A sostenere Franca Foronchi ci sono sei liste con questi candidati:
Pd: Alessandro Belluzzi; Giuliana Giulini; Alessandro Montanari; Michela Bolzonella; Federico Vaccarini; Rosanna Clementi; Gastone Benelli; Pia Giunta; Marco Secchi; Giuliana Tomassoli; Davide Bertozzi; Alice Michelini; Ivan Ierardi; Adriana Perazzini; Riccardo Piva; Elena Giusini.
Cattolica Coraggiosa: Lorenzo Della Chiara; Claudia Gabellini; Roberto Borghini; Matilde Imperatori; Roberto Bonato; Chiara Gregori; Marco Merli; Laura Francolini; Vincenzo Pepe; Vincenza Vanni; Davide Galli; Allegra Francesconi; Pier Giorgio Toselli; Patrizia Vitucci.
Idee in comune: Lorenzo Anzini; Agnese Bartoli; Denise Cutolo; Giorgio Dellasantina; Gennaro Fiocca; Roberto Franca; Maria Elena Gili; Chiara Lopiano; Consuelo Lovato; Paola Pasini; Patrizia Pesci; Ruggiero Russo; Maurizio Semprini; Niccolò Ubalducci; Alessandro Uguccioni; Susanna Zecchini.
Cattolica Futura: Marco Magnani (detto Marvo); Giuseppe Ricci (detto Giusva), Enrico Ugolini, Federico Cerri, Claudia Cociani, Gabriele Quieti, Federica Reggiani, Daniele Barzotti, Liana Lenzi, Davide Fraternali, Francesca Zappatore, Martina Franca, Alessandra Cesaroni. Cattolica in Azione: Nicola Antonio Romeo, Filippo Casanti, Elena Leardini, Daniele Delbianco, Deborah Gerboni, Luca Franca, Simona Gaudenzi, Andrea Semprini, Giulia Cerri, Emanuela Pritelli, Gianfranco Dettoni, Sabina Cappellacci, Gianluca Franca.
Europa Verde-Verdi: Giulia Morosini, Alessandro Fuzzi, Marco Affronte, Monica Barogi, Simone Biagini, Chiara Caroli, Marco Cecchini, Alba Clementi, Alessia Di Rago, Beatrice Grasselli, Vincenzo Marchionni, Albino Nesca, Mafalda Perfetto, Cesarino Romani, Anna Maria Sanchi, Massimo Tomasetti.
A sostegno di Mariano Gennari ci sono 3 liste con questi candidati:
Movimento 5 Stelle: Silvia Pozzoli, Lucio Filippini, Francesco Marcolini, Maura Prioli, Maurizio Bologna, Alberto Bertozzi, Mauro Calbi, Simone Valeri, Matthias Ricci, Fabrizio Arduini, Vera Badioli, Andrea Bartolucci, Jonatha Franchini, Jessica Vichi, Nadia Arduini.
Noi Siamo Cattolica: Nicoletta Olivieri, Claudia Boccalini, Cinzia D’Ercoli, Cinzia il Grande, Vanessa Tenti, Andrea Casadei, Daniele Cerri, Bruno Chelotti, Ivan di Cicilia, Maurizio Lugli, Samuele Maggioli, Vincenzo Morreale, Pierangelo Parma, Gianfranco Proietti, Stefano Zangheri. Progetto Cattolica: Giampiero Galvani, Leonardo Lugli, Fabrizio Signorini, Marcello Bartolini, Antonella Betti, Chiara Ceccolini, Bianca Filippini, Federico Gallineri, Luis Miguel Guerrini, Matteo Guidi, Adela Musabelliu, Elisa Puccianti, Simone Rea, Maurizio Staccoli. Massimiliano
A sostegno di Massimiliano Gessaroli 3 liste con questi candiati:
Alleanza Civica: Manlio Amaducci, Lally Masia, Riccardo Franca, Hadra Salowa, Saverio Colletta, Fabia Valentini, Gabriele Ottaviani, Flavia Buzzolo, Nino Vanni, Donatella Garavelli, Raffaele Cardinale, Alfio Cerni, Massimo Arduini, Simonetta Barilari, Gianmaria De Nicolò, Lorenzo Vespa.
