Lunedì, 20 Febbraio 2012 02:39

IL GIORNALAIO 21.02.2012

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LA VENDITA DEL CREDITO INDUSTRIALE SAMMARINESE, IL BUSINESS DEL BENESSERE, SPIAGGE E DEBITO, E' TEMPO DI MASCHERE ANTICRISI


Prima pagina del Carlino dedicata al Carnevale. “Maschere anticrisi. Riscoperta del carnevale per esorcizzare i timori sul futuro”.
In spalla si parla di sindaci: di quello di Cattolica Cecchini assolto e di quello di Coriano, il Pd sta facendo pressing sul chirurgo Montesi.Taglio basso per la vendita da parte della Carim del Cis per 40 milioni di euro.


La Voce invece apre con la ricerca sul benessere realizzata in collaborazione con l’università, "Benessere in Romagna, Vittoria di Faenza. Riccione sul podio, bene la Valconca, Rimini resta nelle prime dieci”. Taglio centrale per l'intervista al direttore di Icrea (BBC) che dice “Basta mattone, serve più turismo”. Di spalla la vendita del Cis “un sospiro di sollievo”.
Il Corriere Romagna apre invece con le vicende della banca Carim. Di taglio centrale la notizia della promessa della regione di multe a Trenitalia per i disastri durante i giorni della neve.
Apertura originale del Nuovo Quotidiano di Rimini con i dati dell’Abi sul debito. “Ora è boom del debito”.


A pagina 2 del Carlino si parla del candidato sindaco al Comune di Coriano da parte del Pd. In pagina anche un’intervista in cui l’ex sindaco Ravaioli dichiara che a fine anno andrà in pensione: “E' arrivato il momento. La politica è un'altra cosa, la faccio da vent'anni", confida a Carlo Andrea Bernabè, che allora gli domanda: "Intende dire che non esiste un termine ultimo?". "Lascio la porta aperta", risponde Ravaioli. "Destinazione Roma?", incalza Bernabè. "Vedremo, vedremo", saluta Ravaioli.
Sul tema del turismo a pagina 15 la Voce riporta l’intervista di ieri alla Stampa del ministro Gnudi in tema di concessioni demaniali. “La soluzione - ha dichiarato il ministro - va trovata entro 6-8 mesi e deve essere in linea con le direttive europee (...). Giovedì esecutivo e associazioni di categoria si incontreranno a Roma per fare il punto”. Completa l’articolo di Giovanni Bucchi: “I bagnini devono mandare giù la liberalizzazione delle spiagge”.
A pagina 4 la vendita del Cis, il credito industriale sammarinese da parte di Carim. “Venduto, o meglio svenduto”, come attacca l’articolo di Manuel Spadazzi. “Allora la banca riminese dovette sborsare, spinta anche da Bankitalia, una cifra pari a 116 milioni”. Patrizia Cupo a pagina 3 sul Corriere Romagna scrive che “l’acquirente , la Partner, è una solida banca d’affari privata del Titano”.


Scrive invece riguardo ai dati del debito Federico Rossi sul Nuovo Quotidiano: “Rimini è ora al 16° posto in Italia con 23.557 euro pro capite: + 35 % in 3 anni”. Dichiara Guglielmo Mazzarino (Abi): “L’accesso al credito non è affatto diminuito in questo periodo, al contrario di quello magari che comunemente si pensa. Dobbiamo però sottolineare che nell’ultimo trimestre le cose sono radicalmente cambiate: l’accesso al credito è diminuito infatti in maniera netta. Famiglie e imprese dicono che la colpa è delle banche che richiedono garanzie più stringenti per concedere prestiti, mentre le banche dal canto loro sostengono che c’è stata semplicemente una minor richiesta. E’ però un dato di fatto che le famiglie con un reddito basso facciano oggi molta fatica ad accedere al credito. E sono tante quelle che in provincia si trovano in queste condizioni se è vero che, stando alle statistiche, il reddito medio di una famiglia riminese è di appena 18.000-20.000 euro all’anno. Cifre che ci collocano addirittura al 95esimo posto in Italia”.


