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NIDI D’ESTATE: 72MILA EURO DAL COMUNE. REQUISITI, TARIFFE E AGEVOLAZIONI


Nidi d’estate, dalla Giunta comunale 72mila euro per l’attivazione del servizio estivo.
Se oggi possiamo garantire questo servizio lo dobbiamo anche alla presenza sul territorio comunale di numerosi gestori privati di nidi e micronidi d’infanzia – autorizzati e in possesso dei requisiti per l’accreditamento – i quali da alcuni anni partecipano al progetto 'voucher conciliativi' e forniscono un servizio di qualità".


Il servizio sarà attivato per i mesi di luglio e agosto, dunque, tramite appalto ai privati. I nidi d’estate funzioneranno per otto ore giornaliere e per almeno cinque giorni settimanali con somministrazione del pasto per 75 piccoli ‘utenti’ (il Comune raccoglierà le iscrizioni e compilerà le graduatorie: i genitori che lavorano solo d’estate avranno 10 punti).


Le tariffe saranno in rapporto al reddito: 237,94 euro bimensili per Isee uguale o inferiore a 7.746,85 euro e per i minori in affido a famiglie o presso comunità; 377 euro bimensili con Isee compreso fra 7.746,86 e 12.911,42 euro; 522,98 euro bimensili per Isee compreso fra 12.911,43 e 18.075,99 euro; 769,02 euro bimensili (tariffa ordinaria) per Isee uguale o superiore a 18.076 euro, Isee non comunicato e utenti residenti in altro Comune indipendentemente dal valore dell’Isee.


Saranno applicate le seguenti riduzioni di tariffa: riduzione del 10 per cento qualora il bambino sia rimasto assente per un periodo di tempo non inferiore a 15 giorni continuativi di funzionamento del servizio; nel caso di due o più bambini residenti, appartenenti allo stesso nucleo familiare e frequentanti contemporaneamente il servizio 0-6 anni dell'amministrazione comunale, si applica una riduzione del 10 per cento; riduzione del 10 per cento in relazione alla scelta di usufruire del servizio fino alle ore 13,30 (scelta da effettuare irrevocabilmente al momento dell'iscrizione). Per i soli utenti residenti nel Comune di Rimini appartenenti a nuclei familiari con Isee fino a 25mila euro è prevista una riduzione del 15 per cento.

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CGIL, FLASH MOB CONTRO IL LAVORO PRECARIO: A RIMINI MENO DI 1 CONTRATTO STABILE OGNI 10


Si è tolto ai padri, ma che si è dato ai figli?”, con questo interrogativo domani a Rimini la manifestazione in piazza Cavour della Cgil.
“Per mesi il governo ha annunciato di voler cancellare la precarietà ed estendere gli ammortizzatori sociali. Alla fine la riforma del lavoro è un nulla di fatto. Rimangono solo gli annunci e poco più. Evidentemente le intenzioni erano altre e i giovani sono stati utilizzati come pretesto per ridurre ulteriormente i diritti di tutti”.


A dare voce al malessere è Lora Parmiani, segretaria confederale Cgil Rimini, responsabile NIdIL. “A Rimini – sottolinea – meno di un lavoratore su 10 viene assunto in modo stabile”, mentre a crescere è il il lavoro a chiamata, “con nessuna garanzia di reddito effettivo, sta sostituendo anche i tradizionali contratti a termine”.


L’allarme di Cgil riguarda anche il fenomeno delle partite iva false “in aumento come anche le altre forme di lavoro-truffa senza tutele, come le associazioni in partecipazione nel commercio”. A guadagnarci in tutto questo è il lavoro nero che “non si riduce, anzi” si nasconde meglio, mentre “l’economia locale non guadagna da questo mercato del lavoro che mortifica il presente e il futuro dei giovani e non offre speranza ai padri e alle madri di famiglia che hanno perso il lavoro in questi anni di crisi”.


L’appuntamento è dunque domani a Rimini in piazza Cavour dalle 18 con musica e letture, 19 flash mob.

