Sabato, 23 Giugno 2012 10:03

Caro Pdl, non è un bello spettacolo

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Caro Pdl, non è un bello spettacolo


Chi mi ama mi segua! Così almeno si dice. Ma il problema, per il gruppo consiliare del Pdl di Rimini, è chi seguire. O, fuor di metafora, chi stare a sentire, visto che tanti dei suoi componenti sembrano andare in ordine sparso, alla ricerca - ognuno - della propria visibilità soltanto.


E’ comprensibile, il momento è difficile anche a livello nazionale: Alfano è alla ricerca del quid, Berlusconi è alla ricerca di Renzi (Matteo) per fare sbocciare rose tricolori, e il partito si sta piano piano liquefacendo, complice anche il sostegno al governo Monti.


Il Pdl a Rimini è all’opposizione e di solito questa situazione dovrebbe aiutare l’unità delle truppe, la convergenza delle forze, lo stesso orizzonte di intenti; e invece? Invece vedendo alcuni episodi, c’è da chiedersi che cosa abbiano in testa.
Prendiamo il bilancio: Renzi, noto dissidente ma comunque ancora nel gruppo, fa il suo comunicato, Gennaro Mauro il suo, Eraldo Giudici un altro ancora. Tre comunicati dai quali, con santa pazienza, uno dovrebbe tirar fuori la posizione del Pdl Riminese sul bilancio. Ma cambiando esempio e il nome dei consiglieri, il risultato non cambia.


E poi basta guardare quello che accade in consiglio. Come quando, per esempio, martedì scorso, Renzi pronuncia una dichiarazione di voto a nome del gruppo, Gennaro Mauro, subito dopo, chiede la parola per specificare la propria posizione e la Presidente Donatella Turci è costretta a spiegargli che il consigliere Renzi ha parlato a nome del gruppo e quindi anche suo. Facce allibite tra i banchi della minoranza, la maggioranza sorride, gli elettori del pdl probabilmente meno.


Perché forse si aspetterebbero di vedere un partito che, con il contributo, la personalità e la creatività di ogni consigliere, facesse un’opposizione vera, anche comunicativamente, senza perdersi in beghe interne. Ma soprattutto senza dare l'impressione che, per loro stessi, il suddetto partito sia ormai finito, sbriciolato, e sia venuto il tempo di capitalizzare in proprio non si sa quale credito di visibilità e autorevolezza cittadina.
In realtà regalando agli altri, quelli che siedono sui banchi della maggioranza, la parte degli statisti. Che non sembrano proprio meritarla.


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Dossier Romagna. La lettura fuori dalle righe di Marco Lombardi del libro di Bonfiglio Mariotti


“Uno studio interessante”, dice Marco Lombardi, consigliere regionale del Pdl, del “Dossier Romagna” di Bonfiglio Mariotti. “Noi consiglieri – aggiunge – dell’opposizione negli anni abbiamo portato avanti queste istanze che oggi sono state da Mariotti così ben schematizzate”.


C’è anche un ma, però, nascosto fuori dalle righe del buon dossier che “sembra dare molta colpa alla Regione senza tener conto delle responsabilità delle amministrazioni locali” rispetto alla disparità di trasferimenti dall’Emilia Romagna per l’Emilia e per la Romagna. Un 'ma', in che senso?


“Tenendo un attimo da parte il fatto che i finanziamenti stanziati per l’Emilia sono superiori rispetto a quelli per la Romagna (dove, secondo Mariotti, arriva meno del 20 per cento sul totale dei trasferimenti, ndr) bisogna tenere d’occhio anche un altro fatto e cioè che l’Emilia riesce a spenderli quasi tutti questi trasferimenti (una percentuale vicina all’80), mentre le amministrazioni romagnole non sono in grado di portare avanti le progettazioni nei tempi previsti e dunque perdono dei soldi (spendono cioè non oltre il 66 per cento dei trasferimenti, ndr). Mi spiego meglio: è vero che la Regione dà pochi soldi, ma quei soldi l’Emilia li usa, la Romagna no”.