A pagina 5 del Corriere Romagna gli albergatori e il loro collegamento con la questura per le presenze: “800 strutture su 1200 complessive ancora non hanno provveduto al collegamento. Molte delle quali gestite da persone che «non conoscono software e programmi di computer: sarebbe impossibile imporre loro un cambio così drastico». Ecco perché la stessa Rinaldis ha chiarito senza nascondere le difficoltà”, scrive Simone Mascia.
A pagina 10 del Corriere tornano le carceri con la direttrice dei Casetti, Maria Benassi, che risponde alla accuse del segretario dei Radicali Rita Bernardini.
Ai Casetti dove finirà mister Karnark, proprio ieri è arrivato l’ok per l’estradizione.


In tema di nidi, da registrare a pagina 16 la reazione della Cgil contro Gnassi e la decisione di prolungare solo per un anno la convenzione con l’Asp Valloni per la gestione degli asili di Viserba e della Rondine.
Approfondisce la Voce il caso del teologo critico con il Santo Padre chiamato a intervenire all’Istituto di Scienze Religiose Marvelli. Paolo Faccioto intervista il teologo Grillo : “La cosiddetta liberalizzazione della messa vecchia - quella antica è quella di Paolo VI - crea solo confusione e non serve al maturare della tradizione”.
Sulla Voce a pagina 14 la notizia che il Paganello rischia l’estinzione per il 2013 a causa della mancanza di fondi

Lunedì, 20 Febbraio 2012 17:50

MUSICA DI STAGIONE 1

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Come disse il vecchio Zappa, "parlare di musica è come ballare di architettura". E noi balleremo insieme notte dopo notte, giorno dopo giorno, stagione dopo stagione

 

SNOW (HEY, OH) - RED HOT CHILI PEPPERS

Guardare la neve attaccati alla finestra, il fiato a sbattere sul vetro e pensare alla California "where it's so white as snow". Perché è bello accorgersi giovani e far nevicare dentro un palazzetto.

http://www.youtube.com/watch?v=yuFI5KSPAt4

SUZANNE - LEONARD COHEN

Essere uomini e vivere col cuore in mano: piena vertigine, piena vita, pieno amore. Una voce così, del resto, non te la spieghi altrimenti.

http://www.youtube.com/watch?v=UP9zfmTry8w

ROMA - RENATO ZERO

"Noi la neve di Roma la sbadiliamo con le ciabatte". Un romagnolo qualsiasi al TG3 di martedì 7 febbraio 2012, prima serata. La riviera ringrazia (vedere per credere: http://www.youtube.com/watch?v=1gKPESsXPs0)

http://www.youtube.com/watch?v=rkoVMraR-yw

SNOW - JJ72

Crescere nelle scuole dei gesuiti ed essere amici di Bono fa bene: "Why won't it snow?". JJ72.

http://www.youtube.com/watch?v=_QNYj61wMRI



http://flavors.me/arcabook

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LO SCHEMA PONZI (O DEL LUTTO DEI BAGNINI). A PROPOSITO DI LIBERALIZZAZIONI


Charles Ponzi era un immigrato negli Stati Uniti di origine italiana (di Lugo, per la precisione) che agli inizi del ‘900 divenne famoso per aver realizzato una truffa di enormi dimensioni.


La truffa, secondo uno schema che ha preso il nome dal nostro, è stata più volte attuata negli anni. Fra gli altri da Vincenzo Cultrera, a.d. dell’Istituto Fiduciario Lombardo, poi fallito e coinvolto in una bancarotta fraudolenta, che negli anni ’80 comprò il Grand Hotel di Rimini per poi rivenderlo sotto forma di certificati immobiliari. Essa prevede che, attraverso la promessa di extra-rendimenti, un numero sempre crescente di persone sia indotto a partecipare, versando somme cospicue, ad un investimento alternativo, i cui proventi, nella realtà, non esistono. I denari di coloro che man mano sono coinvolti nella truffa, infatti, servono a liquidare coloro che vogliono monetizzare l’investimento e, soprattutto, ad arricchire il truffatore di turno. In sostanza, l’investimento, se così può essere definito, frutta solo se si trova qualcuno che subentra al posto di chi vuole uscire.


Era necessario parlare di Charles Ponzi prima di parlare del mercato delle concessioni di spiaggia, ovvero le concessioni demaniali che consentono ad un bagnino di gestire uno stabilimento balneare. Com’è noto, nella proposta di riforma presentata dal Governo Monti, la durata delle concessioni è stata ridotta e portata ad 8 anni (4+4), novità che ha fatto insorgere i bagnini medesimi e le loro associazioni e cooperative; la motivazione consisterebbe nell’insufficiente tempo a disposizione per ammortizzare gli investimenti, recuperando il capitale.
Per capirci di più, abbiamo raccolto alcune informazioni e provato a fare due conti.


