(Rimini) “Serve una politica che abbia il coraggio di investire sulla famiglia”, così il Popolo della famiglia di Rimini. “Servono incentivi che promuovano la natalità per invertire il trend negativo dell’invecchiamento della popolazione a Rimini, con i gravi problemi che questo fenomeno comporta sul piano economico e dell’assistenza sociale”.
Secondo il Documento Unico di Programmazione della Giunta di Rimini appena presentato, il saldo naturale (nati\morti) del 2017, conferma il suo trend negativo (- 477). L’incremento della popolazione negli ultimi 10 anni è dato esclusivamente dal saldo migratorio (immigrati\emigrati) che è sempre attivo dal 2017. Se da un lato l’immigrazione controbilancia il saldo naturale negativo, dall’altro non riesce ad invertire il preoccupante trend dell’invecchiamento della popolazione.
“Accontentarsi di vedere crescere la popolazione cittadina senza porsi il problema del suo invecchiamento, che si traduce in una costante diminuzione delle persone in età da lavoro e crescita della platea di coloro completamente a carico della società, sarebbe davvero miope. Speriamo che la Giunta si ponga almeno il problema. Anche perché, è sempre il Dup che ce lo dice, negli ultimi venti anni la durata media della vita a Rimini è aumentata di oltre cinque anni (da 78 a 83 anni) e il trend prosegue costante. Tutto questo, ‘al netto’ di quelli che sono i costi sociali di una politica che punta sull’immigrazione piuttosto che sulla natalità”.
A chi obietta che a livello locale non si può far nulla e che spetta al Governo nazionale il compito di incentivare la natalità, “rispondiamo che, in attesa che il Governo giallo-verde passi dalle dichiarazioni ai fatti, l’Amministrazione locale potrebbe fare la sua parte investendo di più sulle famiglie e sulle giovani coppie che intendono fare famiglia. Perché il dato sbandierato delle 20 unioni civili (dicasi venti), non è proprio una cosa di cui ci si possa vantare in termini di risultati”.