(Rimini) “Siamo stati convocati dall’amministrazione comunale per tre incontri in cui all’ordine del giorno c’era la proposta di somministrazione di cibi e bevande sotto l’ombrellone e nei quali abbiamo portato le nostre idee e le nostre perplessità – spiega Giuliano Lanzetti, presidente comunale di Fipe – Confcommercio di Rimini -. Non siamo promotori della somministrazione sotto l’ombrellone, ma nemmeno contrari. Come sempre siamo a favore delle innovazioni, ma titubanti sul fatto che questa possa essere una soluzione per qualificare o diversificare la proposta turistica del nostro territorio, soprattutto se fatta in questo modo.
La nostra richiesta di dare questa possibilità anche alle attività ristorative non site in spiaggia, andava nella direzione di un ampliamento dell’offerta: il turista, seduto sotto l’ombrellone, avrebbe potuto scegliere ciò che preferiva mangiare senza limitare la propria scelta a ciò che propone il chioschista di zona (sempre che abbia siglato l’accordo con il bagnino).
La possibilità di somministrare cibo non solo sotto l’ombrellone, ma anche nelle aree relax del bagnino ci lascia perplessi. Queste aree sono nate per stare insieme e fare comunità, sono luoghi dove si legge un libro o una rivista, si conversa, dove i bambini giocano e dove per tradizione le famiglie riminesi consumano il pranzo portato da casa. Così invece verrebbero apparecchiate dal chioschista, diventando a tutti gli effetti dei nuovi coperti della sua attività.
Siamo favorevoli a una rinascita della spiaggia, ma solo se le innovazioni si inseriscono dentro un contesto più ampio con rispetto delle normative e equilibri che esistono tra le diverse categorie del nostro territorio. Una spiaggia fuori controllo dove tutti fanno tutto a qualsiasi ora è dannosa per la rinascita del comparto turistico.
Ricordiamoci che l’arenile è una parte di Rimini, dove tra l’altro da anni si lavora in deroga e in cui ora si inizia a portare anche la ristorazione dal bagnino, partendo dalla colazione, passando per il pranzo e arrivando all’aperitivo, orario di apertura dei chiringuitos che poi fanno intrattenimento pre-serale e ballo fino a tarda notte sulla spiaggia. La somministrazione sotto l’ombrellone non è che l’ultimo capitolo che rischia di danneggiare altre attività che operano non sull’arenile, ma che concorrono in maniera altrettanto importante all’offerta turistica di intrattenimento e ristorazione della nostra città.
Pasti in spiaggia, Lanzetti (Confcommercio): Un errore non aprire a tutti i ristoratori
Giovedì, 25 Maggio 2017
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