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RIMINI 'CRIMINALE', IL PREFETTO BACCHETTA IL SOLE 24 ORE


“Ai cittadini mi sento di dire che Rimini non è un far west. Ha i suoi problemi come tutte le altre città, ma è stato fatto uno sforzo affinché la percezione della sicurezza da parte dei cittadini e la effettiva sicurezza possano combaciare”. Dai dati diffusi dal Sole 24 ore (Rimini seconda per reati e delitti denunciati in Italia), e ripresi dalle agenzie di informazione internazionali “con il conseguente danno di immagine”, agli ultimi fatti di violenza in strada, il prefetto Claudio Palomba vuole mettere i punti sulle i.


“Si tratta di un dato parziale. Le statistiche uscite nei giorni scorsi sul Sole24ore non tengono conto dell’aumento turistico che vive Rimini da giugno a ottobre, degli eventi che in città portano centinaia di migliaia di persone in più. Negli altri mesi i numeri sono in linea con quelli delle altre città Io ho deciso di analizzare, alla fine della stagione, tutti i dati che raccoglieremo in termini di sicurezza per farli avere al ministero, e anche al Sole24ore”, dice il prefetto pur non negando che i problemi ci sono (come nelle altre città) e che dunque bisognerà vegliare sulla nuova organizzazione del territorio data dalla spending review.


“Non sappiamo come si articolerà il sistema della sicurezza sul territorio. Il ministro ha assicurato che non ci sarà un abbassamento del livello di sicurezza. Tuttavia, oggi il legislatore disegna un collegamento all’ambito provinciale e di conseguenza nell’ipotesi di provincia unica bisognerà capire bene questo cosa significa: le questure diventeranno commissariati oppure (pur in una nuova forma) manterranno la consistenza attuale? In questo momento abbassare la guardia a Rimini e in realtà simili potrebbe diventare pericoloso e non so fino a che punto i cittadini vogliano questo: la sicurezza e più logico portarla quanto più possibile vicino al cittadino. A mio avviso è bene mantenere se non aumentare in situazioni come Rimini il presidio del territorio”.


Abusivismo commerciale. “Dal prossimo anno i controlli in appartamento in collaborazione tra forze dell’ordine e Ausl partiranno già da marzo, Ne abbiamo trovati anche in 25 in ambienti piccolissimi”, dice il prefetto. “Quest'anno con il comitato ordine e sicurezza pubblica abbiamo messo in campo controlli mirati preventivi, che ci hanno permesso di non militarizzare la spiaggia. E’ stata una scelta”.


Per le verifiche in appartamento è in definizione un iter più veloce che si concluderà con l'ordinanza di diffida da parte del comune per i proprietari e gli affittuari che ospitano abusivi.
L’aggressione agli agenti della municipale da parte dei venditori senegalesi secondo il prefetto, è verosimilmente dovuta “all'azione preventiva e al numero di sequestri che negli anni scorsi non era stato così rilevante”. E comunque la risoluzione del fenomeno è complessa e “riguarda non solo le forze dell’ordine. Quest’anno abbiamo messo a punto un sistema coeso che ci sarà utile anche gli anni prossimi”.


L’idea di circoscrivere gli abusivi in mercatini ad hoc non piace al prefetto. “Rimini è diversa da Riccione, è una realtà specifica e molto più diversificata rispetto alle cittadine limitrofe e di conseguenza anche gestire il fenomeno dell’abusivismo è molto più difficile anche a causa della reazione degli utenti della spiaggia che di fatto è di condivisione del fenomeno”.


Prostituzione. “L’ordinanza scritta in sede di comitato e adottata prima dal sindaco di Rimini, poi da quelli di Riccione, Cattolica e Misano è stata di grande aiuto. Numerose sanzioni articoli 650. Certo non ci aspettiamo di debellare il fenomeno così”.


Alcol e droghe. “E’ preoccupante tra i giovani l’aumento del consumo di alcol. Si è agito sanzionando i servizi commerciali. Per l’anno prossimo stiamo pensando a una campagna nelle scuole”.