Lega: Marco Cecchini, Maura Moretti, Paolo Pazzaglini, Rosanna Tonini, Patrizio Mazzacurati, Anna Maria Lipari, Alfredo Cerri, Nadia Bozza, Giuseppe Zampieri, Diletta Franchi, Franco Pascualini, Caterina Nicodemo, Alessandro Bartoli, Dario Girolami, Carlo Raffaelli, Giulio Mattioni.
Fratelli d’Italia: Ubaldo Bartoli, Maurizio Carli, Marco Corbelli, Giovanni De Vincentis, Claudia Gambuti, Fabrizio Garofoli, Flavio Mauro, Anna Pensalfini, Romano Rossi, Andreea Oana Teodorescu, Emanuela Tonini, Rosario Zangari, Francesca Calesini e Margherita Guidi.
La Lista Rossa di Francesco Vittori presenta questi canddiati: Lista Rossa: Matilde Tacchi, Fabrizio Andreatini, Federica Bizzarrini, Cristian Conti, Monica Ghigi, Lucia Giommi, Davide Magnani, Sandro Pizzagalli, Giuseppe Romano, Lucilla Ketti Ronchi, Raffaella Rondolini, Marianna Urso.
Rilevantissimo il filone del dialogo tra esperienze e culture. Tornerà al Meeting il segretario della Lega Musulmana mondiale Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, che si confronterà con il politologo Oliver Roy. A Rimini ci saranno anche le massime autorità religiose – cristiane e musulmane – di Aleppo, mentre sulla libertà religiosa sentiremo le voci di Nazir Ayyad, segretario generale dell'Al-Azhar Research Academy, Jàn Figèl, inviato speciale dell'Unione Europea per la libertà religiosa, Osama Sayyid Al-Azhari, consigliere per gli affari religiosi del Presidente dell'Egitto, del postulatore dei martiri di Algeria Thomas Georgeon e del teologo Javier Prades Lopez. Sull'ottavo centenario dell'incontro di Egitto tra san Francesco e il Sultano parlerà il Custode di Terrasanta padre Francesco Patton.
Nello spazio Cdo Innovation e nel programma più generale si parlerà di Intelligenza artificiale, con personaggi quali Paolo Benanti, tra i maggiori esperti italiani sul tema, Daniele Magazzeni, Mark O'Connell, autore di "Essere una macchina", Oscar Di Montigny e il presidente IBM Italia Enrico Cereda.
Per restare sui temi scientifici, Euresis e Camplus proporranno lo Spazio Brain, dedicato al tema del cervello, con una mostra sul tema e vari speech con esperti del calibro di Vittorio Gallese ed Egidio D'Angelo, mentre con Roberto Battiston, Mauro Prina e l'astronauta Paolo Nespoli ricorderemo i 50 anni del primo uomo sulla luna.
In C1, a cura della redazione del mensile Tracce, ci sarà un altro spazio inedito, dal nome Percorsi, un piccolo osservatorio su alcuni dei grandi temi che l'attualità ci mette di fronte, con nomi quali Brian Grim, monsignor Ivan Jurkovič, Massimo Gaggi, Paolo Rumiz, Pierre Chausse dell'editoriale Première Partie, l'attore Giovanni Scifoni e Lorenzo Caggioni di Google.
Grazie alla collaborazione del nuovo partner Master Group Sport, sono attesi grandi nomi e grandi dibattiti (oltre a tanta attività fisica su 13mila mq di spazio) sul tema dello sport. Il nome di punta è quello di Javier Zanetti, ma poi i protagonisti dello sport praticato e raccontato saranno moltissimi, da Nando Sanvito a Moreno Torricelli, da Alex Schwazer a Mauro Bergamasco, da Gianni Maddaloni a Beppe Bergomi, fino al presidente del Milan Paolo Scaroni.
Sul versante ecclesiale poi, il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, dialogherà con i giovani sul tema "Non fatevi rubare i sogni, sono il futuro", mentre Arturo Sosa Abascal, preposito generale della Compagnia di Gesù, ci dirà cosa significa "Guardare il mondo con gli occhi di Francesco". Di Europa parlerà Richard Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede e tutta da ascoltare sarà anche la testimonianza di George Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo. Sarà nostro relatore anche il direttore dell'Osservatore Romano Andrea Monda.
