tortora-chiaro

Bologna | Unioni comuni, a Rimini 500mila euro cittadini e imprese, sicurezza e telematica


Dalla Regione 9 milioni di euro per aiutare le Unioni di Comuni a erogare servizi ai cittadini, alle imprese e al territorio, a rafforzare l’attività della polizia municipale e la copertura telematica. Rimini sfiorando quota 593mila euro è Cenerentola (non in Regione dove peggio è andata a Ferrara con poco più di 336mila euro) tra le Romagnole.


Nel dettaglio, per il riminese avranno 156mila 931 euro la Comunità montana Alta Valmarecchia, 210mila Unione della Valconca e 225mila 827 Unione dei Comuni Valle del Marecchia (totale: 592.819,45 euro). A Ravenna arriveranno 966mila 581 euro divisi tra Unione dei Comuni della Bassa Romagna (530.288,40 euro) e Unione della Romagna Faentina (436.292,70 euro). A Forlì Cesena destinati poco più di 979mila euro per Comunità montana – Unione dei Comuni - dell’Appennino Cesenate (152.675,29 euro), Comunità montana dell’Appennino Forlivese (271.183,78 euro), Unione “Comuni del Rubicone” tra i Comuni di Gatteo, S. Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone (227.117,22 euro), Unione montana “Acquacheta - Romagna Toscana” Comuni di Dovadola, Modigliana, Portico e S. Benedetto, Rocca S. Casciano, Tredozio (328.068,97 euro).

tortora-scuro

Politiche, Petitti (Pd): Almeno due riminesi in Parlamento. Primarie dopo Epifania


“Innanzitutto primarie vere e aperte. Poi una lista regionale con collegi provinciali in cui vogliamo poter esprimere almeno due parlamentari scelti con le primarie nel nostro territorio. Infine candidature che garantiscano la rappresentanza di genere con doppia preferenza. Da qui non arretriamo”, è la ricetta di Emma Petitti, segretario provinciale Pd, per delle primarie a cui non vuole rinunciare: quelle per il listino regionale delle prossime politiche.


Ballano ancora le date. Il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, per le elezioni politiche ha indicato due date, 17 o 24 febbraio. Se le liste per Camera e Senato vanno presentate 35 giorni prima delle elezioni, c’è tempo fino al 19 gennaio se si vota il 24, sette giorni prima se si vota il 17. Le primarie dovrebbero (e possono, secondo la Petitti) essere calendarizzate appena dopo l’Epifania.


“Con il porcellum non possiamo permetterci un nuovo Parlamento di nominati: dobbiamo fare le primarie senza nasconderci dietro aspetti organizzativi o accelerazioni temporali rispetto alla data delle elezioni anticipate. La rappresentanza elettorale deve essere fortemente legittimata”, sostiene il segretario.

Martedì, 11 Dicembre 2012 10:34

GIORNALAIO 11.12.2012

giornalaio

Province, spiagge, mercato: confusione generale. Affittasi alberghi per la prossima stagione


Provincione
La commissione Affari Istituzionali del Senato ha abbandonato l'esame del decreto per il riordino istituzionale, LaVocediRomagna (p.3).
Sono due le possibilità: o si va avanti col decreto, che potrebbe essere votato entrò il 5 gennaio comportando il taglio di poche delle province interessate tra cui Rimini (tutte le altre saranno salvate da emendamenti vari), oppure si dimentica tutto, spiega il presidente della Provincia, Stefano Vitali, ilRestodelCarlino (p.3).


Verso le politiche
Le liste per il Parlamento vanno presentate 35 giorni prima delle elezioni, per ora fissate al 10 febbraio. Mentre il Pd locale si organizza per le primarie, il Pdl attende 'indicazioni' dal partito, NuovoQuotidiano (p.9).


Spiagge
La sfida è stata lanciata. Il parlamentare riminese Sergio Pizzolante ha chiesto un confronto sul tema delle concessioni demaniali marittime al sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e al presidente della Provincia, Stefano Vitali. Non è vero che l'Italia rischia multe per la proroga di cinque anni, CorriereRomagna (p.10).
Giochi e campi smontati dai bagnini, prima a Moramare, adesso a Marina centro. Gli sportivi protestano, LaVoco ; p.11).


