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SISMA EMILIA, NUOVE SCOSSE E NUOVE VITTIME (SUL LAVORO)


Una forte scossa di terremoto è stata avvertita questa mattina alle 9 in tutto il Nord Italia, dalla Lombardia al Veneto, all'Emilia Romagna e fino a Firenze. La terra ha tremato a Modena, Ravenna, Bologna, a Milano, Torino, Padova e Treviso e anche in Valle d'Aosta.

L'epicentro del terremoto è stato in Emilia: i comuni del modenese prossimi all'epicentro Medolla, tra Parma e Ferrara, Mirandola e Cavezzo. E la magnitudo è stata di 5.8 della scala Richter con profondità 9.6 km, secondo i rilievi registrati dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
In provincia di Modena, secondo quanto si apprende dai Carabinieri di Modena, al momento i morti accertati sono 8. Si tratta di 3 operai morti a San Felice sul Panaro nel crollo di un capannone industriale, stessa sorte per 2 persone morte a Mirandola. Altre due persone sono morte per il crollo della loro abitazione, rispettivamente, a Concordia e a Finale Emilia. Un'ottava persona è deceduta a Rovereto sul Secchia, ma non è ancora chiaro se sia stata stroncata da un malore o dalle conseguenze di qualche cedimento.
Sono crollati anche edifici già fortemente danneggiati dalla scossa del 20 maggio scorso. Saltati i collegamenti telefonici dei cellulari.
A Bologna, dove per lo spavento la gente si è riversata in strada, sono andati fuori uso i collegamenti telefonici cellulari. A causa della scossa che si è sentita nettamente in tutta la città e anche a San Lazzaro di Savena alcune scuole sono state temporaneamente evacuate. Gli studenti sono stati fatti uscire dalle aule dagli insegnanti in via precauzionale.
Il sisma è stato avvertito distintamente in tutto il territorio della provincia di Firenze. In molte scuole fiorentine è scoppiato il panico, sono state interrotte le lezioni e sono stati predisposti i piani di evacuazione, come alla scuola media Pieraccini di viale Spartaco Lavagnini, e in altri istituti cittadini. Come prevede il protocollo, gli alunni della Pieraccini insieme ai professori si stanno incamminando verso il 'punto di raccolta' in piazza Indipendenza. Lo stesso stanno facendo gli alunni e il personale delle altre scuole, verso i rispettivi punti di raccolta. In alcune vie, la gente è scesa in strada dalle proprie abitazioni e dagli uffici, in via precauzionale.
Anche tra Padova e Treviso molte persone spaventate si sono riversate per strada, mentre a Milano e hinterland alcuni palazzi, sede prevalentemente di uffici, sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza. A Venezia hanno tremato anche i palazzi del centro storico. Rilevati anche problemi sulla rete telefonica cellulare.
La scossa è stata avvertita in modo lieve anche a Torino, soprattutto nei piani alti degli edifici. Molte telefonate ai vigili del fuoco di persone che chiedono informazioni ma al momento non sono stati segnalati problemi o pericoli.
Ad Aosta, per motivi precauzionali, sono stati evacuati i piani alti di Palazzo regionale, così come alla sede dell'Inps, tutti i dipendenti e clienti sono stati fatti uscire dall'edificio. (AdnKronos)

Giovedì, 31 Maggio 2012 22:35

Un anno del sindaco_2 L’alfabeto di Gnassi

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Un anno del sindaco_2 L’alfabeto di Gnassi


A come assessori. Sugli scudi Biagini e Brasini. Fanno la faccia cattiva, lui, il sindaco, quella buona. Gli altri? Non pervenuti. (Pulini, assessore di una repubblica a parte)


B come belloccio. Così dicono. Loro. Quelle del gentil sesso.


C come chiringuito. Ce l’aveva lì. Dj Willy Santucci gli aveva detto di aspettare, ma lui non sapeva più come tenerla. Alla fine l’ha sparata, l’ideona. Dopo la Notte Rosa e il Capodanno più lungo del mondo: tanti bei baretti ini ini sulla spiaggia.


D come divano. Si racconta che più di uno nel palazzo sia stato rottamato causa irascibilità incontinente. Ikea ringrazia.


E come evasione. E con questa, il giovane che fa fuori i vecchi, era quasi riuscito a mandare in pensione Maggioli.


F come Friburgo. Ma lo facciamo almeno, non dico tanto, un gemellaggio?


G come gggggiovane!!!!!!!!!!