Parchi off limit. “Ci sono zone che necessitano di maggiore controllo, più volte ci sono state segnalate dai cittadini. Il piano di controllo del 2003 ha bisogno di una revisione in relazione alle esigenze prospettate dalle forze dell’ordine. Pensiamo di lavorarci da settembre e concludere entro fine anno. Il comune sta per far partire anche la terza fase della video sorveglianza” che interesserà il parco 25 aprile. “La video sorveglianza si rivela un sistema molto utile, soprattutto, vista la scarsità di rinforzi estivi”.


Criminalità organizzata. “Non sottovalutiamo micro e macro criminalità che siamo analizzando sotto il profilo di altre forme di criminalità che è necessario prevenire. Rimini è una realtà di interesse per la criminalità organizzata anche se al momento non abbiamo segnali in questo senso”.

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CARIM 2: IL 27 SETTEMBRE I SOCI VOTERANNO IL NUOVO CDA


Banca Carim, il commissario Piernicola Carollo ha convocato l’assemblea straordinaria dei soci per eleggere il nuovo cda (e anche il collegio dei revisori dei conti), inclusi presidente e vice presidente che rimarranno in carica fino all’approvazione del bilancio di esercizio 2014. Il giorno fatidico è fissato al 27 settembre prossimo, tra meno di un mese dunque nascerà la Carim 2.

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BORGO MARINA, SPARATORIE E SPACCIO. RENZI (PDL) CHIEDE UN CAMBIO DI PASSO


Borgo Marina scoppia sotto il peso di “illegalità, di insicurezza, di disagio con cui noi residenti siamo costretti a convivere”, dice il consigliere comunale Gioenzo Renzi (Pdl). Nulla è accaduto dopo “l’appello al Prefetto e al Sindaco per chiedere controlli e sicurezza, sottoscritto da oltre 1000 persone” di un anno fa. Né sono state utilizzate a dovere, secondo Renzi, le “due telecamere installate, una all’incrocio tra piazzale Battisti e corso Giovanni XXIII, l’altra all’incrocio tra corso Giovanni XXIII e via dei Mille”. “Occorre un cambio di marcia per liberare il Borgo Marina dallo spaccio della droga e da tutte le illegalità”, attacca Renzi sulla scorta delle sparatorie delle ultime ore.


La sparatoria agli spacciatori tunisini sotto il ponte dei Mille è un più che probabile regolamento di conti o uno ‘sgarro’ in quel ‘mondo’ interessato allo spaccio della droga in corso Giovanni XXIII, via dei Mille, via Mameli, via San Nicolò. L’andirivieni degli spacciatori continua sotto gli occhi di tutti, quotidiano e regolare, dal pomeriggio alla sera tardi, sui marciapiedi, nei bivacchi di fronte ai phone center, ai kebab, a piedi, in bicicletta, seduti per terra sugli scalini dei negozi e sugli ingressi dei portoni delle abitazioni”.


Renzi ha presentato marzo scorso in consiglio una proposta di Regolamento per la disciplina dei phone center è lì secondo lui che si deve agire prevedendo “i requisiti igienico sanitari, necessari per l’esercizio dei centri di telefonia e le misure dirette a tutelare la quiete pubblica e le condizioni di vivibilità delle aree limitrofe ai centri di telefonia”. Aspetta sia discusso e votato.

Martedì, 28 Agosto 2012 09:39

GIORNALAIO 28.08.2012

Rubriche

RIMINESI EVASORI. LA PROVINCIA DELLA DISCORDIA. I SOLDI DEGLI IMPRENDITORI PER AERADRIA. I BENI A BUON MERCATO DEL COMUNE


Su tutti i quotidiani i dati del sole 24 ore sull’evasione fiscale, Rimini maglia nera in una regione virtuosa. Insorgono i piccoli hotel, Nuovo Quotidiano (p.7), e anche i bagnini, il Resto del Carlino (p.5).