Altro tema dimostrato da Mariotti nei numeri è che “qui ha sempre governato la sinistra e la sinistra romagnola non è mai stata in grado esprimere personalità di livello tale da farsi valere in Regione, ovviamente al netto di Errani che è di Ravenna. Al di là di lui gli altri amministratori non si sono mai imposti più di tanto”.
Lombardi si riferisce al secondo capitolo del libro, dal titolo abbastanza schietto: “La rappresentanza politica: Copparo conta più della Romagna”. Qui, in pratica, Mariotti dimostra come solo il 14,33 per cento della giunta sia di origini romagnole (solo due rappresentanti su 14). Percentuale che stride con il fatto che la popolazione romagnola è pari al 25 per cento del totale regionale, e sarebbe per il 25 per cento che avrebbe diritto di essere rappresentata. La curiosità che dà titolo al capitolo dipende dal fatto che dal paesello di Copparo (17mila 245 abitanti) provengono due assessori. Esattamente come dalla Romagna (un milione di abitanti).


Da rimarcare, infine, secondo Lombardi un dato importante che emerge dal dossier, questa volta di natura economica. “Risulta una sottovalutazione del settore turistico da parte della Regione – dice – e quindi una penalizzazione della costa romagnola. Questo dimostra che, se da un lato è vero quello che i vertici regionali lamentano e cioè che chiunque governi non presta attenzione al turismo, è anche verso, dall’altro lato, che la stessa cosa viene fatta dagli stessi vertici regionali”.
Mariotti allo scopo pubblica i dati del bilancio consuntivo del 2009. Da questi risulta che i trasferimenti per il turismo sono stati pari a 10,4 milioni di euro (600mila euro in conto capitale). Per l’industria, artigianato e problemi del lavoro, sempre nel 2009 i trasferimenti regionali sono stati pari a 11 milioni in spesa corrente a cui si vanno ad aggiungere 74,8 milioni in conto capitale. Uno sbilanciamento evidente anche nella classificazione dei conti per settori di intervento con i 24,4 milioni per il turismo e i 123,6 milioni all’industria.
“A livello regionale, e noi siamo regione turistica più che manifatturiera lo squilibrio tra i fondi assegnati all’industria e quelli assegnati al turismo è enorme”.


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BILANCIO, RENZI FA UN PO’ DI CONTI: “RADDOPPIA LA PRESSIONE TRIBUTARIA SUI CITTADINI”


“L’approvazione del Bilancio di previsione del Comune di Rimini per il 2012 si caratterizza con una vera e propria stangata con l’imu di 76 milioni di euro sulla schiena dei riminesi e nessun taglio alla spesa corrente del Comune che invece aumenta di 3 milioni di euro” sintetizza Gioenzo Renzi, Pdl, all’indomani dall’approvazione della finanziaria comunale.


“E’ una stangata – dice – perché si tratta di uno spropositato aumento dell’imposizione fiscale, con il gettito che sale dai 34 milioni di euro dell’ici (2008-2011) ai 76 milioni imu, cioè 42 milioni in più (incremento 120 per cento) di cui 51 milioni di euro restano al Comune (incremento 17 milioni di euro dell’anno scorso) e 25 milioni di euro che andranno allo Stato”.


Oltre all’imu “resta l’addizionale irpef al 0,3 per cento che continua a colpire circa 50mila cittadini con redditi medi, da 15mila fino a 50mila euro lordi. Il risultato è che la pressione tributaria a Rimini quasi raddoppia da 357 euro del 2011 a 601 euro del 2012”.
“Vergognosa” definisce la “previsione di 7,5 milioni, tra le entrate correnti, di multe per violazioni del codice della strada, con i vigili incaricati quotidianamente al riguardo”.


Altri numeri offerti e chiosati dal consigliere

 
Nell’ambito della spesa corrente:
aumenta la spesa per prestazioni di servizi del 10,37 per cento da 41,3 milioni a 45,6 milioni (incremento 4.300mila);
non c’è trasparenza sulla spesa per il sociale che ammonta a 26milioni;
aumenta la spesa per consumi e manutenzioni da 15,52 milioni a 16,24 milioni (incremento 713.200).


Si va avanti con l’operazione “ex seminario” con 17milioni di euro da pagare nei prossimi 10 anni per l’acquisto del diritto di superficie, invece dell’affitto annuo;
si perpetua l’affitto di 340mila euro l’anno degli uffici Comunali Via Rosaspina;
la spesa del personale assieme a quello delle spa pubbliche arriva al 43 per cento della spesa corrente;
restano elevati gli stipendi dei presidenti e membri dei cda delle spa pubbliche, presidente Hera e ad 350mila ciascuno, 100mila al vice presidente, 75mila euro ciascuno agli altri 15 membri del cda, presidente Anthea (35.700) che è anche membro del cda di Hera (75mila), presidente Rimini Fiera e (59mila) che è anche presidente di Società Palazzo dei Congressi (49.500), presidente Aeradria (53mila), presidente Centro agroalimentare (36mila), presidente Rimini Holding spa (48mila);
si prevede dalla Rimini Holding un utile nel 2012 per il Comune di 800mila, senza pensare al ripianamento delle perdite delle società e alle ricapitalizzazioni da sostenere tramite il ricorso al debito bancario che ha raggiunto ormai 14 milioni da restituire dal 2013 al 2023;

non si pensa a sciogliere i cda nominando i dirigenti in rappresentanza del Comune per fare i presidenti o amministratori, o a privatizzare la gestione dei servizi (es. Anthea);
le consulenze professionali ammontano a 1,4milioni di euro.