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CREDITO: CONFINDUSTRIA RIMINI FIRMA CON DEUTSCHE BANK


Credito per le imprese, firmato accordo tra Confindustria Rimini e Deutsche Bank affinché le imprese del territorio (associate a Confindustria) possano beneficiare dei prodotti e linee di credito dell’istituto tedesco.
“Accordi come quello siglato oggi – spiega Mario Formica, presidente Piccola industria – nascono con l’obiettivo di creare l’indispensabile dialogo col sistema bancario e rappresentano la strada principale per intraprendere un cammino comune. Auspichiamo quindi che si sviluppi il credito necessario che permetta alle imprese di superare le difficoltà che stanno attraversando e di intraprendere nuovi percorsi di sviluppo”.
In particolare, cinque sono le differenti soluzioni di finanziamento messe a disposizione degli associati, finalizzate al supporto di processi di investimento, di riequilibrio della gestione finanziaria, di acquisto e ristrutturazione di immobili strumentali alle attività imprenditoriali e per soddisfare le necessità di maggiore liquidità.

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NEVONE, 27MILIONI PER I DANNI IN AGRICOLTURA, LA PROVINCIA TIRA UNA LINEA A FA LA SOMMA


Arriva la stima finale dei danni subiti dall’agricoltura in occasione del ‘nevone’ di febbraio. Sfiora i 27 milioni di euro il conto per l’evento calamitoso che ha riguardato circa il 65 per cento dell’intera superficie agricola utilizzata (sau). La Provincia di Rimini, insieme alla Comunità montana Alta Valmarecchia e all’Unione Comuni Valle del Marecchia, ha trasmesso alla Regione Emilia-Romagna la documentazione per accedere agli aiuti per le imprese.


Gli interventi sono stati richiesti allo scopo di favorire la ripresa dell’attività produttiva agricola (contributi in conto capitale fino all’80 per cento dei danni causati alle strutture aziendali). I Comuni sono 21 sui 27 dell’intero territorio provinciale (zone montane e collinari). Nella Comunità montana si tratta di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, Talamello, mentre nell’Unione Comuni Valle del Marecchia gli enti sono Poggio Berni, Santarcangelo, Torriana, Verucchio. Nella Provincia di Rimini beneficiari potranno essere Coriano, Gemmano, Montefiore, Monte Colombo, Montescudo, Mondaino, Montegridolfo, Rimini, Saludecio, San Clemente.

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TRC, EMMA PETITTI: “IL TERRITORIO MANCA DI COLLEGAMENTI DIRETTI, VELOCI, SICURI”


Emma Petitti, segretario provinciale del Pd, difende il Trc, Un sistema di mobilità che a Rimini “manca”. “Mancano collegamenti diretti, veloci, sicuri tra le città della nostra costa, che mettano a rete i principali poli del nostro sistema turistico e imprenditoriale e il sistema di ricettività alberghiera, di attività economiche e commerciali del nostro territorio”.


Il trasporto rapido costiero secondo Emma Petitti “è una risposta a questa mancanza e a questa necessità”, “certamente nella misura in cui si estenderà lungo la costa e si integrerà nella rete  F9 vasta del trasporto pubblico e della mobilità privata. Il Trc è senza alcun dubbio l'opera strategica per il nostro territorio”. Tuttavia “è evidente che il Trc dovrà portare ad un nuovo modo di accedere alla zona mare tra Rimini e Riccione e di vivere quegli stessi ambienti. Domani, ad esempio, chi abita a Rimini a meno di 400 metri dalla fermata del Trc, non dovrà avere dubbi che per andare a Riccione il modo migliore sia utilizzare il metrò di costa”.


Il Trc è in definitiva “il fulcro attorno a cui disegnare un nuovo sistema di mobilità. E' anche una occasione, al contrario di quanto sostenuto da altri, per ricucire la spaccatura che c'è tra zona a mare e a monte della ferrovia”.

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TRC, IL CONSIGLIO BOCCIA TUTTE LE PROPOSTE DI M5S PER FERMARE I LAVORI. CAMPORESI: “POSSIBILE NEGOZIARE CON IL CIPE”


Sono tante le cose che ancora non si sanno o non si vogliono sapere sul Trc. Ieri in Consiglio comunale sono 4 le proposte presentate dai consiglieri del Movimento 5 stelle, due da Luigi Camporesi e due da Carla Franchi, tutte bocciate al voto.
“Con la prima proposta – spiega Camporesi – chiedevo di sospendere i lavori al Trc e attivare tutte le possibili procedure per favorire la ridesti nazione dei fondi Cipe ad altre opere di miglioramento urbano”.


