MINI ASPI: ELSA FORNERO SCRIVE AL CORRIERE. SCUOLA: VINCONO I GENITORI (PER ORA SOLO A META’). GALLI: TEATRO ARCHEOLOGICO. DI ANGELO: CONFINDUSTRIA FARA' RISORGERE IL CENTRO. MALTEMPO: MARINA E SOTTOPASSI ALLAGATI, AUTOMOBILISTI IN TRAPPOLA. CARIM 2: VOTI SEPARATI CON GIALLO. FAIDA, INTERVIENE BANKITALIA
Mini aspi, il ministro risponde alla lettera aperta del Corriere Romagna
“In linea generale, non credo si possa affermare che la riforma del mercato del lavoro penalizzi il lavoro stagionale: al contrario, le peculiarità di tale assetto contrattuale e le esigenze delle imprese che ne fanno uso sono state considerate sia dal punto di vista del costo del lavoro, scegliendo di esentare le lavorazioni stagionali dall’aliquota aggiuntiva de ll ’1,4% prevista per il lavoro non stabile, sia sul fronte degli ammortizzatori sociali, dove l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti è stata sostituita dalla cosiddetta mini-ASpI”, scrive il ministro, spiegando uno per uno i punti posti da sindacati a politici locali, in una lunga lettera che conclude con un “cordialmente”, (p.3).
Scuola chiusa
Vincono i genitori, a metà. “In ogni caso. «Quella zona (Rivazzurra) ha bisogno di una propria scuola - assicura il vice sindaco - decisione non più rimandabile, la disponibilità nel Parco Pertini si sta sbloccando ». «Basta promesse». Federicomaria Muccioli è il portavoce dei genitori e a più riprese riesce a riunire i vari interventi (anche in libertà) in una unica proposta. Punto primo: il sindaco Andrea Gnassi deve formalmente impegnarsi a garantire una scuola nel Parco Pertini. Punto secondo. I ragazzi della scuola Conforti si spostano: due classi vanno ad Alba Adriatica (prima e seconda dirà poi la preside) e tre alla Boschetti Alberti. Si tratta di una soluzione temporanea (in prima battuta la preside preferiva via Tambroni), viene ribadito più e più volte. Fino a Natale. Non di più. Questi quattro mesi devono essere utilizzati dal Comune per acquisire tre casine prefabbricate da affiancare al plesso Alba Adriatica”, Corriere Romagna (p.8).
Galli, teatro archeologico
“C’è un vero e proprio tesoro anche sotto al teatro Galli, come hanno dimostrato gli straordinari reperti e resti affiorati durante gli scavi iniziati a dicembre. Un tesoro che «merita di essere valorizzato», annunciano ora da palazzo Garampi. Un patrimonio di tale valore, che il Comune di Rimini ha ufficialmente chiesto alla Soprintendenza di poter realizzare sotto la sala del Galli una sorta di museo”, il Resto del Carlino (p.5).
Confcommercio investe nel centro storico
“Richard Alduino di Angelo chiama a raccolta gli imprenditori del territorio. «E’ il momento che gli operatori economici prendano di petto la crisi: dobbiamo capire che non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità, e che non si può continuare ad aspettare la manna dal cielo. Se vogliamo che l’economia si rimetta in moto, dobbiamo essere noi a dare la spinta»… «Confcommercio, in questo senso - ammette Di Angelo - è già pronta a fare la sua parte. A partire da ottobre ci rimetteremo in gioco, anche con investimenti importanti, sul fronte del centro storico, che è nostra intenzione contribuire a far risorgere»”, La Voce di Romagna (p.9).
Carim 2
Interviene Bankitalia. Dopo il veleno dei giorni scorsi “IL MESSAGGIO da Palazzo Koch è arrivato forte e chiaro. «Ora basta con le lotte di potere all’interno della Fondazione. Banca Carim è un patrimonio di tutti i riminesi, per rilanciarla serve una Fondazione unita e compatta. Altrimenti saremo costretti a intervenire di nuovo sulla banca anche dopo il commissariamento»”, il Carlino (p.6).
Il giallo. “Nel listino di ieri sono scomparsi l’ex dirigente di Unicredit Enrico Montanari e il direttore Caf Acli Paolo Conti, sostituiti dalla docente universitaria Paola Brighi e dal commercialista Matteo Bartolini, ex amministratore delegato del Palas di Riccione. Montanari e Conti avrebbero dovuto rappresentare i piccoli soci di Carim all’interno del nuovo cda, ma la Fondazione li ha tolti dalla lista che presenterà il 27 settembre, quando l’assemblea dei soci voterà il cda. Un ripensamento? No, secondo i ben informati. In realtà Montanari e Conti verranno eletti: i soci di minoranza (industriali inclusi) dovrebbero presentare una loro lista”, il Carlino (p.6).
Il voto di ieri. Bruno Vernocchi “ha tenuto fede a quanto annunciato nei giorni scorsi, scoperchiando le ‘tensioni’, che sembravano in parte sopite, tra cattolici e laici all'interno della Fondazione, e votato ‘no’ alla nomina a consigliere dell'avvocato Matteo Guaitoli. Ha votato a favore, invece, (insieme al resto del cda) per gli altri nominativi proposti. I dubbi c'erano su almeno un paio di altri nomi (Zamagni e Marconi in particolare): troppo legati agli ambienti cattolico e ciellino, la motivazione, ma validi sotto il profilo della professionalità”, Nuovo Quotidiano (p.11).
I piccoli azionisti. “«Banca Carim non avrà una seconda possibilità». Lo scandisce il Comitato dei piccoli azionisti che spiega come «le attività di razionalizzazione organizzative e gestionali, sommate all’aumento di capitale sociale ed alla dismissione della controllata Cis, abbiano riportato gli indici di patrimonializzazione della banca entro livelli di sicurezza tali da consentirne un ritorno all’amministrazione ordinaria». Il Comitato esprime «soddisfazione per il risultato raggiunto e ritiene necessario che in futuro banca Carim diventi sempre più banca di riferimento del territorio sul quale opera, con particolare attenzione all’obiettivo di soddisfare le necessità di credito delle famiglie». «Le difficoltà di questo impegno - continua la nota - saranno tali che tutti dovranno essere concentrati verso l’obiettivo comune, nella massima trasparenza dei ruoli”». Il Comitato auspica quindi che i membri del nuovo cda e i sindaci revisori «abbiano la volontà, la professionalità e la possibilità di iniziare subito a lavorare in questo senso»”, La Voce (p.15).
Maltempo. Il nubifragio di ieri ha trasformato i sottopassi della città in trappole d'acqua, su tutti i quotidiani.
Cieli tricolori. “Quando le Frecce erano di casa a Rimini”. Se ne attende il ritorno il prossimo week end ricordando con Aldo Viroli, La Voce (p.16).
Cocoricò e spaccio. Intervista al buttafuori anonimo, La Voce (p.9).
Hera. “Via libera all’ingresso della Cassa depositi e prestiti tra gli azionisti di Hera. Ieri infatti la multiutility ha accettato la proposta del Fondo strategico italiano (Fsi), holding di partecipazioni controllata al 90% dalla Cassa depositi e prestiti, che disciplina termini e condizioni dell’ingresso di Fsi nell’azionariato di Hera con una quota che potrà arrivare fino a circa il 6%. Una quota che garantira’ ad Fsi un ruolo di riferimento nella compagine di Hera, “con un conseguente rafforzamento della struttura azionaria”, sottolinea una nota della multiutility”, La Voce (p.3).
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