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Elezioni, De Vita (Pdf): noi andiamo avanti

Martedì, 06 Marzo 2018

(Rimini) Un risultato elettorale “al di sotto delle attese” per il Popolo della famiglia, ammette il mancato senatore Sergio De Vita. A livello nazionale il PdF ha fatto lo 0,7; nel collegio senatoriale di Rimini, l’1,05; nel collegio uninominale della Camera, lo 0,78.
“Piaccia o meno - continua De Vita - il Popolo della Famiglia è nato e ha raccolto nel paese 220.000 voti che sono la base sulla quale costruiremo la nostra presenza già a partire da domani”.
Non è stato “per niente facile fare emergere la nostra proposta nel quasi totale silenzio mediatico nei nostri confronti. Abbiamo combattuto a mani nude e casa per casa e quasi ogni voto è stato conquistato attraverso un contatto personale.
E’ stato molto bello e appagante avere incontrato le famiglie e le persone nelle loro case, essere stato accolto da sacerdoti e religiosi, essere ascoltato con sorprendente interesse da molti delusi dalla politica. Non sono state poche le persone che si sono messe a disposizione per aiutare in modo generoso a diffondere il messaggio, persone senza le quali questo pur piccolo risultato non sarebbe stato possibile. Voglio esprimere loro la mia profonda e sincera gratitudine: grazie per avere fatto una cosa dalla quale non potevate sperare nulla in cambio, grazie per la vostra considerazione e amicizia”.
De Vita ringrazia “anche gli amici più vicini del Popolo della Famiglia di Rimini e di Riccione, gli altri candidati dei collegi della Romagna a cominciare dall’infaticabile Mirko De Carli che ha guidato la campagna a livello regionale e non solo”.
Ora, “più dei risultati, sono le persone mi stanno cuore. Con la loro calda umanità, con la loro premura, con il loro sostegno mi hanno arricchito enormemente, e io esco da questa campagna elettorale con un sacco pieno di esperienze irripetibili. Sono quelle persone che se anche calcolano non restano insensibili alle ragioni del cuore. Persone che hanno chiaro che è “utile” quel voto che è dato secondo coscienza e che sapevano che il mondo non sarebbe finito il 4 marzo. Non scienziati della politica o accorti strateghi, ma persone che sanno che un voto può anche servire a costruire qualcosa, come un seme oggi può servire a far germogliare un albero domani. Persone che sanno che un voto può servire ad aprire una strada e non semplicemente a occupare posizioni. Un voto, quello dato al Popolo della Famiglia, che prenderà valore nel tempo. Perché non esiste solo lo spazio dei posti da occupare, come ci insegna Papa Francesco, ma anche il tempo del nascere e del crescere. Noi non abbiamo disperso niente, abbiamo raccolto e con l’aiuto di Dio continueremo a farlo”.


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Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

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