Alberghi: non si trova chi voglia prenderli in affitto
Un terzo degli alberghi riminesi (987 di cui il 60 per cento in affitto) cerca affittuario: il problema, secondo il presidente Aia, Patrizia Rinaldis, sono i prezzi troppo alti. Per un 1 o 2 stelle si chiedono tra i 2.500 e i 3 mila euro a camera: troppo, con i prezzi che Rimini fa ai turisti. Il prezzo giusto sarebbe 2 mila a camera. Il rischio è alto. Gli alberghi sfitti sono un ghiotto richiamo per la malavita organizzata per i suoi affari di riciclaggio, ilCarlino (p.5).


Riqualificazione
L'edilizia a Rimini risorgerà dalla riqualificazione di dieci palazzine popolari di via Balilla, ilCarlino (p.7).
Il Masterplan del sindaco è passato in terza commissione, giovedì sarà in Consiglio. Votano contro Gioenzo Renzi e Gennaro Mauro, il resto della minoranza si astiene, Corriere (p.10).
Intanto, però, a non tornare è la strategia attorno a piazza Malatesta, voluta libera dalle bancarelle da forum Rimini Venture e data per libera in un primo momento dal Masterplan: cose non sottoposte al voto dei commissari ier in Comune, LaVoce (p.9).

nero

Rimini | Parruccchieri ed estetisti abusivi, arriva il protocollo: repressione vigorosa per chi sbaglia e il logo ‘dei buoni’in vetrina per gli altri


Dopo il giro di vite della municipale su parrucchieri ed estetisti abusivi (con sanzioni per 25mila euro) arriva il protocollo tra Comune e categorie per definire una serie di “azioni” vigorose per “dare un ulteriore impulso alle attività di prevenzione e repressione del fenomeno sensibilizzando da un lato gli artigiani del settore, dall'altro la clientela perché non si rivolga ad operatori abusivi”. La clientela, in particolare, sarà avvertita con maggiore entusiasmo rispetto ad alcuni possibili rischi dovuti a “mancato rispetto delle norme igieniche e sanitarie con conseguente rischio per la salute dei clienti, concorrenza sleale nei confronti di chi svolge la propria attività nel rispetto delle regole fiscali, urbanistiche, sicurezza nei luoghi di lavoro e requisiti igienico-sanitari”.
Per il Comune, la firma in calce è quella dell’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad che parla di “un salto di qualità nella azioni di contrasto a chi esercita il mestiere di parrucchiere ed estetista al di fuori delle regole, col duplice obbiettivo di tutelare da un lato i tanti operatori onesti che quotidianamente portano avanti con passione e sacrifici la propria attività e dall’altro i consumatori che magari inconsapevolmente mettono a repentaglio la propria salute e alimentano una concorrenza sleale che mai come oggi mette in difficoltà chi opera nel rispetto delle normative esistenti”.
Cna e Confartigianato si dichiarano soddisfatte. “Ora più che mai – si legge nella nota congiunta – qualsiasi forma di abusivismo e illegalità va contrastata con energia e determinazione perché alla nostra economia serve una competizione virtuosa che valorizzi imprenditorialità, qualità, competenza e affidabilità”.
Le categorie serrano i ranghi rispetto alla concorrenza sleale degli abusivi supportate dal protocollo. “Le segnalazioni che opportunamente gireremo alla Polizia Municipale - annuncia Davide Ortalli, segretario comunale della Cna di Rimini - è quello di trovare finalmente soluzioni efficaci per contrastare il fenomeno e il protocollo siglato va esattamente in questa direzione. Avranno infatti conseguenze dirette e concrete in termini di azioni repressive, anche attraverso il coinvolgimento delle altre autorità competenti, con l’applicazione dunque di tutte le sanzioni previste dalla normativa in vigore, incluse quelle tributarie, in caso di accertata attività abusiva”.
Nei prossimi giorni partirà anche una campagna di sensibilizzazione che coinvolgerà gli operatori di Confartigianato e Cna affinché espongano nei propri locali alcune locandine, predisposte e patrocinate dal Comune, il ‘segno dei buoni’.