Camporesi ha citato diverse vicende simili a quella del trasporto rapido di costa, “come quando il ministro Matteoli entrando sulla questione ha chiesto di tornare dal Cipe a ridiscutere il nuovo più costoso progetto anche perché, disse il ministro, di fronte a situazioni molto intricate, quando c’è la volontà politica, è possibile raggiungere una soluzione”.
Situazione intricata, dunque, ma che potrebbe risolversi rimboccandosi le mani e intraprendendo un “lavoro possibile di negoziazione” con il Cipe. “Tra l’altro – aggiunge Camporesi – nessuno sa ancora (noi lo abbiamo chiesto) a quali e quante penali rispetto all’impresa assegnataria si andrebbe incontro se si decidesse di sospendere i lavori”.


La seconda delibera presentata da Camporesi (e bocciata dal Consiglio) è “la copia esatta di quella che è passata a Riccione votata dalla maggioranza di Sinistra”. I grillini, in sostanza, hanno provato a chiedere al Comune di Rimini di darsi un limite definitivo rispetto agli oneri di sua competenza nella realizzazione dell’opera, “di fissare un costo per il Trc che non superi 92,5 milioni, quelli del penultimo progetto. Abbiamo anche avanzato la possibilità per l’amministrazione di emendare la delibera e fissare la cifra a 103, ma non è stata presa in considerazione”.
Ed è qui, secondo Camporesi, l’inghippo.
“Abbiamo proposto all’amministrazione di prendere in considerazione anche la possibilità di deliberare come limite ultimo della sua partecipazione al Trc quello pari alla cifra prospettata per l’ultimo progetto presentato. Questo per verificare se si è effettivamente sicuri che i 103 milioni siano quelli e non di più. Così non deve essere visto che non hanno votato a favore. Del resto anche secondo Ermete Dalprato (Agenzia mobilità) la cifra effettiva per arrivare alla realizzazione dell’opera è vicina ai 200milioni”.

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LA PROVINCIA SI TIRA FUORI DAI TEATRI DI SANTARCANGELO E RICCIONE


Il Consiglio della Provincia di Rimini ha approvato con voto unanime nella seduta di ieri il recesso dalle associazione ‘Santarcangelo dei Teatri’ e ‘Riccione Teatro’.
La decisione parte dal presupposto di “assicurare maggiore omogeneità nei rapporti con i diversi soggetti attivi in campo culturale sul territorio, soggetti che vengono sostenuti attraverso modalità diverse dalla partecipazione associativa, che di per sé comporta una notevole rigidità nella spesa rappresentata dalle quote associative annuali”.


In Consiglio l’amministrazione ha ribadito l’importanza delle due associazioni, “una eccellenza assoluta in campo culturale” e che continuerà a sostenerne economicamente e logisticamente le attività, ma più liberamente, sottoposta a minori vincoli burocratici.
“La delibera permetterà di modificare il mezzo e il metodo con cui ciò avverrà, in modo da adeguarlo tempestivamente anche alla profonda rivisitazione in atto degli assetti istituzionali nazionali, che vedrà proprio le Province - a partire dal 2014 - trasformarsi in enti di secondo livello ‘light’, con numerose competenze (con ogni probabilità, anche quelle culturali) trasferite da altri livelli amministrativi”.

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TURISMO, CON BLOGVILLE 20MILIONI DI CONTATTI IN UN MESE. PROMOZIONE E SOCIALNETWORK: L’APT RENDICONTA IN CAMERA DI COMMERCIO


L’Apt annuncia alla Camera di commercio di Rimini i quattro obiettivi del 2012. Sono stati il presidente Liviana Zanetti e l’amministratore delegato Andrea Babbi a illustrare al presidente camerale Manlio Maggioli e alle categorie economiche riminesi riuniti in Consiglio il programma di promozione commerciale.
Parole chiave sono quelle ormai già consolidate: Progetto Italia (dedicato al mercato interno con l’organizzazione, fra le altre cose, di workshop e convegni), Progetto Estero (con la partecipazione a Fiere), Progetto Web e Unione di Prodotto (alla realizzazione delle iniziative Appennini e verde, Costa, Città d’arte, Terme).


