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Colonia novarese, via libera a transazione con Coopsette

Mercoledì, 30 Maggio 2018

(Rimini) “E’ un atto straordinariamente importante, che ci consente di dare una risposta a problemi che, non nascondiamoci, sono sotto gli occhi di tutti da decenni e che ci consente di porre le basi per uno sviluppo della zona sud, investendo su un asset strategico che incrocia le vocazioni della città”. Così il sindaco Andrea Gnassi ha sottolineato l’importanza dell’approvazione ieri sera in consiglio comunale delle tre delibere che avevano come oggetto il futuro dell’area della colonia Novarese e in generale dello sviluppo della zona sud della città. Con 21 voti favorevoli e 10 contrari, il Consiglio ha infatti approvato l’atto di transazione tra Comune di Rimini e Coopsette che consentirà l’estinzione del contenzioso legato all’inadempimento agli obblighi che quest’ultima si era assunta vincendo il bando pubblico per l’acquisizione della maggioranza delle azioni di Riminiterme spa nel 2005. Obblighi che prevedevano per quell’area di Miramare la realizzazione del progetto del “Polo del benessere e della salute” entro il 31 dicembre 2012.
Attraverso questo atto transattivo l’Amministrazione mira ad accelerare i tempi per far ripartire il processo di riqualificazione del complesso costituito dal Talassoterapico, dalla Colonia Novarese e delle aree connesse. La transazione prevede che Coopsette, in liquidazione coatta amministrativa, restituisca al Comune di Rimini 6.487.694 azioni, corrispondenti al 77,67% del capitale sociale di Riminiterme s.p.a. per l’importo di 4.500.000 euro, un prezzo che corrisponde a circa la metà dell’attuale valore di mercato (stimato in 8.971.000 euro).
Il Consiglio, oltre ad approvare la variazione al bilancio collegata all’atto transattivo (20 favorevoli e 10 contrari), ha dato il via libera (21 favorevoli, 4 astenuti e 5 contrari) anche al protocollo di intesa con Azienda USL della Romagna e Università di Bologna “per la definizione di iniziative comuni di attuazione delle linee strategiche di sviluppo nell’ambito territoriale di Rimini”. Si tratta della prosecuzione di un percorso di collaborazione per investire in un settore - quello della salute, dello sport e del benessere - strategico per lo sviluppo sociale ed economico del territorio.
 “E’ un atto di grande rilevanza – sottolinea il sindaco Gnassi – che in linea generale trova la condivisione di tutti. Un’operazione che arriva a seguito di un percorso molto articolato, di relazioni intense e che si prefigge tre obiettivi importanti. Il primo è quello di dare una risposta strutturale ad un’area fondamentale del nostro territorio, Miramare, la cintura tra Rimini e Riccione. Finalmente, dopo decenni, per l’area sud si prospetta una soluzione importante. Il secondo obiettivo è quello di dare una prospettiva all’Università. Nei primi anni, l’Università era una sfida portata avanti solo da qualche pioniere nella nostra città; a parte gli sforzi dell’amministrazione e di pochi altri, non c’era la consapevolezza dell’importanza del suo radicamento. Oggi invece si apre una fase di consolidamento, dove la traiettoria di sviluppo della città si può incrociare con la riorganizzazione dell’insediamento universitario. Infine, terzo obiettivo, con questo atto si mette in moto una nuova relazione tra enti, a partire dall’Asl Romagna, per ragionare e lavorare insieme sulle vocazioni del territorio. Se vogliamo diventare capitale della prevenzione, del benessere, della promozione di stili di vita sani, allora bisogna impegnarsi ad investire per collocare funzioni mirate, a partire proprio dal comparto della Novarese. L’ambizione è che la nostra città, grazie all’eccellenza dell’Alma Mater e alle funzioni dell’Asl, diventi il primo “Irst della prevenzione”, un istituto di ricerca scientifico avanzato in campo preventivo”. “Oltretutto stiamo parlando di un contesto dove oltre alla Novarese è presente anche il talassoterapico, l’aeroporto, un’area servita e collegata dal Metromare. Mettere funzioni attraenti in un comparto come quello della colonia Novarese – ha aggiunto il sindaco - può aumentare l’appeal di una struttura anche verso altri soggetti privati. Non nascondo che ci sono già manifestazioni di interesse”.
Sull’ipotesi suggerita dal Consigliere Gennaro Mauro di coinvolgere anche il Comune di Riccione nel protocollo, in un’ottica di “città delle colonie”, “non sarebbe da escludere, ma si deve pensare con la testa del distretto – sottolinea il sindaco – Si deve uscire dal microsovranismo territoriale: stare dentro l’università, questo è il mio pensiero, è una precondizione indispensabile”.


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