H come hardware, perché un giorno l’ha detto: “stiamo lavorando sull’hardware della città”.


I come IMU. Gli è toccata metterla e non c’è più nemmeno Silvio cui dare la colpa.


L come laurea, quella del suo collaboratore Funelli. Qualcuno pare abbia anche chiesto il cellulare del ‘trota’.


M come mare o, meglio, come m… Prega il sindaco, prega perché non la si debba scaricare in mare. Non proprio tutta, almeno.


N come neve. E quella domanda: “chiudo o non chiudo?”


O come oh!!!! Non pervenuto. Rimandato, forse, all’anno prossimo.


P come permaloso. Eh sì. Almeno questo difetto dovrebbe ammetterlo.


Q come “quarantenne dall'aria allegra e determinata” (dal sito).


R come ritardo. Sempre, ad ogni riunione, ad ogni incontro, ad ogni momento o quasi.


S come street, perché ci mancava solo la molo street parade. Guai a chiamarla ancora palata.


T come telefonino. Scrive, scrive, scrive. In ogni occasione. Ma a chi?


U come #unavoltailconsigliocomunalesiriuniva


V come Vitali. Gianni e Pinotto, Bonny e Clide, Tom e Jerry, Red e Toby nemici amici, Jasmin e Aladin, Pumba e Timon. Inseparabili.


Z come Zvezda Travel.ru, il premio per aver fatto diventare Rimini la porta d’ingresso dei russi d’Italia. Gli ultimi birri della riviera ringraziano.


Lunedì, 28 Maggio 2012 22:07

GIORNALAIO 29.05.2012

Rubriche

UN ANNO CON GNASSI. BOLOGNA E VENEZIA: TUTTE VOGLIONO IL FELLINI. PARTE LA STAGIONE: FIAMME GIALLE IN SPIAGGIA. SINDACI SFASCIATI E PATTO DI STABILITA’. RINADIS PRESIDENTE PER LA TERZA VOLTA


Un anno con Gnassi


Primo piano de il Resto del Carlino a pagina 3 che titola “Un sindaco coi guanti bianchi. Passione e cura per l’immagine, ma per ora ha cambiato poco”. Elegante (“raffinato”, direbbe il sindaco) e gustoso, tutt’altro che “troglodita” Carlo Andrea Barnabè, sa dare a Cesare quel che è di Cesare, nel bene e nel meno bene. Fine cesellatore del primo ritratto del sindaco (Gnassi lo appenderà nel suo ufficio o in sala “ex” giunta?).


Aeroporto, Bologna chiama Rimini


“Bologna riapre i giochi con Rimini per la holding dei cieli, ma al Comune resta da risolvere il rebus dei 900mila euro necessari per la ricapitalizzazione del Fellini. «Il sindaco di Bologna ci ha chiamato in questi giorni per riallacciare il discorso relativo all’aeroporto» dice il sindaco Andrea Gnassi. Ancora non c’è alcun incontro fissato ma entro breve Rimini e il capoluogo si confronteranno per capire se è possibile andare avanti insieme. Una novità che fa il paio con quella annunciata dal presidente Stefano Vitali nel recente consiglio provinciale: «La Regione, proprio in queste ore, ha dato nuovi incoraggianti segnali di disponibilità»”, Corriere Romagna a pagina 6.


Il problema ora è che “la scelta dei soci di Aeradria di immettere nuova liquidità alle casse della società di gestione dell’aeroporto per 5 milioni di euro, obbliga i soci pubblici a mettere mano al portafoglio. Se per la Provincia la quota dei 37% vale un milione e 300 mila euro, per il Comune di Rimini che partecipa con il 18% (17,73) attraverso Rimini Holding si tratta di poco meno di 900mila euro, centesimo più o meno”, La Voce di Romagna a pagina 13.


La Camera di commercio intanto sembra voler dire sì (o comunque non dire subito no). Il sindaco verso la fine della scorsa settimana se lo era auspicato e la risposta del presidente è arrivata. “«Voglio interpretarlo – premette Maggioli – come un cordiale invito a una più intensa collaborazione per risolvere i problemi della città. E' necessario intercettare l'interesse diretto dei privati, non solo attraverso le associazioni». In ogni caso, «noi – aggiunge – fino a oggi abbiamo sempre collaborato con molta convinzione e sicuramente continueremo a farlo. Non escludo la possibilità di aumentare la partecipazione societaria in Aeradria»”, Nuovo Quotidiano di Rimini a pagina 7.