Per gli investimenti 2012 :
il Piano di salvaguardia della balneazione, costo 143 milioni da realizzare nei prossimi 5 anni, prevede 15milioni del Comune nei prossimi tre anni, il gestore avrebbe dovuto mettere 40milioni, mancavano 88 milioni.
Oggi il Sindaco Gnassi, dopo aver aspettato un anno, scopre che non c’è la copertura finanziaria, invoca Hera e chiede 70 milioni.


Per il Teatro Galli, quest’anno 8.800mila euro,senza ancora un progetto definito e precisa copertura finanziaria;
per la scuola elementare Villaggio 1° Maggio, tutto rinviato al 2013, per mancanza di autorizzazioni.

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BILANCIO. MAURO: “IN COMUNE NON SI FA CONTROLLO DI GESTIONE”. GIUDICI: “LA MANOVRA NON VALORIZZA LA FAMIGLIA”


Un “bilancio comunale tutto da bocciare”, quello che si sta per approvare in Consiglio. “Nei tempi, nella modalità e nei contenuti”, parola di Gennaro Mauro (Pdl).


Quello che ci vorrebbe per Rimini è “una seria politica di revisione della spesa per ottimizzare i costi, riducendo gli sprechi e utilizzando le risorse umane in modo adeguato”. Fatto che secondo Mauro a Rimini non è possibile perché dice “alle mie richieste ai vari uffici, dalle risposte evasive e dalle mancate risposte ho appurato che l’amministrazione solo a “chiacchiere” fa un controllo di gestione sull’operato dei vari uffici comunali, magari basandosi su opinioni dei dirigenti molto soggettive. Vorrei essere tanto smentito, e chiedo perché non mi fanno vedere le carte? Semplice perché non le hanno. Gli strumenti contabili in possesso dei dirigenti e funzionari del comune non consentono di monitorare in corso d’anno i flussi di costi e ricavi, e quindi nessuno è consapevole delle dinamiche di spese di ciascun servizio o centro di costo. Avevo chiesto che mi venissero fornita una distinta analitica della tipologia delle spese sostenute nell’anno 2011, e le spese anno 2012 che prevedono di sostenere per ciascun centro di costo e singolo servizio reso, e vengo informato che non esiste una contabilità per singola struttura e che la rilevazione tramite report del controllo di gestione viene fatta a consuntivo. Questo significa per i meno esperti, che ad esempio per le strutture sportive i cui ricavi sono solo il 12 per cento dei costi, per ciascuna struttura non conoscendo i costi non sono in grado di ottimizzarli e non sono in grado di chiedere ai fruitori, in genere associazioni sportive un grado di copertura dei costi maggiore. Ciò vale per i teatri, cinema, sale comunali date in affitto e come tutti gli altri servizi”.


Altra questione quella posta dal consigliere Giudici secondo cui quello riminese è un bilancio che non valorizza la famiglia. “Nel momento di crisi attuale – dice Eraldo Giudici (Pdl) – il sindaco Gnassi e la sua giunta avrebbero potuto tentare vie innovative per rilanciare la nostra economia. Avremmo preferito un approccio che valorizzasse quella risorsa sociale che é la famiglia”. Per la famiglia “é mancata un'iniziativa significativa del vicesindaco Gloria Lisi e, mentre si continua a prediligere ogni possibile forma di assistenzialismo, mancano interventi che riconoscano la famiglia come soggetto competente e attivo”.


La via a senso unico, quella dell’aver privilegiato la leva fiscale, ha distratto gli amministratori e, dice Giudici, “si è perso di vista anche il tema della valorizzazione delle proprie risorse patrimoniali che, per mezzo di una gestione più efficiente, anche con la costituzione di un soggetto che abbia come "core business" la gestione e la valorizzazione dei cespiti dall’ente a valore di mercato, avrebbe conseguito la riduzione dell’indebitamento bancario e degli affitti”.

