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Apt e cene truccate, Morrone (Lega): E’ solo la punta di un iceberg

Mercoledì, 10 Agosto 2016

(Rimini) “Adesso promettono sfracelli, ma il problema vero è che il ‘caso’ del capo ufficio stampa di Apt rappresenta la punta dell’iceberg di un sistema che sembra consentire, e non da oggi, certi abusi e certe storture da parte della rete di collaboratori, consulenti, amici, aziende, enti, pubblici e parapubblici, che in qualche modo interagiscono con la Regione e con il partito di maggioranza”. Lo afferma Jacopo Morrone, segretario della Romagna della Lega Nord, commentando il caso che ha visto coinvolto il capo ufficio stampa di Apt.
“Fanno bene, oggi, a promettere seri provvedimenti, peccato che noi non ci crediamo. Perché, infatti, l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini non ha subito avviato un’inchiesta quando il M5s ha sollevato il problema dei soggiorni pagati da Apt a giornalisti invece di dire che tutto andava bene? Perché il segretario regionale del Pd si preoccupa solo oggi che il comportamento del capo ufficio stampa di Apt possa rischiare di mettere in cattiva luce tutta la pubblica amministrazione, come riporta la stampa? E perchè i vertici della stessa Azienda di promozione turistica sembrano svegliarsi bruscamente solo oggi da un lungo torpore?”.
La verità, per Morrone, “è che il sistema messo in piedi dall’amministrazione regionale, da lunghissimo tempo in mano allo stesso partito, è marcescente. Vincono la nebulosità e la scarsa trasparenza, le amicizie e le parentele e i giochi di potere nelle scelte e la meritocrazia è qualcosa di astruso”. Ribadisce Morrone, “il ‘caso’, se accertato dopo le opportune verifiche, è grave e bene ha fatto il capo ufficio stampa di Apt a dimettersi, ma quello che più sorprende è la superficialità e il senso di impunità con cui è stato perpetrato, che significano un’usualità del comportamento, un agire considerato, per così dire, normale nel sistema amministrativo/burocratico della Regione, dove enti, aziende, associazioni che in qualche modo fanno rete con l’ente regionale sembrano avere regole proprie, di cui si deve rimanere all’oscuro. Ed è tanto vero quello che affermo quanto si avverte la supponenza e l’evasività con cui gli assessori regionali, i sindaci o i vertici amministrative che orbitano intorno al Pd rispondono a interrogativi dell’opposizione o a segnalazioni dei cittadini su questo come su altri temi”.


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