(Rimini) Era salito alla ribalta delle cronache già nell'ottobre scorso il minimarket di viale Vespucci che gli operatori della Polizia municipale hanno che nuovamente 'colto con le mani nella marmellata' e sanzionato per la violazione delle norme che regolano la vendita di alcol sul territorio comunale. Nonostante i precedenti verbali che lo scorso anno portarono in ben due occasioni alla chiusura dell'attività i titolari sono stati nuovamente sorpresi e sanzionati per aver venduto birra dopo la mezzanotte ed averla venduta in bottiglie di vetro. Due violazioni che hanno comportato una sanzione di 6666 euro la prima, quella relativa all'orario, e 1032 la seconda, in violazione al Regolamento di Polizia urbana che ne vieta la vendita dopo le ore 22.(Rimini) Era salito alla ribalta delle cronache già nell'ottobre scorso il minimarket di viale Vespucci che gli operatori della Polizia municipale hanno che nuovamente 'colto con le mani nella marmellata' e sanzionato per la violazione delle norme che regolano la vendita di alcol sul territorio comunale. Nonostante i precedenti verbali che lo scorso anno portarono in ben due occasioni alla chiusura dell'attività i titolari sono stati nuovamente sorpresi e sanzionati per aver venduto birra dopo la mezzanotte ed averla venduta in bottiglie di vetro. Due violazioni che hanno comportato una sanzione di 6666 euro la prima, quella relativa all'orario, e 1032 la seconda, in violazione al Regolamento di Polizia urbana che ne vieta la vendita dopo le ore 22.
Per questo comportamento l'esercente sarà nuovamente segnalato dalla Polizia municipale alla Prefettura che potrà così valutare la possibilità d'applicare ancora una volta oltre alla sanzione pecuniaria quella accessoria che prevede la chiusura del locale e la sospensione dell'attività.Un comportamento che aveva portato già agli inizi d'agosto dello scorso anno Questore e Prefetto a disporre la sospensione dell'attività del minimarket per 15 giorni e, alla luce di successive sanzioni per la vendita di alcol a minorenni contestate all'esercizio, ancora a settembre, questa volta per ben due mesi. Un provvedimento coercitivo che il titolare dell'autorizzazione aveva pensato di eludere con uno stratagemma, semplice ma apparentemente efficace come il subentro nella titolarità del minimarket da parte della moglie convivente. Non funzionò e i nuovi controlli da parte della Polizia municipale dimostrarono che nella gestione del minimarket fosse sempre presente il precedente titolare e non la moglie subentrata solo formalmente nella titolarità dell'esercizio.
"Il contrasto alla vendita abusiva d'alcol – ha commentato l'assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – è tra gli obiettivi prioritari dell'attività di controllo del territorio che l'Amministrazione comunale attraverso la propria Polizia municipale ha in atto. Noi non demordiamo anche di fronte a comportamenti reiterati il cui unico pregio è quello di dare il senso di quanto sia difficile e complesso raccogliere risultati per reprimere comportamenti disonesti, e soprattutto di quante energie sia necessario spendere per ottenere ciò che la legge dispone. La vendita di alcol a minori o fuori dagli orari consentiti è una cosa odiosa, dagli effetti sociali devastanti specie sui più giovani e sulla repressione di questi comportamenti sleali e disonesti saremo costantemente presenti”.Oltre a quello di viale Vespucci nel weekend la Polizia municipale ha sanzionato anche un minimarket di viale regina Elena per vendita di alcol dopo la mezzanotte.
"“Vogliamo ringraziare pubblicamente la polizia municipale e l’amministrazione comunale per il grande lavoro che stanno facendo per contrastare una forma odiosa di mercato quale è la vendita di alcol ai minori e in orari non leciti – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino -. Un mercato da smantellare, perché non è pensabile consentire di farla franca a persone senza scrupoli che vogliono lucrare sulle spalle dei giovani. Mi auguro che i controlli in questo senso si intensifichino e che venga usato il pugno duro con sanzioni pesanti che non lascino spazio a patteggiamenti e sconti. I recidivi vanno puniti con chiusure sempre più prolungate, anche di un mese, in modo che tutti comprendano che questi comportamenti non restano impuniti e che tutti devono rispettare le leggi", èil commento del presidente di Concommercio Gianni Indino.