(Rimini) Un nuovo intervento coattivo si è reso indispensabile da parte del Comune di Rimini per ripristinare le condizioni igienico sanitarie, con particolare riferimento alle parti di confine con le vicine abitazioni, nell'immobile della “nuova questura” di via Bassi, di proprietà della società Dama, attualmente sotto curatela fallimentare. Il nuovo intervento (affidato alla società Anthea), dal costo di oltre tremila euro, riguarda nello specifico l’intervento di taglio della vegetazione spontanea presente nell’area esterna dell’immobile in via Bassi, Pascoli, Lagomaggio.
Si tratta dell’ennesima iniziativa coattiva fatta dall’Ente pubblico allorché si verifica una situazione di potenziale pericolo alla salute e all’incolumità pubblica, a causa di mancati interventi da parte delle proprietà private. Il Comune di Rimini, in questi casi, si vede costretto ad intervenire in maniera coattiva, sostituendosi a privati e società inadempienti, per mantenere condizioni di sicurezza e igienico-sanitarie di strutture di loro proprietà. Tra questi si ricorda, per importanza e costi, quello di bonifica dell'amianto effettuato nel 2013 all'ex pastificio Ghigi. Anche in quel caso il Comune è dovuto intervenire a causa dell'inadempienza della proprietà dell'area, da tempo sollecitata a intervenire per la messa in sicurezza degli edifici e delle zone limitrofe. Una serie di lavori per il quale erano state impiegate risorse pubbliche, poste poi a carico della proprietà con le procedure di riscossione coattive previste dalla legge. L'ultimo caso, in ordine di tempo, è invece quello di transennamento e messa in sicurezza di un edificio storico di via Garibaldi, in cui il Comune ha dovuto anche sostituirsi al privato inadempiente per lavori di sicurezza dei cornicioni, per prevenire pericoli di incolumità pubblica in pieno centro storico.
“Prima di ogni cosa – è il commento dell'Amministrazione comunale – vengono la sicurezza e le condizioni igienico-sanitarie. Se l'impegno del Comune, importante e corposo dal punto di vista economico, è necessario, lo è altrettanto porre delle questioni che riguardano società, privati e in generale tutta la nostra comunità. Si tratta di risorse anticipate dal Comune che solo in parte, e con grande difficoltà, si riesce a recuperare. L’auspicio è che anche tutti i soggetti interessati facciano la loro parte, per evitare che un problema privato o di una società si riverberi in maniera così invasiva sulla comunità”
Erba alta alla nuova questura, comune costringe gestori al taglio
Mercoledì, 27 Giugno 2018
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