(Rimini) "Sono malata, fatemi rimanere qua in Italia così posso curarmi". A febbraio si era presentata personalmente negli uffici della Questura di Rimini Katerina Laktionova, la 27enne russa ritrovata cadavere in una valigia poi gettata in mare dalla madre, disperata dopo averne vegliato per giorni il cadavere, dopo che era morta di stenti. Aveva chiesto di poter rimanere, Katerina, per sconfiggere l'anoressia che l'affliggeva almeno da un paio d'anni. E infatti le era stato rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari e sanitari. Sulle circostanze della sua morte, di chi l'ha abbandonata senza cure e quindi chiusa in una valigia dopo morta, sta indagato la polizia di Stato coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani che ha aperto un fascicolo per dispersione di cadavere e abbandono di incapace (Ansa).
Cadavere in trolley, chiese di essere curata in Italia
Mercoledì, 05 Aprile 2017
18 gennaio
Maxi rotonda, code e rallentamenti | Bianchi querela | Un anno con il vescovo Nicolò
17 gennaio
Balneari “delusi” | Procura ispezionata | L’industria cresce
16 gennaio
Eolico in Valmarecchia, chi dice no | Lettere contro Manuela | Statale 16: domani apre la maxi rotonda
15 gennaio
Alluvione, il ritorno di Meloni e von der Leyen | Calendari e polemiche | Metalmeccanici, stop alla crescita
13 gennaio
Appello per l’aeroporto | Avanti con più taxi | Misano: si candida Tonini?
12 gennaio
Sigep, il piano anticaos | Spiagge: quanto costano? | L’antenna di Coriano
11 gennaio
Delitto Rimini, un nuovo video | Sindaci Pd: “meglio senza abuso” | Clandestini in hotel