tortora-scuro

Rimini | Spiagge, Pizzolante sfida a confronto pubblico Vitali e Gnassi


Domani il decreto sviluppo inizierà il suo iter a Montecitorio, a partire dalla decima commissione ‘Attività produttive’, anche l’emendamento discusso (passato al Senato) che concede la proroga di altri cinque anni, fino al 2020, cioè, delle concessioni demaniali balneari attualmente in essere lungo le coste italiane.
Quello del demanio è un tema in cui giocano un ruolo non secondario “regole e consenso”, fa notare il deputato del Pdl, Sergio Pizzolante. “Il presidente della Provincia e il sindaco di Rimini – dice – si sono schierati contro balneari e ristoratori in nome di vaghi e malposti principi di concorrenza e di rispetto delle regole. Cerco di spiegare perché sbagliano e li sfido ad un pubblico confronto”.
“Intanto – continua il pidiellino – sono soli, in questi anni ho trovato sindaci e presidenti sempre a sostegno delle proprie imprese e dei lavoratori, da Ostia a Viareggio da San Benedetto a Otranto da Gallipoli a Sorrento, in Veneto in Liguria, ovunque. Perché? Il demanio è pubblico, ma sopra ci vivono imprese private che hanno fatto investimenti, creato valore e occupazione perché le regole garantivano continuità”.
Il problema arriva quando “cambi le regole, anzi se te le fai imporre dall'Europa, senza garantire una congrua transizione e criteri di tutela degli investimenti e dei valori d'impresa, non va bene, non è una buona regola liberale. Si chiama esproprio”.
Un caso analogo a quello che si prospetta per il 2016 è già accaduto. “Nel 1988 i socialisti in Spagna espropriarono le spiagge, ma diedero 30anni di concessione. Oggi i liberalconservatori le prorogano sino a 75 anni, con il plauso dell'Europa. A quale corrente di pensiero appartengono Vitali e Gnassi?”.
Circolano, secondo Pizzolante, tante notizie false attorno alla direttiva servizi. “E’ falso”, per esempio, “che la proroga comporterà, in automatico, una multa europea. Non c'è alcunché di automatico, anzi, nel 2009 abbiamo respinto la messa in mora con una proroga di 5 anni. L'Europa non vuole automatismo dei rinnovi e noi non abbiamo inserito alcun automatismo. E poi Monti se è cosi bravo come dice il Pd telefoni a Barnier e non si faccia intimorire dal Ragioniere dello Stato. Mi sfugge il perché della posizione dei Nostri, nulla ebbero da obbiettare quando, più volte, abbiamo prorogato la normativa antincendi, salvando il 50 per cento dei nostri alberghi vittime di direttive europee troppo farraginose. Mi sfugge il perché, anzi lo so, li sfido ad un pubblico confronto. La proroga non risolve il problema e confrontarsi è utile”.

2b

Rimini disperata? Serve una comunità di destino


“Mi pare di registrare anche un crollo della speranza, un declino del desiderio. Rischiamo di perdere l’anima: serve una ricostruzione morale che faccia perno sul bene comune”. E ancora: “Potrei dire che Rimini è una città confusa e disperata (...) e “questa è una comunità in cui esistono enormi giacimenti di bene e di speranza”. Questi alcuni dei passaggi dell’intervista al vescovo di Rimini Lambiasi pubblicata domenica dal Resto del Carlino. Disperata è un aggettivo forte, ma mons. Lambiasi non si è sottratto dal pronunciarla; colpisce perché indica non un problema economico, politico o appena sociale, la disperazione è qualcosa che tocca il cuore dell’uomo, che c’entra con il cuore dell’uomo.


Eppure a Rimini non si sta male, come rilevano in tanti, anche le varie classifiche che escono periodicamente. Lo stesso don Julián Carrón, a Rimini qualche giorno fa per il 50 anni della comunità di Cl, ha avuto parole d’affetto per tutti i riminesi: “Mi piace la loro capacità d'iniziativa. (...) E' una cosa che ogni riminese ha nel suo Dna e questo è un grazia per tutti, perchè dice che l'uomo quando si lascia colpire da quello che Cristo fa davanti a lui, può dare un contributo al bene di tutti”. E lo stesso don Giancarlo Ugolini aveva sottolineato nella sua ultima intervista il temperamento caldo dei romagnoli.
Le analisi su Rimini ricordano molto le affermazioni di una studiosa francese, Myriam Revault d'Allonnes, la quale ha scritto un saggio molto in voga in Francia in questo momento “Oggi, se la crisi è percepita come insuperabile è perché è venuta meno l'idea di futuro. La nostra visione dell'avvenire è infatti incerta, non prefigurabile. Fino agli anni Ottanta avevamo ancora una prospettiva. La fine del lungo boom economico del dopoguerra e il crollo del muro di Berlino hanno però segnato la fine delle speranze secolari. Simbolicamente, per l'uomo occidentale è emerso come ha scritto Lévinas - un tempo senza promesse. Secondo me, questa è la chiave per capire la nostra situazione”. Infatti disperazione è il contrario della speranza.