A Diritti, doveri e democrazia saranno dedicati alcuni incontri (grazie anche all'apporto di Luciano Violante), in cui si parlerà di Vaclav Havel (interverrà l'ex-segretario Pavel Fischer), dei trent'anni dalla caduta del muro di Berlino, dei 40 del Parlamento Europeo, con relatori quali il ministro Enzo Moavero Milanesi e il presidente del Jacques Delors Institut Enrico Letta. In un altro contesto Violante e Marta Cartabia, vicepresidente della Corte Costituzionale, parleranno di giustizia a partire dalla tragedia greca con "Antigone, Creonte ed Edipo", mentre Sabino Cassese svolgerà il tema "Democrazia a una svolta".
Rilevante anche la presenza delle istituzioni. Oltre alla già citata presidente del Senato, il tradizionale incontro dell'Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Giancarlo Giorgetti e Maurizio Lupi, mentre in altri contesti interverranno Giovanni Tria, ministro dell'Economia e delle Finanze, così come il presidente Consob Paolo Savona. Molti i presidenti di Regione in Fiera: Stefano Bonaccini, Giovanni Toti, Attilio Fontana, Vincenzo De Luca, Luca Ceriscioli, Massimiliano Fedriga, il già citato sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente Anci Antonio Decaro (Bari) e naturalmente Andrea Gnassi sindaco di Rimini.
Arte e letteratura torneranno con "Il volto nell'arte", incontro a due voci con il vescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi e Giuseppe Frangi. Ci sarà poi un confronto tra sponde diverse del Mediterraneo tra il poeta Davide Rondoni e il linguista Salah Fadl e la "strana coppia" costituita dallo studioso di Dante Franco Nembrini e l'illustratore Marvel Gabriele Dell'Otto, coppia che quest'anno diventa un trio con la presenza dello scultore Adelfo Galli e della sua scultura "El Dante".
Infine, come un fiume carsico che attraversa la Fiera, le testimonianze: dal Venezuela, dal carcere (anche quello minorile di Nisida), dalle ong impegnate in Africa, dai Centri di Aiuto alla Vita. Particolarmente drammatiche e toccanti si annunciano quelle dell'incontro "Il mistero del dolore innocente: non una spiegazione, ma una presenza", con cui vogliamo dare il nostro contributo al dibattito sui temi della dignità della vita anche più fragile.
L'ultimo incontro del Meeting numero 40, sabato 24, metterà a tema il contenuto del libro, che uscirà proprio in quei giorni in libreria, del sociologo dell'Università di Trento Salvatore Abbruzzese dedicato proprio alla storia della manifestazione riminese, con Antonio Polito come interlocutore.
Quanto alle mostre di quest'anno, saranno oltre 20, a partire da "Francesco e il Sultano 1219-2019. L'incontro sull'altra riva", patrocinata dai ministri generali francescani e promossa tra gli altri dalla Custodia di Terra Santa che racconterà, proprio partendo dal contesto in cui è accaduto e dalle fonti storiche che si possiedono, l'incontro tra il Poverello di Assisi e il sultano Al-Malik Al-Kamil. Con "NOW NOW. Quando nasce un'opera d'arte", vedremo sette giovani artisti nell'atto di creare le loro opere in fiera, invece "Bolle, pionieri e la ragazza di Hong Kong" ci porterà al cuore dell'esperimento americano, con una generazione di giovani divisa tra un dna pionieristico e la tentazione di attutire l'impatto drammatico con il reale rifugiandosi in una bolla sicura. Di grande impatto sarà "Si aprì una porta nel cielo. La Cattedrale di Monreale", esposizione che intende documentare il patrimonio artistico e la tradizione di fede del Duomo di Monreale. Altre esposizioni sono dedicate a grandi personalità del nostro tempo: Etty Hillesum, Václav Havel, Madre Maria, martire ortodossa di Parigi, il fotografo italoamericano 97enne Tony Vaccaro (che ha annunciato la sua presenza a Rimini) più una mostra fotografica su Giulio Andreotti a cent'anni dalla nascita.