Prendiamo un bagno di grandezza media che si trovi a Rimini in zona semi-centrale, con otto file di ombrelloni, e che sia passato di mano a due nuovi gestori, fra il 2006 e il 2007, per la cifra di 700mila €. Da tale investimento deriverà un reddito annuo al lordo di imposte, per i due soci acquirenti, pari a 90.000 €. E poiché risulterebbe fuorviante ragionare in termini di cifre nette, la riflessione che segue sarà fatta nell’ipotesi di assenza di imposte, quindi al lordo.
Alla domanda: “Quanto rende uno stabilimento balneare?” risponderemo con alcune semplici valutazioni di convenienza, sulla base di un ragionamento economico noto e basilare, che afferma che il reddito d’impresa dovrebbe essere superiore a quello ottenibile da un’attività priva di rischio (risk-free), normalmente rappresentata da un BTP a 5 anni (pari al 3,77% nel 2007). Se si ipotizza che il premio al rischio richiesto nel settore alberghiero sia pari a circa l’8,3%, si può concludere che, affinché ne valga la pena, l’investimento nello stabilimento balneare dovrebbe rendere almeno il 12% annuo lordo: altrimenti, sarebbe meglio stare a casa ed aspettare che maturino gli interessi, senza rischiare. Nell’effettuare il paragone, è importante ricordare che, se alla scadenza un BTP sarà rimborsato al valore nominale o in alternativa, venduto sul mercato e liquidato, lo stesso non può dirsi dello stabilimento balneare, per il quale occorre trovare un acquirente disposto a pagare perlomeno quanto versato a suo tempo dal venditore.


Ora, la liberalizzazione pone un termine all’investimento, fissando in 8 anni l’orizzonte dell’investimento stesso, scaduti i quali si deve ipotizzare di non poter più ottenere redditi di sorta, tantomeno quelli legati alla cessione. Snodo cruciale della riforma, pertanto, è l’abrogazione, de facto, della possibilità per l’investitore di rientrare attraverso la rivendita della concessione, perché dopo 8 anni sarebbe comunque messa all’asta; tutti quelli che hanno comprato prima della riforma non avrebbero più nulla da rivendere.
Inoltre si dovrebbe tenere presente che il reddito lordo annuo di 90mila € non dovrebbe essere considerato reddito d’impresa, se non per la parte non imputabile al lavoro dei soci. Quindi, nell’ipotesi presumibile che tale lavoro valga almeno 20mila € l’anno per ognuno di essi, di conseguenza il reale reddito d’impresa sarà pari a 50mila € ((90.000-(20.000x2)=50.000).
Le conclusioni alle quali si giunge usando un semplice foglio elettronico su Excel, applicando le funzioni Tir (tasso interno di rendimento) e Van (Valore attuale netto) sono molto istruttive.


Date le ipotesi di cui sopra, alla fine degli 8 anni, i nostri bagnini:
1. rientrerebbero a malapena dell’investimento solo se riuscissero a vendere l’azienda allo stesso prezzo al quale l’hanno pagata (700mila €), con un rendimento sul periodo pari al 12,857%, leggermente superiore a quanto richiesto dal settore, facendo finta di lavorare gratis;
2. se, al contrario, lo stabilimento non fosse più cedibile al termine degli 8 anni, il rendimento dell’investimento sul periodo sarebbe pari allo 0,63% annuo, ampiamente inferiore persino all’inflazione; se poi si considerasse che una parte di quei 90mila € è reddito da lavoro, perché non si lavora gratis, l’investimento non sarebbe più conveniente, non consentendo mai il recupero del capitale investito, se non in un arco di tempo molto più lungo;
3. in sostanza, converrebbe fare il bagnino solo pagando un prezzo di ingresso, in sede di asta per la concessione demaniale, molto più basso, non superiore, nell’esempio, a 250.000 €;
4. infine, volendo rispettare il tasso di rendimento obiettivo del settore senza fare finta di lavorare gratis, se continuasse lo schema Ponzi del bagnino, e quindi senza liberalizzazioni, il prezzo al quale dovrebbe avvenire la cessione al termine degli 8 anni dovrebbe essere incrementato rispetto all’originale di almeno il 70%; nel nostro caso il bagno dovrebbe passare di mano per 1,2 mln.di €, ovvero si dovrebbe trovare qualcuno disposto a pagare tale cifra.