Da dove ripartire, dopo le parole del Vescovo? Perché a Rimini non c’è stato il terremoto come in Emilia, non ci sono case da ricostruire. Lambiasi ha indicato che da ricostruire c’è l’uomo, il cuore in ogni uomo.
E per fare questo non bastano opinioni, chiacchere, analisi o esortazioni. Con quel “Rimini disperata” è come se il vescovo avesse richiamato tutti a chiedersi: su che cosa poggia la tua vita?
Due provocazioni al sentire comune, in assoluta sintonia con le preoccupazioni di Mons. Lambiasi, sono risuonate l’altra sera al Palacongressi dove era raccolta Cl e non solo. La prima quando don Carrón ha raccontato di sè, della difficoltà vissute negli anni dell’insegnamento. E commentando queste circostanze difficili per la sua vita ha raccontato che ogni circostanza egli ha considerata amica, perché senza che la vita ti sfidi, la realtà è solo un sopravvivere. “Ogni difficoltà era la modalità attraverso cui venivo risvegliato”.
L’altra, risponendo alla domanda a un albergatore, è stata riguardo al problema della consistenza, dove può poggiare la nostra vita per tenere la testa alta e continuare a guardare al futuro: “Le difficoltà, la mancanza di fiducia, l’incertezza nel rischiare, si risolvono se la persona acquista una consistenza che gli consente di non lasciarsi scoraggiare”, richiamando in questo modo la necessità di non essere soli, come già aveva fatto all’assemblea generale della Compagnia delle Opere nazionale: “Una compagnia di amici che vi sorregga a guardare tutti i segni della situazione in cui ciascuno si trova senza censurarne nessuno, che vi incoraggi e vi sostenga nella disponibilità a riconoscere e obbedire all’indicazione di tutto quello che occorre cambiare, che vi suggerisca e vi aiuti ad avere l’audacia di prendere delle decisioni anche rischiose che siano più adeguate per affrontare le sfide che avete davanti”.


L’esigenza quindi di una ‘comunità di destino’, secondo la definizione dello psichiatra Eugenio Borgna: “una visione del mondo, una Weltanschauung, nella quale si esca dalla nostra individualità, dai confini del nostro egoismo, e non si riviva il dolore, la sofferenza altrui, come qualcosa che non ci interessi, come qualcosa che non ci appartenga, come qualcosa che nemmeno sfiori la nostra ragione di vita, ma invece, e sinceramente, come qualcosa che ferisca anche noi: come qualcosa, cioè, che non ci sia estraneo, o indifferente, e nel quale si sia tutti implicati. Insomma, si forma una comunità di destino, una comunità solo visibile agli occhi del cuore, quando ciascuno di noi sappia sentire, e vivere, il destino di dolore, di angoscia, di sofferenza, di disperazione, di gioia e di speranza, dell' altro come se fosse, almeno in parte, anche il nostro destino: il destino di ciascuno di noi” (Intervista repubblica del 27 settembre 2011). Se dunque Rimini oggi è confusa e senza speranza, il problema è di ognuno di noi. Anzi, l’occasione.

Lunedì, 10 Dicembre 2012 08:09

GIORNALAIO 10.12.2012

giornalaio

Stop provincione (forse): tutti contenti? No. Hotel chiusi a Capodanno a causa di last minute e norme antincendio. Masterplan frettoloso


Monti si dimette: e il provincione?


“Le tre Province della Romagna sono salve. Almeno per ora. Le dimissioni anticipate del premier Monti lascerebbero a metà strada la riforma. Il decreto legge 118 attualmente è in commissione al Senato, dovrebbe arrivare in aula tra martedì e mercoledì per poi passare alla Camera. Scade il 5 gennaio ma non potrà sicuramente essere convertito in legge. Se l’agenda del presidente del Consiglio dovesse essere rispettata, ci sarà giusto il tempo di votare la legge di stabilità (entro il 31 dicembre) e il decreto sui costi della politica, passaggi sui quali Monti non intende fare passi indietro. Restano invece in dubbio il decreto crescita, quello relativo all’Ilva e la legge sul pareggio di bilancio. Tutto il resto svanirà nel nulla. Napolitano permettendo”, scrive il CorriereRomagna (p.3) che al proposito sente Claudio Casadio, Roberto Balzani, Massimo Bulbi e Stefano Vitali.