Provincia unita


Vitali non accetta ordini, Corriere Romagna (p.8). E dopo le dichiarazioni dei sindaci di Ravenna e Forlì anche Bulbi, presidente di Forlì-Cesena si arrabbia.
“Sono molto preoccupato perché vedo che il Pd e qualche amministratore del Pd, con mosse incaute, stanno dando l’impressione di avvallare un disegno ristretto di gestione di un processo complesso e che riguarda, lo dico senza demagogia, la vita delle persone e non la spartizione a capocchia di sedi e poltrone”, dice Vitali lanciando una frecciata al partito, La Voce di Romagna (p.3).


Aeradria


La toppa di Di Angelo. “Si organizza una cordata tra gli imprenditori disposti a fare da garanti nei confronti della società aeroportuale e si richiede un prestito da 5 milioni di euro, tramite una fideiussione di cui i privati sarebbero appunto i soggetti fideiussori. In questo modo non si andrebbe semplicemente a tamponare le perdite, bensì ad apporre una pezza alle voragini di bilancio evidenziate da Aeradria. «Se si riescono a mettere insieme 500 imprenditori del nostro territorio e ciascuno di essi si impegna per 10mila euro, ecco che siamo già a 5 milioni. Il tutto però dev’essere condizionato a precisi obblighi da parte della società dell’aeroporto. Noi siamo pronti a metterci in gioco, ma dall’altro lato devono arrivare delle garanzie»”, La Voce (p.15). In taglio basso la lettera di Mario Pari.


Paolo Facciotto sulla Voce (pp.16-17) fa shopping tra i beni del patrimonio del Comune. Sono sottostimati: Castel Sismondo vale 5mila euro.

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PROMOZIONE TEATRO GALLI: ESCE L’AVVISO ED E’ SUBITO POLEMICA. IL COMUNE LO RITIRA


Appena annunciato (e non senza una certa dose di orgoglio) e quasi immediatamente ritirato. Strana sorte per l’avviso attraverso cui il Comune intende reclutare la persona che si occuperà della promozione del teatro Galli prima della conclusione dei lavori nel 2015 (http://www.comune.rimini.it/servizi/concorsi/cococo/-2012/pagina136.html). Evocativo il titolo del progetto ‘Aspettando il Teatro Galli: il frattempo è il tempo del nostro tempo’. E che il ‘frattempo’ sia un tempo molto denso lo dimostra il lievitare di una polemica sul web che in poche ore si è conclusa col ritiro dell’avviso.


L’oggetto della discussione sono alcuni requisiti che il comunicatore del Galli in progress dovrà possedere. Requisiti che messi assieme suonano un po’ dubbi (o divertenti, dipende dai temperamenti). Soprattutto due. Il comune per il suo comunicatore non solo cerca un giornalista (andando già così un po’ fuori traiettoria, per dirla tutta), ma lo vuole anche iscritto all’ordine, anzi non appena iscritto all’ordine: lo vuole professionista. Nonostante, poi, il comune si premuri di assumere un professionista certificato allo stesso tempo lo vuole istruito, anzi, molto ben istruito: il titolo di studi necessario richiesto è quello della laurea specialistica magistrale o, attenzione, la laurea del vecchio ordinamento. Praticamente un identikit? Per molti sì, a partire dal coordinatore provinciale del Pdl, Fabrizio Miserocchi. “Perché specificare la laurea – fa notare – quando si richiede già un giornalista professionista? E’ evidente che qui c’è qualcosa che non va”.


C’è di più: secondo l’avviso il professionista in questione deve essere in possesso di un’esperienza professionale di almeno 12 mesi, maturata a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale nelle attività della comunicazione istituzionale presso pubbliche amministrazioni, oppure nell’attività di giornalista (professionista o pubblicista) svolta per testate giornalistiche (quotidiani, riviste, periodici, radio, televisioni, testate on line) e agenzie di stampa. Tutti i requisiti indicati sarebbero dovuti sussistere al momento della scadenza del termine per la presentazione della domanda di partecipazione alla selezione e sarebbero dovuti permanere anche al momento del conferimento dell’incarico.