E’ conveniente, allora, investire in uno stabilimento balneare? Lo è solamente a due condizioni concomitanti e connesse:
a) che sia possibile rivendere ad un prezzo almeno pari a quello di acquisto (e la riforma abolisce questa possibilità);
b) che i redditi ottenuti ed il capitale investito siano assoggettati ad imposte il meno possibile, ovvero massimizzando l’evasione fiscale.


Se questo è vero, date le ipotesi che si sono illustrate, allo schema Ponzi del bagnino si deve aggiungere un elemento non quantificabile ma molto importante nel valutare perché i prezzi siano così elevati e nell’immaginario collettivo siano anche giustificati: nel prezzo pagato, in effetti, vi sono motivazioni extra-economiche riassumibili nel concetto “fare-il-bagnino-è-il-lavoro-dei-sogni”. Il prezzo pagato misura quanto saremmo disposti a pagare per il-lavoro-dei-sogni. E le liberalizzazioni delle concessioni, impedendo l’eventualità che si possa rientrare del prezzo pagato alla scadenza, interrompono lo schema, soprattutto per chi vi è già coinvolto, facendo scoppiare la bolla dei prezzi: perché nessuno sarà più disposto ad investire ingenti capitali, sia pure per svolgere il-lavoro-dei-sogni, con contratto a tempo determinato non rinnovabile (gli 8 anni fissati dal Governo), sapendo che non sarà più in grado di recuperare i denari esposti al rischio d’impresa.


Alessandro Berti

Lunedì, 20 Febbraio 2012 17:53

Giovanni Pascoli

 Giovanni Pascoli 002

6 aprile del 2012

centenario della morte di Giovanni Pascoli

SEPOLTO ANCHE IL PROFILO FACEBOOK DEL COMUNE.
MA NON DALLA NEVE. NELLE GIORNATE DELLA NEVE E DEL BLIZZARD


Ebbene si, nelle giornate della neve e del blizzard, la pagina Facebook del Comune di Rimini è stata il bar virtuale di tutti, l’amico a cui chiedere consiglio e raccontare le proprie disavventure, il frate indovino a cui chiedere il futuro in ore incerte, il nemico da attaccare in caso di indecisioni impopolari come la riapertura delle scuole.


Leggendo i post lasciati da alcuni cittadini riminesi, sembra proprio che in quei giorni tutti pensassero che dietro quella pagina non ci fosse un semplice impiegato costretto a rispondere alle stesse, continue domande, ma il mago Otelma. Oppure proprio lui, il sindaco in carne e ossa. E così il tentativo del Comune, apprezzabile per una volta, di voler fornire informazioni in tempo reale sull’evolversi dell’emergenza neve, è diventata l'occasione per mettersi alla tastiera del pc. “Ecco, questa volta gliene dico quattro al mio caro sindaco”.


Ma c'è anche chi ha giustamente rilevato: “Nei paesi civili invece di perdere tempo al computer, le persone di buona volontà prendono pala e sale e si preoccupano di mettere in ordine il proprio pezzettino di città davanti casa, davanti la scuola. Non avete visto quello che è successo oppure siete stati alla finestra a guardare la neve, scommetto che nel fine settimana siete stati tutti a fare le palate e a scivolare con il bob, e non avete trovato problemi, poi si va scuola e la città diventa impraticabile”. O coloro che non hanno risparmiato parole forti con alcuni studenti tristi per la riapertura della scuola “siete una banda di somari e di ignoranti!! per voi ogni scusa è buona per nn andare a scuola!” oppure “ma basta con sta storia di voler stare a casa a tutti i costi!!!!se non volete studiare andate a lavorare!!! io domani vado ad aprire la scuola e accogliere i miei bimbi....state al caldo, accompagnati da pullman o genitori e vi lamentate!!! noi andavamo a piedi anche con la neve e il freddo!!!vergognatevi!!!!”.


