(Rimini) Azioni Carim, Federconsumatori chiede il sostegno della politica per contrattare con Credit Agricole un prezzo “più onesto”. Questa mattina il presidente, Enrico Pecorari, ha incontrato alcuni candidati riminesi alle elezioni politiche del 4 marzo. “Abbiamo invitato un po’ tutti. Sono venuti Carla Franchini dei 5Stelle e Giuseppe Chicchi di Liberi e uguali. Tiziano Arlotti del Pd non poteva essere presente (questa mattina a Rimini per la sua candidatura c’era il ministro Gianluca Galletti, ndr), ma ci ha detto che vuole incontrarci. Gli esponenti del centro destra non sono venuti, anche se ci avevano assicurato che lo avrebbero fatto. Siamo fiduciosi che si faranno vivi per fissare un altro incontro”.
L’obiettivo della mossa di Federconsumatori, e di Adoc e Adiconsum, è quello di “chiedere il sostegno alla politica rispetto alla nostra posizione sulla questione Carim. Vogliamo che chi rappresenterà i riminesi nelle istituzioni ci aiuti ad aprire e mandare avanti un confronto con Credit Agricole su due fronti caldi. Il primo è quello di ottenere un risarcimento per gli azionisti, perché gli 0,19 euro ad azione proposti da Ca sono un pugno di lenticchie; sono davvero una sciocchezza: significa che oggi, chi qualche anno fa ha investito anche 10mila euro otterrebbe circa 300 euro per lo stesso numero di azioni. L’altra questione riguarda gli investimenti futuri relativamente agli utili, rispetto ai quali sia noi sia Adiconsum, sia Adoc vorremmo trattare con Credit Agricole”.
Tre settimane fa è stata ufficializzata la fusione della Cassa di risparmio Rimini, e anche delle Casse di Cesena e San Miniato. Nell’occasione, Ca ha diffuso il valore di scambio delle azioni per ogni banca: 19 centesimi per Carim, 50 centesimi per le azioni cesenati, 44 centesimi per San Miniato. “Alla notizia, la reazione degli azionisti riminesi è stata di netta insoddisfazione, insomma, questi numeri sembrano un po’ una presa in giro. Per gli azionisti è un po’ una spada di Damocle sulla testa, perché trattandosi di azioni liquide, se non le vendo ora non potranno farlo fino a quando la banca non si quoterà. A questo si aggiunge il fatto che Ca ha già comprato tre banche importanti ad un prezzo molto basso”, ricorda Pecorari che sottolinea: “Gli azionisti sono anche correntisti della banca, hanno anche mutui accesi con la banca e sono oltre 7mila. Tutti insieme hanno un potere contrattuale importante, un peso specifico notevole”.
Le associazioni dei consumatori hanno anche chiesto un incontro ai vertici di Ca. “Siamo in attesa di risposta, speriamo ci ricevano. Non vogliamo aprire conflitti, ma se sarà necessario siamo disposti anche a dare vita a una manifestazione sul territorio”.
Federconsumatori lancia anche un appello a tutte le diverse associazioni e comitati di azionisti Carim per un’azione comune. “Anche a quelle che si sono già costituite come parte civile nel processo penale agi ex vertici. Agli azionisti bisogna dare delle risposte sull’oggi, poi ben venga se ci sarà un’azione risarcitoria anche per il passato, ma è una cosa diversa”.
Azioni Carim, Federconsumatori si appella alla politica: Aiutateci a trattare con Credit agricole
Martedì, 20 Febbraio 2018
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