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Elezioni, Potere al popolo dice “no alla ‘buona scuola’”

Giovedì, 22 Febbraio 2018

(Rimini) Secondo la lista di sinistra ‘Potere al popolo’ quello proposto nei giorni scorsi a seguito della legge 107, quella della ‘buona scuola’, è un “contratto bidone”. “Il nuovo contatto della scuola siglato in questi giorni - spiegano i candidati - sancisce sostanzialmente due elementi profondamente negativi: la conferma che i principi della cosiddetta Buona Scuola vengono accettati e digeriti anche da quelle sigle sindacali che fino a ieri vi si erano opposte e l’accettazione che la perdita di stipendio (300 euro mensili) che ha subito il personale scolastico in questi 10 anni di vuoto contrattuale, sia ormai irrecuperabile. Infatti, a fronte di un aumento stipendiale del 3,48% (40-45 euro netti), che compensa solo marginalmente la perdita di 300 euro mensili di questi ultimi dieci anni, il nuovo contratto prevede l’accettazione di fatto del Bonus Docenti introducendo un elemento di contrattazione dei criteri generali con le RSU, ma che mantiene comunque la gestione discrezionale e non trasparente da parte del dirigente scolastico. Ricordiamo che il bonus rappresenta il cuore della legge 107, perché introduce una differenziazione salariale tra i docenti attraverso poteri di distribuzione personalistici da parte del dirigente”.
Per questo Potere al popolo invita tutti i lavoratori e le lavoratrici del mondo della scuola ad aderire e a manifestare nella giornata di sciopero del 23 febbraio.


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