GIORNALAIO 01.10.2012

Lunedì, 01 Ottobre 2012

Rubriche

CARIM 2: CECCHI CONTINUA A CHIEDERE ‘GIUSTIZIA’. TASSA DI SOGGIORNO, GLI ALBERGATORI NON NE PARLERANNO CON I CLIENTI. OSPITARE IL CONGRESSO DEL TEMPO LIBERO E’ UN PRIVILEGIO DA 75MILA DOLLARI


Carim 2


Ieri passaggio di consegne tra Carollo e Bonfatti. “Va sottolineato, nel testo, la mancanza di un riferimento diretto all’azionista di controllo, la Fondazione. Niente di particolare, ma è un segnale: il passaggio da oltre il 70% delle azioni al 58,73% odierno, ha come conseguenza uno sguardo più ampio da parte del cda all’intero panorama dei soci”, La Voce di Romagna (p.9).


Il Corriere Romagna approfondisce le “accuse” di Enrico Cecchi, ex comandante delle fiamme gialle. «Le perdite da 180 e passa milioni di euro esistono, tutto il resto sono opinioni. A livello giuridico bisogna vedere se c’è dolo o colpa, ma l’ex consiglio di amministrazione e gli ex dirigenti hanno sbagliato e devono assumersi le loro responsabilità», (p.9).


Tassa di soggiorno


“«SE IL GOVERNO deciderà, come da tempo chiediamo e ci auguriamo per il bene del turismo nazionale, di sostituire l’imposta di soggiorno con la tassa di scopo, è evidente che quest’ultima non potrà che essere quantificata in base alle presenze turistiche, e dunque pagata dagli albergatori». Doccia fredda quella che viene dall’assessore regionale al Turismo Maurizio Melucci, sul capo della presidente dell’Associazione albergatori di Rimini. Momentaccio per Patrizia Rinaldis, che l’altro ieri aveva spiegato al ‘Carlino’ di auspicare la sostituzione della vacanza-tax con la tassa di scopo”, il Resto del Carlino (p.5).


Intanto, oggi è il primo giorno. Tra gli albergatori “tanti hanno già fatto sapere che al momento del check-out faranno finta di niente. Altri, invece, coordinati dal gruppo riminese Sos Albergatori, cercheranno di rimanere “nei limiti legali e del buonsenso”. Che sta a voler dire: una protesta pacifica ma fastidiosa. “La nostra linea è quella di spiegare ai clienti in partenza il tipo di tassa che andranno a pagare. Ma diciamo anche loro che potranno pagarla come no”, Nuovo Quotidiano (p.5).


“Un grande progetto pluriennale in cui amministrazione, albergatori e chiunque abbia a cuore il destino di Rimini, possa partecipare in un serio lavoro comune al fine di «riqualificare l’offerta della (ex?) capitale europea del turismo». E’ la strada individuata della Compagnia delle Opere per superare la crisi che non è certo frutto solo delle politiche dell’amministrazione approdate nella recente tassa di soggiorno. Responsabili al 50 per cento dell’attuale situazione sono anche gli albergatori riottosi da sempre a qualsiasi ipotesi di cambiamento”, Corriere (p.9).


Otium


La Voce continua a fare i conti attorno al congresso del tempo libero. Oltre al fato che negli sarebbero arrivati meno delegati paganti di quelli previsti, ce anche un altro fatto. “La convenzione del 2008, infatti, prevedeva l’esborso da parte di Convention Bureau, a favore di World Leisure Organization, soggetto detentore del marchio del congresso, di 75mila dollari statunitensi da pagare in tre rate (dal 2008 al luglio 2011). Un ‘fee’, prezzo da pagare per la concessione del privilegio di ospitare e organizzare il congresso”, (p.10).


Aeroporto “non all’altezza”: congressisti in fuga


“Congressi internazionali, un business milionario che Rimini si sta facendo sfuggire per colpa del Fellini. L’unico motivo che “brucia” la destinazione riminese lo scrivono, nero su bianco, le organizzazioni dei convegni di caratura europea che hanno bocciato la Riviera: «Difficoltà a essere raggiunta e mancanza di un aeroporto internazionale importante». Un colpo secco, come si legge ad esempio nell’ultimo “rifiuto” ricevuto dal Comitato organizzatore locale del sistema congressuale riguardo a Ertico, organismo della Commissione Europea costituito con l’obiettivo di rendere la mobilità più sostenibile. Un business mancato che avrebbe portato, nel 2013, 1.500 delegati per 3 giorni di lavori e per un indotto da distribuire sul territorio di circa due milioni e mezzo di euro”, Corriere (p.3).


Sulla Voce Paolo Gambi racconta l’inaugurazione del Technogym village a Cesena (p.3), “troppo per la Romagna” con tutti quegli ospiti da Napolitano a Clinton.


Il Nuovo Quotidiano intervista Claudio Carlini (p.6). La riviera secondo lui è cambiata. “Siamo diventati più freddi, più sofferenti. Abbiamo smarrito quella cultura dell'ospitalità che ci aveva reso famosi anche all'estero… E' cambiato il sistema, molti s'improvvisano imprenditori solo perché hanno qualche soldo da parte. Ma non hanno voglia, così l'albergo preferiscono darlo in affitto. Una volta c'era la gestione familiare, il lavoro era passione”.


Massimo Colombo è il nuovo presidente di Api Rimini, Corriere (p.4).


Dalla prima sul Corriere lettera di congedo di Maria Patrizia Lanzetti.