Crisi di governo natalizia, editoriale de LaVocediRomagna in prima.


Capodanno, molti hotel rimarranno chiusi


“Sono oltre 200 gli alberghi che solitamente a Rimini aspettano al lavoro Natale e Capodanno. Ma quest’anno il numero subirà una flessione. Come conferma Marina Lappi presidente di Promozione alberghiera. «A Natale la maggior parte degli hotel resterà chiusa. La riapertura è prevista per Capodanno. Ma quest’anno ci sarà qualche albergo in meno a causa dell’adeguamento delle strutture alle nuove regole anti incendio»”, Corriere (p.5). “Le prenotazioni per il Capodanno più lungo del mondo però stanno andando pianissimo. «Sinora sono molto scarse - afferma Marina Lappi - anche se sappiamo che ormai si fa tutto all’ultimo minuto». «Le richieste - sottolinea Anna Maria Biotti dei Piccoli alberghi di qualità - quasi non esistono. I nostri hotel sono quasi tutti stagionali, non hanno problemi di anti incendio e vorrebbero tenere aperto, ma lo faranno solo in base alle prenotazioni». «Il Comune - aggiunge - punta sul l’intero mese di dicembre, ma quelli sono eventi per la gente del posto. E’ sempre più difficile attirare turisti. Spero che Elio e le storie tese muovano tanti giovani, perché la gente di mezza età non va in piazza. E speriamo che il tempo ci aiuti, altrimenti sarà durissima»”.


Il masterplan strategico del sindaco di Rimini oggi passerà in commissione


Andrea Gnassi ha fretta? Si domanda LaVoce (p.11) che si dà anche due risposte. “Per due motivi: uno squisitamente politico di poter cominciare il 2013, terzo anno del suo mandato amministrativo, con un obiettivo forte da raggiungere evitando così di farsi risucchiare nella sola politica delle feste; secondo motivo, altrettanto politico, poter esporre in mostra le ultime trovate urbanistiche di palazzo Garampi fra Natale e Capodanno, sfruttando l’occasione del viavai di gente in piazza alla ricerca di regali”.


Religioni: romagnoli maomettani


Le domande di Paolo Gambi, LaVoce (p.3). “La Romagna islamica? Ci sarà Maometto ad attendere il futuro di questa antica terra? Secondo le statistiche Caritas\Migrantes 2011 i mussulmani nell’intera Italia sono circa 1 milione e seicentomila, all’incirca il 2,6% della popolazione”.


Il NuovoQuotidano (p.6) intervista i vincitori del concorso Nuove idee imprese, Marco Pirani, Lazzaro Zavatta e Roberto Chiaruzzi.