INDAGINE CONGIUNTURALE CONFINDUSTRIA ROMAGNA –RIMINI
CONSUNTIVO PRIMO SEMESTRE 2018 E PREVISIONI SECONDO SEMESTRE 2018.
L’Indagine Congiunturale sulla situazione economica delle imprese riminesi aderenti a Confindustria Romagna realizzata dal Centro Studi e dal Servizio Economico di Confindustria Romagna relativa ai dati consuntivi del primo semestre 2018 e alle previsioni per il secondo semestre 2018 è riferita ad un campione di aziende del comparto manifatturiero e dei servizi, e non comprende il settore delle costruzioni. Continua il trend positivo sia per la produzione che per il fatturato ma con percentuali più contenute rispetto all’ultima congiunturale. Si conferma una buona tenuta del fatturato interno e per quello estero una ripresa rispetto al dato del primo semestre del 2017.
Le previsioni di un rallentamento della crescita a livello nazionale per il 2018 e per il 2019, hanno fatto rivedere le stime al ribasso rispetto a quanto era emerso a dicembre 2017. Pesano infatti il rallentamento fisiologico rispetto ai forti incrementi registrati negli anni recenti e per quanto attiene all’export, la crescita globale rimane significativa, ma si registrano dei rischi di ribasso legati alle politiche protezionistiche degli Stati Uniti nei confronti della Cina, ma anche dell’Europa.
PRIMO SEMESTRE 2018
Fatturato totale: +5,6% rispetto al primo semestre 2017. L’aumento del fatturato totale deriva soprattutto dal buon andamento del fatturato interno +8,1%. Le imprese fra 50 e 249 dipendenti evidenziano il dato migliore +13% del fatturato totale (+4,2% fatturato interno +13,2% fatturato estero). Le aziende con meno di 50 dipendenti segnano +7,6% del fatturato totale (+9,1% interno e +2,6% estero). Imprese con numero dipendenti maggiore o uguale a 250: +2,5% fatturato totale (interno +9,2; estero – 1.5%).
Grado di internazionalizzazione delle imprese, inteso come percentuale di fatturato estero sul totale, si attesta in media al 57% con una percentuale del 63,4% nelle grandi aziende, del 42,4% nelle aziende comprese fra 50 e 249 addetti e del 33,1% nelle aziende con meno di 50 dipendenti.
Produzione: +3%; +5,3% per le piccole imprese, + 4,2% per le medie e + 2,5% per le grandi.
Occupazione: +6,3%; grandi imprese +6,9%, medie e piccole imprese rispettivamente a +4,6% e +2,7%.
Ordini totali: il 60,7% delle imprese ha segnato un aumento, mentre per il 16,3% sono in diminuzione, e per il 23% stazionari. Ordini esteri, il 55,3% delle imprese li ha avuti in aumento, mentre il 17% li ha visti diminuire, e per il 27,7% sono stazionari.
Giacenze: stazionari per il 64,3% del campione, in aumento per il 25% e in diminuzione per il 10,7% dei casi.
Costo delle materie prime: in aumento per il 55,2% del campione, stazionario per il 41,4% e in diminuzione per il 3,4%. Difficoltà nel reperimento del personale: soltanto il 3% delle aziende la considera molto elevata e il 18,5% elevata, mentre il 36,9% del campione riscontra una difficoltà media e il 18,5% una difficoltà bassa. Il 23,1 % non riscontra nessuna difficoltà.
Ricorso alla cassa integrazione: per l’83,3% del campione è da escludersi, per il 9,1% è poco probabile. Il 6,10% lo considera probabile ma limitato e solo l’1,5% delle aziende lo ritiene probabile e consistente.
Analizzando i principali settori merceologici emerge che a Rimini si conferma l’andamento positivo del settore metalmeccanico e della gomma e plastica. I settori in maggiore sofferenza sono legno e mobile.
PREVISIONI SECONDO SEMESTRE 2018
Le previsioni, relative al secondo semestre 2018, sono nel complesso positive nelle indicazioni del campione di imprese che ha risposto all’Indagine.