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GDF RIMINI SCOPRE GIRO DI MAXI EVASIONE INTERNAZIONALE (A SAN MARINO) PER 41 MILIONI


Violazioni alle imposte sui redditi per oltre 41 milioni, all'iva per un milione e agli obblighi di monitoraggio fiscale per più di dieci milioni sono state contestate dalla Guardia di finanza di Rimini al termine di indagini sull'evasione fiscale internazionale.
Verifiche a 360 gradi per le fiamme gialle che si sono concentrate su diverse categorie di contribuenti, dall'imprenditore al professionista, dal lavoratore dipendente al pensionato, fino al 'finto povero' nullatenente. Nel mirino persone fisiche e giuridiche che hanno occultato a San Marino liquidità che avrebbero dovuto essere assoggettate al fisco italiano, o che hanno fittiziamente localizzato all'estero la residenza fiscale.

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TONINI RICORDA GOBBI: “OSPEDALINO UNO DEI PRIMI ESEMPI DI MDOERNA MEDICINA”


«Abbiamo perso un mito della medicina riminese – è la reazione del direttore generale di Ausl Rimini, Marcello Tonini - con la sua lunga vita, ricca di passione e di sensibilità, ha dimostrato che se si crede fortemente in qualcosa si riesce sempre a costruire il futuro: lui l’ha fatto».


Tonini cita ad esempio la “creatura prediletta” di Ugo Gobbi.
«“L’Ospedalino” dei bambini, la sua creatura prediletta, ha costituito uno dei primi esempi della moderna medicina specialistica e non è vero che non c’è più, perché ha solo cambiato aspetto, dato che la dedizione estrema verso i piccoli pazienti, che il professor Gobbi ha incarnato per anni, prosegue con l’applicazione dei suoi insegnamenti nelle nostre strutture».


Una immensa eredità quella che Gobbi lascia ai suoi colleghi. «Tutti i pediatri, e tutti noi, abbiamo per questo un debito con lui. Sono sicuro che dalla tranquillità della sua fortissima carica e col sorriso del suo scetticismo ci sprona dicendoci “andate avanti, fatelo per tutti gli uomini”».

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LICENZIAMENTO MARR: I SINDACATI PRESENTANO RICORSO IN TRIBUNALE


La vicenda del licenziamento alla Marr va avanti. “Il 25 giugno 2012 – annunciano in una nota Lora Parmiani di Cgil e Mirco Botteghi di Filcams Cgil – sarà depositato, presso la cancelleria del tribunale di Rimini, un ricorso d’urgenza contro Marr spa in relazione al licenziamento del dirigente sindacale Antonio Urbinati”.


Il licenziamento di Antonio Urbinati, dice il sindacato, “appare tanto più inaudito alla luce anche dei drammatici fatti che si sono verificati per effetto del terremoto in Emilia Romagna, dove i primi a morire sono stati i lavoratori schiacciati sotto le macerie dei capannoni. La sicurezza è un fatto di civiltà e non è ammissibile che si debba ancora morire per cause come questa, così come è inammissibile che si debba essere licenziati perché si vuole discutere di questi temi e cioè della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.


Il provvedimento arriva a seguito della procedura disciplinare avviata dalla Marr spa nei confronti di Urbinati per alcune dichiarazioni rese al Corriere Romagna a proposito della sicurezza nei luoghi di lavoro. La società aveva ritenuto lesive tali dichiarazioni del rapporto fiduciario tra datore di lavoro e dipendente. Il provvedimento di Marr spa aveva stimolato numerose pubbliche prese di posizione a difesa del lavoratore, tra le quali quella del Presidente della Provincia Stefano Vitali e dell’Assessore del Comune di Rimini Nadia Rossi

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“Filcams e Cgil Rimini hanno avviato una campagna di informazione su questo grave fatto e si batteranno per ottenere il reintegro nel posto di lavoro di Antonio Urbinati. A sostegno della vertenza è stato approvato anche un ordine del giorno dal Direttivo della Cgil Emilia Romagna, riunito il 21 giugno 2012, nel quale si chiede il reintegro di Antonio Urbinati”.


Antonio Urbinati sarà assistito nella causa contro Marr S.p.A. dallo Studio Legale Cedrini Zamagni Urbinati (il Collegio di difesa è composto dagli Avvocati Luca Zamagni, Jessica Valentini, Giovanni Cedrini, Matteo Urbinati e Federica Manenti).