Gli elementi sono tanti e anche molto precisi. Evidentemente troppo. Anche se poi tutti questi requisiti contano niente rispetto al punteggio del colloquio personale. 


NB. Una proposta per la riedizione del bando, se e quando ci sarà. Il titolo lo cambieremmo in ‘Aspettando il Teatro Galli: il frattempo è il tempo di Rimini’


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CAMPORESI (M5S) VS IL SINDACO GNASSI: LA SMETTA DI OCCUPARE MILITARMENTE GLI SPAZI DISPONIBILI


Il compito del sindaco di una città è “prevalentemente quello di facilitatore, e non quello di occupatore militare di tutti gli spazi disponibili ed anche solo immaginabili”. A dirlo è il consigliere comunale Luigi Camporesi (M5S) che oggi ha aperto il suo diario di Facebook e ha scritto una lettera al primo cittadino di Rimini, sulla scorta del successo del concerto di Ennio Morricone a piazzale Fellini, sabato sera.


“Il concerto di Ennio Morricone è stato organizzato da un signore di Santarcangelo di Romagna e che, tra l'altro, cura gli eventi di Roberto Benigni negli Stati Uniti d'America. Ecco signor sindaco, si arrenda all'evidenza. Cerchi di fare il sindaco, occupandosi dei debiti cui fare fronte per le opere faraoniche e strategicamente sbagliate come Palais e Trc e di tutti gli altri problemi della città, e faccia rientrare la sua amministrazione nei ranghi di facilitatore rispetto all'iniziativa privata. Vedrà che il successo della sua maggioranza sarà così assicurato, con grande gioia della città tutta”, dice Camporesi.


Un’occasione mancata sulla scia del “rispetto dell’iniziativa privata” è secondo Camporesi la Fondazione Fellini. “Il signor Graziano Villa, compagno di Francesca Fellini, glielo ha ricordato di persona, e di recente. Il fallimento disastroso dell'esperienza della Fondazione Fellini, di fatto servita solo a fare sparire soldi pubblici con annessa distribuzione di poltrone, e non a promuovere eventi con possibile ricaduta economica sulla città”.

Lunedì, 27 Agosto 2012 17:59

Virtù fiscale: vaste programme

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Vaste programme


I dati del Sole 24 Ore di oggi riportano il ben poco lusinghiero posizionamento della provincia di Rimini, ultima in regione e 59ma in Italia per “virtù fiscale”, misurata come distanza tra i redditi dichiarati e gli indicatori di benessere.


La provincia di Rimini, commentando i risultati dell’indagine, afferma che (…) se pare quasi banale richiamare uno scatto d’orgoglio che convinca il sistema nella sua interezza a riconoscersi in un maggiore rispetto dell’etica come principio fondante la coesione sociale, va altresì rimarcata la componente economica di tale sottrazione di risorse che rende più difficili gli investimenti necessari a stare sul mercato. E’ un aspetto questo non ancora colto nella sua drammatica pienezza e, se non affrontato, porta con sé il rischio ‘tramonto’ per un’area che ha un bisogno incessante di modernizzare e riqualificare la propria dotazione infrastrutturale per vincere la sfida della concorrenza e garantire lavoro e benessere.


Vi sono due aspetti sui quali vale la pena riflettere, anche rispetto alle considerazioni svolte dall’istituzione provinciale.
Da un lato, in effetti, il richiamo al rispetto dell’etica, un po’ fumoso e generico, rischia di diventare moralistico se non tiene conto sia delle condizioni del contesto sociale ed economico generale, sia della concezione stessa di impresa che anima gli operatori della nostra provincia. Crisi a parte, in effetti, la cultura d’impresa che sembra fatta propria da tanti imprenditori è connotata da aspetti che la avvicinano pericolosamente ad una concezione che ha nella rendita (immobiliare, ma non solo: si pensi ai prezzi “gonfiati” degli stabilimenti balneari, degli alberghi, dei pubblici esercizi) la sua spina dorsale. A un’imprenditoria permeata di questi valori, a ben vedere, l’evasione fiscale pare congrua e coerente con la propria impostazione della vita e del modo di fare impresa.