Produzione: in aumento per il 53,4% delle imprese, stazionaria per il 34,5% e in diminuzione per il 12,1% degli imprenditori. Nessuna grande impresa prevede un calo della produzione.
Ordini: per il 54,1% del campione sono in aumento, per il 34,4% stazionari e solo per l’11,5% in diminuzione. Ordini esteri: per il 54,3% stazionari, per il 39,1% in aumento e per il 6,6% in diminuzione. Anche in questo caso nessuna grande impresa prevede una diminuzione degli ordini.
Giacenze: il 70,9% le prevede stazionarie, il 14,5% in aumento e il 14,6% in diminuzione.
Occupazione: prevista stazionaria per il 61,3% del campione, in crescita per il 29% e in calo per l’9,7%.
CREDITO.
Per quanto riguarda la Provincia di Rimini, dai dati di Banca d’Italia continuano ad emergere segnali di rallentamento degli impieghi: a giugno 2018 gli impieghi complessivi su base annua hanno registrato una diminuzione dell’8,4% e per quel che riguarda gli impieghi alle imprese private una diminuzione del 14,8%.
Trasporto rapido costiero Metromare: con l’approvazione della seconda tratta si sviluppa il TRC riminese
Collegherà il centro della città alla Fiera e, correndo lungo l’asse viario Matteotti – Emilia, tutte le zone residenziali e commerciali che da Riccione a Fiera si trovano lungo l'asse longitudinale interessato dal progetto e che, con il prolungamento della infrastruttura, avranno un collegamento funzionale, moderno e veloce da e per la fiera e il centro città, non solo durante i periodi delle grandi manifestazioni fieristiche - capaci di portare centinaia di migliaia di persone dalle strutture alberghiere di Rimini e Riccione - ma nel corso di tutto l’anno, ponendosi al servizio dei cittadini, dei pendolari, dei city users che quotidianamente si spostano nella nostra città.
E’ il secondo stralcio del trasporto rapido costiero Metromare che, ormai alla vigilia dell’entrata in funzione della tratta Rimini – Riccione, con il progetto approvato nel corso dell’ultima seduta della Giunta comunale, si svilupperà fino alla Fiera di Rimini mettendo le basi per lo sviluppo di una mobilità pubblica intermodale capace di intercettare anche i flussi provenienti dalla via Emilia, come ad esempio da Santarcangelo.
Il tracciato di progetto del sistema TRC nella tratta Rimini Stazione FS - Rimini Fiera approvato in linea tecnica dalla Giunta ha una lunghezza complessiva di 4 km e 200 metri e si sviluppa esclusivamente in sede propria lungo la via Emilia, la via XXIII Settembre, il viale Matteotti fino a Piazzale Battisti, e consentirà di connettere in 16 minuti la Stazione di Rimini con Rimini Fiera.
La linea prevede 2 capolinea, dei quali quello di partenza – Rimini FS –diventerà sempre di più un punto di interscambio strategico tra trasporto pubblico su gomma, trasporto pubblico su ferro (ferrovia), mobilità attiva (mobilità ciclabile e pedonale), mobilità veicolare privata (autovetture, motocicli, etc.), in un'area che sarà oggetto di un'importante opera di riqualificazione urbanistica. Sono previste 12 fermate intermedie di cui 5 a doppia corsia con possibilità di incrocio in fermata e 7 a singola corsia senza possibilità di incrocio.
Per la realizzazione del sistema è previsto l’impiego di veicoli filoviari a trazione interamente elettrica (e quindi ad emissione zero), dotati cioè di equipaggiamento ausiliario costituito da gruppi di batteria in titanato di litio atto ad alimentare l'equipaggiamento di trazione su percorsi non attrezzati con impianti fissi per la trazione elettrica. Il sistema TRC Rimini FS – Rimini Fiera, in quanto estensione della prima tratta Rimini FS – Riccione FS, sarà la naturale continuazione ed integrazione di questa prima tratta adottando pertanto lo stesso modello di esercizio con medesime frequenze e caratteristiche.