E poi ci sono le mamme il cui stato d’animo è gioioso in caso di riapertura delle scuole: “sono una mamma e voglio ringraziare il comune per aver riaperto le scuole, non c'è la faccio più a tenerle a casa tutto il giorno le mie figlie, un altro giorno in più è sarei impazzita. grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”. O cadono nello sconforto in caso di chiusura: “la baby sitter in nero prende 10 euro l'ora. Io in regola ne prendo 6.45 l'ora su cui pago le tasse...mi conviene stare a casa. I centri ricreativi già contattati in passato non mi hanno accolto il bambino all'ultimo momento. Per me che arrivo dalle montagne piemontesi questo non è un botto di neve :) è appena l'inizio”.
Oppure loro, gli studenti: “infatti c'è il ghiaccio se mi succede qualcosa mi incazzo”. Felicità per chi pensa: “meno male! stasera mi sballo e poi pepenero!”. C’è chi ha il problema della giustificazione: “io sono della grotta rossa se domani sto a casa giovedì la giustificazione la devo portare rispondetemi per favore?”. E chi che per andare a scuola ha bisogno di un passaggio speciale: “Ci vado solo se viene il sindaco in persona con la sua macchina a prendermi a casa, grazie”. C'è anche lo studente bravo a fare i conti che vuole andare a scuola perché “Nella mia scuola abbiamo già più di 20 ore che ci fanno recuperare, non voglio andare a scuola fino a luglio! bisogna pensarci bene prima di decidere di chiuderle”.
Infine loro, il cui nemico è il signor sindaco: “Si, si fa fare le foto sul bobcat, fa il modello, ma sarebbe ora che i soldi invece di prenderseli lui li spendesse un po' per sistemare sta situazione, le strade zona via covignano sono tutte sporche!! il mio moroso è caduto tre volte oggi!!! la prossima caduta facciamo causa al comune!!!”. Oppure chi, pur con dispiacere riassume tutto in un: “siete dei contaballe! mi spiace!”.
C'è chi racconta le proprie disavventure: “se a qualcuno può interessare, stamattina sono caduta in via gadames” e chi risponde “ma basta lamentarvi del ghiaccio a rimini la neve si é gia sciolta!!!!! dopo se uno non è buono a stare in equilibrio è un altro discorso...”.
Ed in conclusione chi vorrebbe vedere piangere il povero gestore della pagina Facebook: “Dato che ho mal di testa da 4 ore e un bel raffreddore che stamattina non avevo. So perfettamente cosa fanno il caro sig. gnassi e compagnia bella, un cavolo. Domattina se non passano questi benedetti autobus io vi spammo la pagina finché non vi vedrò piangere”.


Non sappiamo se chi gestisce questa pagina sia infallibile o abbia qualche natura spirituale, caratteristiche proprie degli oracoli; in ogni caso per una volta è dalla sua parte che stiamo, dalla parte del povero gestore della pagina Facebook e a lui dedichiamo le parole di Pablo Neruda: “Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità”.

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PIVA: "SOSTENERE CHI SI PRENDE CURA DEI FAMILIARI AMMALATI"                  

Il gruppo Pd regionale chiede al Governo centrale l'istituzione di una giornata nazionale dedicata al caregiver familiare per fornire supporto formativo e per aiutare le famiglie a conciliare impegno sociale e lavorativo

"Con la risoluzione presentata in Assemblea chiediamo alla Giunta di operare per sostenere le persone con responsabilità di cura, coinvolgendole nella progettazione di servizi di cura locali e nella pianificazione di pacchetti di cura individuali, e per fornire un supporto formativo al caregiver familiare, aiutandolo anche a conciliare l’impegno di cura con quello sociale e lavorativo". La richiesta arriva dal consigliere regionale Roberto Piva, che ha sottoscritto la risoluzione presentata in Assemblea legislativa dal Gruppo PD alla Regione Emilia-Romagna per chiedere alla Giunta regionale la definizione e il riconoscimento del ruolo delle persone che si prendono cura dei propri familiari.
Attualmente queste persone non ricevono un compenso per la loro opera sociale, pur essendo molto spesso una risorsa indispensabile per le famiglie e per la comunità.
"Il Gruppo PD - conclude Piva - chiede all’esecutivo regionale di sollecitare il Governo affinché venga definita una giornata nazionale dedicata al caregiver familiare, sia realizzata una rilevazione di dati statistici su questa attività e si attivino politiche di ulteriore deducibilità fiscale e di credito d’imposta dei costi sostenuti dai caregiver familiari per la cura del familiare assistito".









