’occasione va colta, invece, “valorizzando distretti e comprensori omogenei ad oggi bloccati dagli attuali confini provinciali”.

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ALLARGARE LA RAGIONE PER NON ESSERE VITTIME DI MAGIA E SUPERSTIZIONE


I dati sull’incremento della superstizione e del ricorso alla magia sono impressionanti, quanto all’entità numerica come alla fragilità di coloro che ne cadono vittime, con effetti devastanti sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista psicologico e morale.
Ma cos’è la magia?
L’allora card. Ratzinger, in una intervista rilasciata prima di essere eletto Papa, diede questa sintetica definizione: “La magia è l'uso di forze apparentemente misteriose per avere un dominio sulla realtà fisica e anche psicologica. Il tentativo, cioè, di strumentalizzare le potenze soprannaturali per il proprio uso. Con la magia si esce dal campo della razionalità e dell'utilizzo delle forze fisiche insegnate dalla scienza. Si cerca - e a volte anche si trova - un modo di impadronirsi della realtà con forze sconosciute. Può essere in molti casi una truffa, ma può anche darsi che con elementi che si sottraggono alla razionalità si possa entrare in un certo dominio della realtà”.
L’uso della magia insinua dunque un sospetto sulla bontà della realtà stessa, la quale è considerata come dominata da potenze oscure e ostili, alle quali sottomettersi attraverso pratiche con le quali ci si illude di esercitare un controllo su eventi e persone mentre, di fatto, si diviene ben presto schiavi, sia delle “tecniche” utilizzate sia dei “maghi” cui ci si rivolge, o, più tragicamente, di quelle stesse “forze” che si evocano o alle quali ci si affida.
A questo proposito ci aiuta ancora lo stesso Ratzinger: “Il tranello viene teso con cose promettenti, con una esperienza di potere, di allegria, di soddisfazione. Ma poi una persona entra in una rete demoniaca che diventa dopo poco tempo molto più forte di lui. Non è più l'uomo padrone di casa.
Poniamo che una persona entri a fare parte di una setta o di un gruppo magico. Diventerà schiavo non solo del gruppo, il che sarebbe già gravissimo, dato che queste sette possono alienare totalmente una persona. Ma sarà schiavo della realtà che sta dietro il gruppo, cioè una realtà realmente diabolica. E cosi va verso una autodistruzione sempre più profonda, peggiore di quella della droga”.
L’accostamento della magia al demoniaco compiuto dal futuro Papa non deve stupire. La magia è essenzialmente una menzogna sulla realtà, con essa si afferma un potere su tutto ciò che esiste opposto alla signoria di Dio. Questa menzogna, con cui l’uomo si illude di dominare le cose e le persone, conduce alla distruzione dell’io, al suo annientamento in una dipendenza da forze malvagie. Questa è la ragione per cui sia nell’Antico che nel Nuovo testamento è esplicita la condanna di ogni forma di magia e occultismo, come il Magistero della Chiesa ha ribadito costantemente in questi duemila anni di storia.
Qual è la strada? Non certo la paura morbosa riguardo al mondo dell’occulto, che facilmente diventa un modo di ricadere nella trappola di chi ha interesse a pensare che il mondo sia dominato da potenze cattive e ostili all’uomo. Occorre piuttosto ridestare la ragione dell’uomo, “allargare gli spazi della razionalità”, secondo la costante preoccupazione del magistero di Benedetto XVI.
Il cristianesimo si è posto nella storia superando i miti religiosi e incontrando la grande domanda della ragione espressa nella filosofia greca. I primi cristiani non hanno elaborato strategie per contrastare i culti pagani, ma vivendo la fede come risposta alle più profonde esigenze umane hanno sperimentato una pienezza di vita caratterizzata dall’esaltazione della ragione e della libertà, che ha generato e genera la civiltà e il progresso dell’umanità, dell’arte, della filosofia e della scienza. Ancora oggi questa esperienza è più forte di ogni patologia della ragione e della religione, ed una fede amica dell’intelligenza è il più efficace antidoto contro il proliferare di magia, superstizione e culti satanici.
Don Roberto Battaglia, consigliere spirituale del Gris, gruppo di ricerca e informazione socio religiosa

Venerdì, 21 Settembre 2012 11:02

Il mago dei malefici

Nella foto, un cartello pubblicitario nei pressi dell'ingresso dell'autostrada Rimini Nord.

