(Rimini) “Rimini da anni è in emergenza sicurezza. A farle compagnia in vetta alla classifica ogni anno c'è Milano e Bologna per numero di reati. Un primato molto preoccupante”, per Marco Croatti, candidato nel collegio plurinominale per il Senato. “I riminesi si sentono abbandonati a se stessi in una città nella quale, specie in alcune zone, si percepisce pericolo ed insicurezza”. Le forze dell'ordine “hanno subìto costantemente dei tagli in termini di personale e mezzi; ed anche il Tribunale di Rimini avrebbe bisogno di più magistrati e cancellieri per fronteggiare la mole di procedimenti conseguenti ai reati che vengono commessi ogni anno”. Affrontare “responsabilmente” il tema della sicurezza s”ignifica innanzitutto destinare adeguate risorse economiche, di mezzi, di personale, alle forze dell'ordine ed alla magistratura”.
Ma il M5s vuole affrontare il problema sicurezza “anche con la partecipazione del cittadino. Il metodo piramidale nell'organizzazione delle forze di polizia appare oggi insufficiente. Non può essere lo Stato l'unico soggetto operante nelle attività di prevenzione e repressione del crimine. Una forma di organizzazione non gerarchica ma partecipata e complementare in cui allo Stato si affianchino altre risorse per una maggior efficienza preventiva e repressiva. Alla mancanza di risposta adeguata da parte dello Stato, che spesso viene visto come un soggetto molto distante dal cittadino, bisogna sostituire un riferimento immediatamente vicino alla collettività locale seppur in coordinamento con le strutture centrali. Bisogna creare la consapevolezza che la sicurezza è un bene pubblico che necessita del contributo di tutti creando il senso di appartenenza ad una civile comunità. Molti comuni, ispirandosi al principio della sussidiarietà, hanno attuato dei progetti in tal senso che hanno reso i rispettivi territori più sicuri, pertanto è un modello che va sviluppato ed attuato al livello nazionale con la compartecipazione di tutti gli enti locali”.