L’Apt sta, in particolare, puntando molto sul Web e sui Social Network, la moderna versione del vecchio ‘passaparola’, capaci di condizionare l’orientamento alle vacanze. Proprio in quest’ottica è nata l’iniziativa “Blogville”: dal 1 giugno al 15 luglio, 54 fra i più seguiti blogger del mondo specializzati in viaggio si alterneranno a Rimini per l’iniziativa “Blogville Emilia Romagna” (www.blogville-emiliaromagna.com), originale ed innovativo format di Apt Servizi, primo nel suo genere a livello europeo, dedicato ai cronisti di viaggio sul web alla scoperta di Bologna e dell’Emilia. Il primo appartamento del progetto, attivo a Bologna, ha garantito, in 30 giorni, oltre 20 milioni di visualizzazioni di pagine Web.

Martedì, 08 Maggio 2012 09:24

GIORNALAIO 09.05.2012

Rubriche

GNASSI: “ENIT, UN BARACCONE”. IMU, STANGATA A SETTEMBRE? LA SPINELLI METTE I PUNTINI SULLE ‘I’. TRC, MAGGIORANZA DIVISA. PROROGA ADEGUAMENTI ANTINCENDIO


Casa, forse stangata a settembre


Entro il 30 settembre, le aliquote che il Comune sceglierà entro il 21 giugno, potrebbero essere rimodulate, ovviamente verso l’alto”, scrive a pagina 3 il Corriere Romagna. Questo perché «in giunta abbiamo approvato le linee guida il 19 aprile, il 20 aprile apprendiamo che il ministero ci riconosce un trasferimento di 9,4 milioni rispetto ai 25 stimati dal Comune. Ne mancano 16». Parole dell’assessore Gian Luca Brasini che non vorrebbe rimettere mano all’IMU. Il Nuovo Quotidiano di Rimini a pagina 7 risorta un’altra affermazione dell’assessore al Bilancio: “«Non ci saranno – spiega Brasini – più finanziamenti per le sagre che non hanno ritorno sulla città. Un esempio di eccellenza è il tchoukball, a costo zero per il Comune, perché finanziato dall'Unione di costa, ha garantito 1.300 presenze in 17 alberghi». Sul welfare, l'amministrazione ha messo di tasca propria il milione e 700mila euro tagliato dai fondi regionali”.


Coriano, parla Mimma Spinelli


Lunga intervista su il Resto del Carlino al neo sindaco di Coriano che prende le distanze dal Pdl. All’invito di Carlo Andrea Barnabè di commentare l’affermazione del coordinatore provinciale Pdl Fabrizio Miserocchi (“a Coriano non solo teniamo ma vinciamo alla grande”), il neo sindaco risponde: «Eh no, a Coriano ha vinto la Mimma. Hanno vinto i cittadini, quelli che si sono spesi per ottenere un risultato storico». E aggiunge che “«la Mimma non ragiona secondo tessere politiche. Per questo abbiamo vinto. Nessuno provi a mettere cappello a questo risultato». Il Pdl entrerà in giunta? «Io la giunta la faccio con la mia squadra. Punto. Al Pdl non ho chiesto niente, di conseguenza non si aspettano niente»”.
Ma è lo stesso Miserocchi ad affermare nella stessa pagina (la 4). «Il Pdl non vuole appropriarsi di questa vittoria che indica come sia finita l’epoca del partitismo: su questo aspetto credo che dobbiamo riflettere. In ogni caso se la Spinelli e la sua squadra avranno bisogno, noi saremo a disposizione. Siamo davvero soddisfatti che il muro di Coriano sia crollato dopo 60 anni. Un segnale forte e chiaro: l’inefficienza amministrativa e gli errori gravi commessi, si pagano».
Mentre nel Pd scrive il Carlino “il segretario provinciale ha scelto il silenzio”.


Trc, traballa la maggioranza?


E’ La Voce di Romagna a sollevare il problema dopo il Consiglio comunale aperto di ieri con a tema il Trasporto rapido di costa. Si legge a pagina 15: “Dal consiglio comunale di ieri sono arrivate due conferme. La prima, è che questo Trc per la maggioranza riminese s’ha da fare. A ogni costo. La seconda conferma è che tra Idv e la stessa maggioranza è crisi aperta. Come prima, più di prima. Sono questi i fili conduttori del consiglio chiesto dal Movimento 5 Stelle per votare quattro proposte di delibera, con l’obiettivo di fermare l’opera o perlomeno mettere un tetto alla spesa, così come fatto dal Comune di Riccione. Delibere che hanno riscontrato il parere contrario della maggioranza (Pd, Rimini per Rimini, Fds), con la sola ‘mosca bianca’ dell’Idv, che anche questa volta è andata contro l’orientamento dei colleghi di banco, annunciando l’astensione”.