Fiamme gialle in spiaggia


Con l’avvio della stagione i primi controlli. “E’ l’estate della svolta. Da sabato anche per i bagnini è scattato l’obbligo di scontrini e ricevuta fiscale per sdrai, lettini e ombrelloni. E sull’arenile si sono già accesi i riflettori della Guardia di Finanza. Per ora nel mirino ci sono bar e ristoranti ma c’è da aspettarsi che il controllo si allargherà presto anche ai ‘colleghi’”, Corriere Romagna a pagina 3.


Sindaci ‘sfasciati’


Consegnano il simbolo tricolore al prefetto e dicono, tra l’altro, che chiedono «al governo una moratoria di almeno 24 mesi per liberare le risorse che i Comuni possono mettere al servizio del Paese. I soli enti locali del riminese a causa del cappio del patto di stabilità sono costretti a rinunciare a oltre 50 milioni di euro di investimenti pubblici già finanziati e impegnati nei rispettivi bilanci», il Carlino a pagina 4.


E intanto anche Stefano Vitali, presidente della Provincia, sta facendo un pensierino: “Come Provincia di Rimini stiamo pensando di uscire scientemente da questo Patto di Stabilità nell’ultimo anno di vero esercizio amministrativo, il 2013”, la Voce a pagina 11.


Su tutti i quotidiani la conferma di Patrizia Rinaldis al terzo mandato come presidente di Aia.

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SAN MARINO, IL CONSUNTIVO DI BANCA CENTRALE. CLARIZIA: “INTERVENTI URGENTI E DRASTICI DI PULIZIA”


“Inquietante” secondo Renato Clarizia “l’emergere della malavita nel tessuto finanziario sammarinese”, fatto che “ha reso ancor più stringente la necessità di acquisire credibilità nel contesto finanziario internazionale” e impone “interventi urgenti e drastici di pulizia, che si sono scontrati con quei poteri politici, sociali e finanziari contrari al cambiamento, strenui difensori delle proprie ricchezze e del proprio potere”.


Queste le parole con cui il presidente di Banca centrale di San ha aperto le sue considerazioni generali in occasione della presentazione del consuntivo sulle attività e sull’andamento del sistema finanziario per il 2011.
Secondo Clarizia la “resistenza” è “imputabile ad una forte minoranza nel Paese, che, però, ha sferrato un attacco violento, scomposto e demagogico contro coloro che ad ogni livello operano per il cambiamento, esercitano i controlli che la legge loro assegna, sanzionano i comportamenti illeciti”.


Banca centrale risponde agli attacchi a modo suo e cioè presentando i numeri del consuntivo. In primis quelli degli interventi di vigilanza cartolare di tipo conoscitivo, preventivo e correttivo effettuati banche, finanziarie, assicurazioni, società di gestione e imprese d’investimento, realizzati nel corso del 2011 che sono stati pari a 367. Nei primi tre mesi del 2012 i controlli sono stati 22.


La raccolta totale delle banche sammarinesi verso la clientela alla fine del 2011 era pari a 7,4 miliardi di euro, in diminuzione di 1,2 miliardi rispetto al 2010 (flessione del 14,2 per cento). Nello stesso periodo anche il comparto delle società finanziarie e fiduciarie ha evidenziato una contrazione dei volumi: il totale attivo si è ridotto del 21,7 per cento a 901 milioni mentre il volume degli impieghi lordi è calato dell’16,3 per cento a 667milioni. Al 31 dicembre 2011 inoltre il sistema finanziario sammarinese risultava composto da 11 banche (nel 2010 erano 12), 28 società finanziarie/fiduciarie (flessione dell’11 rispetto al 2010) 1 impresa di investimento (invariato rispetto al 2010), 2 società di gestione e 2 imprese di assicurazione (invariato rispetto al 2010).


Solo la piena integrazione del sistema finanziario e bancario sammarinese nell’ambito dello spazio economico europeo può consentire lo sviluppo di un mercato finanziario efficiente. Uno dei principali ostacoli da superare è costituito dal mancato accesso ai sistemi di rifinanziamento dell’Eurosistema.
Banca centrale si sta attivando per la conclusione di accordi di cooperazione con le altre autorità di vigilanza estere, al fine di consentire per altra via quella stessa attività che la mancata partecipazione all’Unione europea impedisce. Per quanto riguarda invece il sistema dei pagamenti, si sta lavorando per soddisfare le condizioni richieste ai fini dell’inserimento nella lista dei Paesi del Single European Payment Area”.
“Banca centrale – ha spiegato infine Clarizia - sta contribuendo al progetto, la cui attuazione coinvolge tutte le forze del Paese, in particolare politiche e anche sociali, di creare un sistema finanziario in cui trasparenza, riservatezza, semplificazione amministrativa, agevolazioni fiscali e vigilanza possano costituire un mix vincente e attrattivo di investimenti esteri”.

