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Mattarella a San Patrignano: Un posto concreto, qui vince la solidarietà

Martedì, 26 Giugno 2018

(Rimini) Con tre minuti di anticipo, alle 10,57, questa mattina il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, è arrivato a San Patrignano, agile è sceso giù dall’auto, lesto e cordiale ha salutato le autorità ad accoglierlo (il prefetto di Rimini Gabriella Tramonti, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, quello della Provincia, Andrea Gnassi, e il sindaco di Coriano Mimma Spinelli), veloce si è diretto verso il centro medico della comunità per dare inizio alla sua visita ufficiale, proseguita nel salone dove ospiti e operatori della comunità pranzano insieme, oggi con un ospite speciale. Il silenzio denso dell’attesa in salone dei 1300 ragazzi presenti è esploso in un caloroso, sentito, applauso all’ingresso del presidente Mattarella che sembra più un abbraccio, un piccolo anticipo del premio ‘Abbracci’ che gli verrà poco dopo consegnato, una scultura che rappresenta un riconoscimento a chi è vicino alla realtà fondata 40 anni fa da Vincenzo Muccioli. Prima di prendere la parola, il presidente Mattarella si è seduto su una panca in mezzo ai ragazzi e ha ascoltato alcune testimonianze. Sia il presidente della Comunità, Antonio Tinelli, sia il presidente Mattarella hanno voluto ricordare il fondatore Vincenzo Muccioli e Gianmarco Moratti. "La sua presenza ci incita a continuare a trovare energie oggi più che mai per concludere i percorsi. A questo vi impegnate tutti, davanti alla più alta carica dello Stato”, ha detto Tinelli.
San Patrignano, ha sottolineato il capo dello Stato “con i suoi risultati, con tutta la sua storia, è una prova che la vita di comunità, quando mette al centro la dignità della persone unica, non ripetibile e mai uguale a nessun altro, mette al centro il diritto di ognuno a diventare artefice del proprio futuro, e capace di sconfiggere l’egoismo, l’indifferenza, la paura, la solitudine. Il tessuto solidale di un paese è al suo interno di ciascuna comunità, è il bene comune prezioso e questo va sempre considerato a partire da chi ha responsabilità pubbliche”. Citando il Talmus, il presidente ha ricordato che "chi salva una vita salva il mondo intero: in questi quarant'anni San Patrignano ha salvato tante vite. Grazie per le vite salvate".
A volte, ha aggiunto, “di fronte alle difficoltà della vita, della convivenza, anche di fronte a mutamenti profondi e tumultuosi del nostro tempo si rischia di pensare che chiudersi in se stessi e scivolare nella solitudine possa essere un rifugio. È debole e triste", ha detto il presidente Mattarella ai ragazzi ospiti della struttura surante il suo discorso che si è molto soffermato sul tema della solidarietà.
“La solidarietà è un patrimonio del nostro popolo, nel dna degli italiani vi è la solidarietà”, ha detto. “La nostra cultura, la nostra storia, la bellezza del nostro Paese non sarebbero così grandi né così apprezzati nel mondo senza questo dato, questo valore della solidarietà”.

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