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DAL CECCARINI DI RICCIONE AL PALAS DI RIMINI CHIRURGIA IN DIRETTA PER IL CONVEGO DEGLI OCULISTI


Chirurgia in diretta al Palas di Rimini. Oculisti di tutt'Italia questa mattina in casacca verde all’opera, e soprattutto sotto i riflettori, nelle sale operatorie dell'ospedale “Ceccarini” di Riccione. Poco distante e cioè a Rimini si sta infatti svolgendo il convegno nazionale della Società italiana glaucoma dove a una platea di una centinaia di professionisti si trasmettono in diretta proprio le immagini degli 11 interventi alo scopo di affrontare varie forme di glaucoma in pazienti sia in età pediatrica sia adulta, e con modalità diverse, tra cui le più innovative del settore.


In green sullo schermo anche Marilinda Ortolani, direttore dell'Unità operativa di Oculistica dell'Ausl di Rimini, tra gli organizzatori del congresso. “Sono molto contenta – spiega la dottoressa Ortolani – di questo risultato: già avere il congresso a Rimini è una bella soddisfazione. Poi con gli interventi trasmessi in diretta, avremo un'importante occasione di confronto tra colleghi, e potremo pure evidenziare l'alto livello delle tecniche operatorie che abbiamo raggiunto nella realtà dell'Ausl di Rimini”.


Nel riminese, l'Unità operativa di Oculistica svolge la propria attività distribuita su tre ospedali, lo stesso “Ceccarini” di Riccione dove ha la sede principale, l'ospedale “Infermi” di Rimini e l'ospedale “Cervesi” di Cattolica. A Riccione si svolgono attività di degenza, day hospital, visite prioritarie di controllo, diagnostica di secondo e terzo livello, attività chirurgica di sala operatoria, trattamenti laser e cross linking. Nell'anno 2011 le prestazioni di attività ambulatoriale eseguite sono state 19.865 cui si aggiungono 2.452 interventi chirurgici con sette sedute settimanali.


Presso l'ospedale di Rimini si svolge attività di pronto soccorso oculistico, visite prioritarie di controllo, screaning della retinopatia diabetica, prime visite oculistiche (prenotabili a cup) e vi è presente un Centro ortottico con attività di diagnostica e riabilitazione dei difetti visivi dell'infanzia. Nel 2011 vi si sono svolte 18.550 prestazioni.


Infine, all'ospedale di Cattolica si svolgono attività chirurgica di sala operatoria e attività ambulatoriale di prime visite e controllo. Nell'anno 2011 sono state eseguite 5.759 prestazioni ambulatoriali e 636 interventi chirurgici (due le sedute operatorie settimanali). Complessivamente le prestazioni, tra ambulatoriali e chirurgiche sono state, nel 2011, 44.174. L'attività dell'oculistica è molto apprezzata, tanto che un quinto viene svolta per pazienti non residenti in provincia di Rimini.

Giovedì, 21 Giugno 2012 09:27

GIORNALAIO 22.06.2012

Rubriche

A BILANCIO TRA MESTOLI E TESTE VOLANTI. SCUOLA: PRIVATIZZAZINI A GOGO’. TURISMO E CONGRESSI: LA BTC ABBANDONA DEFINITIVAMENTE RIMINI. GNASSI ANTILUCCIOLE: “LA VENDETTA”. IL PREFETTO PRESENTA IL PROTOCOLLO PER IL CONTRASTO AL COMMERCIO


Bilancio


“Un bilancio che tutela il welfare ma conferma i principali investimenti strategici, a partire dal Piano tutela balneazione. Per il quale il Comune stanzia 15 milioni nel triennio. Ma soprattutto, questa la novità annunciata dal sindaco Andrea Gnassi alla vigilia del via libera alla manovra, affidato ieri sera al consiglio comunale, «per il quale chiederemo all’ente gestore di anticipare 70 milioni sui 140 complessivi». Toccherà ad Hera dunque aprire generosamente il portafogli, almeno è la richiesta di Palazzo Garampi. Gnassi sottolinea che «entro fine anno saranno interamente appaltati i lavori da 53 milioni di euro per la dorsale nord»”, il Resto del Carlino pagina 4.


“La protesta delle pentole. Erano circa una sessantina i rumorosi manifestanti che ieri pomeriggio, mentre in aula risuonava l’inno di Mameli, hanno cominciato a protestare armati di bastoncini e pentole. Molti attivisti del Paz, molti esponenti di Sel e Fare Comune con in prima fila il consigliere Fabio Pazzaglia e il coordinatore Eugenio Pari. “La ruota gira ma la musica non cambia” recita uno dei tanti cartelli sollevati. I rumori arrivano nella sala del consiglio solo quando la porta si apre. Ma la protesta di certo non è passata sotto silenzio”, La Voce di Romagna a pagina 11.