Il progetto, nella sua estensione complessiva, consente infatti di connettere in meno di mezzora gran parte della città, con un servizio comodo e affidabile che, lambendo anche il centro storico nell'area della Stazione Ferroviaria e nell'area del Borgo dii San Giuliano, è un tassello fondamentale del ridisegno complessivo del sistema di mobilità e a supporto anche della pedonalizzazione del Ponte di Tiberio e della riqualificazione del Centro Storico in corso.
Il Pums e il Trc Metromare
Come noto il Comune di Rimini ha adottato il 20 dicembre scorso il proprio PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, in allineamento agli strumenti di programmazione generale quali il Piano Strategico e il Piano Strutturale Comunale, ed è dentro a questo piano che è contenuto il progetto approvato in linea tecnica, parte del più ampio intervento denominato Trasporto Rapido Costiero (TRC) che prevede la realizzazione di tre tratte funzionali, quella da Rimini Stazione FS a Riccione Stazione FS; quella da Rimini Stazione FS alla Fiera di Rimini ed una terza per il collegamento Riccione Stazione FS a Cattolica.
Il progetto di fattibilità tecnico economica approvato dalla Giunta riguarda dunque la seconda tratta, ovvero l'estensione del Trasporto Rapido Costiero (TRC) dalla Stazione FS alla Fiera di Rimini con l'obiettivo da un lato di implementare il trasporto rapido di massa all’impianto fieristico e dall’altro di ampliare la copertura territoriale del servizio al quadrante centrale e orientale della città per garantire un'elevata accessibilità alla città, incrementare l'attrattività e l’efficacia del trasporto pubblico locale nonché di favorire l'intermodalità.
Le analisi dei flussi di traffico e le rilevazioni sperimentali effettuate nell’ambito della redazione del PUMS hanno evidenziato che la rete viaria del Comune di Rimini, per le provenienze dal quadrante nord-ovest in direzione del centro storico e dei punti di interesse collocati nell’intorno della circonvallazione medioevale, nonché di quelli collocati a mare della ferrovia e nella zona immediatamente a sud del centro storico, tende a concentrare i volumi di traffico veicolari su una asse coincidente con il tragitto dell’antica Via Emilia e quindi sul Ponte di Tiberio, che ne rappresenta il tratto terminale, attraversando il borgo San Giuliano.
La scelta operata nel PUMS ha ribaltato questa prospettiva per arrivare a trasformare il percorso dell’antica Via Emilia in un corridoio a prevalente modalità di trasporto pubblico e ciclo-pedonale per raggiungere il centro storico e agli altri punti di interesse, trasferendo il traffico veicolare privato su 2 assi viari, uno collocato tra il centro storico e la ferrovia e l’altro tra il centro storico e la SS16, di attraversamento del tessuto più urbanizzato della città e consentire il collegamento con il centro storico e la marina attraverso la ri-funzionalizzazione di assi radiali già esistenti.
Il progetto
La seconda tratta del percorso del TRC approvato si svilupperà in superficie a raso attraverso una rifunzionalizzazione dei viali esistenti (Cesare Battisti, Ravegnani, Savonarola, Matteotti, XXIII Settembre 1845, Emilia) con l’eccezione dell’area in uscita dal capolinea di Rimini FS e dell’attraversamento delle principali intersezioni cittadine (P.le Cesare Battisti/Corso Giovanni XXIII, p.le Vannoni, Popilia ed il nodo della Statale 16) per i quali è prevista la realizzazione di sottopassi al fine di non interferire con la viabilità ordinaria nei citati nodi regolati da rotatorie. Inoltre scavalca due corsi d’acqua dei quali il primo (il porto canale) viene risolto attraverso la rifunzionalizzazione del ponte esistente mentre il secondo (Deviatore Marecchia) necessita della demolizione ed il rifacimento del ponte esistente.
Lungo tutto il tragitto previsto per mitigare e compensare l’impatto prodotto dall’inserimento della nuova infrastruttura nel tessuto urbano, è prevista la riqualificazione della viabilità sulla quale insisterà la piattaforma TRC mediante interventi di sistemazione di arredo urbano e di verde pubblico. Interventi che riguardano la realizzazione di una piattaforma viaria non inferiore a 4,20 m, per senso di marcia da ottenere anche attraverso l’utilizzo dei controviali attualmente esistenti; la presenza di piste ciclabili a raso sui lati della viabilità ordinaria lungo tutto il percorso del TRC tramite la sistemazione e la riorganizzazione dei percorsi esistenti; la realizzazione di aiuole e la messa a dimora di nuovo essenze arboree; la riorganizzazione della disciplina della circolazione, anche con la messa in opera di dispositivi adeguati.