1b

Affari e pallone. Trattative per la Rimini Calcio


Sono giorni caldi per il pallone biancorosso: da alcune settimane è in piedi una trattativa per cedere la Rimini Calcio. Dopo i ripetuti appelli del presidente Biagio Amati alle forze economiche della città per sostenere il calcio, la svolta per la maglia a scacchi potrebbe arrivare da poco lontano. Il gruppo interessato è infatti emiliano romagnolo e sembra sia guidato da Alfredo Cazzola già presidente del Bologna e della Virtus pallacanestro. I protagonisti cercano di dribblare il taccuino, di saltare la domanda, di smentire anche, ma cominciano ad arrivare le prime ammissioni e s’incrociano le conferme sulla trattativa. Qualche settimana fa i primi contatti, poi si sono messi al lavoro avvocati e commercialisti con il compito di visionare i bilanci, di prendere informazioni sulla struttura biancorossa e gettare le basi per il possibile passaggio di quote. Smentite si diceva, mentre gli uomini del gruppo interessato sondavano in Lega le modalità burocratiche per il passaggio di proprietà e gli incontri tra le parti proseguivano. L'altro ieri c’è stato un nuovo contatto con l’esame di tutta la documentazione biancorossa da parte dei professionisti che rappresentano le due parti: la giornata è stata valutata in modo positivo e durante la serata trapelava una cerca soddisfazione per questa prima fase della trattativa. Il pallone avrebbe il compito di fare da traino ad affari immobiliari e finanziari del gruppo guidato da Alfredo Cazzola, interessato ad aprire in riviera una serie di market per un investimento iniziale di dieci milioni di euro. Da parte di una banca locale sembra ci sia già l’assenso a un’operazione che ha contorni ancora tutti da definire, anche se comincia ad affiorare qualche ipotesi. L’affare potrebbe, infatti, riguardare una multinazionale che avrebbe intenzione di posizionarsi sul territorio riducendo per strategia di mercato le dimensioni dei propri punti vendita. Market inseriti nel contesto cittadino quindi e non più grandi ipermercati, questo sembra essere il progetto che il gruppo emiliano romagnolo avrebbe il compito di avviare per poi cederlo a un prezzo evidentemente già concordato alla multinazionale. La Rimini calcio è una società giovane (nata dopo la liquidazione della FC Rimini Calcio guidata per sedici anni dalla Cocif) con debiti contenuti e spese di gestione ridotte se paragonate all’importanza della piazza, non costa quindi quasi nulla e può dare molto come ritorno d’immagine. Il pallone a Rimini ha fame di soldi e di nuove storie perché con i nostri imprenditori anche la quarta serie è un lusso che la città non può permettersi. Ben vengano quindi (se si tratta di gente seria) investitori da fuori anche se il business principale è Rimini e non il calcio.
Francesco Pancari

10b

Puglia batte Emilia Romagna? Ricerche turistiche in rete


Ma è proprio vero che la Puglia è la regione più cliccata sul web? Sì, sul motore di ricerca Trivago che ha presentato una propria ricerca al recente Buy Tourism Online di Firenze. Sono dati da prendere in considerazione. Lo studio ha esaminato le ricerche hotel effettuate nelle 30 piattaforme internazionali di Trivago nel periodo 1 novembre 2011/31 ottobre 2012. Trivago è il motore di ricerca hotel che compara offerte alberghiere da più di 100 agenzie di prenotazione online per oltre 600.000 hotel in tutto il mondo; 18 milioni di visitatori ogni mese utilizzano Trivago che opera attualmente in 30 Paesi. Viene da dire: se lo dicono loro…
Ma come stanno le cose su big Google che certamente è più usato di Trivago? Andiamo a fare la ricerca su Google Trends certi che tutto tornerà a posto, che il primo dei motori di ricerca ristabilirà le giuste proporzioni. E invece, ecco la sorpresa: nel 2012 Puglia batte Emilia Romagna 42 a 22 (sono i parametri di confronto che Google usa). C’è un solo periodo in cui l’Emilia Romagna batte la Puglia: è quello che va dal 20 maggio al 2 giugno, i giorni del terremoto. Non si tratta certo di ricerche turistiche.
Proviamo ad andare in profondità. Google ci dice anche con quali altre parole sono stati cercati i termini “puglia” ed “emilia romagna”. Scopriamo allora che vanno forte regione puglia, meteo puglia, mare puglia, hotel puglia, puglia vacanze. E per quel che ci riguarda emergono solo dei desolanti emilia romagna terremoto, terremoto, regione emilia romagna, terremoto in emilia. Tutto ciò nel 2012 che sta per terminare.
Non ci arrendiamo e proviamo a mettere a confronto le ricerche sulle reali destinazioni turistiche. Ed ecco che i risultati finalmente ci regalano il sorriso: Rimini Puglia 70 a 54, Rimini Gallipoli 70 a 14, Rimini Salento 70 a 15, Rimini Gargano 70 a 7. Che conclusione trarne? Se si mette a confronto un territorio che è percepito come destinazione turistica unitaria (la Puglia) ed un territorio che non lo è (l’Emilia Romagna) a rimetterci siamo sempre noi. Insomma, il potenziale turista digita hotel puglia, mare puglia, vacanze puglia, ma non mare emilia romagna, hotel emilia romagna, vacanze emilia romagna.
È una considerazione che dovrebbe far finalmente riflettere le autorità regionali che si ostinano a promuovere la destinazione Emilia Romagna. Sono le punte di eccellenza dell’offerta turistica regionale (per esempio Rimini) a rendere competitivo questo territorio con gli altri sparsi nel Bel Paese. Se non si ricorda questo, le autorità della Puglia gongolano senza fondamento e noi ci disperiamo senza reali motivi. Resta però la domanda che ancora ci sentiamo di riproporre: perché insistere sulla promozione di una destinazione turistica “inesistente”, anche nella mente dei navigatori di Internet?
Il resto della ricerca di Trivago conferma dati che sono abbastanza scontati: gli stranieri dell’Italia cercano innanzitutto Venezia, Firenze, Roma e tutte le città d’arte conosciute nel mondo. La percentuale di ricerche estere che Trivago assegna a Rimini (24) coincide curiosamente con la percentuale di presenze turistiche straniere registrate nel 2012. È una quota che dobbiamo difendere con le unghie ed anche incrementare con una promozione che metta al centro Rimini e non una indefinita riviera dell’Emilia Romagna.
Valerio Lessi