Dall’altro, in modo quantomeno apodittico, la Provincia di Rimini attribuisce all’evasione la “sottrazione di risorse agli investimenti necessari a stare sul mercato”, parafrasando il più classico dei luoghi comuni sulle Pmi italiane, che vuole “imprenditore ricco ed impresa povera”. Su questo punto l’ente provinciale, così come quasi tutte le associazioni di categoria, sembra ignorare la categoria delle “imprese marginali”, ovvero delle imprese che si caratterizzano per operare su un mercato estremamente concorrenziale, come è quello del settore turistico (o di quello edilizio), con bassi margini e con elevata intensità di fattore lavoro, quasi sempre utilizzando una forte leva finanziaria e con pochi investimenti e capacità innovativa. E per questo genere di imprese, ad evidenza, l’evasione fiscale assomiglia, molto prosaicamente, ad una necessità vitale. I margini troppo modesti, in effetti, non consentono la sopravvivenza se non ad imprese che comprimono i costi, tipicamente non pagando le imposte.


Infine, ci sono due sistemi per fare in modo che le imprese marginali escano da un mercato che, peraltro, rovinano, ma “mercato” non è parola popolare di questi tempi. O aiutandole a diventare più grandi e meno marginali, anzitutto con la formazione e con l’educazione; oppure aiutando il mercato stesso a fare il suo mestiere, attraverso i fallimenti e la rigenerazione. In entrambi i casi, guardando il panorama riminese, si può concludere con il Generale De Gaulle che si tratta di “un vaste programme”.


Alessandro Berti
http://johnmaynard.wordpress.com
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Lunedì, 27 Agosto 2012 16:08

Ruota di fine stagione

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EMERGENZA CASA, IL COMUNE ALLARGA LA CONVENZIONE CON ETICREDITO


Rimini (27 agosto 2012) - Casa dolce casa. Il Comune rivede al ribasso i limiti minimi per l’accesso ai prestiti di Eticredito per il pagamento dell’affitto e il rilascio di garanzie a sostegno di nuclei familiari in difficoltà. Rinnovando la convenzione la soglia è stata infatti abbassata da 9mila a 7.500 euro. I prestiti saranno garantiti anche per il pagamento delle utenze domestiche, delle spese condominiali e delle varie spese di manutenzione dell’alloggio che gravano sull’inquilino.


Tra le altre novità “aumenta anche l’importo massimo del credito che passa da 2.550 euro a 5mila e il piano di rateizzazione che potrà durare sino a 48 mesi”, spiega il vicesindaco Gloria Lisi.


“Oltre a quelli delle famiglie siamo riusciti a garantire anche i diritti dei proprietari, altrettanto meritevoli di tutela”, aggiunge Lisi. “La convenzione infatti dà la possibilità agli inquilini che stipulano un contratto a canone concordato di richiedere al Comune il rilascio di una garanzia che tuteli il locatore in caso di sopraggiunta morosità, con il rimborso degli affitti non corrisposti fino a sei mensilità e delle spese legali sostenute per avviare la procedura di sfratto”.

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LAVORI AL ROMEO NERI: DIVENTERA’ UNO STADIO “OSPITALE”


Rimini (27 ago. 2012) - Il Romeo Neri si rifà il trucco perché è “opportuno – secondo l’assessore allo Sport Gian Luca Brasini –promuovere per agevolare, anche nella propria offerta sportiva, quel salto di qualità alla società che rappresenta la città di Rimini ai livelli più alti nello sport”.


In pratica, la società calcistica AC Rimini 1912 ha in programma quattro interventi per rendere il luogo più accogliente e confortevole realizzando una ‘area hospitality’ per i tifosi nella palestra Gemmani (che continuerà a funzionare come d’abitudine) e non solo. I lavori, senza spese per il comune, che comunque perderà 12mila euro in entrate, prevedono anche la conversione dell’attuale ‘sala hospitality’ in show-room per la vendita di gadgets, l’installazione di quattro postazioni Sky Box nella tribuna centrale e di due impianti pubblicitari a led.

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