Lunedì, 28 Maggio 2012 22:07

28_05_2012 | AIA, PATRIZIA RINALDIS FA TRE

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AIA, PATRIZIA RINALDIS FA TRE


Patrizia Rinaldis è stata confermata per la terza volta alla guida dell’Associazione albergatori con un cda di 19 consiglieri eletto praticamente esclusivamente tra i nomi della sua lista. Tra i confermati Marina Lappi (presidente di Promozione Alberghiera), Massimo Vannucci (vicepresidente di Aeradria), Mattia Morolli (consigliere comunale del PD) e Andrea Magnani (già vicepresidente, rappresentante della zona nord).
Come richiesto da quello che per diversi giorni sembrava essere l’unico sfidante della Rinaldis, Antonio Matuano, le elezioni si sono svolte nel pomeriggio all'hotel Waldorf di Rimini. I votanti sono stati 220.

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SINDACI ‘SFASCIATI’: “MORATORIA DI DUE ANNI SUL PATTO DI STABILITÀ. DAL 2013 L'IMU TORNI AI COMUNI”


Erano in sedici questa mattina. Sono partiti da piazza Cavour verso la poco distante Prefettura. Come annunciato oggi a Rimini è scattata la protesta contro l’imu e patto di stabilità dei sindaci del Pd a capo di Comuni nella provincia di Rimini. Al prefetto hanno consegnato simbolicamente le fasce tricolore e un documento.


“All’impegno che il Governo Monti profonde per salvare il Paese dalla deriva greca e scongiurare il ritorno alla lira, chiediamo si affianchi un programma di riforme per fare ripartire lo sviluppo”, è scritto nel documento che più avanti chiede una svolta verso il federalismo.


“I comuni, ora come non mai, sono protagonisti attivi e credibili delle politiche di contrasto alle nuove povertà insorgenti ed ultimo baluardo del sistema di welfare. Il neo-centralismo che ha caratterizzato l’ultimo decennio e che ha privato i sindaci di autonomia decisionale sia in fatto di politiche delle entrate, che di politiche della spesa, sta paralizzando l’intero paese in una morsa la cui prima tenaglia è l’incapacità di far ripartire l’economia a causa dei meccanismi perversi del patto di stabilità. La seconda tenaglia è l’impossibilità di fronteggiare la crisi che sta colpendo troppe famiglie. La terza tenaglia è l’ulteriore depauperamento in termini di tutela e mantenimento di livelli almeno dignitosi per la sicurezza e la tutela dell’ordine pubblico”.


I sindaci chiedono anche “un nuovo patto di stabilità che distingua gli enti virtuosi e consenta a chi governa i Comuni di dare risposte rapide ed efficaci ai bisogni della propria comunità. Chiediamo al Governo una moratoria di almeno 24 mesi per liberare le risorse che i Comuni possono mettere al servizio del Paese, di restituire e di valorizzare l’autonomia virtuosa dei comuni. L’effetto tangibile del patto di stabilità concepito anche sugli investimenti, ha bloccato sine die tante opere necessarie alle nostre comunità, molte improrogabili”.


Dell’imu vanno cambiati “natura e contenuti”, una tassa che “toglie autonomia e soprattutto chiede ai sindaci di riscuotere l’imposta trasformandosi in esattori nei confronti dei cittadini: l’imu incassata andrà infatti per la maggior parte allo Stato che, per contro, ha diminuito del 75% i trasferimenti ai Comuni”.
Ultima richiesta, quindi, che “già a partire dal 2013, l’Imu sia restituita come formulazione e come gettito interamente ai Comuni”.

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RAPPORTO AGROALIMENTARE, IN EMILIA ROMAGNA CALA LA REDDITIVITA’ DELLE AZIENDE


Rapporto agroalimentare. Per l’Emilia Romagna crescono nel 2011 sia la produzione lorda vendibile (incremento del 1,8 per cento pari a un valore di 4,3 miliardi di euro) sia l’export con un incremento del 10 per cento, a conferma dell’eccellenza delle produzioni emiliano-romagnole. A calare del 3 per cento sono però i redditi delle aziende agricole, conseguenza del forte aumento (4,5 per cento) dei costi intermedi.