Sabato, 08 Dicembre 2012 11:22

GIORNALAIO 08.12.2012

giornalaio

Un altro (lungo)mare è possibile. Il Mov si prepara a Roma: capolista ER la riminese Giulia. Galli antisismico, il vescovo parla ai politici per il Natale
Don Carron a Rimini


Un altro (lungo)mare è possibile


“Il progetto si aggira attualmente sui 29 milioni di euro, soldi che le imprese private intendono sborsare di tasca propria oltre che cercare a Bruxelles tramite il bando europeo “New Horizon” e incontri mirati alla commissione Ambiente. In un’area di 50mila metri quadrati con 16 attività commerciali tra piazzale Boscovich e la rotonda del Grand Hotel”, LaVocediRomagna (p.11).


La descrizione del CorriereRomagna (pp.6-7). “Fotografie e rendering sarebbero più utili di mille parole. Ci proviamo. Partiamo dal basso: quota meno 1,5 metri. Ci troviamo nel parcheggio seminterrato, inteso però con un qualcosa che dialoga con il resto grazie a una serie di aperture: non ci troviamo dentro un bunker chiuso che mette tristezza. Si entra dalle vie Cappellini e Duilio Caio. Salendo verso l’alto si incontra la piattaforma a due metri di altezza: è il tetto del parcheggio e la base di tutto quello che sta sopra. Locali da ballo, ristorazione, spazi commerciali. Aree d’i ncontro. Tutto a forma circolare. E poi verde. Scaloni che dolcemente scendono verso mare. Alle spalle le aree sportive: pattinaggio e tennis. La rotonda del Grand Hotel viene immaginata come un auditorium, con percorsi che sfociano nella spa marine. A ridosso il parco del mare con il nuovo Delphinarium. Anche l’a r enile viene coinvolto, chiamando in causa il primo tratto con verde, spazi sportivi, giochi d’acqua, bar, ristoranti”.


Un po' di numeri. “Verde pubblico che dagli attuali 7.000 metri quadri passerà a 22.000 mq. Gli spazi commerciali e ricreativi passeranno dagli attuali 4.500 a circa 8000 metri quadri: il progetto prevede la demolizione delle attuali attività e la loro ricostruzione. Il circolo tennis si ridurrà dagli attuali 12.000 metri quadri ad 8.500, mentre l'area pattinaggio passerà da 1.200 a 2.200 metri quadri. Al Parco marino – Delphinarium saranno destinati circa 3.500 metri quadri contro i 1.000 attuali. Quanto all'area della sosta, sono previsti parcheggi semi interrati per un totale di 18.000 quadri, per circa 430 posti auto (contro gli attuali 310), più 1500 posti per motocicli (contro gli attuali 370)”, NuovoQuotidiano (p.9).


IlRestodelCarlino sente i patron di Gecos, Bruno Morandi e Luigi Valentini. “«Le nostre opere più importanti — insiste l’imprenditore riminese — sono costruzioni di qualità. La vera speculazione, in questi anni, non l’hanno fatta i costruttori, ma i proprietari dei terreni, con certe zone che hanno toccato prezzi stellari». E’ questo uno dei motivi per cui, secondo Morandi, le quotazioni degli appartamenti non sono calate nonostante la crisi: «Le aziende serie che hanno pagato le aree edificabili a peso d’oro, adesso non possono vendere le case sottocosto». Inevitabile anche un passaggio sul Masterplan, il progetto per la Rimini del futuro presentato da Gnassi. In merito alla riqualificazione del lungomare, Morandi fa presente che il Project financing presentato nel 2007 dava puntali risposte alle specifiche richieste contenute nel bando della precedente amministrazione. Lo sviluppo urbanistico di Rimini, secondo la Gecos, passa da nuove aree edificabili, ben organizzate, e dalla ristrutturazione e riqualificazione del centro storico e del patrimonio edilizio esistente”, (p.5).