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AEROPORTI, IL FELLINI CRESCE DEL 66,5 PER CENTO NEL 2011


Appartiene allo scalo riminese la performance migliore tra tutti gli aeroporti italiani (la cui crescita si ferma mediamente al 6,7 per cento) grazie ai 920.549 passeggeri dello scorso anno. Collegati 32 paesi per 70 destinazioni, tra cui 21 capitali. Con i 408.863 passeggeri nel 2011 il Fellini è primo in Italia per lo sbarco di turisti russi, quarto tra quelli adriatici per i flussi internazionali


Raggiungono quota 920.549 i passeggeri sbarcati e imbarcati al Fellini durante il 2011. In numeri assoluti si parla di un più 367mila e 627 sul 2010 (con un incremento percentuale cioè del 66,5, ovvero la miglior performance tra i 47 aeroporti italiani, cresciuti mediamente del 6,7 per cento). Il  2011 può definirsi anno record dal 1958 ad oggi per l’Aeroporto di Rimini-San Marino che si posizione al quarto posto tra gli scali adriatici per i flussi internazionali.
Nel 2011 grazie all'Aeroporto Fellini sono stati collegati 32 Paesi (tra cui Albania, Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Israele, Italia, Kenya, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Moldavia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Bulgaria, Polonia) e 70 destinazioni (di cui 21 capitali: Mosca, Helsinki, Stoccolma, Copenhagen, Berlino, Amsterdam, Londra, Praga, Bruxelles, Lussemburgo, Bucarest, Roma, Tirana, Kiev, Parigi, Vienna, Vilnius, Sofia, Bratislava, Varsavia, Nairobi).

L'aeroporto di Rimini-San Marino con i 408.863 passeggeri nel 2011 è il primo in Italia per lo sbarco di Russi (anche qui con il segno positivo rispetto al 2010: l'incremento è del 54,72 per cento).









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SPACCIATORE ALBANESE ARRESTATO A CORIANO DALLA MOBILE

Gli agenti, che lo seguivano da tempo, hanno trovato nella sua auto quasi 60 grammi di coca (con cinque dosi pronte all'uso)

Nella sua Fiat Bravo, sabato a Coriano, gli agenti della squadra mobile hanno trovato un ovetto di plastica con dentro già pronte cinque palline di carta di alluminio da 5,8 grammi di cocaina ognuna, oltre a un altro involucro contenente 51 grammi sempre di cocaina. Da tempo gli uomini della mobile tenevano sotto controllo lo spacciatore albanese domiciliato a Viserba. Nel corso della perquisizione della casa in via Prampolini, seguita all'arresto del ragazzo, sono state sequestrate alcune migliaia di euro (in parte nascoste sotto i vestiti nell'armadio). Adesso dovrà rispondere delle accuse di detenzione e spaccio di stupefacenti.

 

 

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LA REGIONE FINANZIA INTERVENTI DI RISANAMENTO PER 13MILIONI DI EURO

Sono 214 i progetti di rimozione dell'amianto e di installazione di impianti fotovoltaici e coibentazione di edifici aziendali sostenuti dall'Emilia Romagna

Ammontanto a 13 milioni di euro le risorse stanziate dalla Regione per 214 interventi di rimozione dell’amianto, installazione di impianti fotovoltaici, coibentazione degli edifici nelle imprese dell’Emilia-Romagna seguendo la realizzazione di tre specifici obiettivi: il risanamento dei luoghi di lavoro, il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili.



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33MILA EURO PER IL LUNGOMARE DELLA REPUBBLICA

A Riccione migliorerà la fruizione di pista ciclabile e pedonale, ma diminuiranno i posti auto in piazzale dei Marinai

Niente più confusione tra i pedoni e i ciclisti sul lungomare di Riccione. La giunta comunale ha predisposto un intervento di 33mila 800 euro per dare continuità ai due tratti di pista ciclabile già esistenti: quello proveniente dal nuovo lungomare e quello ciclo-pedonale che corre lungo la spiaggia, tra il piazzale Marinai d’Italia ed il piazzale Kennedy, per immettersi nella sede ciclabile ricavata lungo viale Torino, e proseguire fino al confine con il comune di Misano.
Il raccordo tra i due tratti e la separazione dal parcheggio sarà realizzato mediante transenne metalliche fisse che, a differenza dei cordoli in cemento, non causerà ristagni di acqua e accumuli di sabbia all’interno della pista. In questo modo si dovrebbe evitare la "confusione" tra i pedoni e i ciclisti sul lungomare. La realizzazione della pista ciclabile all’interno del parcheggio di piazzale Marinai d’Italia comporterà però una diminuzione di dieci posti auto, dai 64 attuali a 54.


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