Sul tema, vedi il nostro articolo a fianco
http://www.inter-vista.it/articoli/item/1558-allargare-la-ragione-per-non-essere-vittime-di-magia-e-superstizione


e quello di Vatican Insider su La stampa.it, con alcune dichiarazioni di Elena Melis del Gris
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/fede-e-magia-faith-and-magic-fe-e-magia-18300/

Venerdì, 21 Settembre 2012 10:46

GIORNALAIO 21.09.2012

Rubriche

I MILLE DI RENZI IN PIAZZA CAVOUR. IL COMUNE TRA BOLLETTE COSTOSE E NUOVE DETRAZIONI IMU. PENSIONATI: IN 1.500 DOVRANNO RESTITUIRE LA QUATTORDICESIMA. FELLINI: COMUNE ED EREDI SI VEDONO. TRA LE SCUOLE DELLA CITTA' GIRANO BOLLETTINI DI GUERRA


Un migliaio in piazza Cavour a Rimini, “la città più bombardata d’Italia che ha saputo ripartire”, per il candidato alle primarie del Pd in vista delle politiche. Ed è sul ripartire che punta Matteo Renzi. Parla di speranza e di «una generazione di politici che non ti dà speranza». Parla di evasione e anche dell’«allucinante grado di pressione fiscale». Parla di «un sistema in grado di recuperare 50 miliardi di euro contro i 12 milioni dell’Italia» perché il problema è che «noi non riusciamo a modificare il sistema dello scontrino». Pensare che «oggi lo Stato sa tutto di tutti, può incrociare i dati e sapere chi combattere», racconta il Corriere Romagna a pagina 3 dove intervista il segretario provinciale del Pd Emma Petitti, con Bersani perché «ha la credibilità di un leader che saprà guidare l’Italia» e che non teme spaccature perché «rispetto agli altri partiti il Pd può discutere di leadership e le decisioni le prendiamo con le primarie, non chiusi in pochi in una stanza».


Futuro, Europa e merito sono le tre parole d’ordine, scrive La Voce di Romagna (p.13), che nota nel pubblico “mezzo Pdl”. “Ciascun bimbo nasce con un debito di 32.800 euro per il conto al ristorante non pagato dalla generazione precedente. L’Italia spende 80 miliardi per pagare il proprio debito del passato, mentre ne investe 60 in cultura, istruzione e ricerca. C’è un gap di 20 miliardi”. Per questo occorre “rottamare i luoghi comuni, come quello che in Italia si spende poco per le infrastrutture. Tutt’altro: “In 10 anni abbiamo speso 600 miliardi di euro, il 4% del Pil contro il 2,9 di Francia e il 2,7 di Germania. Ma noi abbiamo le infrastrutture meno adeguate”.


Compare anche Marco Lombardi, e non mancano le fugaci apparizioni di imprenditori, di quelli che contano, o dirigenti delle ex municipalizzate. Renzi c’è e la gente, quella senza tessera, ha deciso di scoprire cosa ha da dire”, il Resto del Carlino (p.7). E qui parte la raccolta delle “frecciate alla sinistra”. Tipo: «Non è vera sinistra se si obbligano le persone a livellarsi rifiutando il talento. Al contrario dobbiamo garantire a tutti di partire alla pari, poi chi ha il talento lo deve esprimere». O anche: «Basta pensare all’imprenditore come un potenziale evasore. E’ sbagliato fare la lotta all’evasione rincorrendo lo scontrino. Lo stato ha tutte le banche dati da incrociare per capire chi non paga. E tutto ciò che si riesce a recuperare va utilizzato per abbassare la pressione fiscale».


Piove sul bagnato


“SONO un mezzo esercito, la bellezza di 1.521 persone, i pensionati che nella provincia di Rimini dovranno restituire all’Inps la quattordicesima mensilità, che si sono viste versare per errore: oltre 450mila euro totali”, il Carlino (p.3).


Assunzioni: Hera vale come un ufficio di supporto


La Voce di Romagna da un lato batte sull’assunzione di Federico Berlini da un lato, il Corriere Romagna trova l’alter ego dall’altro. “Lombardi per il Pdl è presidente della commissione bilancio e per attività di supporto alla segreteria può fare ricorso a professionalità. Può farlo e nessuno glielo nega. Così quest’anno ha firmato incarichi per 89.675 euro. Al limite si potrebbe sollevare l’opportunità politica. Alberto Pietrelli è da sempre il punto di riferimento organizzativo del Pdl: 12mila euro dal 1º settembre a 31 dicembre. Fabrizio Miserocchi è segretario provinciale: 5mila euro per lo stesso arco temporale. Più altri 7mila dal 1º febbraio al 31 maggio”, Corriere (p.6).


Fondazione Fellini


Ieri il disgelo tra eredi e Comune, ma nulla di nuovo dal fronte, la Voce (p.14).


Bollette: il comune ha speso 1,5 milioni in più del previsto


In arrivo la manovra di assestamento, Corriere (p.5), ma anche (forse) detrazioni per onlus, anziani e disabili.