“Siamo di fronte a un’agricoltura che cresce e che alimenta un comparto agroalimentare che rappresenta il 15 per cento del pil regionale, ma che, nonostante questo non riesce a dare reddito sufficiente agli agricoltori. Di fronte a questo paradosso – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura, Tiberio Rabboni - sono due le strade su cui occorre lavorare: un’agricoltura più contrattualizzata, in grado di programmare produzione e commercializzazione, e un rapporto più equilibrato con la grande distribuzione”.


Al centro del Rapporto 2011 anche un tema di crescente attualità, quale quello della progressiva riduzione di superficie agricola, a livello nazionale e regionale. Tra il 2000 e il 2010 la diminuzione in Emilia-Romagna è stata del 5,5 per cento con percentuali particolarmente alte in montagna.
“Bisogna utilizzare le leve urbanistiche e fiscali per rendere più difficile e meno conveniente il consumo del territorio in pianura – ha sottolineato Rabboni – e contemporaneamente chiedere alla politica agricola comune di sostenere con adeguare risorse la conservazione dell’agricoltura di montagna e collina”.


L’andamento dei diversi comparti. Bene cereali, vino e carne. In flessione ortofrutta e colture industriali


In flessione le colture orticole (flessione del 6,7 per cento), frutticole (flessione del 22,1 per cento) e quelle industriali (flessione del 7,1 per cento), bene invece i cereali (incremento del 12,7 per cento), il compatto zootecnico (incremento del 8 per cento) e il vino che è cresciuto del 12 per cento, nonostante la generale riduzione delle superfici, grazie all’ottimo livello qualitativo delle uve e dei vini. Bene la produzione di latte (incremento del 6,2 per cento). In aumento, per il Parmigiano Reggiano, sia la produzione (incremento del 6,8 per cento), che i listini (incremento del 20 per cento).


In calo l’occupazione agricola (circa 4mila unità in meno), in aumento fino a quasi 5,5 miliardi il credito agrario, che rappresenta il 12,6 per cento del credito agrario nazionale e il 3,2 per cento del credito totale della regione. A conferma delle difficoltà finanziarie, cresce anche il credito agrario in sofferenza. Secondo Unioncamere, l’industria alimentare regionale nei primi nove mesi del 2011 è cresciuta dello 0,9 per cento in termini di produzione e dell’1 per cento in termini di fatturato. L’export è aumentato del 10,3 per cento delle esportazioni raggiungendo i 4.896 milioni di euro.
Si conferma la questione del ricambio generazionale. Sui 73 mila titolari di azienda agricola quasi 15 mila sono over 75 anni e più di 16 mila hanno un’età compresa tra i 65 e i 74 anni. La presenza di giovani resta limitata: i titolari di azienda agricola entro i 39 anni sfiorano l’8 per cento. Acquistano dunque una rilevanza centrale le due classi intermedie (40-54 e 55-64 anni), pari al 50 per cento del totale.

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IL MEETING PORTA RIMINI A BEIRUT, BERLGRADO, NIS E ROMA. VIA ALLE RPESENTAZIONI UFFICIALI DEL FESTIVAL


Beirut, Belgrado, Nis e poi Roma. Il Meeting per l’amicizia fra i popoli procede a passo spedito nonostante coinvolto da Pierangelo Daccò nell’inchiesta sulla sanità lombarda. Il festival culturale dell’estate avvicina passo passo alla 33esima edizione, a Rimini 19 al 25 agosto, attraverso le ormai tradizionali presentazioni in giro per il mondo del di spettacoli, mostre e incontri.


“Mai come quest’anno - spiega Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting - il titolo del Meeting indica veramente la strada per l’amicizia fra i popoli. La questione del rapporto con l’infinito è questione antropologica, definisce appunto l’uomo in quanto tale, ne individua la natura religiosa come tensione continua verso un “oltre” che sottende ogni movimento umano. Proprio tale natura, essendo comune a tutti gli uomini, consente l’esperienza dell’incontro tra persone di fede e culture diverse, come anche quest’anno cercheremo di testimoniare, iniziando da questi momenti di incontro all’estero”.