LE ATTIVITA’ DELL’OSSERVATORIO REGIONALE SUL TURISMO:
I DATI E LE ANALISI CHE PRODUCE
La LR 4/2016 dell’Emilia-Romagna, all’art. 2, ha previsto tra le competenze della Regione “l’organizzazione e lo sviluppo dell’Osservatorio regionale sul turismo, anche in collaborazione con il sistema delle Camere di commercio e di altri soggetti pubblici e privati interessati, ai fini di una puntuale conoscenza dei mercati turistici e della loro segmentazione e per favorire l’innovazione dell’offerta turistica regionale”.
COSA FA L’OSSERVATORIO REGIONALE SUL TURISMO
L'Osservatorio regionale sul Turismo, promosso da Regione e Unioncamere Emilia-Romagna, attivo ininterrottamente dall’inizio degli anni ‘90 al 2011, quindi di nuovo dal 2015, ha fornito e continua a fornire agli operatori pubblici e privati non solo un monitoraggio del movimento turistico alberghiero ed extralberghiero, ma anche strumenti di analisi socio-economica utili a comprendere i cambiamenti in corso e capaci di suggerire idee, innovazioni e strategie di lavoro per affrontare le sfide competitive di un sistema, quello turistico, in continua evoluzione. La ricchezza e varietà dei materiali prodotti nel corso di oltre 25 anni di attività è facilmente consultabile sul sito: https://www.ucer.camcom.it/osservatori-regionali/os-turistico.
Il costo complessivo dell’Osservatorio per il 2018 è di 160.000 euro: 105.000 euro di spese vive, sostenute grazie ad un contributo della Regione Emilia-Romagna, e 55.000 euro di costi interni di Unioncamere Emilia-Romagna.
Con queste risorse nel 2017 l’Osservatorio ha:
- monitorato la movimentazione turistica (sono stati prodotti: 1 Rapporto consuntivo annuale per il 2017; 1 Rapporto annuale per ciascuno dei prodotti turistici della regione: Riviera, Città d’arte e affari, Appennino, Terme; 5 aggiornamenti sugli andamenti durante l’anno, 9 elaborazioni relativamente ai passaggi ai caselli autostradali);
- prodotto 15 Schede d’analisi sui principali Paesi interessanti per le attività di promozione turistica;
- realizzato 1 studio sul fenomeno della cosiddetta sharing economy nel turismo;
- prodotto infine 1 rapporto sull’impatto economico-turistico della Moto GP ed 1 rapporto sulla Notte rosa.
LA METODOLOGIA DI RILEVAZIONE DELL’OSSERVATORIO E PERCHE’ I SUOI DATI DIFFERISCONO DA QUELLI ISTAT
Relativamente alla metodologia di rilevazione dell’Osservatorio regionale sul turismo sulla movimentazione turistica (arrivi e presenze), nonché le segnalate e risapute difformità rispetto ai dati delle rilevazioni Istat, è comunemente noto che l’indagine Istat restituisce solamente una fotografia parziale degli arrivi e delle presenze turistiche. In parte ciò è attribuibile ad una non esaustiva rilevazione dei movimenti alberghieri, le cui ragioni vanno ricercate in dichiarazioni mancanti o incomplete. Tuttavia, la ragione principale della discrasia tra dati rilevati dall’Istat e quelli effettivi riguarda il movimento extra-alberghiero ed è ascrivibile alla difficoltà di rilevare il movimento dei turisti nelle abitazioni di privati, nelle “seconde case”, in tutto ciò che ruota attorno al fenomeno della cosiddetta sharing economy (Airbnb e non solo).
