(Rimini) “L’ombra della strumentalizzazione ideologica si sta allungando su questa campagna elettorale e il tema del pericolo fascista torna prepotentemente alla ribalta, sarà che nei momenti di incertezza e di crisi è facile che si risponda all’ignoto attivando meccanismi arcaici di difesa. Sta di fatto che i veri problemi dell’Italia sono sullo sfondo mentre vengono posti alla ribalta episodi di cronaca che ben si prestano alla retorica fascismo-antifascismo”. Così Sergio De Vita capolista al Senato per il Popolo della famiglia, che cita Pier Paolo Pasolini, chiedendosi se “questo antifascismo rabbioso che viene sfogato nelle piazze oggi a fascismo finito, non sia in fondo un’arma di distrazione”.
Per De Vita, “anche l’Amministrazione riminese, purtroppo, non vuole rinunciare alla sua parte e annuncia l'approvazione di un nuovo regolamento per la concessione dei luoghi pubblici. Vorrei fare sommessamente notare al Sindaco e alla Giunta che il concedere spazi e locali pubblici solo a quei soggetti che dichiarino formalmente la loro adesione ai valori dell'antifascismo, ricorda troppo da vicino l'impraticabilità politica per coloro che sotto il fascismo non facevano pubblica dichiarazione di adesione al Regime”.
Elezioni, Popolo della famiglia: basta strumentalizzazioni ideologiche
Venerdì, 23 Febbraio 2018
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