(Rimini) Restano del tutto confermati gli obblighi vaccinali per l'accesso ai servizi educativi del Comune di Rimini. Ad oggi non c'è alcuna novità né soprattutto alcun passo indietro. “In un quadro nazionale reso sempre più incerto dalla volontà del Governo di bloccare e rimandare l'obbligo vaccinale, la nostra posizione rimane ferma alla tutela della sanità di tutti i cittadini, soprattutto di quelli più esposti ai rischi e bisognosi della massima cura e prevenzione”, spiega l’assessore Mattia Morolli. “Rimane dunque valido, per la frequenza dei nidi e delle materne comunali, l'obbligo di essere in regola con le vaccinazioni previste dalle leggi, così come rimangono valide le 21 lettere già inviate alle famiglie per regolarizzare la posizione sanitaria dei propri figli per garantire loro la frequenza al prossimo anno scolastico. Nessun passo indietro su quanto di buono fatto fino ad oggi che, grazie al provvedimento introdotto dall'allora ministro Lorenzin, ha permesso a Rimini in meno di un anno di aumentare la propria copertura vaccinale di circa il 10%, ad un ritmo doppio rispetto alla media regionale”.
Il comune resta “in attesa istituzionale ma non si capisce con quale logica il Governo si appresti a tornare indietro su questi che sono indiscutibili passi in avanti fatti su tutto il territorio nazionale. Peraltro con emendamenti inseriti in un mare magnum, che nulla c'azzecca con la sanità, come quello del "Milelleproroghe". Se ad inizio luglio era sostanzialmente rimasto inalterato il quadro generale, sostituendo di fatto la verifica di ufficio delle vaccinazioni con l'introduzione dell'autocertificazione, con gli emendamenti di questi giorni si va invece, nella sostanza anche se non ancora nella forma, ad eliminare l'obbligo stesso. Non solo, trovo quanto meno inopportuno che una questione così decisiva per la sanità nazionale venga affrontata fuori tempo massimo per il calendario scolastico e senza nessun preliminare studio e validazione da parte della comunità scientifica. Una forzatura che confonde scuole, medici, famiglie ed enti locali, e che ha messo sul piede di guerra anche le Regioni che, in alcuni casi, hanno già paventato il ricorso alla Consulta e la possibilità di intervenire con proprie leggi regionali”.
Vaccini, il comune mantiene gli obblighi nelle scuole
Lunedì, 06 Agosto 2018
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