Galli antisismico


“La giunta comunale ha approvato giovedì una seconda perizia di variante, dopo quella del marzo 2011, ai lavori di restauro del foyer del Teatro Galli. Si tratta di un intervento non previsto dal progetto originario di restauro ma che non comporterà alcuna modifica dell’impianto contrattuale, dal costo complessivo di un milione e 200mila euro, che servirà per completare il consolidamento dei “Lacerti polettiani”, le ali in muratura di congiunzione tra il foyer e il teatro, e garantirne quindi la sicurezza simica”, NQ (p.7).


Grillini preparano lo sbarco su Roma


Capolista per il listino regionale e Giulia Sarti. “Fresca di laurea in Giurisprudenza a Bologna - s’è messa l’alloro in testa martedì -, 26 anni di cui gli ultimi 5 nel Movimento, un passato nella squadra di calcio femminile Virtus Torre Pedrera, Giulia Sarti è la vera novità del momento. Con 372 voti è stata la più votata in regione, dunque sarà capolista alla Camera con elezione assicurata”, LaVoce (p.19). L’ha intervistata Mario Gradara del Carlino (p.3). “Quali le prime urgenze a suo avviso per il territorio riminese? «Il Trc va fermato; bisogna stoppare gli sprechi; poi balneazione e problema fognario. Ma le decisioni le prenderà il gruppo, come sempre»”.


“Un altro col posto alla Camera quasi certo è invece Tommaso Della Motta, 31 anni di Rimini e titolare dell’hotel Nizza a Bellaria, ventesimo nella lista complessiva dove però, togliendo i candidati al Senato, arriva al nono posto (gli eletti dovrebbero arrivare a 13)”, LaVoce (p.19).


Gli altri. “Senato. Il biologo Marco Affronte (47 anni) ha buone possibilità di essere eletto: 121 preferenze, decimo in classifica generale e quinto nella truppa di chi è destinato al Senato. Gli outsider. Qualche speranza di andare alla Camera per Fr a nc e sc o Costantini (37 anni di Rimini) e al Senato per Da - niela Giavolucci (40 anni di Rimini). Poche, però. Gli altri. Antonio Scarponi ha preso 51 preferenze, Marco Torri 42, Massimo Manduchi 41, Marco Fonti 19, Erwin Feduzi 17, Stefano Monti 15, Vincenzo Cicchetti 13, Mauro Macrelli 13, Stefano Piva 10, Patrizia Panigali 9, Mirco Conti 9, Paolo Calisto 8, Alfredo Farci 6, Italo Carbonara 6, Fabrizio Girometti 5, Gilberto Martini 1”, Corriere (p.9).


Fabrizio Miserocchi, coordinatore provinciale del Pdl, prepara il ritorno del cavaliere, LaVoce (p.19).


Fede, speranza e carità...


Il vescovo ha incontrato i politici (le persone impegnate nella vita sociale) in vista del Natale, Corriere (p.4).


“La riflessione proposta partiva dalle parole del Papa, dall’ascolto della Sacra Scrittura e dall’intervento del professore Savagnone dal titolo “La politica via della carità, oggi in Italia”. La considerazione dei presenti partiva da un presupposto: la collettività sta vivendo un momento di forte crisi che non è soltanto di natura economica ma soprattutto etica, culturale e spirituale , così come hanno avuto modo di sottolineare molti studiosi. E questa crisi di valori si rispecchia soprattutto nel campo dell’impegno politico dove si assiste ad una classe politica che non riesce a trovare nuove strade e una rinnovata progettualità, dopo aver visto esplodere le proprie contraddizioni a livello etico, attirandosi un certo discredito nell’opinione pubblica italiana. E per non essere travolta dall’antipolitica ha bisogno di recuperare terreno sul campo della credibilità”, LaVoce (p.17).


Sulla Voce (p.17), Paolo Facciotto sull’incontro al palas con don Julian Carron in occasione dei 50 anni di Cl a Rimini.


...Ma anche debiti


Il palas di Riccione ne e ha da estinguere per 20 anni, Corriere (p.15).

Pagina 86 di 273