Il primo appuntamento sarà in Libano il 29 maggio, presso l’ambasciata italiana a Beirut. Un incontro per raccontare quell’esperienza di amicizia e di dialogo che è la manifestazione riminese fin dalla sua nascita. Introdotti dall’ambasciatore Giuseppe Morabito, interverranno Ivan Caracalla, direttore del Caracalla Dance Theatre, Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting, Tarek Mitri, professore e già ministro del governo libanese, Mohammed Sammak, Segretario Generale del Comitato nazionale del dialogo islamico cristiano in Libano, Ibrahim M.M. Shamseddine, fondatore dell’Imam Shamseddine Foundation for Dialogue di Beirut.
Il Meeting inizia ad avere un rapporto speciale con il Libano. Quest’anno infatti sarà la Compagnia Caracalla Dance Theatre ad inaugurare il Meeting con lo spettacolo: “The Villager’s Opera”. E al Meeting parteciperà lo stesso Ibrahim M.M Shamseddine.


Dal Medio Oriente il Meeting si sposterà nei Balcani, in particolare in Serbia. Anche qui per la prima volta. Tutto nasce dall’amicizia con il coro ortodosso Branko, che ha partecipato al Meeting nel 2011, e dall’affetto e stima per la grande tradizione dell’Ortodossia.
Domenica 3 giugno a Nis, città natale dell’imperatore Costantino (nel 2013 saranno 1700 anni dall’editto che pose fine alle persecuzioni dei cristiani), il Meeting incontrerà il coro ortodosso di voci bianche Branko e il vescovo ortodosso dell’Eparchia di Nis, Jovan Puric.
Nel pomeriggio, la delegazione del Meeting parteciperà ai festeggiamenti ufficiali per i Santi Costantino Imperatore ed Elena.
Lunedì 4 giugno, invece, a Belgrado, l’incontro con tutto il mondo cattolico, studenti e docenti universitari, insieme all’arcivescovo di Belgrado, Stanislav Hocevar.


Infine, per il quarto anno consecutivo il Meeting presenterà il programma dell’edizione 2012 all’Ambasciata italiana presso la Santa Sede a Roma. Il 6 giugno, insieme all’ambasciatore Francesco Maria Greco, saranno presenti il Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese orientali, il presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Emilia Guarnieri e Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle opere.

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RIMINI, “RAFFINATA” VECCHIA SIGNORA. DA UN COLLAGE DI BOCCHINI IL MANIFESTO BALNEARE 2012


Elegante, raffinata, e sottilmente malinconica l’immagine che Francesco Bocchini ha realizzato. Grazie a lui esprimiamo un’altra faccetta del nostro diamante, Rimini”, dice il sindaco Andrea Gnassi di fronte al manifesto balneare 2012.


E’ la pagina ingiallita di un vecchio taccuino ad accogliere in un collage della memoria i frammenti di oggetti e immagini. In alto la parola ‘Rimini’ messa un po’ così, come quando a scuola si facevano le aste per imparare a scrivere, “con gli occhi di un bambino”, annota l’assessore Massimo Pulini. Parola che “apre uno e più mondi, trova varchi nella memoria di ognuno. E’ il piazzale dove si è appena smontata una giostra ma se ne annuncia un'altra per il primo di giugno. Un lungomare da arrivo di tappa, che si passeggia con un cornetto in mano”.
L’idea è quella di prendere “in contropiede il rischio di una Rimini intesa come ‘non luogo’”. Sul manifesto “un mondo bombolone, insabbiato di zucchero e pieno di crema, un mondo che galleggia sulla riva. Dove basta una paletta rossa per trovare il mare o una domus romana, un atlante a portata di secchiello, città sconosciuta oltre la ferrovia, con i pesci di vetro e i mosaici nel museo. Incanto meridiano e abbagliante è il tempio malatestiano, un sapone bianco di fuori e un'ombra azzurrina dentro, scenografia di marmo lasciata interrotta dal Quattrocento per lo stupore del turista contemporaneo”.


“Si tratta di un manifesto insolito, lo so. Sembra ripescato in un archivio polveroso di 30 anni fa. Ho voluto fosse così”, spiega Bocchini che dice di averci messo un mese e mezzo per realizzare l’opera (che sarà esposta al Museo di città) e di non aver ricevuto nessuna indicazione ‘politica’ sul soggetto.
Ho lavorato all’idea di memoria – spiega l’artista – partendo da me come fruitore di Rimini fin da bambino. Partendo dal quel mondo ho messo insieme tutto quello che poteva averci a che fare. E’ un po’ come una mappa. Un’immagine guarda l’altra”.

Lunedì, 28 Maggio 2012 14:39

Francesco Bocchini MANIFESTO BALNEARE 2012

FRANCESCO BOCCHINI

Rimini - Manifesto balneare 2012

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