(Rimini) Sarà l’autopsia disposta dalla procura di Pesaro a chiarire le cause della morte di Maurizio Zanzani, il 16enne riminese che ha perso la vita domenica pomeriggio al largo di Pesaro, durante una immersione. Lì era arrivato in motoscafo con i genitori e una coppia di amici per trascorrere la domenica in mare. Il sostituto procuratore di Pesaro, Silvia Cecchi, ha disposto l’esame autoptico che dovrebbe essre effettuato oggi.
Maurizio era appassionato di immersioni in apnea ed esperto nuotatore. Si è tuffato in acqua con addosso la muta e la maschera. La barca era ormeggiata nei pressi della piattaforma Basil, a circa 12 miglia dalla costa. Dopo alcuni minuti, il padre, non vedendolo ritornare in superficie, si è tuffato ed è riuscito ad individuare il corpo del figlio, sembra a circa sette metri di profondità. Aiutato dagli amici riminesi, ha portato Maurizio sulla barca e si è subito accorto che il figlio non respirava. Ha praticato il massaggio cardiaco, in attesa dell'arrivo dei soccorritori della Capitaneria di Porto. Poi il ragazzo è stato portato all'ospedale San Salvatore di Pesaro, dove i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Maurizio Zanzani, sarà l’autopsia a chiarire cause morte
Martedì, 12 Luglio 2016
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