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Tempio malatestiano patrimonio mondiale Unesco. Gnassi: "Ho già parlato con Paolucci"

Mercoledì, 07 Febbraio 2018

(Rimini) Dopo essersi speso tra teatro Galli e Castel Sismondo, passando per il cinema Fulgor e l’invaso del ponte di Tiberio, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ora guarda a nuovi tesori della città da riqualificare e valorizzare.
“Credo che uno dei progetti che dovrà impegnare nei prossimi tre anni la comunità riminese, senza alcuna distinzione, sia la valorizzazione della straordinaria genialità e bellezza del tempio malatestiano di Rimini, in accordo e in armonia con l’intero contesto recuperato e riqualificato del centro storico cittadino”. In questo senso “il traguardo, l’obiettivo comune non potrà che essere la presentazione della proposta formale per l’inserimento del Tempio malatestiano, insieme al centro storico di Rimini nell'elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco”, cala l’asso il sindaco. “L’idea non è nuova, in realtà, visto che se ne era discusso poco meno di una decina di anni fa, mettendo assieme anche una commissione tecnica. Adesso però è venuto il momento di dare nuovo impulso e concretezza alla cosa, anche alla luce dell’interesse straordinario per la storia e l’arte di Rimini, il suo valore mondiale, il suo recupero e messa a disposizione a favore dell’umanità, verificata di persona anche nel recente convegno a Los Angeles, dedicato alla figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta e organizzato da UCLA e Getty Museum”.

Sulla “necessità” di riprendere in mano la procedura di inserimento nei siti Unesco del Tempio Malatestiano “ne ho personalmente parlato - spiega Gnassi - poche settimane fa con il professor Antonio Paolucci. Nei prossimi giorni il Comune di Rimini invierà una lettera ufficiale a tutti i soggetti protagonisti, a partire dalla Diocesi di Rimini, per verificare la disponibilità a una ripartenza comune, sostenuta scientificamente dai grandi studiosi e esperti riminesi”.
Nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione delle aule del complesso universitario alberti, il sindaco è intervenuto “sulla necessità di procedere a un processo di ‘accreditamento strutturale’ della Rimini città d’arte, nei consessi internazionali, lasciando da parte un certo provincialismo, confortevole fino a che ce la raccontiamo all’interno dei nostri confini. L’obiettivo Unesco è uno, se non il principale, ambizioso target per questo accreditamento”.


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