(Rimini) Reintroduzione dei voucher per il lavoro occasionale stagionale, stabilizzazione della copertura della Naspi di quattro mesi, tassa di soggiorno sugli affitti brevi, incentivi per la rottamazione dei camper e risorse per le Camere di commercio fuse. Sono gli emendamenti depositati dal deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti alla “manovrina” correttiva, attualmente all'esame della commissione Bilancio della Camera.
“L’emendamento sui voucher prevede che, in attesa della definizione di una disciplina organica delle attività lavorative, sono riaperti i termini per l’acquisto dei buoni lavoro esclusivamente per le attività di carattere stagionale, fermo restante il termine del 31 dicembre 2017 per il loro utilizzo – spiega Arlotti -. Resta il limite complessivo di 3.000 euro percepiti, e le attività occasionali possono essere svolte a favore di ciascun committente per compensi non superiori a 1.500 euro. A sua volta il committente non può corrispondere ai prestatori compensi di importo complessivamente superiore a 7.500 euro”.
Il secondo emendamento mira a rendere strutturale l’ampliamento dell’indennità Naspi a 4 mesi per i lavoratori stagionali ricorrenti dei settori del turismo e termale.
L’emendamento sugli affitti brevi prevede il pagamento della tassa di soggiorno anche in caso di locazioni turistiche inferiori ai 30 giorni. “Negli ultimi 12 mesi, Airbnb ha affittato in Italia a 6 milioni di turisti con una permanenza media di 3,7 notti – evidenzia il deputato -. E’ un fenomeno in ampia espansione, soprattutto nelle città d’arte, ed è giusto che anche questo turismo sia sottoposto alla tassa di soggiorno, contrastando il sommerso”.
Per la rottamazione dei camper, l’emendamento di Arlotti introduce un contributo di 8mila euro per ogni veicolo Euro5 acquistato, anticipato come sconto all’acquirente e rimborsato al venditore come credito di imposta. “La produzione italiana costituisce circa i due terzi dell’immatricolato nazionale – ricorda il deputato – e gli incentivi sono lo strumento per stimolare una rapida ripresa dell’intera filiera, dalla produzione e distribuzione alla vendita”.
Infine l’emendamento sulla fusione delle Camere di commercio intende lasciare agli enti che si sono fusi i risparmi conseguiti a seguito della spending review su diverse tipologie di spesa, eliminando l’obbligo di versarli al Bilancio dello stato. “E’ una previsione importante, perché agli enti come la nostra Camera di commercio sarà possibile riutilizzare tali risorse per realizzare servizi e attività a sostegno delle imprese”.
Lavoro, la manovrina di Arlotti per reintrodurre i voucher
Venerdì, 12 Maggio 2017
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