Corriere Romagna a pagina 3 (il partigiano Agosta ci perdonerà): “Fuori sacco. Approvato il Bilancio, il Pd si attende che il capogruppo Marco Agosta (fortemente critico con Gnassi) si faccia da parte per consegnare la guida ad Alessandro Giorgetti”.


Fiera


La Borsa del turismo commerciale dà l’addio a Rimini. “La Borsa del turismo congressuale apre con un addio.Dal 2013 la fiera del settore eventi, meeting, congressi e viaggi di incentivazione ritornerà a Firenze in virtù di un accordo con la Regione Toscana... Positivo il commento di Maurizio Melucci, assessore al Turismo dell’Emilia Romagna, “la competizione non è fra le Regioni ma fra l’Italia e le destinazioni internazionali. L’obiettivo è creare un volano che possa far ricadere più lavoro per le nostre strutture”. La crescita del Btc in Toscana si dovrebbe quindi tradurre in un aumento di clienti per i Palas di Rimini”, Nuovo Quotidiano a pagina 10.


Scuola


Privatizzazioni a gogò. “Dal prossimo anno le mense saranno tutte private. L’annuncio, da parte del Comune, è arrivato come una doccia fredda alla platea di genitori ed educatrici riunita giovedì sera nell’assemblea plenaria delle commissioni mensa, cui ha partecipato l’assessore alla scuola Gloria Lisi. Alla fine di quest’anno scade l’appalto di affidamento delle mense e la nuova gestione, (ora 12 scuole sono in appalto a privati e 5 al pubblico), sarà completamente privatizzata. Non solo. Con i tagli in vista agli enti locali - è stato detto ai genitori - sarà difficile mantenere pubbliche anche le educatrici. Insomma, ciò che accadrà tra poco sarà una privatizzazione delle strutture scolastiche a più livelli”, Corriere a pagina 3.


Abusivismo commerciale


Il prefetto ha presentato ieri al Comitato sicurezza il protocollo. “«Il percorso costitutivo del protocollo — ha detto — è generato dalla consapevolezza che l’abusivismo non può essere circoscritto quale problema di esclusivo interesse delle forze dell’ordine, ma deve trovare sbocchi e riferimenti in tutti quei soggetti che a vario titolo risultano esserne toccati». Le azioni di contrasto studiate dal Comitato si svilupperanno su più livelli: investigativo, verifica nelle strutture abitative e ricettive, controllo delle spiagge, del lungomare e delle arterie limitrofe. I servizi saranno disciplinati da ordinanze del questore, Oreste Capocasa”, il Carlino a pagina 3.


E intanto “l'appello di Vitali è chiaro: "Se esiste, è anche perché le persone dedite a questa attività trovano terreno fertile nel territorio. Ad esempio, spesso le case, trasformate in centri di smistamento, sono affittate dai riminesi. Questo non può essere giustificato dalla crisi”, Nuovo Quotidiano a pagina 7.


Ordinanza ‘antilucciole’


Il sindaco ci riprova. “Ordinanza anti-lucciole, la vendetta. Il Comune ci riprova e coinvolge il Tribunale per non subire altre bocciature... La legge non viene in aiuto, difficile contrastare la prostituzione (che non è un reato) con le leggi a disposizione. L’ordinanza comunale basata sul principio per cui la lucciola sta minando la sicurezza pubblica è stata rigettata dalla Procura. Allora? «Stiamo lavorando per affinare quell’ordinanza». Come? «Si possono configurare vari reati: racket, minacce, atti osceni, offerte di prestazioni davanti ai bambini»”, Corriere a pagina 8.

Venerdì, 22 Giugno 2012 00:07

VIE DI DIALOGO

“Vie di dialogo” di Graziano Spinosi e Ketty Tagliatti, lui uomo lei donna, lui romagnolo lei emiliana. La mostra sarà inaugurata sabato 23 giugno alle ore 18 (con un’anteprima domani 22 giugno in occasione della notte bianca contro la violenza) presso la Fabbrica arti Rimini, galleria comunale di arte moderna e comunale di piazza Cavour.
L’esposizione è promossa da Far in collaborazione con l’Istituto beni culturali della Regione Emilia Romagna.
Catalogo di Massimo Pulini e Claudia Collina.


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