Si tratta di un fenomeno rilevantissimo e in crescita, alcune ricerche e indagini campionarie hanno stimato che il numero delle presenze rilevato dall’Istat attraverso gli esercizi ricettivi vada più che raddoppiato per avere un ordine di grandezza del turismo nel nostro Paese. Il fenomeno diffuso in tutta l’Italia assume maggior importanza nel mezzogiorno, dove il dato del turismo stimato risulta essere di circa quattro volte superiore a quello rilevato.
Nel “Rapporto sul turismo italiano 2016”, curato da Turistica - New Mercury Tourism Consulting e dall’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS) del CNR è calcolato un coefficiente per passare dalle presenze rilevate dall’Istat presso le strutture monitorate alle presenze stimate in Italia. Tale coefficiente è di 1,75 per il movimento degli stranieri, di 3,61 per quello dei residenti e di 2,69 per quello complessivo.
Il coefficiente presenta valori molto differenti da regione a regione, il più basso riguarda il Trentino Alto-Adige con un valore complessivo, di 1,3, quello più alto va applicato al Molise, dove i flussi turistici rilevati andrebbero moltiplicati per 8. Per l’Emilia-Romagna il coefficiente è di poco inferiore a 2.
La stima dei movimenti turistici connessi alle seconde case è operazione complessa e fonte di discussione tra i ricercatori; il calcolo generalmente viene realizzato attraverso l’analisi di indicatori indiretti, ma sulla loro individuazione e successiva ponderazione non esiste ancora una metodologia condivisa. Gli indicatori indiretti sono molteplici, non sempre disponibili su tutto il territorio nazionale: consumo di energia elettrica, rifiuti, vendita dei giornali, vendita di pane e altri prodotti alimentari, uscite caselli autostradali, movimento negli aeroporti, eccetera.
Ciò che appare chiaro è come il dato Istat rimanga un fondamentale tassello informativo, ma che da solo non riesce a raccontare le dinamiche del turismo in tutte le sue componenti. Va integrato con altro. È altrettanto chiaro che sarebbe auspicabile che questa attività di integrazione venisse effettuata dalla stessa Istat, così da poter disporre di una metodologia condivisa e autorevole, nonché di un dato comparabile su tutto il territorio nazionale.
L’Istat si sta già muovendo in questa direzione, da un lato operando per migliorare l’indagine esistente, dall’altro esplorando nuove frontiere di raccolta delle informazioni, dall’integrazione con altre banche dati all’utilizzo dei big data. Nello specifico si stanno ipotizzando percorsi di rilevazione che utilizzano i dati sulla telefonia mobile, le sim viaggianti, oppure azioni di web scraping (che significa andare a pescare dai siti internet) e utilizzo dei google trends. Siamo ancora nella fase di progettazione, la sperimentazione non è ancora partita, sono prevedibili tempi ancora lunghi prima di vedere i primi risultati.
In Emilia-Romagna il movimento turistico nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere dei diversi comparti turistici viene rilevato dall’Osservatorio regionale sul turismo, con una metodologia che prevede, oltre alla rivalutazione periodica delle statistiche ufficiali Istat, anche la stima, in tempo reale, dell’andamento turistico. Tale stima viene elaborata attraverso le indicazioni fornite da un Panel di operatori di tutti i comparti dell’offerta turistica regionale, sulla base di una metodologia di lavoro elaborata da Trademark Italia, insieme a vari riscontri indiretti, come i dati relativi alle uscite ai caselli autostradali, gli arrivi aeroportuali, i movimenti ferroviari, le vendite di prodotti alimentari e bevande per l’industria dell’ospitalità, i consumi di energia elettrica ed acqua, fino alla raccolta di rifiuti solidi urbani.
Dal rapporto tra i dati stimati dall’Osservatorio e quelli ufficiali Istat per i primi sei mesi del 2018 risulterebbe un coefficiente pari a 1,3, di gran lunga inferiore a quello stimato dal CNR per la nostra regione ed a quello utilizzato da altri Istituti di ricerca nazionali.
Da questa situazione emerge quindi con tutta evidenza la necessità, al fine di dare conto del fenomeno turistico nel suo complesso, di integrazione dei dati Istat con indicatori indiretti che permettano di stimare l’andamento di tutte quelle tipologie di turismo ed escursionismo che non è possibile misurare direttamente.
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