(Rimini) Il Comune di Riccione ha messo in campo un progetto e ottenuto un contributo dal Ministero dell'Interno nell'ambito del progetto " Spiagge Sicure" per la prevenzione e il contrasto alla contraffazione e all'abusivismo commerciale. La Giunta Comunale, nella seduta odierna, ha preso atto del finanziamento al progetto pari a 50.000 euro e contestualmente dell'accoglimento dello stesso da parte della prefettura di Rimini a seguito della sottoscrizione di un atto aggiuntivo al patto avvenuta il 19 luglio.
Tale importo verrà utilizzato per potenziate le telecamere di videosorveglianza e implementare la Polizia Municipale di un nuovo mezzo, un fuoristrada, che verrà impiegato dagli agenti del NAC ( Nucleo Antiabusivismo commerciale).L'attività di controllo del Corpo Intercomunale di Polizia Municipale verrà intensificata oltre che sull'area demaniale, anche sul lungomare e nelle zone a ZTL comprese le aree dove vengono svolti pubblici spettacoli, mercatini ed eventi al fine di verificare in particolare che siano muniti delle obbligatorie autorizzazioni.
"L'amministrazione accoglie con soddisfazione questo segnale di attenzione da parte del Governo con un contributo che verrà impiegato per rafforzare l'attività di contrasto al fenomeno dell'abusivismo sull'arenile - dichiara l'assessore alla Polizia Municipale on. Elena Raffaelli - . Il nostro territorio grazie alla presenza capillare e al lavoro di squadra degli agenti del Nac dotati di mezzi e mountain bike, svolge quotidianamente, in collaborazione con le forze dell'ordine durante la stagione estiva, un lavoro incessante che ha prodotto buoni risultati. Tuttavia non dobbiamo mai abbassare la guardia. Il problema del'abusivismo commerciale non è esclusivamente un fenomeno legato alla contraffazione ma pone una problematica di tutela dei marchi dei prodotti, di sicurezza, legalità e sfruttamento. Con queste risorse andremo ad implementare e potenziare nuovi servizi per migliorare vivibilità, sicurezza e serenità dei residenti e dei tanti turisti che affollano le nostre spiagge".
I requisiti indicati prevedevano che ad accedere ai fondi fossero i comuni costieri a vocazione turistica con una popolazione non superiore a 50.000 abitanti e con un indicatore di affollamento nelle strutture ricettive non inferiore a 500.000 presenze annue, secondo i dati Istat.