Intanto dallo stato arriveranno dai 2 ai 3 milioni in meno, Nuovo Quotidiano (p.7).


Campetti di calcio


La Voce intervista Domenico Magrini della Figc (p.15). “Nelle ultime settimane s’è venuto a creare un po’ troppo attrito tra i vari soggetti: è importante cercare di abbassare i toni, altrimenti rischiamo di arrivare a un punto di non ritorno”.


Sigismondo street parade


Un nodo che si scioglie. Si rifa o non si rifa? Come sui petali di una margherita. Si rifa anche quest’anno o solo al prossimo anno? Si rifa al porto o si ricicla il format per altri luoghi della città? Ecco a voi la Sigismondo street parade. “Un po’ Molo street parade da cui prende a prestito il nome, un po’ Vogue fashion night per le modalità dell’evento, un po’ Happy shopping night per l’idea di portare gente in centro storico. Con questi presupposti nasce la Sigismondo street parade in programma domenica 23 settembre”, Corriere (p.5).


Asili nido


“Sono 224 i bambini in lista di attesa per un posto negli asili nidi comunali di Rimini. Un numero elevato ma comunque in calo rispetto ai 383 dell’anno scolastico 2009 - 2010 e ai 235 del 2010 - 2011”, Corriere (p.8). E nel 2011-2012: quanti erano?


Scuole


Primo bollettino di guerra. “TENDE, prati, recinzioni, detersivi. Sono tantissime le cose, tra materiale didattico e arredi, che mancano in oltre 70 scuole riminesi. E sono già lunghissime le liste giunte agli uffici comunali, redatte da direzioni didattiche e istituti comprensivi di Rimini. Per l’ennesimo anno consecutivo”, il Carlino (p.5).


Attenzione, fa notare La Voce (p.11), c’è un precedente che ricorda molto la vicenda toccata ai bimbi di via Conforti. “Anche alle famiglie dell’ormai ex Borgese, prima dalla giunta Ravaioli quindi dalla giunta Gnassi, era stato promesso un nuovo plesso scolastico in via Giuliani, con tanto di progetto da 2,5 milioni di euro inserito nel programma triennale dei lavori pubblici e previsto per il 2013, con solo 500mila euro sborsati da Palazzo Garampi e il resto dal costruttore privato (Gecos) con cui è stato fatto l’accordo di programma. Ebbene, stessa promessa è stata fatta ai genitori dell’ex Conforti: cinque classi spacchettate tra Alba Adriatica e Boschetti Alberti, in attesa delle casette di legno per portare tutti e 102 i bimbi ad Alba, e quanto prima partire con la nuova scuola al parco Pertini, prevista nel piano particolareggiato di via Portofino. Eppure, oggi l’ex Borgese è stata completamente assorbita dalla XX Settembre in via Arnaldo da Brescia”.


Albergatori a lezione di crisi da Santinato


“«Bisogna smetterla di produrre auto che non fanno utile, basta vendere le Panda, iniziamo a vendere le Mercedes». Tradotto, «occorre puntare sulla qualità, passare da una visione quantitativa del nostro turismo a una più qualitativa». E per chi non l’avesse capito, «la politica della spiaggia popolare per tutti e dei prezzi stracciati non ci porterà più da nessuna parte, il turismo per anziani è cannibalismo all’ultimo sangue, smettiamola con la corsa a riempire a tutti i costi le camere. Occorre riqualificare i nostri alberghi, e dopo averlo fatto magari pensare a cosa deve riqualificare il Comune»”, La Voce (p.9).


Odg provincione Rimini


In consiglio comunale a Rimini l’Idv vota contro. “Il sindaco Andrea Gnassi non l’ha presa per niente bene: in Aula ha strigliato pubblicamente, e soprattutto ad alta voce, il consigliere ‘ribelle’”, Nuovo Quotidiano (p.11).


Il killer di Covignano ai Casetti rischia la vita: è stato trasferito, Corriere (p.3).


Indiana Pulini


Un’inedita pala d'altare di Giovan Francesco Nagli detto il Centino, attivo a Rimini nel ‘600, è stata scoperta qualche giorno fa da Massimo Pulini, assessore comunale alla Cultura, ma anche apprezzato artista e storico dell’arte. Ed è in quest’ultima veste che Pulini ha divulgato ieri la notizia del ritrovamento, nel garage della parrocchia di San Silvestro, a Orciano, un paesino nell’entroterra fanese”, Nuovo Quotidiano (p.11).

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Matteo Renzi tocca con il suo camper anche Rimini. L'appuntamento è "adesso", oggi dalle dalle 19, in piazza Cavour. InterVista segue la tappa riminese della campagna del sindaco di Firenze per le primarie del Pd in diretta Twitter al link https://twitter.com/intervista_rn. Mettetevi in ascolto...

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