L’Enit è un baraccone, parola di Gnassi


E’ il Corriere a pagina 8 a sottolineare le parole del sindaco di Rimini Andrea Gnassi al convegno sul turismo promosso dalla Cisl. Gnassi ha dichiarato. “«La Germania sta vendendo l’Italia ai cinesi, ma nel nostro Paese si fa solo promozione, e male, con quel baraccone che è l’Enit». Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, torna ad invocare dalla Riviera un netto cambio di passo a livello nazionale sul turismo. Gnassi - scrive l’Agenzia Dire - ribadisce la necessità di innovare la legge 7 regionale del ’98 e chiede una svolta al governo perché «il turismo va pensato come un’industria». «Come nel 1843 da un’intui - zione di alcuni riminesi nacque il primo stabilimento privilegiato dei bagni marittimi, - sostiene il sindaco - oggi è tempo di fare un altro grande salto innovando il nostro distretto turistico con un patto pubblico- privato come guida per tutto il Paese»”. Chissà cosa ne penserà Pierluigi Celli.


Turismo, antincendio dopo l’estate


Scrive il Carlino a pagina 9 che “IL PERICOLO antincendio è scongiurato. Almeno fino al 31 ottobre la normativa relativa ai requisiti minimi è stata prorogata, salvando di fatto la stagione turistica di centinaia di alberghi che rischiavano la chiusura o la riduzione dei posti letto”.
Soddisfazione per “Sergio Pizzolante che insieme con Elisa Marchioni aveva presentato una risoluzione unificata per chiedere al governo lo slittamento dei termini. Uno slittamento che appare ormai cosa fatta dopo l’approvazione della risoluzione, astenuti i rappresentanti dell’Idv, in commissione Attività produttive. Ora la ‘palla’ passa al Governo che però ha già espresso il proprio parere positivo e nei prossimi giorni emanerà la circolare che sposta la scadenza dal 29 maggio al 31 ottobre”.


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GRAZIANI: “UN PATTO SOCIALE PER IL TURISMO”. OGGI CONVEGNO DELLA CISL SULLA DESTAGIONALIZZAZIONE


«Serve – sottolinea il segretario generale regionale Usr-Cisl Giorgio Graziani – un patto sociale per il turismo, tutti i soggetti implicati devono fare rete. Proviamo a uscire dai luoghi comuni per entrare in obiettivi comuni». L’occasione è quella del seminario “Un turismo per ogni stagione” organizzato dal sindacato.
Graziani ha citato come esempio la questione aeroporti: «La vicenda del Ridolfi di Forlì ha mostrato che qualcosa non ha funzionato. Se non facciamo rete, non possiamo pensare a quattro aeroporti in regione (Parma, Bologna, Forlì e Rimini) a così brevi distanze, a meno che non vengano suddivise le funzioni logistiche».


Al convegno, promosso dalla Fisascat-Cisl in collaborazione con la Scuola superiore di scienze turistiche, sono intervenuti il segretario generale della Cisl di Rimini Massimo Fossati che sulla tassa di soggiorno, ha detto che “se si decide di applicarla, la decisione deve riguardare un’area vasta”.
A seguire la relazione del sindaco di Rimini Andrea Gnassi che, tra l’altro, ha affermato che «questo Paese, questo territorio hanno bisogno di una politica industriale del turismo. La politica deve scegliere: il turismo deve essere considerato un’industria, non una cosa che si fa da sé».


Tra i presenti al convegno Antonello Scorcu, ordinario di Politica economica all’Università di Bologna, Piergiorgio Togni, consigliere di amministrazione di PromuovItalia, Alessandro Giorgetti, presidente Federalberghi-Confcommercio Emilia-Romagna, e Maurizio Melucci, assessore al Turismo Regione Emilia-Romagna, la presidente dell’Apt Emilia-Romagna Liviana Zanetti e la presidente dell’Associazione albergatori di Rimini Patrizia Rinaldis.

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